Sequestro osseo e acufene post impianto
Ho fatto un impianto all'ultimo molare superiore sinistro, è stato rigettato con sequestro osseo per cause non identificate.
E' stato rifatto l'impianto e mi è venuto un acufene all'orecchio sinistro. Dalle radiografie e da altri rilievi non risulterebbero problemi. Non accuso dolore. Ma il nesso quantomeno temporale e di contiguità tra impianto e insorgenza dell'acufene resta, persistente e lineare da quasi 2 settimane.
Hanno ipotizzato possa trattarsi di un dente del giudizio sito in area affine, in alto a sinistra, visibile solo da radiografia, interno, la cui rimozione potrebbe risolvere il prolema ed afferirvi: in passato ne avevo già tolto uno in posizione complementare, l'altro non ha mai dato problemi. Ma vi confesso che a questo punto punto ho paura di peggiorare ulteriormente le cose e mi amareggia molto quando ti dicono che tutto è andato bene ma te ne torni a casa col problema. Ho paura che il problema non scompaia, che l'eziologia si rimpalli tra ambiti e specialità diverse non sempre dialoganti (gnatologo, otorino,cardiologo..) o di finire nei meandri dei sincretismi olisticici di alcune medicine alternative che tracciano scenari talora inquietanti (perdita di simmetria mandibolare, riflessi progressivi su tutta la struttura ossea..), ma che però almeno hanno il merito di una visione di insieme e non sembrano andare per sottrazione.
Sono molto preoccupato che il problema sia meccanico, morfologico, che lambisca terminazioni nervose, e che un ulteriore operazione peggiori le cose.
Chiedo, di cuore, un aiuto.
E' stato rifatto l'impianto e mi è venuto un acufene all'orecchio sinistro. Dalle radiografie e da altri rilievi non risulterebbero problemi. Non accuso dolore. Ma il nesso quantomeno temporale e di contiguità tra impianto e insorgenza dell'acufene resta, persistente e lineare da quasi 2 settimane.
Hanno ipotizzato possa trattarsi di un dente del giudizio sito in area affine, in alto a sinistra, visibile solo da radiografia, interno, la cui rimozione potrebbe risolvere il prolema ed afferirvi: in passato ne avevo già tolto uno in posizione complementare, l'altro non ha mai dato problemi. Ma vi confesso che a questo punto punto ho paura di peggiorare ulteriormente le cose e mi amareggia molto quando ti dicono che tutto è andato bene ma te ne torni a casa col problema. Ho paura che il problema non scompaia, che l'eziologia si rimpalli tra ambiti e specialità diverse non sempre dialoganti (gnatologo, otorino,cardiologo..) o di finire nei meandri dei sincretismi olisticici di alcune medicine alternative che tracciano scenari talora inquietanti (perdita di simmetria mandibolare, riflessi progressivi su tutta la struttura ossea..), ma che però almeno hanno il merito di una visione di insieme e non sembrano andare per sottrazione.
Sono molto preoccupato che il problema sia meccanico, morfologico, che lambisca terminazioni nervose, e che un ulteriore operazione peggiori le cose.
Chiedo, di cuore, un aiuto.
[#1]
raramente il dente del giudizio incluso può dare disturbi da lei riferiti mentre alterazioni dell'occlusione possono determinare diversi disturbi compresi l'acufene
ovviamente stiamo facendo un discorso generale senza conoscere il caso specifico
il consiglio di afferire ad uno gnatologo per una valutazione approfondita è sicuramente indicato
cordiali saluti
ovviamente stiamo facendo un discorso generale senza conoscere il caso specifico
il consiglio di afferire ad uno gnatologo per una valutazione approfondita è sicuramente indicato
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottor Finotti,
grazie innanzitutto per la risposta tempestiva ed esaustiva in rapporto ai dati.
Fermo restando una analisi più approfondita, Le segnalo che avrebbero escluso anche problemi di occlusione dopo una endorale e una nuova analisi.
E' questa imponderabilità apparente delle cause che un pochino mi inquieta.
Non so se avessero anche competenze specificatamente gnatologiche e in tal senso quali correlazioni o scenari eziologici allargati possano non aver considerato, o solo vagheggiato,
coerentemente e correttamente col loro raggio d'azione.
Può Lei, integrando questo nuovo dato riferitoLe che escluderebbe problemi di occlusione
(ma andrebbe certo anche rivalutato da un'altra visuale specialistica come ad esempio la Sua),
accennarmi in linea teorica l'approccio e le possibili modalità di percorso di un consulto dal gnatologo?
(Ad esempio esami specifici e preventivi comunque utili a corredare in anticipo una prima visita)
Cordiali saluti
grazie innanzitutto per la risposta tempestiva ed esaustiva in rapporto ai dati.
Fermo restando una analisi più approfondita, Le segnalo che avrebbero escluso anche problemi di occlusione dopo una endorale e una nuova analisi.
E' questa imponderabilità apparente delle cause che un pochino mi inquieta.
Non so se avessero anche competenze specificatamente gnatologiche e in tal senso quali correlazioni o scenari eziologici allargati possano non aver considerato, o solo vagheggiato,
coerentemente e correttamente col loro raggio d'azione.
Può Lei, integrando questo nuovo dato riferitoLe che escluderebbe problemi di occlusione
(ma andrebbe certo anche rivalutato da un'altra visuale specialistica come ad esempio la Sua),
accennarmi in linea teorica l'approccio e le possibili modalità di percorso di un consulto dal gnatologo?
(Ad esempio esami specifici e preventivi comunque utili a corredare in anticipo una prima visita)
Cordiali saluti
[#3]
la valutazione gnatologica solitamente è più complessa di quanto mi sembra sia stato sino ad ora fatto anche se l'esperienza del professionista da un lato e le tecniche e modalità di studio dall'altro possono sicuramente essere diverse da collega a collega con approcci quindi che hanno spettri d'azione differenti
lo studio dell'occlusione in toto e non con un'endorale, dell'articolazione temporomandibolare, dei muscoli sia facciali che di distretti extra facciali come lo studio posturale ed altre valutazioni ancora possono evidenziarsi in differenti approcci clinici e strumentali
mi spiace ma non avrebbe senso le indicassi che cosa fare come esami in quanto anche le scuole diverse comportano richieste diverse
cordiali saluti
lo studio dell'occlusione in toto e non con un'endorale, dell'articolazione temporomandibolare, dei muscoli sia facciali che di distretti extra facciali come lo studio posturale ed altre valutazioni ancora possono evidenziarsi in differenti approcci clinici e strumentali
mi spiace ma non avrebbe senso le indicassi che cosa fare come esami in quanto anche le scuole diverse comportano richieste diverse
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 15/03/2012.
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