Granuloma impianto post estrattivo
Gentili Medici,
sono una donna di 30 anni e vorrei chiedervi un parere riguardo la possibilità di mettere un impianto.
Due anni fa mi fu devitalizzato un molare come soluzione al dolore che avvertivo a causa del colletto del dente leggermente scoperto e troppo sensibile.
Il colletto era stato precedentemente curato con un otturazione estetica perché presentava un colore brunastro, seppur non dovuto a carie.
In seguito allo staccarsi di questa otturazione circa 6 mesi fa, ho chiesto al mio dentista di sostituirla, perché mi sembrava poco igienico lasciare il dente in queste condizioni, anche se non avvertivo nessun tipo di dolore (il dente era infatti stato devitalizzato). Nel frattempo sul lato opposto della bocca mi veniva praticato un impianto, perciò il dottore ha lasciato in secondo piano questa otturazione e questo dente in generale.
In questi giorni ho notato che alla base del molare in questione si è formata una piccola fistola. L'ho fatto presente al dentista che mi ha praticato una lastra e ha riscontrato un granuloma di grandi dimensioni, con riassorbimento di parte di una radice (!?), cosa molto strana a suo dire, perché avrebbe richiesto ben più di due anni per formarsi. Mi ha detto che è necessario estrarre il dente al più presto e sostituirlo con un impianto post-estrattivo. Non mi ha proposto né di rifare la cura canalare, né altre soluzioni.
Sono rimasta un pò shockata, in primo luogo perché a partire da un dente esteticamente brutto (per il colore brunastro di cui parlavo sopra) mi trovo in soli due anni a dover praticare un impianto, con i rischi e le spese che ne derivano.
In secondo luogo mi spaventa l'idea di fare un impianto, peraltro post estrattivo, in un punto della bocca dove c'è una tale infezione. E' normale o rischio complicazioni? Il dottore dice che la devitalizzazione è stata praticata alla perfezione, e che i batteri sono probabilmente entrati dal colletto. O ancora, sostiene che una seconda spiegazione è quella che soffrendo io di bruxismo (non particolarmente forte nè costante, ma a periodi) avrei sollecitato la radice fino ad infiammarla.
Mi chiedo se la stessa cosa non avverrà con l'impianto.
Devo davvero togliere subito il dente? E nel caso, posso aspettare che guarisca il tutto prima di fare l'impianto? Mi spaventa l'idea di andare per tentativi, sono giovane e non me lo posso permettere.
Inoltre mi chiedo se non sia il caso che, in questo mese che precede la possibile estrazione, io prenda qualche antibiotico per arginare l'intossicazione a cui sono sottoposta da parte di questo dente malato.
Vi ringrazio per l'attenzione
sono una donna di 30 anni e vorrei chiedervi un parere riguardo la possibilità di mettere un impianto.
Due anni fa mi fu devitalizzato un molare come soluzione al dolore che avvertivo a causa del colletto del dente leggermente scoperto e troppo sensibile.
Il colletto era stato precedentemente curato con un otturazione estetica perché presentava un colore brunastro, seppur non dovuto a carie.
In seguito allo staccarsi di questa otturazione circa 6 mesi fa, ho chiesto al mio dentista di sostituirla, perché mi sembrava poco igienico lasciare il dente in queste condizioni, anche se non avvertivo nessun tipo di dolore (il dente era infatti stato devitalizzato). Nel frattempo sul lato opposto della bocca mi veniva praticato un impianto, perciò il dottore ha lasciato in secondo piano questa otturazione e questo dente in generale.
In questi giorni ho notato che alla base del molare in questione si è formata una piccola fistola. L'ho fatto presente al dentista che mi ha praticato una lastra e ha riscontrato un granuloma di grandi dimensioni, con riassorbimento di parte di una radice (!?), cosa molto strana a suo dire, perché avrebbe richiesto ben più di due anni per formarsi. Mi ha detto che è necessario estrarre il dente al più presto e sostituirlo con un impianto post-estrattivo. Non mi ha proposto né di rifare la cura canalare, né altre soluzioni.
Sono rimasta un pò shockata, in primo luogo perché a partire da un dente esteticamente brutto (per il colore brunastro di cui parlavo sopra) mi trovo in soli due anni a dover praticare un impianto, con i rischi e le spese che ne derivano.
In secondo luogo mi spaventa l'idea di fare un impianto, peraltro post estrattivo, in un punto della bocca dove c'è una tale infezione. E' normale o rischio complicazioni? Il dottore dice che la devitalizzazione è stata praticata alla perfezione, e che i batteri sono probabilmente entrati dal colletto. O ancora, sostiene che una seconda spiegazione è quella che soffrendo io di bruxismo (non particolarmente forte nè costante, ma a periodi) avrei sollecitato la radice fino ad infiammarla.
Mi chiedo se la stessa cosa non avverrà con l'impianto.
Devo davvero togliere subito il dente? E nel caso, posso aspettare che guarisca il tutto prima di fare l'impianto? Mi spaventa l'idea di andare per tentativi, sono giovane e non me lo posso permettere.
Inoltre mi chiedo se non sia il caso che, in questo mese che precede la possibile estrazione, io prenda qualche antibiotico per arginare l'intossicazione a cui sono sottoposta da parte di questo dente malato.
Vi ringrazio per l'attenzione
[#1]
sul fatto che il dente sia da togliere non abbiamo elementi per metterlo in discussione
si sa che talvolta il ritrattamento permette la guarigione di un granuloma ma evidentemente secondo il suo curante non è prevedibile il risultato nel suo caso
in zona molare è solitamente preferibile estrarre il dente e lasciar gurire l'alveolo onde permettere, nel suo caso al granuloma di guarire completamente e all'osso lo stesso utilizzando anche la zona del setto interradicolare quale distretto osseo atto a favorire la guarigione dell'alveolo
nel caso di un impianto posto estrattivo immediato questa zona ossea ovviamente dovrà invece essere distrutta
le dico subito che ci sono colleghi che hanno idee diverse e che pensano sia consigliabile il post estrattivo immediato per evitare la contrazione ossea
devo confermarle che questo non è dimostrato e che pur avendo successo anche gli impianti posizionati in presenza di granulomi l'attesa sicuramente è consigliabile
cordiali saluti
si sa che talvolta il ritrattamento permette la guarigione di un granuloma ma evidentemente secondo il suo curante non è prevedibile il risultato nel suo caso
in zona molare è solitamente preferibile estrarre il dente e lasciar gurire l'alveolo onde permettere, nel suo caso al granuloma di guarire completamente e all'osso lo stesso utilizzando anche la zona del setto interradicolare quale distretto osseo atto a favorire la guarigione dell'alveolo
nel caso di un impianto posto estrattivo immediato questa zona ossea ovviamente dovrà invece essere distrutta
le dico subito che ci sono colleghi che hanno idee diverse e che pensano sia consigliabile il post estrattivo immediato per evitare la contrazione ossea
devo confermarle che questo non è dimostrato e che pur avendo successo anche gli impianti posizionati in presenza di granulomi l'attesa sicuramente è consigliabile
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la risposta.
La cosa che mi lascia perplessa è che non mi sia stata nemmeno nominata la possibilità di un ritrattamento o di altri interventi prima di arrivare all'impianto (che mi par di capire sia l'ultima spiaggia).
In questi mesi ho continuamente sottolineato la necessità di rifare l'otturazione al colletto (che appunto era saltata), ma questo lavoro veniva continuamente sminuito e rimandato (stavo mettendo un impianto in un altro punto della bocca). Ora tra le varie spiegazioni riguardo l'origine del granuloma, mi è stata spiegata la possibilità che i batteri siano giunti attraverso il colletto (quindi attraverso la non-otturazione). Praticamente ho coltivato un granuloma nel migliore dei modi?
Purtroppo non immaginavo lontanamente che potesse succedere una cosa di questo tipo, altrimenti avrei insistito maggiormente.
Intanto mi chiedo se la presenza di una fistola in bocca, e della conseguente presenza di batteri, non metta in pericolo anche l'altro impianto che sto già facendo (ancora non completato), nonché la mia salute in generale.
la ringrazio per la risposta.
La cosa che mi lascia perplessa è che non mi sia stata nemmeno nominata la possibilità di un ritrattamento o di altri interventi prima di arrivare all'impianto (che mi par di capire sia l'ultima spiaggia).
In questi mesi ho continuamente sottolineato la necessità di rifare l'otturazione al colletto (che appunto era saltata), ma questo lavoro veniva continuamente sminuito e rimandato (stavo mettendo un impianto in un altro punto della bocca). Ora tra le varie spiegazioni riguardo l'origine del granuloma, mi è stata spiegata la possibilità che i batteri siano giunti attraverso il colletto (quindi attraverso la non-otturazione). Praticamente ho coltivato un granuloma nel migliore dei modi?
Purtroppo non immaginavo lontanamente che potesse succedere una cosa di questo tipo, altrimenti avrei insistito maggiormente.
Intanto mi chiedo se la presenza di una fistola in bocca, e della conseguente presenza di batteri, non metta in pericolo anche l'altro impianto che sto già facendo (ancora non completato), nonché la mia salute in generale.
[#3]
La presenza di una fistola non pregiudica la salute dell'impianto che già ha in bocca. Se il suo dente è irrecuperabile (ciò non è dato di sapere a noi) dopo l'estrazione sarebbe cosa buona aspettare almeno 45 giorni (chiusura completa della gengiva e presenza di tessuto osteoide altamente reattivo) per eseguire l'impianto.
tengo a precisare che questo è il mio pensiero.
Cordialmente
tengo a precisare che questo è il mio pensiero.
Cordialmente
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#4]
Si possono tranquillamente praticare impianti post-estrattivi immediati anche in siti infetti.
Ci tengo anche io a precisare che questo è il mio pensiero, e la mia pratica professionale che applico con buon successo.
Ma non è questa la cosa più importante.
La cosa più importante è l'abilità dell'implantologo.
C'è chi preferisce aspettare dei mesi la rigenerazione ossea e lavorare in una situazione più facile, chi preferisce aspettare 1 mese e poi praticare l'impianto, chi invece preferisce, come me, praticare l'impianto post-estrattivo immediatamente tutte le volte che è possibile.
Tutte le strade vanno bene.
Ma non tutti gli implantologi vanno bene.
Ne cerchi uno in gamba.
Impossibile esprimersi sul salvataggio del dente.
Non potremmo che dire banali scemenze in assenza di dati oggettivi.
Ci tengo anche io a precisare che questo è il mio pensiero, e la mia pratica professionale che applico con buon successo.
Ma non è questa la cosa più importante.
La cosa più importante è l'abilità dell'implantologo.
C'è chi preferisce aspettare dei mesi la rigenerazione ossea e lavorare in una situazione più facile, chi preferisce aspettare 1 mese e poi praticare l'impianto, chi invece preferisce, come me, praticare l'impianto post-estrattivo immediatamente tutte le volte che è possibile.
Tutte le strade vanno bene.
Ma non tutti gli implantologi vanno bene.
Ne cerchi uno in gamba.
Impossibile esprimersi sul salvataggio del dente.
Non potremmo che dire banali scemenze in assenza di dati oggettivi.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#5]
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio per le vostre risposte.
A tutt'oggi il dente non mi è stato estratto nè ripulito, nonostante inizialmente fosse stata espressa dal dottore la gravità e l'urgenza di estrarre il dente al più presto.
Per qualche motivo, ora la gravità del problema è stata ridimensionata ( eppure non sono state effettuate ulteriori radiografie in questi due mesi ( nonostante le numerose visite di controllo a cui ero costretta per via dell'altro impianto in corso, ora completato).
Addirittura, alla mia domanda su quali precauzioni prendere per salvaguardare la mia salute in presenza di questa infezione, mi è stato detto che nel caso un cui si gonfi la gengiva devo "siringarla" con un gel alla clorexidrina nello spazio tra la gengiva e il dente.
Questo dente che prima sembrava fosse necessario levare al più presto, (tanto che non veniva palesata nemmeno la possibilità di rieffettuare la devitalizzazione) ora viene completamente ignorato. Da un estremo all'altro.
Ho paura che questo provochi problemi ai denti vicini.
vi ringrazio per le vostre risposte.
A tutt'oggi il dente non mi è stato estratto nè ripulito, nonostante inizialmente fosse stata espressa dal dottore la gravità e l'urgenza di estrarre il dente al più presto.
Per qualche motivo, ora la gravità del problema è stata ridimensionata ( eppure non sono state effettuate ulteriori radiografie in questi due mesi ( nonostante le numerose visite di controllo a cui ero costretta per via dell'altro impianto in corso, ora completato).
Addirittura, alla mia domanda su quali precauzioni prendere per salvaguardare la mia salute in presenza di questa infezione, mi è stato detto che nel caso un cui si gonfi la gengiva devo "siringarla" con un gel alla clorexidrina nello spazio tra la gengiva e il dente.
Questo dente che prima sembrava fosse necessario levare al più presto, (tanto che non veniva palesata nemmeno la possibilità di rieffettuare la devitalizzazione) ora viene completamente ignorato. Da un estremo all'altro.
Ho paura che questo provochi problemi ai denti vicini.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 9.1k visite dal 15/06/2012.
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