La gengiva del canino si è ritirata gradualmente sino
Buongiorno a tutti,
meno di un anno fa ho inserito due impianti adiacenti ai canini inferiori (in posizione degli incisivi inferiori). In entrambi i casi la filettatura è esposta in quanto la gengiva non è sufficiente a ricoprirli, anche se inizialmente ve ne era in abbondanza. Può essere un problema?
La cosa che più mi preoccupa però è legata ad uno dei due impianti che è stato tentato ben 3 volte e sempre in modo post-estrattivo (rimozione e innesto nella stessa seduta). L'ultima volta, quella "buona", la radiografia evidenziava come la testa dell'impianto fosse appoggiata alla radice del canino. La gengiva del canino si è ritirata gradualmente sino a raggiungere lo stesso livello di quella intorno all'impianto. Avevo piccoli fastidi sporadici dovuti al caldo/freddo durante la pulizia, ma da quando il dentista ha applicato una resina particolare per prevenire questi piccoli disturbi, il canino è diventato estremamente sensibile e mi fa un male atroce, a tratti insopportabile. Non so cosa fare. Il fatto è che fa male anche a
riposo (senza particolari stimoli) e ciò mi condiziona durante tutta la giornata.
Cosa mi consigliate di fare?
Grato in anticipo per tutti i vostri contributi.
meno di un anno fa ho inserito due impianti adiacenti ai canini inferiori (in posizione degli incisivi inferiori). In entrambi i casi la filettatura è esposta in quanto la gengiva non è sufficiente a ricoprirli, anche se inizialmente ve ne era in abbondanza. Può essere un problema?
La cosa che più mi preoccupa però è legata ad uno dei due impianti che è stato tentato ben 3 volte e sempre in modo post-estrattivo (rimozione e innesto nella stessa seduta). L'ultima volta, quella "buona", la radiografia evidenziava come la testa dell'impianto fosse appoggiata alla radice del canino. La gengiva del canino si è ritirata gradualmente sino a raggiungere lo stesso livello di quella intorno all'impianto. Avevo piccoli fastidi sporadici dovuti al caldo/freddo durante la pulizia, ma da quando il dentista ha applicato una resina particolare per prevenire questi piccoli disturbi, il canino è diventato estremamente sensibile e mi fa un male atroce, a tratti insopportabile. Non so cosa fare. Il fatto è che fa male anche a
riposo (senza particolari stimoli) e ciò mi condiziona durante tutta la giornata.
Cosa mi consigliate di fare?
Grato in anticipo per tutti i vostri contributi.
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Pur coi limiti di un consulto online, se la gengiva intorno al canino si è ritirata fino ad abbassarsi a livello dell'impianto significa che parte della radice del canino è rimasta scoperta e quindi non meraviglia che sia sensibile; in genere la sensibilità regredisce lentamente ma in alcuni casi è necesario devitalizzare il dente per risolvere il problema, sempre che gli impianti siano andati a buon fine ed il problema non derivi dal loro posizionamento magari troppo vicino all'apice della radice del canino. Ma anche in questo caso, se l'impianto è stabile e integrato vale la pena devitalizzare il canino
Dr. C. Alessandro Aversa
Medico Chirurgo Odontostomatologo in Firenze
www.dentistaversa.it
[#2]
"In entrambi i casi la filettatura è esposta in quanto la gengiva non è sufficiente a ricoprirli, anche se inizialmente ve ne era in abbondanza. Può essere un problema?"
In linea di massima sì, ma finchè l'impianto non perde stabilità e risulta comunque integrato tutto ok.
La sintomatologia dolorosa sul canino fa pensare che sia ormai necessaria la devitalizzazione. Se il dolore è continuo e spontaneo, non provocato da stimoli particolari, siamo probabilmente di fronte a uno stato di pulpite irreversibile.
Giusto comunque il tentativo di desensibilizzare, anche se poi non è riuscito.
Da stabilire le cause della sensibilità.
Cordiali saluti
In linea di massima sì, ma finchè l'impianto non perde stabilità e risulta comunque integrato tutto ok.
La sintomatologia dolorosa sul canino fa pensare che sia ormai necessaria la devitalizzazione. Se il dolore è continuo e spontaneo, non provocato da stimoli particolari, siamo probabilmente di fronte a uno stato di pulpite irreversibile.
Giusto comunque il tentativo di desensibilizzare, anche se poi non è riuscito.
Da stabilire le cause della sensibilità.
Cordiali saluti
Dr. Alessandro Francini
Studio Ri.Gi. v. D'Agrate 9 - 20900 Monza
tel. 0392020518
Risposta a carattere informativo, non diagnostico/terapeutico
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le gentili risposte.
La cosa che mi allarma, oltre alle considerazioni in merito alle filettature esposte, è il parere concordante in merito alla devitalizzazione del canino. Premettendo che la mia richiesta ha scopo informativo e non polemico, che mi sono recato dal dentista per risolvere un determinato problema non riguardante il canino e che quest'ultimo era perfettamente sano prima di tutti gli interventi e lo è stato fino all'ultimo tentativo di impianto, vi chiedo se secondo voi è giusto che un paziente debba ritrovarsi ad affrontare ulteriori spese (sia biologiche, che economiche - cura canalare, capsula ecc...) e rischiare di perdere (perchè andrà a finire così) un ulteriore dente con tutto ciò che ne consegue. Dovrebbe, il paziente, correre successivamente il rischio che la stessa cosa accada con il primo molare e via dicendo fino a dover sostituire tutti i denti oppure c'è un modo per tutelarsi o forse è ancora meglio optare per soluzioni non invasive e meno rischiose e dispendiose? Ricordo che al momento di decidere se effettuare o meno l'impianto e in generale in tutte le pubblicazioni "commerciali" sull'argomento, non ho mai sentito parlare del rischio di danneggiare i denti adiacenti, anzi, ho sentito che, nonostante i piccoli fastidi iniziali per via dell'intervento ecc..., l'impianto è da preferire ad altre soluzioni proprio perchè non causa problemi ai denti circostanti... Non so cosa pensare...
Mi scuso se la richiesta ha assunto i contorni dello sfogo, ma ripeto che non voglio polemizzare. Si tratta di capire cosa può e soprattutto "deve" fare un paziente che affronta enormi sacrifici per migliorare la propria condizione e si ritrova con un lavoro potenzialmente a rischio (filettature esposte) ed un nuovo problema da risolvere.
Grazie ancora.
Saluti
La cosa che mi allarma, oltre alle considerazioni in merito alle filettature esposte, è il parere concordante in merito alla devitalizzazione del canino. Premettendo che la mia richiesta ha scopo informativo e non polemico, che mi sono recato dal dentista per risolvere un determinato problema non riguardante il canino e che quest'ultimo era perfettamente sano prima di tutti gli interventi e lo è stato fino all'ultimo tentativo di impianto, vi chiedo se secondo voi è giusto che un paziente debba ritrovarsi ad affrontare ulteriori spese (sia biologiche, che economiche - cura canalare, capsula ecc...) e rischiare di perdere (perchè andrà a finire così) un ulteriore dente con tutto ciò che ne consegue. Dovrebbe, il paziente, correre successivamente il rischio che la stessa cosa accada con il primo molare e via dicendo fino a dover sostituire tutti i denti oppure c'è un modo per tutelarsi o forse è ancora meglio optare per soluzioni non invasive e meno rischiose e dispendiose? Ricordo che al momento di decidere se effettuare o meno l'impianto e in generale in tutte le pubblicazioni "commerciali" sull'argomento, non ho mai sentito parlare del rischio di danneggiare i denti adiacenti, anzi, ho sentito che, nonostante i piccoli fastidi iniziali per via dell'intervento ecc..., l'impianto è da preferire ad altre soluzioni proprio perchè non causa problemi ai denti circostanti... Non so cosa pensare...
Mi scuso se la richiesta ha assunto i contorni dello sfogo, ma ripeto che non voglio polemizzare. Si tratta di capire cosa può e soprattutto "deve" fare un paziente che affronta enormi sacrifici per migliorare la propria condizione e si ritrova con un lavoro potenzialmente a rischio (filettature esposte) ed un nuovo problema da risolvere.
Grazie ancora.
Saluti
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attenzione! quello che noi scriviamo sono delle ipotesi che faccianmo sulla base di quanto lei ci racconta ma le cose potrebbero stare in tutt'altro modo e solo il dentista che ha svolto il lavoro conosce i particolari; magari il canino sta bene ed è solo temporaneamente sensibile e le spire esposte, se l'impianto è integrato, non significano fallimento dell'impianto. Poi, se vogliamo fare i disfattisti, pessimisti e trovare per forza un colpevole di una anomala evoluzione di una terapia che ha insiti i rischi chirurgici di ogni terapia simile in qualsiasi altro distretto del corpo, facciamolo pure ma non possiamo seguirla in questo ragionamento.
Canino devitalizzato (eventualmente) non significa certo canino perso e non per questo si perdono poi i premolari e tutti gli altri denti; il fatto che lei non abbia letto qualcosa su internet non significa che non sia vero e possibile: rimaniamo nell'ambito del realistico e affronti il problema direttamente con l'operatore; spero le darà le spiegazioni necessarie a chiarire come procedere e cosa è successo.
Canino devitalizzato (eventualmente) non significa certo canino perso e non per questo si perdono poi i premolari e tutti gli altri denti; il fatto che lei non abbia letto qualcosa su internet non significa che non sia vero e possibile: rimaniamo nell'ambito del realistico e affronti il problema direttamente con l'operatore; spero le darà le spiegazioni necessarie a chiarire come procedere e cosa è successo.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4k visite dal 18/11/2012.
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