Fistola dentale
Salve, da circa due mesi ho una fistola in un dente già curato da tempo e otturato per via di una carie di vecchia data. Negli ultimi anni il dente in questione mi ha dato qualche problema ma solo da ottobre è comparsa la fistola. Il dentista mi ha prescritto una cura antibiotica prima per via orale e poi di lincocin che però non hanno avuto alcun effetto. Adesso sta intervenendo sul dente con del disinfettante (non credo si tratti di cura canalare) e mi ha avvertito del fatto che se la cura non avrà esito si dovrà ricorrere all'estrazione. Il vero problema è che a maggio sono stato ricoverato per tachicardia, e da quel momento ho un dolore persistente al petto, soprattutto la mattina al risveglio, ma che si presenta durante tutta la giornata, e facendo pressione con le dita lateralmente sulle costole dal lato sinistro sento un dolore interno come dovuto ad una leggera contusione. Ho letto che le infezioni dentarie possono provocare problemi ad altri organi tra cui il cuore, devo preoccuparmi? Di recente ho effettuato un ecocardiogramma, che mi era già stato fatto durante il ricovero in ospedale, e in entrambi casi non è stato trovato nulla di anomalo. Ho quindi collegato il problema al cuore con un qualche disturbo allo stomaco, visto che soffro da circa un anno di bruciore e acidità. Quello che mi chiedo è: la fistola, i problemi al cuore e allo stomaco possono essere correlati? Come posso muovermi per risolvere tutti questi problemi?
[#1]
intanto una corretta cura canale se recuperabile il dente se ha problemi endodontici o parodontale se ha problemi parodontali è indispensabile per eliminare l'infezione
il dente se non recuperabile dovrà invece essere estratto
per il resto una visita cardiologica è sicuramente consigliabile
cordiali slauti
il dente se non recuperabile dovrà invece essere estratto
per il resto una visita cardiologica è sicuramente consigliabile
cordiali slauti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#2]
Gentile Utente,
lei fa di certo riferimento a quelle che vengono definite "malattie focali odontogene", ovvero la possibilità che infezioni originate nei denti possano trasmettersi a distanza in altri organi ed apparati.
Molto si è discusso sul fatto che questo sia o meno rispondente a verità: interrelazioni tra patologie dell' apparato stomatognatico ed altre malattie sono di certo appurate ed evidenti ma sulle malattie focali non vi è un accordo unanime.
Mi sento però di rassicurarla (in parte) escludendo, a mio modesto parere, una correlazione tra i sintomi che riferisce ed il problema dentale. Delle cose che riferisce, l'unica da tenere particolarmente sotto controllo è la tachiaritmia che l'ha costretta al ricovero. Faccia controlli periodici dal suo cardiologo. Non si preoccupi invece per il dolore alla digitopressione delle costole: non è un sintomo di disturbi cardiaci.
A proposito della terapia odontoiatrica, oggi è sempre più frequente trovarsi davanti ad infezioni che non guariscono nei tempi consueti. Questo sopratutto per la minor efficacia degli antibiotici (visto il frequente uso spesso immotivato). Una infezione perdurante da tempo è a maggior ragione più difficile da eradicare.
Continui con fiducia a farsi trattare dal suo dentista di fiducia.
lei fa di certo riferimento a quelle che vengono definite "malattie focali odontogene", ovvero la possibilità che infezioni originate nei denti possano trasmettersi a distanza in altri organi ed apparati.
Molto si è discusso sul fatto che questo sia o meno rispondente a verità: interrelazioni tra patologie dell' apparato stomatognatico ed altre malattie sono di certo appurate ed evidenti ma sulle malattie focali non vi è un accordo unanime.
Mi sento però di rassicurarla (in parte) escludendo, a mio modesto parere, una correlazione tra i sintomi che riferisce ed il problema dentale. Delle cose che riferisce, l'unica da tenere particolarmente sotto controllo è la tachiaritmia che l'ha costretta al ricovero. Faccia controlli periodici dal suo cardiologo. Non si preoccupi invece per il dolore alla digitopressione delle costole: non è un sintomo di disturbi cardiaci.
A proposito della terapia odontoiatrica, oggi è sempre più frequente trovarsi davanti ad infezioni che non guariscono nei tempi consueti. Questo sopratutto per la minor efficacia degli antibiotici (visto il frequente uso spesso immotivato). Una infezione perdurante da tempo è a maggior ragione più difficile da eradicare.
Continui con fiducia a farsi trattare dal suo dentista di fiducia.
La saluto cordialmente,
Dott. D. Laquintana
www.domenicolaquintana.it
dottor@domenicolaquintana.it
[#3]
Utente
Grazie per le celeri risposte. Il mio dentista pare voler ricorrere all'estrazione senza nemmeno provare una terapia canalare... forse perchè il dente sembra essere in pessime condizioni. Finora ha semplicemente applicato del disinfettante all'interno del dente, ''tappandolo'' poi con resina e cotone per far traspirare il tutto. Non sono del tutto convinto di questo suo modo di procedere, infatti mi farò visitare da un altro dentista mio conoscente per avere un'altra opinione a riguardo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 06/12/2011.
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