Buco nella gengiva tra due denti e recessione gengivale

ho da diversi anni un buco nella gengiva tra i molari dell'arcata superiore, una graosa recessione gengivale all'esterno e un grosso buco all'interno causato da un tic che ho approfondito negli anni prima col filo , coll'unghia e ora è diventato cronico nel senso che vado sempre con la lingua nella cavita' interna che si è creata, tic che cerco di contenere con un calmante, gli esperti di paradontologia mi dicono che non posso farci niente, nemmeno un apparecchio, che mi eviti di ciucciare la gengiva sciupata, sono proprio preoccupata che fare?
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Dr. Alessandro Cappelli Dentista, Odontostomatologo 716 21
Dalle sue parole mi pare di capire che si sia formata una recessione gengivale determinata dalla scomparsa del setto osseo tra i due molari con conseguente creazione di un recesso che si riempie di cibo .
Come le hanno gia' detto non e' possibile il recupero .
In casi estremi come il suo , in cui il fatto crea una disturbo compulsivo che deve addirittura essere trattato con calmanti si potrebbe prendere in considerazione ( previo consulto con il suo dentista) la possibilita' della estrazione di uno dei due molari.
E' ovviamente una decisione estrema da prendere solo in un quadro di rapporto costi(biologici) benefici favorevole a questa soluzione e con la consapevolezza che il risultato sarebbe un dente mancante con conseguente deficit masticatorio, ma anche la creazione di una ampia cavita'che naturalmente sarebbe di facile detersione.
Provi a parlarne con il suo dentista ed a valutare questa opzione.

Dr. Alessandro Cappelli
Medico Odontoiatra- Master in Chirurgia Orale e implantologia avanzata
www.studiodontoiatricocappelli.it
www.drcappelli.it

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Dr. Filippo Martone Dentista, Gnatologo, Medico estetico 585 18
Sono assolutamente d'accordo con il dr Cappelli rispetto al fatto che PRIMA dev'essere risolta la causa. Deve cioè essere eliminato il disturbo compulsivo.
Se non si elimina lo stimolo meccanico sulla gengiva non solo non potrà fare alcun tentativo di curare le lesioni presenti se e per quanto effettivamente possibile, ma (soprattutto nel caso di continua stimolazione con corpi rigidi-le unghie- o lesionanti -il filo-) si possono produrre danni peggiori, e questo và assolutamente evitato.
Come suggerito consulti un'odontoiatra che possa però fornirle un supporto psicologico anche attraverso la collaborazione con uno specialista della branca.

Cordialmente

Dr. Filippo Martone
Titolare
BONONIA GLOBAL FACE CENTER
Bologna - Minerbio
www.dentista-bologna.it