Problemi con delle otturazioni

Gentili Dott.,
sono una ragazza di 28 anni e ad ottobre mi sono recata in uno studio odontoiatrico perchè avevo notato, allo specchio, di avere una carie anche se non avevo nessun tipo di dolore, né a quel dente in particolare né ad altri.
Dalla visita preliminare sono risultate ben 13 carie delle quali 11 superficiali e mi sono state preventivate 13 otturazioni.
A mano a mano che le otturazioni venivano fatte, ho iniziato ad avvertire dolore durante la masticazione; il dottore mi ha detto che avendo usato quel materiale da otturazione bianco (scusate il termine poco scientifico) una volta polimerizzato non tende ad adattarsi e quindi è facile che si creino dei contatti dolorosi.
Dopo molte sedute di "limatura" ed anche un paio dove è stata ripetuta l'otturazione, sono rimasti ancora 3 denti dolenti(primo e secondo premolare inferiore sx e secondo premolare inferiore dx) che avevano una carie superficiale.
A questo punto mi è stato detto che bisogna ricorrere alla devitalizzazione.
Ho chiesto chiarimenti al Dott e mi è stato risposto che è possibile che si verifichino queste complicazioni.
Le mie domande sono:
1- Questo tipo di complicazione sono così frequenti (e in così notevole percentuale 3su 13)?
2- E' possibile prevederle prima/durante l'intervento sul dente?
3- Esistono soluzioni alternative alla devitalizzazione?

Grazie in anticipo del tempo dedicatomi
[#1]
Dr. Alessandro Francini Dentista 532 20
Le rispondo:

1) In generale, a prescindere dal suo caso, le cause di sensibilità post otturazione possono essere 3 :

a)otturazione "alta" e conseguente contatto anomalo col dente opposto (precontatto)
b) mancata adesione del composito(materiale bianco) al fondo e/o alle pareti della cavità da otturare
c) carie molto vicina alla polpa dentaria (il nervo)

La soluzione per il caso a) consiste nel limare il contatto anomalo fino alla sua totale eliminazione

La soluzione per il caso b) consiste nel rifare l'otturazione, usando ovviamente tutti gli strumenti del caso, inclusa la diga di gomma. Un corretta procedura evita che si verifichi il problema.

La soluzione per il caso c) è la devitalizzazione


2) Certamente è possibile prevedere, e nei casi a) e b) evitare che possa presentarsi il problema.

3) Le ho già risposto. Solo il caso c) necessita di devitalizzazione.
Ma bisogna specificare che non sempre una grossa carie, vicina alla polpa, si deve devitalizzare.
Quando lo si deve fare è perchè il nervo è già in uno stato di pulpite (che può essere anche completamente asintomatica) che diventa clinicamente solo dopo l'otturazione.
In sostanza se il nervo non è infiammato, anche una grossissima otturazione non necessita di successiva devitalizzazione.

Cordiali saluti

Dr. Alessandro Francini
Studio Ri.Gi. v. D'Agrate 9 - 20900 Monza
tel. 0392020518
Risposta a carattere informativo, non diagnostico/terapeutico

[#2]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
Allora, gentile utente, cerchiamo di chiarire, prima di rispondere alle sue domande, alcune cose: dopo una otturazione il dente non deve dare fastidio, soprattutto se si tratta di piccole otturazioni. Il composito (materiale bianco) una volta polimerizzato con la lampada (luce blu) non subisce modifiche dimensionali. L'aggiustaggio occlusale si fa in prima seduta subito dopo l'otturazione massimo in seconda seduta.
Ci sarebbe anche da dire sulle giustificazioni addotte dal suo curante, ma lasciamo stare..., andiamo alle sue domande:
1) no, non sono così frequenti
2) certo, una accurata visita o una preparazione del sito accurata e diligente (preferibilmente, se possibile, sotto ingrandimento)
3) purtroppo no, se il dente presenta una pulpite, bisogna intervenire endodonticamente.
Spero di esserle stato di aiuto
Cordialmente

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#3]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Gentile Paziente,

se effettivamente alla sua età ci fossero state 13 carie da trattare, evidentemente lei dovrebbe riconsiderare l'attenzione che riserva alla sua salute orale con frequenti visite di controllo periodiche, igiene orale impeccabilea con l'utilizzo imperativo del filo interdentale, alimentazione corretta, test salivari da eseguirsi in studio per intercettare il prima possibile nuovi episodi di carie su denti adesso ancora sani.
In altre parole: prevenzione!

"1- Questo tipo di complicazione sono così frequenti (e in così notevole percentuale 3su 13)?"

Non sempre è possibile annullare qualche piccolo disagio che può comparire dopo otturazioni che possono essere profonde, vicino alla polpa del dente: infatti gli stimoli irritativi in seguito all'asportazione del tessuto cariato possono determinare una iperemia attiva (reversibile) responsabile del "fastidio" che si risolve spontaneamente nell'arco di qualche giorno o settimana.
Vista però la situazione creatasi dopo le sue otturazioni, è indispensabile (!) che queste vengano effettuate sotto diga di gomma per evitare infiltrazioni batteriche dalla saliva durante la procedura conservativa. Qui troverà qualche informazione http://studiodecarli.com/1/conservativa_379886.html

"2- E' possibile prevederle prima/durante l'intervento sul dente?"

No, ma bisogna effettuarle correttamente (con la diga di gomma) e con una modellazione accurata del tavolato occlusale (la superficie che serve per masticare) pena i frequenti "ritocchi" acui è stata sottoposta dopo le cure.

"3- Esistono soluzioni alternative alla devitalizzazione?"

Bisogna valutare la sua situazione con una visita diretta.
Se c'è stata una iperemia attiva (vedi sopra) basta aspettare, altrimenti il consiglio è di rieseguire le otturazioni correttamente, con materiali ottimi e sotto diga di gomma.

Cordialmente

Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

[#4]
Utente
Utente
Ringrazio naturalmente tutti per aver risposto celermente ai miei quesiti...
Per completezza preciso che durante le otturazioni non è mai stata usata la diga di gomma.
Un'ultima curiosità: il fatto che nel periodo in cui mi sono sottoposta agli interventi di otturazione io abbia sofferto di numerose afte (disturbo che ho avuto solo da piccola), può avere un qualche nesso??
Ancora grazie per la vostra pazienza!
[#5]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Senza l'uso della diga di gomma la sua sintomatologia è ben spiegabile, in più c'è il rischio che a breve si sviluppino recidive cariose sui denti trattati perchè i materiali compositi per le otturazioni ESIGONO un campo pulito e asciutto.

Le afte con i suoi problemi non c'entrano nulla.
[#6]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Il rapporto di fiducia medico-paziente è alla base di qualsiasi trattamento anzi lo precede e questo confronto investe in modo responsabile l'operatore sanitario che ha l'obbligo di informare il paziente non solo di quanto scaturisce da una diagnosi ma anche di quali siano le indicazioni terapeutiche , le loro alternative e le possibili complicanze di una cura. Terminata la fase di visita , informazione e confronto , il sanitario ha l'obbligo di ricevere un consenso alla terapia , possibilmente scritto , che accompagni il piano di trattamento ed il preventivo , non solo enunciati ed esposti ma anche essi consegnati per iscritto dal professionista. Spesso il paziente si ritrova con più diagnosi ed entra in uno stato di confusione e mancanza di fiducia nel sanitario che ha di fronte.
Tanto scritto per dirle che nessuno di noi potrà esserle di aiuto su quanto lei riferisce, in quanto il numero, la profondità delle carie , la loro terapia e le complicanze della stesse non possono essere "sindacate" senza un supporto dato da una visita e radiografie endorali. Cosa dire allora. Uso della diga, come giustamente scrive il collega, assolutamente si. Quanto alla metodica seguita difficile risponderle. A volte i compositi (otturazioni bianche per intenderci) possono dare sensibilità. La sensibilità deriva da tutti quei fattori bel elencati dai colleghi ai quali, mi permetterei di aggiungere , anche una errata metodica nella gestione di acidi, adesivi...controllo dei fluidi salivari, polimerizzazione ed altro che possono generare sensibilità. Purtroppo solo chi la segue può effettuare una diagnosi sui motivi che hanno portato alla comparsa della sensibilità e , quindi, sapere se essa possa passare o no e su cosa fare -ripetere otturazione- montare diga come prassi vuole- devitalizzare. La devitalizzazione è un processo irreversibile che apre scenari non positivi sia per la durata del dente nel tempo sia economici. Nel suo caso sarebbe opportuno un altro consulto possibilmente da un odontoiatra che esercita la "conservativa" (branca dell'odontoiatria che si occupa della terapia a cui lei si sta sottoponendo) come sua specialità. Come le dicevo ,però, la fiducia nell'odontoiatra che sceglie è alla base della sua serenità e di un trattamento terapeutico "condiviso" anche in presenza di complicanze.

Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

[#7]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
In termini semplici, esistono otturazioni "fatte bene" e otturazioni "fatte male".

Quelle "fatte bene" quasi mai danno fastidio.

Bravi dentisti fanno quasi sempre otturazioni "fatte bene", e ogni tanto si sbagliano e ne ganno una male.
Le capre fanno otturazioni "fatte bene" sono quando si sbagliano.

Legga questi due link:

www.medicitalia.it/sergioformentelli/news/546/Scegliere-un-buon-dentista-criteri-empirici-di-valutazione
www.medicitalia.it/sergioformentelli/news/255/La-diga-di-gomma

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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