I pochi denti rimasti stanno venendo via
Buonasera, Vi scrivo in merito ad un fastidioso problema che mi accompagna ormai da tempo.
All'età di 34 anni ebbi un infezione al sangue curata con penicillina che purtroppo mi portò alla perdita di alcuni denti, pare che l'infezione sia stata causata da una protesi fissa che già avevo da qualche anno, da allora fino ad oggi ho una protesi mobile totale nell'arcata superiore e parziale in quella inferiore.
I pochi denti rimasti stanno venendo via a causa di una diagnosticata parodontite. Vorrei sapere se è possibile effettuare implantologia nell'arcata inferiore nonostante la parodontite.
Vi ringrazio per la Vs disponibilità.
Cordiali saluti
All'età di 34 anni ebbi un infezione al sangue curata con penicillina che purtroppo mi portò alla perdita di alcuni denti, pare che l'infezione sia stata causata da una protesi fissa che già avevo da qualche anno, da allora fino ad oggi ho una protesi mobile totale nell'arcata superiore e parziale in quella inferiore.
I pochi denti rimasti stanno venendo via a causa di una diagnosticata parodontite. Vorrei sapere se è possibile effettuare implantologia nell'arcata inferiore nonostante la parodontite.
Vi ringrazio per la Vs disponibilità.
Cordiali saluti
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Gentile Paziente,
la malattia parodontale (piorrea) è un'infezione dei tessuti di sostegno (gengiva, osso, legamento) dei denti che, se non diagnosticata tempestivamente e correttamente trattata, può portare alla loro perdita.
La diagnosi si effettua con una visita clinica accurata, un sondaggio parodontale su sei punti su ciascun dente ed eventualmente con l'ausilio di Rx endorali.
La terapia deve inizialmente prevedere sedute professionali in studio di ablazione del tartaro e di rimozione della placca batterica sottogengivale (curettage).
Queste sedute vanno ripetute, inizialmente, con una frequenza variabile (lo decide lo specialista), anche ogni due-tre mesi.
Con una successiva rivalutazione della situazione clinica, si dovrà decidere se mantenere sotto controllo la situazione con ulteriori sedute di igiene in studio oppure eseguire interventi di chirurgia ossea resettiva o rigenerativa parodontale o muco-gengivale (a seconda del quadro clinico).
Imprescindibile è la collaborazione del paziente nel mantenere un'igiene orale ottimale (per tutta la vita!) e l'abolizione di eventuali abitudini come il fumo, pena il possibile aggravamento della malattia.
"Vorrei sapere se è possibile effettuare implantologia nell'arcata inferiore nonostante la parodontite."
La risposta è NO, deve curare e mantenere sotto controllo la malattia parodontale prima di pensare ad eventuali interventi di implantologia, altrimenti il rischio di perimplantite (cugina della parodontite) è molto elevato con il rischio quindi di perdere il suo "investimento".
Cordialmente
la malattia parodontale (piorrea) è un'infezione dei tessuti di sostegno (gengiva, osso, legamento) dei denti che, se non diagnosticata tempestivamente e correttamente trattata, può portare alla loro perdita.
La diagnosi si effettua con una visita clinica accurata, un sondaggio parodontale su sei punti su ciascun dente ed eventualmente con l'ausilio di Rx endorali.
La terapia deve inizialmente prevedere sedute professionali in studio di ablazione del tartaro e di rimozione della placca batterica sottogengivale (curettage).
Queste sedute vanno ripetute, inizialmente, con una frequenza variabile (lo decide lo specialista), anche ogni due-tre mesi.
Con una successiva rivalutazione della situazione clinica, si dovrà decidere se mantenere sotto controllo la situazione con ulteriori sedute di igiene in studio oppure eseguire interventi di chirurgia ossea resettiva o rigenerativa parodontale o muco-gengivale (a seconda del quadro clinico).
Imprescindibile è la collaborazione del paziente nel mantenere un'igiene orale ottimale (per tutta la vita!) e l'abolizione di eventuali abitudini come il fumo, pena il possibile aggravamento della malattia.
"Vorrei sapere se è possibile effettuare implantologia nell'arcata inferiore nonostante la parodontite."
La risposta è NO, deve curare e mantenere sotto controllo la malattia parodontale prima di pensare ad eventuali interventi di implantologia, altrimenti il rischio di perimplantite (cugina della parodontite) è molto elevato con il rischio quindi di perdere il suo "investimento".
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 06/03/2013.
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