Estrazione dente , clopidogrel
Buongiorno, assumo il clopidogrel ( 75 mg ) una pastiglia al mattino, da 2 anni per infarto , nel tentativo di sospenderlo, due mesi fa , accusai dolori al petto, dunque devo togliere un molare inferiore, dolorante e con mobilita', il medico curante con consulto del cardiologo mi dicono che non ci sono problemi all'estrazione, dicono che il dentista sapra' cosa fare, ma l'odontoiatra continua a dire che gli serve l'INR e senza questo valore nn se la sente di toglierlo . Sono confuso , come mi devo comportare ? devo cambiare dentista ? dice che puo' sanguinare molto . Grazie per le risposte che vorrete gentilmente darmi.
[#1]
mi sembra che il suo dentista sia scrupoloso
lei sta assumendo un antiaggregante piastrinico per cui il rischio di sanguinamento è presente; ogni professionista è responsabile di quello che esegue su un paziente per cui un accertamento ulteriore è doveroso
cordiali saluti
lei sta assumendo un antiaggregante piastrinico per cui il rischio di sanguinamento è presente; ogni professionista è responsabile di quello che esegue su un paziente per cui un accertamento ulteriore è doveroso
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#3]
" l'odontoiatra continua a dire che gli serve l'INR e senza questo valore nn se la sente di toglierlo" gentile utente se il suo dentista cerca rassicurazioni dall'INR è in errore in quanto il farmaco che sta assumendo è un antiaggregante piastrinico e come tale non determina alterazioni dell'INR che invece si modifica con la terapia anticoagulante (warfarin) che è altra cosa. Seppure dovesse eseguire l'INR con tutta probabilità i valori sarebbero perfettamente nella norma.
Giustissimo il discorso che le ha fatto il collega Finotti circa l'assunzione di responsabilità del professionista che è chiamato ad eseguire l'estrazione, se ritiene opportuno può richiederle un approfondimento diagnostico l'esame per valutare la funzionalità piastrinica (il farmaco che lei assume è appunto un antiaggregante piastrinico) è il tempo di emorragia (a volte tuttavia in pazienti in terapia antiaggregante anche questo valore non è alterato come ci si aspetterebbe).
Gentili saluti
Giustissimo il discorso che le ha fatto il collega Finotti circa l'assunzione di responsabilità del professionista che è chiamato ad eseguire l'estrazione, se ritiene opportuno può richiederle un approfondimento diagnostico l'esame per valutare la funzionalità piastrinica (il farmaco che lei assume è appunto un antiaggregante piastrinico) è il tempo di emorragia (a volte tuttavia in pazienti in terapia antiaggregante anche questo valore non è alterato come ci si aspetterebbe).
Gentili saluti
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#4]
Gentile Utente,
sospendere la terapia con il clopidrogel, così come con un qualsiasi altro antiaggregante, è certamente più rischioso che estrarre un dente senza sospenderla.
Il rischio che si verifichi un'emorragia post-estrattiva è fondato ma non alto, anzi, seguendo determinati protocolli, è possibile renderlo trascurabile.
In particolare Lei ha riferito che il dente è mobile, probabilmente parodontopatico, quindi l'estrazione dovrebbe essere abbastanza semplice, poco traumatica.
E' buona prassi dopo ogni estrazione posizionare nell'alveolo resisuo delle spugnette emostatice a base di collagene animale, di solito suino, per favorire e stabilizzare il coagulo:
nel suo caso è imperativo farlo, e successivamente, se il tessuto gengivale è sufficiente, devono essere posizionati dei punti di sutura.
E' consigliabile inoltre applicare sulla ferita dei tamponi di garza imbevuti di acido tranexamico per favorire la coagulazione, non soltanto appena dopo l'estrazione, ma anche ad intervalli regolari di qualche ora, almeno per le prime 24h.
Nelle successive 48h all'intervento dovrà seguire un'alimentazione che escluda cibi bollenti ed eccessivamente duri, evitare il fumo, evitare sciacqui, di sputare, fare gargarismi: è consigliabile applicare sulla ferita uno spray a base di clorexidina fino a guarigione.
Di solito se si segue questo protocollo non si verificano episodi emorragici importanti, se non minime perdite (tali da rendere almassimo la saliva rosata), fino alla stabilizzazione del coagulo.
Cordiali Saluti
sospendere la terapia con il clopidrogel, così come con un qualsiasi altro antiaggregante, è certamente più rischioso che estrarre un dente senza sospenderla.
Il rischio che si verifichi un'emorragia post-estrattiva è fondato ma non alto, anzi, seguendo determinati protocolli, è possibile renderlo trascurabile.
In particolare Lei ha riferito che il dente è mobile, probabilmente parodontopatico, quindi l'estrazione dovrebbe essere abbastanza semplice, poco traumatica.
E' buona prassi dopo ogni estrazione posizionare nell'alveolo resisuo delle spugnette emostatice a base di collagene animale, di solito suino, per favorire e stabilizzare il coagulo:
nel suo caso è imperativo farlo, e successivamente, se il tessuto gengivale è sufficiente, devono essere posizionati dei punti di sutura.
E' consigliabile inoltre applicare sulla ferita dei tamponi di garza imbevuti di acido tranexamico per favorire la coagulazione, non soltanto appena dopo l'estrazione, ma anche ad intervalli regolari di qualche ora, almeno per le prime 24h.
Nelle successive 48h all'intervento dovrà seguire un'alimentazione che escluda cibi bollenti ed eccessivamente duri, evitare il fumo, evitare sciacqui, di sputare, fare gargarismi: è consigliabile applicare sulla ferita uno spray a base di clorexidina fino a guarigione.
Di solito se si segue questo protocollo non si verificano episodi emorragici importanti, se non minime perdite (tali da rendere almassimo la saliva rosata), fino alla stabilizzazione del coagulo.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 31.5k visite dal 02/03/2012.
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