Devitalizzazione di un molare
Buona sera,
la devitalizzazione del secondo molare è iniziata ieri, però il dentista ha lasciato un buco nel dente dicendomi, che per la necrosi, devono uscire i gas.
Mi ha riferito di lasciarlo così per una settimana, ma ho un dubbio: rischio di perdere il dente perchè in questo modo si infetta maggirmente o questa tecnica è corretta?
Grazie mille
la devitalizzazione del secondo molare è iniziata ieri, però il dentista ha lasciato un buco nel dente dicendomi, che per la necrosi, devono uscire i gas.
Mi ha riferito di lasciarlo così per una settimana, ma ho un dubbio: rischio di perdere il dente perchè in questo modo si infetta maggirmente o questa tecnica è corretta?
Grazie mille
[#1]
Gentile Paziente,
legga per cortesia la risposta che io ed altri colleghi abbiamo fornito ad un paziente con un problema "simile" al suo
https://www.medicitalia.it/consulti/odontoiatria-e-odontostomatologia/340163-gengiva-gonfia.html
Cordialmente
legga per cortesia la risposta che io ed altri colleghi abbiamo fornito ad un paziente con un problema "simile" al suo
https://www.medicitalia.it/consulti/odontoiatria-e-odontostomatologia/340163-gengiva-gonfia.html
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#2]
"ho un dubbio: rischio di perdere il dente perchè in questo modo si infetta maggirmente..:"
Esatto!
Prima non c'era l' streptococco faecalis, adesso c'è anche quello.
Si rivolga da un altro dentista COMPETENTE.
Esatto!
Prima non c'era l' streptococco faecalis, adesso c'è anche quello.
Si rivolga da un altro dentista COMPETENTE.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#7]
Gentile paziente,
la terapia antibiotica andrebbe sempre effettuata a dosaggio pieno.Di base denti con ascesso andrebbero trattati con appuntamenti ravvicinati per evitare spiacevoli aggravamenti della sintomatologia.
Il dente lasciato aperto è una modalità usata specie nel passato per promuovere un certo grado di riduzione dei sintomi.
I germi che causano l'ascesso sono di solito anaerobi di certo non lo streptococco fecalis .
In sostanza il comportamento del suo dentista può essere considerato non 'up to date' ma non del tutto errato: inoltre mentre lui visitandola ha potuto constatare la situazione la risposta on line è necessariamente limitata.
Non sarei così drastico nell'abbandonare il suo dentista.
Cordiali saluti
la terapia antibiotica andrebbe sempre effettuata a dosaggio pieno.Di base denti con ascesso andrebbero trattati con appuntamenti ravvicinati per evitare spiacevoli aggravamenti della sintomatologia.
Il dente lasciato aperto è una modalità usata specie nel passato per promuovere un certo grado di riduzione dei sintomi.
I germi che causano l'ascesso sono di solito anaerobi di certo non lo streptococco fecalis .
In sostanza il comportamento del suo dentista può essere considerato non 'up to date' ma non del tutto errato: inoltre mentre lui visitandola ha potuto constatare la situazione la risposta on line è necessariamente limitata.
Non sarei così drastico nell'abbandonare il suo dentista.
Cordiali saluti
[#8]
Desidero precisare alcuni aspetti scientifici che dovrebbero essere patrimonio culturale della totalità dei dentisti che si occupa di endodonzia (devitalizzazioni) in relazione all'affermazione che lasciare il dente aperto rappresenti una pratica "non del tutto errata", affermazione da cui sono costretto a dissentire in modo netto e totale.
In elementi dentali gangrenosi (con ascesso, in altre parole) con corona dentale sostanzialmente intatta, sono presenti al 90% batteri anaerobi che non hanno bisogno di ossigeno per vivere, principalmente Fusibacterium, Prevotella, Porphiromonas, e Peptostreptococcus.
Quando però il dente viene lasciato aperto, gli anaerobi diminuiscono fino al 70% mentre crescono i batteri aerobi che hanno bisogno di ossigeno per vivere, e altri diverso batteri anaerobi di provenienza orale.
Fra questa nuova popolazione di batteri non prima presente il più temibile è proprio lo streptococcus faecalis, sostanzialmente ubiquitario in tutto l'apparato digerente.
Nelle infezioni dei denti già trattati (nei fallimenti, in sostanza) il battere rilevato con maggior frequenza è proprio lo streptococco faecalis (70% dei gralulomi dopo devitalizzazione).
Questa specie batterica risulta particolarmente refrattaria all’azione delle sostanze comunemente usate per disinfettare il canale radicolare.
Difficilissimo toglierlo, una volta entrato nel sistema radicolare.
Da qui l'importanza di NON CONTAMINARE il sistema dei canali radicolari con questo battere, e la NECESSITA' di sigillare sempre il dente, e NON LASCIARLO MAI APERTO nella bocca.
Questa pratica, comune nel passato per le ragioni descritte dal dr. Ponzi, fa parte oggi della ARCHEOLOGIA ODONTOIATRICA, ed è oggi considerata, dalla totalità delle scuole endodontiche, da PROSCRIVERE.
Fonti:
Siqueira JF, et al: Mechanical reduction of the bacterial population in the root canal by three instrumentation techniques. J Endod 1999
Radcliffe CE et Al: Antimicrobial activity of varying concentrations of sodium hypochlorite on the endodontic microrganisms Actinomices Israelii, A. naeslundii Candida Albicans and Enterococcus Faecalis
int. Endod. J 2004
Balciuniene et al: Isolation of Enterococcu faecalis in previously root-filled
canals in a lithuanian population J. Endod. 2000
Giardino L, Ambu E, Generali L, Savoldi E. Effetto antimicrobico di due nuovi irriganti nei confronti dell’Ente rococcus faecalis: studio comparativo in vitro. G It Endo 2006
Emanuele Ambu: La detersione del sistema dei canali radicolari. 2011
In elementi dentali gangrenosi (con ascesso, in altre parole) con corona dentale sostanzialmente intatta, sono presenti al 90% batteri anaerobi che non hanno bisogno di ossigeno per vivere, principalmente Fusibacterium, Prevotella, Porphiromonas, e Peptostreptococcus.
Quando però il dente viene lasciato aperto, gli anaerobi diminuiscono fino al 70% mentre crescono i batteri aerobi che hanno bisogno di ossigeno per vivere, e altri diverso batteri anaerobi di provenienza orale.
Fra questa nuova popolazione di batteri non prima presente il più temibile è proprio lo streptococcus faecalis, sostanzialmente ubiquitario in tutto l'apparato digerente.
Nelle infezioni dei denti già trattati (nei fallimenti, in sostanza) il battere rilevato con maggior frequenza è proprio lo streptococco faecalis (70% dei gralulomi dopo devitalizzazione).
Questa specie batterica risulta particolarmente refrattaria all’azione delle sostanze comunemente usate per disinfettare il canale radicolare.
Difficilissimo toglierlo, una volta entrato nel sistema radicolare.
Da qui l'importanza di NON CONTAMINARE il sistema dei canali radicolari con questo battere, e la NECESSITA' di sigillare sempre il dente, e NON LASCIARLO MAI APERTO nella bocca.
Questa pratica, comune nel passato per le ragioni descritte dal dr. Ponzi, fa parte oggi della ARCHEOLOGIA ODONTOIATRICA, ed è oggi considerata, dalla totalità delle scuole endodontiche, da PROSCRIVERE.
Fonti:
Siqueira JF, et al: Mechanical reduction of the bacterial population in the root canal by three instrumentation techniques. J Endod 1999
Radcliffe CE et Al: Antimicrobial activity of varying concentrations of sodium hypochlorite on the endodontic microrganisms Actinomices Israelii, A. naeslundii Candida Albicans and Enterococcus Faecalis
int. Endod. J 2004
Balciuniene et al: Isolation of Enterococcu faecalis in previously root-filled
canals in a lithuanian population J. Endod. 2000
Giardino L, Ambu E, Generali L, Savoldi E. Effetto antimicrobico di due nuovi irriganti nei confronti dell’Ente rococcus faecalis: studio comparativo in vitro. G It Endo 2006
Emanuele Ambu: La detersione del sistema dei canali radicolari. 2011
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.9k visite dal 06/03/2013.
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