Gengive ritirate, qualche cura non chirurgica?
Gentili Medici Specialisti,
A seguito della mia prima pulizia dei denti non mi sono state riscontrate carie nè grossi problemi grazie alla mia igiene orale, nè ho mai sofferto di patologie riguardanti il cavo orale. L'unico problema è il ritiro delle gengive da alcuni denti causato, ha detto il dentista, dall'errato spazzolamento dei denti in questione. Mi ha detto che per adesso è un problema lieve ma potrebbe diventare grosso perchè se peggiora allora la radice del dente sarà sempre più scoperta.
Come rimedio, oltre a fare più attenzione circa lo spazzolamento corretto, mi ha detto che è sufficiente massaggiare col polpastrello le gengive ritirate, in modo e verso tali che si "distendano" nuovamente alla loro posizione originaria.
Dopo aver letto richieste simili a questa sul sito, ho appreso dalle VS risposte che la cura può essere chirurgica, tramite un piccolo intervento di parodontologia; di cui il destista non mi ha neppure accennato.
Ora vorrei sapere se, per casi di ritiro gengivale di pochi mm (diciamo 1-2), è possibile rimediare con un semplice massaggio come ho poco sopra descritto. In caso positivo vorrei sapere la "posologia" (quanti massaggi al giorno, quanto tempo su ogni dente, quanta forza etc.) di tale prescrizione; in caso negativo vorrei chiedervi se anche nel mio caso l'unica soluzione sia l'intervento chirurgico oppure ci sono altre cure.
Vi ringrazio per la cortese attenzione,
Distinti saluti.
A seguito della mia prima pulizia dei denti non mi sono state riscontrate carie nè grossi problemi grazie alla mia igiene orale, nè ho mai sofferto di patologie riguardanti il cavo orale. L'unico problema è il ritiro delle gengive da alcuni denti causato, ha detto il dentista, dall'errato spazzolamento dei denti in questione. Mi ha detto che per adesso è un problema lieve ma potrebbe diventare grosso perchè se peggiora allora la radice del dente sarà sempre più scoperta.
Come rimedio, oltre a fare più attenzione circa lo spazzolamento corretto, mi ha detto che è sufficiente massaggiare col polpastrello le gengive ritirate, in modo e verso tali che si "distendano" nuovamente alla loro posizione originaria.
Dopo aver letto richieste simili a questa sul sito, ho appreso dalle VS risposte che la cura può essere chirurgica, tramite un piccolo intervento di parodontologia; di cui il destista non mi ha neppure accennato.
Ora vorrei sapere se, per casi di ritiro gengivale di pochi mm (diciamo 1-2), è possibile rimediare con un semplice massaggio come ho poco sopra descritto. In caso positivo vorrei sapere la "posologia" (quanti massaggi al giorno, quanto tempo su ogni dente, quanta forza etc.) di tale prescrizione; in caso negativo vorrei chiedervi se anche nel mio caso l'unica soluzione sia l'intervento chirurgico oppure ci sono altre cure.
Vi ringrazio per la cortese attenzione,
Distinti saluti.
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" ...per casi di ritiro gengivale di pochi mm (diciamo 1-2), è possibile rimediare con un semplice massaggio come ho poco sopra descritto." Gentile utente se le cose fossero così semplici sarebbe davvero fenomenale.
O le sue recessioni, così si chiamano, non sono vere e proprie recessioni oppure se son tali, a parere dello scrivente e con il massimo rispetto di chi la pensa diversamente, massaggiarle o meno servirà solo a ipertrofizzare i muscoli del polpastrello del dito che utilizzerà.
Si faccia insegnare la corretta tecnica di spazzolamento ed eviti il peggiorare della situazione.
La correzione è chirurgica indicata laddove esista una esigenza estetica o funzionale (denti ad esempio che son ipersensibili ).
Gli interventi sono molteplici e diversificati a seconda dell'entità della perdita di tessuto che si è avuta.
Cordialità
O le sue recessioni, così si chiamano, non sono vere e proprie recessioni oppure se son tali, a parere dello scrivente e con il massimo rispetto di chi la pensa diversamente, massaggiarle o meno servirà solo a ipertrofizzare i muscoli del polpastrello del dito che utilizzerà.
Si faccia insegnare la corretta tecnica di spazzolamento ed eviti il peggiorare della situazione.
La correzione è chirurgica indicata laddove esista una esigenza estetica o funzionale (denti ad esempio che son ipersensibili ).
Gli interventi sono molteplici e diversificati a seconda dell'entità della perdita di tessuto che si è avuta.
Cordialità
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#2]
Utente
"massaggiarle o meno servirà solo a ipertrofizzare i muscoli del polpastrello del dito che utilizzerà"
...una risposta con molto tatto :)
La ringrazio per la tanto tempestiva quanto salace risposta. Capisco di aver fatto bene a non fidarmi di quel dentista.
Grazie ancora e cordiali saluti.
...una risposta con molto tatto :)
La ringrazio per la tanto tempestiva quanto salace risposta. Capisco di aver fatto bene a non fidarmi di quel dentista.
Grazie ancora e cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 20.5k visite dal 01/06/2012.
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