Molare superiore estruso, necessario devitalizzare?
Salve, donna, 46 anni.
Sono in cura da un dentista per varie cosette.
In particolare, ho un molare superiore nell'arcata sinistra abbastanza estruso. E' curato con una vecchia otturazione in amalgama color argento, abbastanza estesa. E' così estruso perchè mi mancava un dente in corrispondenza nell'arcata inferiore, e ho aspettato tanto tempo prima di prendere provvedimenti.
Sotto adesso ho un ponte provvisorio, sto aspettando di fare una Tac prima di eseguire degli impianti.
Per quanto riguarda il molare superiore estruso, il dentista mi propone di devitalizzarlo e di incapsularlo. E' proprio necessario? Il dente è curato e estruso, è vero, però non mi dà nessun problema.
Non è meglio salvarlo (visto che da quella parte ho già una situazione abbastanza compromessa..!), togliere la vecchia cura grigia e ricostruirlo senza incapsularlo? Magari abbassarlo di quel che si può durante la ricostruzione, senza arrivare ad intaccare la polpa, e adattare gli impianti dell'arcata inferiore, visto che è tutta da rifare?
Il ponte provvisorio ora "ci sta" perfettamente...
Mi date il vostro parere?
Grazie mille!
Sono in cura da un dentista per varie cosette.
In particolare, ho un molare superiore nell'arcata sinistra abbastanza estruso. E' curato con una vecchia otturazione in amalgama color argento, abbastanza estesa. E' così estruso perchè mi mancava un dente in corrispondenza nell'arcata inferiore, e ho aspettato tanto tempo prima di prendere provvedimenti.
Sotto adesso ho un ponte provvisorio, sto aspettando di fare una Tac prima di eseguire degli impianti.
Per quanto riguarda il molare superiore estruso, il dentista mi propone di devitalizzarlo e di incapsularlo. E' proprio necessario? Il dente è curato e estruso, è vero, però non mi dà nessun problema.
Non è meglio salvarlo (visto che da quella parte ho già una situazione abbastanza compromessa..!), togliere la vecchia cura grigia e ricostruirlo senza incapsularlo? Magari abbassarlo di quel che si può durante la ricostruzione, senza arrivare ad intaccare la polpa, e adattare gli impianti dell'arcata inferiore, visto che è tutta da rifare?
Il ponte provvisorio ora "ci sta" perfettamente...
Mi date il vostro parere?
Grazie mille!
[#1]
Difficile valutare la sua situazione senza alcun dato visivo. In linea di massima può essere necessario dover devitalizzare il molare se, in fase di preparazione protesica, ci si avvicini molto oppure si esponga la polpa. Il fatto che il ponte provvisorio ha il suo spazio non vuol dire nulla perchè può essere provvisoriamente adattato alla situazione. Inoltre il molare estruso potrebbe interferire nei movimenti masticatori soprattutto in lateralità. Provi a sentire altri pareri presso altri colleghi, ma ritengo difficile evitare la canalare se il molare è estruso per più di 3/4 mm.
Un saluto.
Un saluto.
Dr. Marcello Fantini
Chirurgia orale - Implantologia
www.studiofantini.jimdo.com
[#2]
Gentile Paziente,
per rispondere correttamente e non fare solo delle ipotesi accademiche è necessaria una visita clinica diretta, un sondaggio parodontale che si esegue su sei punti su ciascun dente e delle radiografie.
Vediamo ugualmente qualche concetto.
- Se il molare superiore è estruso bisogna capire quanto è estruso perchè se parliamo di un paio di millimetri allora la sua "idea" è praticabile.
- Se il molare è estruso eccessivamente, bisogna considerare un altro aspetto, che non ci sia anche una compromissione parodontale (cioè dei tessuti di sostegno -osso e gengiva- del dente) che renderebbe inutile ogni ipotesi di ricostruzione se non venisse affrontato correttamente il problema del parodonto "debole".
- Lei nell'arcata inferiore ha già eseguito un ponte (provvisorio), ha limato almeno due denti, il ponte "ci sta" e immagino lei mastichi anche da quel lato.
A cosa le serve allora l'impianto o gli impianti?
Se non è in una situazione limite (per esempio, due denti limati che sorreggono un ponte di quattro elementi mancanti intermedi) lei può benissimo sostituire il ponte provvisorio con uno definitivo senza ricorrere all'implantologia.
Siccome lei in passato ha trascurato la sua bocca, voglio chiederle questo:
qual'è il grado di igiene orale domiciliare che riesce ad ottenere con spazzolino, filo e/o scovolino?
Spero che le sia stato detto bene che anche e soprattutto la soluzione implantare richiede una igiene orale domiciliare ottimale nel tempo, per evitare problemi spesso molto importanti come la perimplantite ("cugina" della parodontite), cioè un'infezione dei tessuti (osso, gengiva) che "sostengono" gli impianti.
.
In questi casi, se la perimplantite non è prevenuta ed eventualmente trattata, si può andare incontro alla perdita degli impianti stessi.
Inoltre spero le sia stato detto chiaramente che è buona norma effettuare, negli anni seguenti, anche periodici e, se necessario, frequenti richiami di igiene orale professionale in studio, per controllare bene la salute dei tessuti e quindi salvaguardare il suo "investimento"!
Eseguo personalmente l'implantologia da due decenni ma queste considerazioni non mi stanco mai di ripeterle ai miei pazienti.
Qui troverà qualche informazione utile su parodontite
http://studiodecarli.com/1/parodontologia_379976.html
e sull'implantologia
http://studiodecarli.com/1/implantologia_380123.html
Cordialmente
per rispondere correttamente e non fare solo delle ipotesi accademiche è necessaria una visita clinica diretta, un sondaggio parodontale che si esegue su sei punti su ciascun dente e delle radiografie.
Vediamo ugualmente qualche concetto.
- Se il molare superiore è estruso bisogna capire quanto è estruso perchè se parliamo di un paio di millimetri allora la sua "idea" è praticabile.
- Se il molare è estruso eccessivamente, bisogna considerare un altro aspetto, che non ci sia anche una compromissione parodontale (cioè dei tessuti di sostegno -osso e gengiva- del dente) che renderebbe inutile ogni ipotesi di ricostruzione se non venisse affrontato correttamente il problema del parodonto "debole".
- Lei nell'arcata inferiore ha già eseguito un ponte (provvisorio), ha limato almeno due denti, il ponte "ci sta" e immagino lei mastichi anche da quel lato.
A cosa le serve allora l'impianto o gli impianti?
Se non è in una situazione limite (per esempio, due denti limati che sorreggono un ponte di quattro elementi mancanti intermedi) lei può benissimo sostituire il ponte provvisorio con uno definitivo senza ricorrere all'implantologia.
Siccome lei in passato ha trascurato la sua bocca, voglio chiederle questo:
qual'è il grado di igiene orale domiciliare che riesce ad ottenere con spazzolino, filo e/o scovolino?
Spero che le sia stato detto bene che anche e soprattutto la soluzione implantare richiede una igiene orale domiciliare ottimale nel tempo, per evitare problemi spesso molto importanti come la perimplantite ("cugina" della parodontite), cioè un'infezione dei tessuti (osso, gengiva) che "sostengono" gli impianti.
.
In questi casi, se la perimplantite non è prevenuta ed eventualmente trattata, si può andare incontro alla perdita degli impianti stessi.
Inoltre spero le sia stato detto chiaramente che è buona norma effettuare, negli anni seguenti, anche periodici e, se necessario, frequenti richiami di igiene orale professionale in studio, per controllare bene la salute dei tessuti e quindi salvaguardare il suo "investimento"!
Eseguo personalmente l'implantologia da due decenni ma queste considerazioni non mi stanco mai di ripeterle ai miei pazienti.
Qui troverà qualche informazione utile su parodontite
http://studiodecarli.com/1/parodontologia_379976.html
e sull'implantologia
http://studiodecarli.com/1/implantologia_380123.html
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#3]
Ex utente
Grazie per le risposte, e scusatemi se non vi ho scritto prima ma ho avuto un problema con il computer...
In effetti ho anch'io qualche perplessità sugli impianti. Ma attualmente la mia situazione nella arcata inferiore sinistra è questa: il ponte copre tre denti (molari, direi) quello in mezzo è quello che manca del tutto, il primo davanti è limato e regge il ponte, l'ultimo dei tre in fondo si è cariato sotto al ponte che reggeva da anni.
Il dentista ha proceduto di recente a devitalizzarlo e ad inserirci un perno al posto di una delle due radici.
Se ho capito bene ora vorrebbe fare l'impianto al posto del dente mancante e incapsulare gli altri due.
Cosa ne pensa di questo intervento?
E in quest'ottica, è possibile per il momento salvare il molare superiore? E' un "dentone" estruso, curato è vero, ma è ben saldo e non mi fa alcun male...
Grazie mille per i suoi consigli.
In effetti ho anch'io qualche perplessità sugli impianti. Ma attualmente la mia situazione nella arcata inferiore sinistra è questa: il ponte copre tre denti (molari, direi) quello in mezzo è quello che manca del tutto, il primo davanti è limato e regge il ponte, l'ultimo dei tre in fondo si è cariato sotto al ponte che reggeva da anni.
Il dentista ha proceduto di recente a devitalizzarlo e ad inserirci un perno al posto di una delle due radici.
Se ho capito bene ora vorrebbe fare l'impianto al posto del dente mancante e incapsulare gli altri due.
Cosa ne pensa di questo intervento?
E in quest'ottica, è possibile per il momento salvare il molare superiore? E' un "dentone" estruso, curato è vero, ma è ben saldo e non mi fa alcun male...
Grazie mille per i suoi consigli.
[#4]
Allora cerchiamo di chiarire un pò i concetti. L'impianto al posto del molare mancante ci stà se i denti attigui sono sani; ma se sono già preparati per ricevere una corona...non ne vedo l'utilità, se non quella di voler fare corone singole, ma su un settore posteriore potrebbe essere del tutto inutile. Per eseguire una buona protesi bisogna attenersi ad un accurato piano occlusale (che segua alcune linee che qui è inutile stare a spiegare) per cui qualsiasi dente che estruda da questo piano di oltre 1 mm va corretto. Il tipo di correzzione dipende dalla quantità di materiale dentario che bisogna asportare per rimettere tutto in linea. Se il suo molare è estruso di oltre 3mm deve essere devitalizzato in quanto questa perdita di sostanza potrebbe provocare un interessamento diretto o indiretto della polpa. Il fatto che il dente non da fastidio e quindi perchè devitalizzarlo ha un senso nella concezione del paziente del tutto plausibile, ma la terapia endodontica va fatta solo per motivi prettamente protesici.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#5]
"Se ho capito bene ora vorrebbe fare l'impianto al posto del dente mancante e incapsulare gli altri due.
Cosa ne pensa di questo intervento?"
E' quello che propongo comunemente ai miei pazienti.
Mi sembra comunque la soluzione ottimale, anche se abbiamo perso il beneficio principale dell'impianto, quello di non rovinare i denti vicini.
Restano comunque tutti gli altri benefici dell'implantologia.
Resta il vantaggio di avere tre corone separate: se succede qualcosa ad una, non buttiano via le altre due, come succederebbe invece con un ponte tradizionale.
Resta il vantaggio dello scarico ottimale delle forze: il peso (parliamo di parecchie decine di kg) della masticazione e delle eventuali parafunzioni viene ripartito su 3 radici e non su due; tenga inoltre conto che, effettuando il ponte tradizionale, viene effettuato du denti non ottimali ma indeboliti.
In sostanza, a differenza dei miei stimati colleghi, vedo comunque solo vantaggi nell'effettuare comunque l'implantologia.
L'igiene orale è necessaria, non solo per gli impianti, ma anche e sopratutto per i suoi denti.
Se l'igiene la sua igiene orale è sufficiente per mantenere in buona salute i duoi denti, i suoi ponti e le sue ricostruzioni protesiche, ALLORA E' SUFFICIENTE per mantenere in buona salute anche il suo impianto.
Se viceversa non è sufficiente, saranno a rischio di infezione impianti, ponti, capsule, denti.
Tutti allo stesso modo.
L'implantologia, in altre parole, NON RICHIEDE un surplus di igiene rispetto a quella necessaria per mantere in buona salute la bocca.
Cosa ne pensa di questo intervento?"
E' quello che propongo comunemente ai miei pazienti.
Mi sembra comunque la soluzione ottimale, anche se abbiamo perso il beneficio principale dell'impianto, quello di non rovinare i denti vicini.
Restano comunque tutti gli altri benefici dell'implantologia.
Resta il vantaggio di avere tre corone separate: se succede qualcosa ad una, non buttiano via le altre due, come succederebbe invece con un ponte tradizionale.
Resta il vantaggio dello scarico ottimale delle forze: il peso (parliamo di parecchie decine di kg) della masticazione e delle eventuali parafunzioni viene ripartito su 3 radici e non su due; tenga inoltre conto che, effettuando il ponte tradizionale, viene effettuato du denti non ottimali ma indeboliti.
In sostanza, a differenza dei miei stimati colleghi, vedo comunque solo vantaggi nell'effettuare comunque l'implantologia.
L'igiene orale è necessaria, non solo per gli impianti, ma anche e sopratutto per i suoi denti.
Se l'igiene la sua igiene orale è sufficiente per mantenere in buona salute i duoi denti, i suoi ponti e le sue ricostruzioni protesiche, ALLORA E' SUFFICIENTE per mantenere in buona salute anche il suo impianto.
Se viceversa non è sufficiente, saranno a rischio di infezione impianti, ponti, capsule, denti.
Tutti allo stesso modo.
L'implantologia, in altre parole, NON RICHIEDE un surplus di igiene rispetto a quella necessaria per mantere in buona salute la bocca.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.3k visite dal 30/01/2013.
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