Osteolisi periapicale
Buongiorno,
una panoramica ha messo in evidenza una osteolisi periapicale sul 47.
Il mio dentista di famiglia a Rho (MI) mi ha spiegato che il fenomeno può solo peggiorare, nel giro di 1, 3 o 5 anni (impossibile prevederlo con esattezza) coinvolgendo anche altre radici dello stesso dente o addirittura l'altro dente che la sacca ha già "avvicinato".
Mi ha spiegato che l'unica cura possibile è l'avulsione del dente (già devitalizzato) e la sostituzione con un impianto; il suddetto intervento si attuerebbe nel corso di alcune sedute in un paio di mesi, per una spesa complessiva di 2.000-2.500 euro.
Io onestamente non so se sono più ritroso per via della spesa o del disagio personale e dolore che l'intervento implica.
Mi chiedevo quindi: non sarebbe possibile tenermi il dente come è adesso, semplicemente tenendo sotto controllo l'osteolisi con una panoramica annuale, nella speranza che la degenerazione del fenomeno si interrompa e magari i progressi della medicina permettano una terapia meno "pesante" per favorire la ricrescita dell'osso, magari addirittura farmacologicamente senza dover ricorrere al trapano?
Cordiali saluti e grazie molte per il tempo che mi vorrete dedicare, Luca Russo.
una panoramica ha messo in evidenza una osteolisi periapicale sul 47.
Il mio dentista di famiglia a Rho (MI) mi ha spiegato che il fenomeno può solo peggiorare, nel giro di 1, 3 o 5 anni (impossibile prevederlo con esattezza) coinvolgendo anche altre radici dello stesso dente o addirittura l'altro dente che la sacca ha già "avvicinato".
Mi ha spiegato che l'unica cura possibile è l'avulsione del dente (già devitalizzato) e la sostituzione con un impianto; il suddetto intervento si attuerebbe nel corso di alcune sedute in un paio di mesi, per una spesa complessiva di 2.000-2.500 euro.
Io onestamente non so se sono più ritroso per via della spesa o del disagio personale e dolore che l'intervento implica.
Mi chiedevo quindi: non sarebbe possibile tenermi il dente come è adesso, semplicemente tenendo sotto controllo l'osteolisi con una panoramica annuale, nella speranza che la degenerazione del fenomeno si interrompa e magari i progressi della medicina permettano una terapia meno "pesante" per favorire la ricrescita dell'osso, magari addirittura farmacologicamente senza dover ricorrere al trapano?
Cordiali saluti e grazie molte per il tempo che mi vorrete dedicare, Luca Russo.
[#1]
Osteolisi periapicale al 47 ... presumo un granuloma ,, il termine osteolisi indica genericamente mancanza di osso . Le infezioni apicali ai denti si possono curare , in via generale , ed ottenere la restitutio ad integrum dell'elemento dentale . Se tali infezioni sono o per grandezza o per distruzione di pareti ossee e vari altri motivi , non curabili ,e' chiaro che l'estrazione del dente diventa l'unica soluzione . La speranza che il processo innescato si fermi ... e' appunto solo una speranza , una volta iniziata l'infezione ( granuloma o altro ) se non viene tolta la causa il processo continua .
Valuterei nel possibile la terapia meno ' pesante ' . Saluti
Valuterei nel possibile la terapia meno ' pesante ' . Saluti
Nakhle Dr. Elia
[#2]
lei è padronissimo di tenersi il dente com'è e farsi una rx (endorale piccolina e centrata su quel dente E NON PANORAMICA) ogni anno per seguire l'evoluzione dell'osteolisi che:
1- potrebbe ingrandirsi con velocità imprevedibile e prendere provvedimenti quando lo ritiene opportuno
2- potrebbe rimanere stabile per molto tempo e se non la infastidisce l'idea di avere un'infezione cronica addosso, seppur piccola, potrebbe attendere tempo
Nell'ipotesi che possa essere rifatta la devitalizzazione del dente per debellare l'infezione sarebbe, secondo me, la prima scelta terapeutica.
una cosa è certa; da sola non guarisce e i progressi nel senso che dice lei richiederanno molti decenni se non di più.
L'alternativa è rivolgersi ad un dentista esperto in chirurgia orale e far valutare l'ipotesi di una apicectomia che, nella zona 47, è tecnicamente complessa per motivi anatomici; in questo modo avrebbe qualche possibilità di salvare il dente. L'apicectomia è un intervento chirurgico che tende ad eliminare la lesione ossea e parte della radice coinvolta con aggressione diretta senza toccare la parte superiore del dente
Auguri
1- potrebbe ingrandirsi con velocità imprevedibile e prendere provvedimenti quando lo ritiene opportuno
2- potrebbe rimanere stabile per molto tempo e se non la infastidisce l'idea di avere un'infezione cronica addosso, seppur piccola, potrebbe attendere tempo
Nell'ipotesi che possa essere rifatta la devitalizzazione del dente per debellare l'infezione sarebbe, secondo me, la prima scelta terapeutica.
una cosa è certa; da sola non guarisce e i progressi nel senso che dice lei richiederanno molti decenni se non di più.
L'alternativa è rivolgersi ad un dentista esperto in chirurgia orale e far valutare l'ipotesi di una apicectomia che, nella zona 47, è tecnicamente complessa per motivi anatomici; in questo modo avrebbe qualche possibilità di salvare il dente. L'apicectomia è un intervento chirurgico che tende ad eliminare la lesione ossea e parte della radice coinvolta con aggressione diretta senza toccare la parte superiore del dente
Auguri
Dr. C. Alessandro Aversa
Medico Chirurgo Odontostomatologo in Firenze
www.dentistaversa.it
[#3]
Utente
Buongiorno,
anche il mio dentista mi ha fatto presente la possibilità di operare un'apicectomia, ma anche aggiunto che avrebbe una discreta possibilità di recidiva, mentre l'unica terapia affidabile al 99,9% è l'avulsione del dente e riempimento della sacca con idrossido di calcio (spero di ricordare tutto correttamente).
Non capisco invece in cosa consisterebbe "rifare la devitalizzazione" (dal momento che è già devitalizzato); si tratta forse di "svuotare" il dente fino alla radice, disinfettare l'eventuale infezione, e riempire nuovamente il dente?
A naso mi sembrerebbe comunque l'approccio a minore impatto e certo più economico che installare un impianto, ho inteso correttamente?
Grazie mille per il tempo dedicatomi, Luca Russo.
anche il mio dentista mi ha fatto presente la possibilità di operare un'apicectomia, ma anche aggiunto che avrebbe una discreta possibilità di recidiva, mentre l'unica terapia affidabile al 99,9% è l'avulsione del dente e riempimento della sacca con idrossido di calcio (spero di ricordare tutto correttamente).
Non capisco invece in cosa consisterebbe "rifare la devitalizzazione" (dal momento che è già devitalizzato); si tratta forse di "svuotare" il dente fino alla radice, disinfettare l'eventuale infezione, e riempire nuovamente il dente?
A naso mi sembrerebbe comunque l'approccio a minore impatto e certo più economico che installare un impianto, ho inteso correttamente?
Grazie mille per il tempo dedicatomi, Luca Russo.
[#4]
Gentile Paziente,
cerco di semplificare la sua situazione e le risposte che i colleghi le hanno fornito.
Lei ha 4 possibilità:
1) attendere senza fare nulla, tranne una Rx endorale subito (meglio della ortopantomografia). Tra sei mesi circa riesegue la radiografia: se l'osteolisi è radiograficamente immutata aspetta altri sei mesi, riesegue la RX e continua così nel "controllarla" nel tempo
Se invece l'osteolisi è radiograficamente aumentata deve decidere con il parere di uno specialista esperto se:
2) rieseguire la cura canalare, come ha espresso bene lei
3) intervento di apicectomia
4) estrarre il dente e sostituirlo con un impianto o con un ponte (meglio l'impianto)
Le strade sono queste, sta a lei e all'esperienza dell'operatore la scelta perchè le possibilità di successo variano a secondo di molteplici aspetti (per esempio, la reale situazione clinica, la capacità dell'operatore, la tecnica utilizzata, ecc.).
Cordialmente
cerco di semplificare la sua situazione e le risposte che i colleghi le hanno fornito.
Lei ha 4 possibilità:
1) attendere senza fare nulla, tranne una Rx endorale subito (meglio della ortopantomografia). Tra sei mesi circa riesegue la radiografia: se l'osteolisi è radiograficamente immutata aspetta altri sei mesi, riesegue la RX e continua così nel "controllarla" nel tempo
Se invece l'osteolisi è radiograficamente aumentata deve decidere con il parere di uno specialista esperto se:
2) rieseguire la cura canalare, come ha espresso bene lei
3) intervento di apicectomia
4) estrarre il dente e sostituirlo con un impianto o con un ponte (meglio l'impianto)
Le strade sono queste, sta a lei e all'esperienza dell'operatore la scelta perchè le possibilità di successo variano a secondo di molteplici aspetti (per esempio, la reale situazione clinica, la capacità dell'operatore, la tecnica utilizzata, ecc.).
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#6]
Utente
Per la cronaca: stamattina sono stato visitato dal prof. Weinstein al Galeazzi a Milano, e come ipotizzato sopra anche dal dott. De Carli, mi ha indicato di rifare il trattamento canalare (che ho già prenotato per il 3 aprile, 170 €).
Casualmente domani sera rivedrò il mio dentista "di base" (solo per la pulizia denti), e sarò curioso di cercare di capire se è stato solo incompetente o proprio disonesto.
Cordialità, Luca Russo.
Casualmente domani sera rivedrò il mio dentista "di base" (solo per la pulizia denti), e sarò curioso di cercare di capire se è stato solo incompetente o proprio disonesto.
Cordialità, Luca Russo.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 63.5k visite dal 07/03/2013.
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