Rottura incisivi frontale e punti invalidità
Salve, avrei bisogno di un consulto per un infortunio recentemente avvenuto sul lavoro.
Nell'adempimento nelle mie mansioni abituali è avvenuto un incidente che mi ha provocato la rottura dell'incisivo frontale sinistro: il dente non è andato perso del tutto, ma si è praticamente spezzato a metà.
Per il momento mi sono rivolto al servizio sanitario nazionale, in attesa di rivolgermi ad un professionista di fiducia per una risoluzione (spero) definitiva.
Attualmente quello che resta del dente è stato ricostruito con del materiale apposito. In questo modo, almeno a livello estetico, non si nota la differenza.
A livello funzionale però non posso mordere cibi di una certa consistenza: la situazione non è stata ripristinata, né posso considerare l'attuale soluzione come definitiva.
Sicuramente mi aspetteranno ulteriori interventi per migliorare gli aspetti sopra menzionati.
Prima di rivolgermi ad un medico legale per una perizia completa, vorrei fare a Voi delle domande per avere un idea, se pure indicativa, di ciò che mi aspetta:
1) Per questo tipo di lesioni dentarie, esistono soluzioni definitive, che ripristinino definitivamente e senza disagi la funzionalità? O andrà incontro a periodici interventi?
2) Nella eventuale quantificazione del danno, come andrebbero ad incidere quegli interventi futuri, non ancora espletati, ma presumibilmente necessari (dal momento che attualmente, visti i disagi a livello funzionale, non ho trovato una soluzione definitiva)?
3) Non avendo ancora fatto una visita da un medico legale, a vostro avviso, indicativamente - ai fini del risarcimento del danno biologico (a prescindere dagli aspetti inail, per il danno civile so che esistono apposite tabelle) - quanti punti di invalidità comporterebbe il danno che ho subito?
Grazie!
Nell'adempimento nelle mie mansioni abituali è avvenuto un incidente che mi ha provocato la rottura dell'incisivo frontale sinistro: il dente non è andato perso del tutto, ma si è praticamente spezzato a metà.
Per il momento mi sono rivolto al servizio sanitario nazionale, in attesa di rivolgermi ad un professionista di fiducia per una risoluzione (spero) definitiva.
Attualmente quello che resta del dente è stato ricostruito con del materiale apposito. In questo modo, almeno a livello estetico, non si nota la differenza.
A livello funzionale però non posso mordere cibi di una certa consistenza: la situazione non è stata ripristinata, né posso considerare l'attuale soluzione come definitiva.
Sicuramente mi aspetteranno ulteriori interventi per migliorare gli aspetti sopra menzionati.
Prima di rivolgermi ad un medico legale per una perizia completa, vorrei fare a Voi delle domande per avere un idea, se pure indicativa, di ciò che mi aspetta:
1) Per questo tipo di lesioni dentarie, esistono soluzioni definitive, che ripristinino definitivamente e senza disagi la funzionalità? O andrà incontro a periodici interventi?
2) Nella eventuale quantificazione del danno, come andrebbero ad incidere quegli interventi futuri, non ancora espletati, ma presumibilmente necessari (dal momento che attualmente, visti i disagi a livello funzionale, non ho trovato una soluzione definitiva)?
3) Non avendo ancora fatto una visita da un medico legale, a vostro avviso, indicativamente - ai fini del risarcimento del danno biologico (a prescindere dagli aspetti inail, per il danno civile so che esistono apposite tabelle) - quanti punti di invalidità comporterebbe il danno che ho subito?
Grazie!
[#1]
Spett.le Utente,
1) la prima domanda che Lei pone è di carattere puramente clinico, per cui ritengo che una risposta attendibile possa esserLe data soltanto da uno specialista Odontoiatra, nella cui area provvederò a spostare il quesito. Per quanto è a mia conscenza, esistono tempi orientativi, allo scadere dei quali i trattamenti odontoiatrici debbono essere rinnovati, sulla base della durata stimabile del trattamento stesso.
2) Gli interventi non immediatamente effettuabili, ma di previsione futura, andranno opportunamente documentati mediante relazione clinica dell'Odontoiatra, contenente il progetto per il ripristino della condizione quo ante, ove possibile, ovvero della migliore soluzione possibile, ed una stima orientativa dei costi da sostenere.
3) Il danno odontoiatico in responsabilità civile viene riconosciuto in termini di danno biologico come segue:
Perdita di un incisivo centrale superiore 1.25
Perdita di un incisivo laterale o di un incisivo centrale inferiore 0.50
Perdita di un canino 1.50
Perdita del primo premolare 0.75
Perdita del secondo premolare 0.75
Perdita del primo molare 1.25
Perdita del secondo molare 1
Perdita del terzo molare 0.50
In caso di perdita di singoli elementi, i valori proposti dalla tabella devono comunque essere adattati al risultato funzionale (compreso il danno estetico) conseguito o conseguibile mediante terapia odontoiatrica, compreso il trattamento protesico attuato o attuabile. In linea di massima, anche in caso di protesi efficace funzionalmente ed esteticamente, ovvero in caso di devitalizzazione del singolo elemento o di sua trasformazione in pilastro, si dovra' riconoscere almeno 1/3 del valore previsto per ogni elemento fino al valore massimo tabellato per la perdita del dente ove si tratti di elemento in precedenza integro.
In caso di perdite dentarie multiple, la valutazione medico-legale del danno permanente biologico deve essere effettuata considerando la residua riduzione della sua efficienza globalmente intesa, anche sulla base della riabilitazione protesica o del suo attendibile risultato.
In ambito INAIL sono riportate in tabella (D.M. 12 luglio 2000) le valutazioni per gli elementi non protesizzabili, ed in caso di protesizzazione o di reimpianto, già effettuato al momento della valutazione dei postumi, l’indicazione percentuale proposta nella guida è ridotta della metà; invece in caso di protesizzazione successiva degli elementi dentari già valutati ed indennizzati, dovrà procedersi a rivalutazione del danno per miglioramento in sede di prima revisione utile.
Distinti Saluti.
:-)(-:
1) la prima domanda che Lei pone è di carattere puramente clinico, per cui ritengo che una risposta attendibile possa esserLe data soltanto da uno specialista Odontoiatra, nella cui area provvederò a spostare il quesito. Per quanto è a mia conscenza, esistono tempi orientativi, allo scadere dei quali i trattamenti odontoiatrici debbono essere rinnovati, sulla base della durata stimabile del trattamento stesso.
2) Gli interventi non immediatamente effettuabili, ma di previsione futura, andranno opportunamente documentati mediante relazione clinica dell'Odontoiatra, contenente il progetto per il ripristino della condizione quo ante, ove possibile, ovvero della migliore soluzione possibile, ed una stima orientativa dei costi da sostenere.
3) Il danno odontoiatico in responsabilità civile viene riconosciuto in termini di danno biologico come segue:
Perdita di un incisivo centrale superiore 1.25
Perdita di un incisivo laterale o di un incisivo centrale inferiore 0.50
Perdita di un canino 1.50
Perdita del primo premolare 0.75
Perdita del secondo premolare 0.75
Perdita del primo molare 1.25
Perdita del secondo molare 1
Perdita del terzo molare 0.50
In caso di perdita di singoli elementi, i valori proposti dalla tabella devono comunque essere adattati al risultato funzionale (compreso il danno estetico) conseguito o conseguibile mediante terapia odontoiatrica, compreso il trattamento protesico attuato o attuabile. In linea di massima, anche in caso di protesi efficace funzionalmente ed esteticamente, ovvero in caso di devitalizzazione del singolo elemento o di sua trasformazione in pilastro, si dovra' riconoscere almeno 1/3 del valore previsto per ogni elemento fino al valore massimo tabellato per la perdita del dente ove si tratti di elemento in precedenza integro.
In caso di perdite dentarie multiple, la valutazione medico-legale del danno permanente biologico deve essere effettuata considerando la residua riduzione della sua efficienza globalmente intesa, anche sulla base della riabilitazione protesica o del suo attendibile risultato.
In ambito INAIL sono riportate in tabella (D.M. 12 luglio 2000) le valutazioni per gli elementi non protesizzabili, ed in caso di protesizzazione o di reimpianto, già effettuato al momento della valutazione dei postumi, l’indicazione percentuale proposta nella guida è ridotta della metà; invece in caso di protesizzazione successiva degli elementi dentari già valutati ed indennizzati, dovrà procedersi a rivalutazione del danno per miglioramento in sede di prima revisione utile.
Distinti Saluti.
:-)(-:
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
se l'infortunio ha una connessione con l'attività lavorativa regolarmente svolta dovrebbe rivolgersi alla Sede INAIL di competenza; provvederanno ad inviarla allo specialista convenzionato che stilerà una sua relazione e provvederà, se lei lo desidera, alle cure del caso a spese INAIL. Si rivolga alla Sede INAIL della Provincia di Firenze
Dr. C. Alessandro Aversa
Medico Chirurgo Odontostomatologo in Firenze
www.dentistaversa.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 74.9k visite dal 03/02/2013.
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