Metodo planas vs attivatore in caucciù

Salve,

ho quasi 33 anni e da ormai 4 anni soffro di cervicalgia, lombalgia con annesse con varie contratture muscolari e dolori altezza anche, bacino e ai piedi etc.. Insomma credo che tutto il mio sistema muscolare risenti di una cattiva postura, causa di tutto!
a livello lombare protusione S5L1 e a livello cervicale verticalizzazione del tratto cervicale. Dolori prima localizzati in prossimità delle suddette aree poi via via sempre più diffusi, tanto da darmi a volte addirittura la sensazione di avere articolazioni fragili, tipo alle mani.
Da un consulto fisiatrico è emerso che il problema postulare nasceva da una cattiva occlusione delle arcate dentali : morso profondo e deviazione della mandibola a destra. Ho utilizzato per un anno l'attivatore ( metodo montaud) , ma non avendo risultati immediati e sempre dietro consulto di un altro fisiatra kinesiolgo sono passata all'utilizzo dei planas.
Anche qui un vero terno al lotto. Questo perché: ogni qual volta mi viene modificato l'apparecchio al fine di agevolare lo spostamento dei denti verso il raddrizzamento della mandibola, la pressione su un dente piuttosto che su un altro mi crea dolori e disagi immediati ( accentuazione del dolore etc). Quando invece va bene, non ho ripercussioni ma di certo i miei dolori non passano mai del tutto e dopo solo due settimane sono di nuovo a start, oltre al fatto che mi stanco subito e ho una scarsa resistenza fisica.
A differenza dell'attivatore dove i denti si spostano molto più lentamente ma in modo spontaneo, il metodo planas, se pur efficace a detta di molti, per me si è rivelato un vero terno al lotto: decidere quale dente spostare per ottenere il risultato sperato rimar pur sempre una decisione che non viene dal mio corpo, cosa, credo, molto importante., data la mia esperienza.
In considerazione di quanto sopra, sto pensando di tornare all'utilizzo dell'attizzatore..anche se molti continuano a ribadire la sua inefficacia in soggetti adulti
sarei curiosa di avere un vostro parere in merito alle due tecniche...

Grazie mille
[#1]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Gentile Paziente,

comprende che senza una visita clinica diretta non è possibile rispondere alla domanda, la sua sintomatologia può essere in effetti riconducibile ad una disfunziuone dell'Articolazione Temporo Mandibolare.

In questi casi la visita diretta è imprescindibile per una valutazione, attraverso indagini cliniche e strumentali, del problema che dovrà essere trattato in modo da ottenere una posizione mandibolare in cui il complesso cranio-mandibolo-vertebrale possa avere un assetto corretto.

Quindi, come dico sempre, non focalizzi la sua attenzione su una metodica piuttosto che un'altra, ma si preoccupi che venga effettuata una diagnosi corretta! A quel punto, la terapia più opportuna sarà solo una logica conseguenza.

Il medico di riferimento è il dentista che si interessi di gnatologia ed esperto nelle problematiche dell'ATM e spesso può essere coinvolto anche il posturologo.

Cordialmente

Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

[#2]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Non esiste un "metodo" Planas.
Esistono dei dispositivi studiati da Planas, e una concezione teorica della crescita craniofacciale e dei concetti di riabilitazione neuromuscolare.

Non è questione di passare da Planas ad altro, ma di affidarsi ad uno gnatologo che ponga DIAGNOSI CORRETTA e insauri TERAPIA CORRETTA.

Che poi questa terapia venga eseguita con un dispositivo di legno, un dispositivo di Planas piuttosto che con una forchetta non è molto importante, purché funzioni.

Temo che siamo ancora al palo di partenza riguardo alla diagnosi.
Nessuno, ad esempio, ha ipotizzato il bruxismo?

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)