Perforazione radicolare: estrazione o ritrattamento?

Buongiorno, dopo oltre 25 anni di felice convivenza con un molare devitalizzato lo scorso autunno mi si è sfaldata irrimediabilmente la capsula, e da allora è iniziato il mio calvario. Premetto che il dente non mi arrecava alcun fastidio prima dell'intervento del dentista, e che i problemi sono iniziati sin dalla prima seduta quando, rimosso il vecchio cemento con il trapano e giunto alle radici, il medico ha tentato di rimuovere i vecchi coni d'argento della devitalizzazione per innestarvi dei perni di sostegno alla nuova capsula: immediatamente ho avvertito dolore e, dopo alcune ore dall'otturazione provvisoria, mi si è gonfiata la gengiva. Riaperto il molare, mi è stato comunicato che era presente un piccolo foro, a cavallo delle due radici, causa del problema, ma non me ne è stata precisata l'origine; dopo svariate sedute di medicazioni, scomparsi i sintomi, si è proceduto alla chiusura e all'innesto della nuova capsula. Sono stato bene per circa tre mesi poi, di colpo, i problemi si sono ripresentati immutati: dolore nella masticazione e gonfiore della gengiva; il dentista ha allora provato a risolvere il problema facendo realizzare una sorta di perno di metallo con il quale tentare, a sua detta, di ostruire il forellino di cui sopra ma ad oggi la situazione non è cambiata e continuo ad avere gengiva gonfia e secrezioni di pus. Ora mi vengono proposte, quali possibili soluzioni, di rimuovere un pezzo di gengiva, per lasciare allo scoperto le radici e consentirne una migliore pulizia o di separare le stesse, rifacendo la capsula o, in ultima analisi, di estrarre il dente per poi procedere a un impianto: sinceramente non so come valutare l'operato del mio dentista, anche perché una certa ritrosia nello spiegare l'origine del problema (il foro nella radice) mi fa temere che lo stesso lo abbia causato lui in fase di primo intervento; sono inoltre amareggiato dall'aver sborsato una non esigua cifra per la nuova capsula, che probabilmente non mi servirà più a nulla. Gradirei un parere sul da farsi, perché sono confuso e sfiduciato. Grazie.
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128
Difficile pronunciarsi sulle possibilità di recupero del suo dente. Qualsiasi considerazione senza un riscontro clinico reale corre il rischio di essere addirittura fuorviante.
Certo è che un dente ritrattato e perforato con una lesione conseguenza della perforazione è un dente difficile da recuperare. Se il dentista che lo cura è molto esperto nella gestione di questo tipo di problematiche e se le caratteristiche del dente e della perforazione lo consentono, il recupero sarà possibile altrimenti la soluzione più logica è l'estrazione.

Cordialità

Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
Il recupero di una perforazione del pavimento camerale dipende essenzialmente da due fattori:
1)stato del dente e situazione dell'osso interradicolare
2)capacità tecnico-operative dell'operatore.
Detto questo, non conoscendo né il primo ne tantomeno il secondo aspetto non posso dirle se il suo dente sia recuperabile. Le tecniche a nostra disposizione ci sono. Certo, un periodo più o meno lungo di osservazione prima di effettuare un nuovo lavoro protesico andrebbe fatto...
Per quanto attiene al rifacimento della corona, non credo il collega le possa addebitare il costo della nuova ma solo della terapia atta a risolvere il problema della perforazione.
Cordiali saluti

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

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