Possibile aumento della proteina c reattiva
Gentili Dottori
sono molto preoccupata.
Da un anno e mezzo a questa parte ho riscontrato alti valori della ves e della proteina c reattiva. La ves,con valori di riferimento 0 - 15,rimane costante all'incirca 26 mentre la proteina c reattiva aumenta progressivamente... 8, 9.6, 10.7 e dalle ultime analisi risulta 13.8.
Dottori,sono davvero molto in ansia. Non ho particolari disturbi o sintomi rilevanti.
La proteina c reattiva può essere associata magari a problemi dentali? Ho un dente bucato,quasi spaccato a metà... Può dunque dipendere da questo?
Grazie!
sono molto preoccupata.
Da un anno e mezzo a questa parte ho riscontrato alti valori della ves e della proteina c reattiva. La ves,con valori di riferimento 0 - 15,rimane costante all'incirca 26 mentre la proteina c reattiva aumenta progressivamente... 8, 9.6, 10.7 e dalle ultime analisi risulta 13.8.
Dottori,sono davvero molto in ansia. Non ho particolari disturbi o sintomi rilevanti.
La proteina c reattiva può essere associata magari a problemi dentali? Ho un dente bucato,quasi spaccato a metà... Può dunque dipendere da questo?
Grazie!
[#2]
Gentile Paziente,
la VES e la PCR sono esami aspecifici dove la prima riflette la concentrazione delle proteine plasmatiche della fase acuta dell'infezione, la seconda è una proteina prodotta dal fegato e permette velocemente di identificare sia l'insorgenza di fenomeni infiammatori e infettivi sia la reazione alle terapie farmacologiche.
Si considera un aumento della PCR tra 10 e 100 mg/litro segno di un processo infiammatorio acuto in atto di lieve o moderata intensità.
In particolare le cause di aumento della PCR sono molteplici e comprendono infezioni batteriche (pielonefriti, scarlattina, faringo-tonsilliti, ecc.), virali (epatiti, mononucleosi, parotite, ecc.), traumi (interventi chirurgici, fratture ossee, ecc.), infezioni da parassiti (toxoplasmosi, pneumocistosi), malattie infiammatorie con componente autoimmune (artrite reumatoide, neoplasie, infarto del miocardio, ecc.).
E' utile ricordare inoltre che un modesto movimento della PCR può prodursi nelle donne portatrici di dispositivo intrauterino.
Vede che senza un' anamnesi, un esame obbiettivo ed un eventuale approfondimento diagnostico non è possibile rispondere correttamente alla sua domanda.
I suggerimenti sono due:
- non attenda oltre, si rechi rapidamente da uno specialista preparato per cercare di salvare (se è ancora possibile!) l'elemento dentario compromesso e comunque per recuperare la sua salute orale che sembra non ottimale in questo periodo
- se dopo circa tre settimane dalla completa risoluzione dei problemi della bocca, ripetendo le analisi ematochimiche, non dovesse riscontrare miglioramenti nei valori degli esami, dovrà sottoporre il problema ad un capace medico internista il quale dovrà considerare ed interpretare tali esami nell'ambito di svariati quadri clinici.
Cordialmente
la VES e la PCR sono esami aspecifici dove la prima riflette la concentrazione delle proteine plasmatiche della fase acuta dell'infezione, la seconda è una proteina prodotta dal fegato e permette velocemente di identificare sia l'insorgenza di fenomeni infiammatori e infettivi sia la reazione alle terapie farmacologiche.
Si considera un aumento della PCR tra 10 e 100 mg/litro segno di un processo infiammatorio acuto in atto di lieve o moderata intensità.
In particolare le cause di aumento della PCR sono molteplici e comprendono infezioni batteriche (pielonefriti, scarlattina, faringo-tonsilliti, ecc.), virali (epatiti, mononucleosi, parotite, ecc.), traumi (interventi chirurgici, fratture ossee, ecc.), infezioni da parassiti (toxoplasmosi, pneumocistosi), malattie infiammatorie con componente autoimmune (artrite reumatoide, neoplasie, infarto del miocardio, ecc.).
E' utile ricordare inoltre che un modesto movimento della PCR può prodursi nelle donne portatrici di dispositivo intrauterino.
Vede che senza un' anamnesi, un esame obbiettivo ed un eventuale approfondimento diagnostico non è possibile rispondere correttamente alla sua domanda.
I suggerimenti sono due:
- non attenda oltre, si rechi rapidamente da uno specialista preparato per cercare di salvare (se è ancora possibile!) l'elemento dentario compromesso e comunque per recuperare la sua salute orale che sembra non ottimale in questo periodo
- se dopo circa tre settimane dalla completa risoluzione dei problemi della bocca, ripetendo le analisi ematochimiche, non dovesse riscontrare miglioramenti nei valori degli esami, dovrà sottoporre il problema ad un capace medico internista il quale dovrà considerare ed interpretare tali esami nell'ambito di svariati quadri clinici.
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 33.9k visite dal 02/03/2013.
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