Salvadora persica

Salve a tutti, oggi girando in un erboristeria ho notato un oggetto che ha subito attirato la mia attenzione; si tratta di una radice di un albero arabo, si chiama Salvadora persica, e sui vari blog ne leggo i vari effetti benefici per quanto riguarda denti e gengive, sia per quanto riguarda lo sbiancamento sia per quanto riguarda la prevenzione da tartaro o quant'altro.
La domanda che volevo porgere alla vostra attenzione era appunto quella riguardante questa radice.
Fa bene o fa male ai denti? Nel senso puo' causare perdita di smalto o qualche altro problema non riportato su internet?
Se no può essere comodamente usata prima dello spazzolino accostata all'uso del filo?
Premetto che sono una persona che tiene particolarmente alla propria igiene orale.
Vi sarò anticipatamente grato per qualsiasi risposta.
E colgo l'occasione per chiedervi un'altra informazione, ma oltre alla pulizia dei denti esiste appunto qualche altro metodo "naturale" magari homemade per donare ai denti un bianco naturale? Io uso spesso dentifricio preso in erboristeria della aloe fresh.
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Dr. Alessandro Cappelli Dentista, Odontostomatologo 716 21
Confesso la mia ignoranza a proposito della " salvadora persica", visto che in genere le riviste scientifiche che noi leggiamo non trattano di queste piante .

Approfitto pero' per segnalare la mia personale contrarieta' alla moda per cui qualsiasi cosa sia di provenienza vegetale o naturale sia per definzione innocua o addirittura migliore.(veda il classico caso della digitalis lanata da cui si estrae la digitale, potente sostanza tossica a dosi elevate, oppure i decotti ustionanti di fico etc etc)

Se la pianta contiene un principio attivo scientificamente riconosciuto allora trovera' quel principio attivo in forma purificata ed arricchita in una specialita' medicinale. E quindi migliore e piu' efficace.
Se invece contiene sostanze non testate scientificamente ma solo empiricamente dal popolo dei sostenitori del "naturale e' bello" allora comun que e' sconsigliabile.

In ogni caso , e faccio il caso dei dentifrici, qualsiasi erba o radice o pianta viene comunque veicolata per il tramite di altre sostanze( quali conservanti, aromi, abrasivi ecc ) che servono per la commercializzazione e che comunque possono essere dannosi tanto e forse piu' di un dentifricio le cui composizioni sono testate in maniera adeguata.

Concludo consigliandole( visto che e' attento alla sua igiene orale) di dedicare la sua attenzione alle tecniche adeguate di spazzolamento ed al ricambio frequente delllo spazzolino che piu' di qualsiasi sostanza ( che sia di erboristeria o di derivazione chimica o farmaceutica) le potra' assicurare una buona igiene orale .

Dr. Alessandro Cappelli
Medico Odontoiatra- Master in Chirurgia Orale e implantologia avanzata
www.studiodontoiatricocappelli.it
www.drcappelli.it

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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Quello che le sto raccontando è il frutto di oltre un decennio di esperienze come volontario odontoiatrico per progetti di formazione di personale locale nell'ex Sahara occidentale, Congo e Madagascar.

Il Siwak (con le sue varianti botaniche) è una pianta ben conosciuta e abbondante in tutte le zone povere dell'Asia e del'Africa.

E' lo spazzolino da denti di quelle popolazioni.
Uno spazzolino estremamente economico, perchè chiunque se lo va a prendere nella boscaglia senza doverlo comprare.
Teniamo conto che l'acquisto di uno spazzolino, per quelle popolazioni, rappresenta l'equivalente di un giorno di lavoro.
Come se da noi uno spazzolino da denti costasse € 50.

Avendolo visto e conosciuto direttamente in Africa, non posso dire che non funzioni.
Le proprietà organolettiche delle sostanze contenute sono oggetto di discussioni.
Probabilmente ci sono, ma dati certi al momento mancano.

L'azione è però principalmente quella meccanica.
La radice, bagnata e un pò masticata, forma una specie di spazzolino, un pò come le radici di liquirizia che alcuni di noi, i più anziani, masticavano da ragazzini.

Ma le fibre che ne derivano non sono morbide, e possono rigare i denti.
L'efficacia nell'asportazione della placca esiste, ma è limitata.

Nei paesi poveri, ben venga la Salvadora Persica.
Sono popolazioni che mangiano (quando mangiano) in modo naturale, ricco di fibre, povero di zuccheri.
E' efficace.
Il rimedio africano è sufficiente per il cibo africano.

Ma quando cambia l'alimentazione, e arrivano i prodotti alimentari occidentali, arrivano i disastri, le carie devastanti.
Il bastoncino di Siwak non è più sufficiente.
Oltre al cibo occidentale, si impone la necessità del rimedio occidentale: spazzolino e dentifricio.

Poi c'è un altro aspetto ancora da considerare.
Il bastoncino "perde i peli".
Questi frustoli si infilano abbastanza facilmente fra i denti e le gengive, e il loro accumulo provoca danni tanto quanto il tartaro.

Il loro uso nella nostra civiltà occidentale?
Da bocciare.

Se però qualche ditta estraesse i principi attivi, li studiasse, e se effettivamente utili li mettesse a disposizione in forma purificata, senza la deleteria azione meccanica del bastoncino, sarebbe una cosa interessante.

Rispetto al "bianco naturale", le vorrei dire che quel bianco ha veramente poco di naturale.
E' del tutto artificiale.
Il vero colore dei denti è sul giallo, come quello delle popolazioni africane, anche se i loro denti sembrano molto bianchi.
E questo colore varia "naturalmente" con l'età.

Sa come si fa a determinare l'età di un elefante senza avere l'elefante sotto mano?
Dal colore della sua zanna, del suo dente.
Più è giallo, più è rigato l'avorio, più è vecchio l'elefante.
Per l'uomo è lo stesso.
Questo è il "naturale".

Su base razziale, gli indo-europei sono quelli che hanno i denti più bianchi di tutto il mondo.
Eppure li vogliono ancora più bianchi...
E viene chiamato dalla pubblicità: "bianco naturale"...

Provare con il Dash (^___^)?
Se lei mi rifà la domanda, chiedendomi come fare ad avere un "bianco artificiale" ai denti, le prometto che le risponderò seriamente.







www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#3]
Utente
Utente
Vi ringrazio intanto a tutti e due per le vostre tempestive risposte.
Allora dottore si, le chiedo ufficialmente come si riesce ad avere un bianco artificiale? La ringrazio anticipatamente
[#4]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Vada da un dentista che effettui sbiancamenti con tecnica domiciliare.
Le costruirà delle mascherine trasparenti da indossare di notte dotate di un piccolo serbatoio esterno.
All'interno di questa mascherina lei dovrà mettere il gel sbiancante (solitamente perossido di carbamide) che il dentista le fornirà per il tempo sufficiente.

Terminato il trattamento, terrà le mascherine per ripetere lo sbiancamento ogni tanto durante l'anno, per mantenere stabile il risultato nel tempo.

Esistono anche altre valide tecniche, sia di sbiancamento eseguito direttaemnte in studio che a casa.

Esistono anche dei prodotti sbiancanti da banco in farmacia.
Hanno un solo vantaggio: costano poco.
Che funzionino bene però è un'altra cosa.

Lei potrà così avere il suo sorriso "bianco artificiale".

Tenga conto di ulteriori due fattori:
1)
Se sono presenti otturazioni o corone sui denti anteriori, NON sbiancano, mentre i denti si.
Potrebbe correre il rischio di aver la bocca "color arlecchino".
2)
Il colore che sbianca meglio è quello giallognolo uniforme.
Il colore grigiastro sbianca con molta difficoltà.
[#5]
Utente
Utente
ho capito dottore, la ringrazio della consulenza.
Premetto di essere un po fissato con l'igiene orale.
E poi c'è anche il problema che il colore dei denti cambia anche in base all'intensità di luce alla quale sono esposti.
Io in certi casi li noto di colore un po più giallognolo uniforme e in altri casi bianchi, o comunque parzialmente.
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