La terapia per la parodontopatia
Ho fatto la radiografia e riporto quanto m'hanno scritto, perchè non sono pratica di termini medici.
"Diffusi fenomeni di parodontopatia e grossolana tasca ossea di 37, come da radiogramma.
Riassorbimento delle creste alveolari a prevalente orientamento orizzontale."
Vorrei inoltre chiedere oltre alla pulizia dentale ,che medicinali potrei prendere e se nel mio caso è una forma lieve oppure grave?Se non intervengo subito c'è possibilità che perdo i genti?
"Diffusi fenomeni di parodontopatia e grossolana tasca ossea di 37, come da radiogramma.
Riassorbimento delle creste alveolari a prevalente orientamento orizzontale."
Vorrei inoltre chiedere oltre alla pulizia dentale ,che medicinali potrei prendere e se nel mio caso è una forma lieve oppure grave?Se non intervengo subito c'è possibilità che perdo i genti?
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ovviamente non potendo vedere la radiografia, che immagino sia una panoramica, non posso dire molto; credo sia il caso di approfondire l'analisi della situazione con una serie di piccole, ma più precise, radiografie endorali su tutti i denti per valutare l'effettiva perdita ossea nei singoli punti ed intervenire più accuratamente per rimuovere i depositi o in altro modo.
Purtroppo questa non è una malattia che si cura con farmaci ma, sostanzialmente, rimuovendo più possibile i batteri (placca, tartaro ecc.) dalla bocca e dalle tasche; in parte può farlo da sola in parte dev'essere fatto da operatore esterno competente (igienista diplomata o odontoiatra).
Specialmente se i denti non sono ancora mobili la possibilità di perdere i denti è remota, se interviene modificando il suo atteggiamento nei confronti della sua igiene orale (massima) e se si affida alle cure di sanitari competenti.
Purtroppo questa non è una malattia che si cura con farmaci ma, sostanzialmente, rimuovendo più possibile i batteri (placca, tartaro ecc.) dalla bocca e dalle tasche; in parte può farlo da sola in parte dev'essere fatto da operatore esterno competente (igienista diplomata o odontoiatra).
Specialmente se i denti non sono ancora mobili la possibilità di perdere i denti è remota, se interviene modificando il suo atteggiamento nei confronti della sua igiene orale (massima) e se si affida alle cure di sanitari competenti.
Dr. C. Alessandro Aversa
Medico Chirurgo Odontostomatologo in Firenze
www.dentistaversa.it
[#2]
Il problema è che questa diagnosi radiologica viene fatta in una persona giovane come lei. Deve affidarsi al più presto alle cure di un bravo collega esperto in parodontologia. Da come descrive la cosa poytrebbe trattarsi di parodontopatia diffusa con problema evidente sul secondo molare inferiore di sinistra.
Saluti
Saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#4]
Gentile Paziente,
la malattia parodontale deve essere diagnosticata, soprattutto alla sua età, correttamente il prima possibile con un'accurata visita specialistica, un sondaggio parodontale che si effettua delicatamente su sei punti su ciascun dente e con l'ausilio delle Rx endorali.
La terapia prevede, inizialmente sedute di igiene orale professionale da effettuarsi in studio anche a livello sottogengivale (curettage) e successivamente una rivalutazione del quadro clinico, per mantenere la stabilità raggiunta con nuove sedute di igiene in studio (inizialmente anche ogni due-tre mesi) od interventi di chirurgia parodontale, resettiva o rigenerativa, se si è verificata una significativa perdita dei tessuti di sostegno dei denti (osso e gengive).
Qui troverà qualche utile notizia:
http://www.studiodecarli.com/1/parodontologia_379976.html
Ovviamente il mantenimento di un'ottimale igiene orale domiciliare, per tutta la vita, è condizione imprescindibile a qualsiasi trattamento in studio.
Cordialmente
la malattia parodontale deve essere diagnosticata, soprattutto alla sua età, correttamente il prima possibile con un'accurata visita specialistica, un sondaggio parodontale che si effettua delicatamente su sei punti su ciascun dente e con l'ausilio delle Rx endorali.
La terapia prevede, inizialmente sedute di igiene orale professionale da effettuarsi in studio anche a livello sottogengivale (curettage) e successivamente una rivalutazione del quadro clinico, per mantenere la stabilità raggiunta con nuove sedute di igiene in studio (inizialmente anche ogni due-tre mesi) od interventi di chirurgia parodontale, resettiva o rigenerativa, se si è verificata una significativa perdita dei tessuti di sostegno dei denti (osso e gengive).
Qui troverà qualche utile notizia:
http://www.studiodecarli.com/1/parodontologia_379976.html
Ovviamente il mantenimento di un'ottimale igiene orale domiciliare, per tutta la vita, è condizione imprescindibile a qualsiasi trattamento in studio.
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.2k visite dal 01/02/2013.
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