Problema per rigenerazione ossea

Mi rivolgo a questo sito sperando che la competenza dei professionisti che vi collaborano possano aiutarmi a fare chiarezza su un problema che da oltre un anno sta arrecando molti problemi alla mia fidanzata per quello che è per noi,ormai,un vero e proprio "calvario".In sintesi,dopo l'asportazione di parte di tessuto osseo mascellare (in corrispondenza di un incisivo centrale e del laterale attiguo)il medico che l'ha curata ha inserito subito degli impianti (2 appunto,per i 2 incisivi rimossi) senza attendere prima la rigenerazione ossea in tale sede.
Da qui i problemi di questa persona sono aumentati considerevolmente perchè gli impianti le provocano fastidio e la gengiva,non avendo osso su cui crescere,ha iniziato a crescere in maniera anomala in direzioni innaturali,oltre ad essere perennemente infiammata.
Le 2 protesi inserite in tali impianti non sono per nulla soddisfacenti sia a livello estetico(non corrispondono per nulla agli "originali"),sia,soprattutto,a livello funzionale in quanto portano la mia fidanzata,oltre ai consueti fastidi e dolori sia all'osso che alla gengiva,a problemi funzionali come masticazione e fonazione,obbligandola a posture innaturali della mandibola per pronunciare correttamente alcune lettere.
Ci siamo rivolti,per pareri e consulti,ad altri specialisti e tutti ci hanno detto che gli impianti erano stati caricati troppo presto perchè si doveva prima procedere con la rigenerazione ossea e solo in un secondo momento caricare gli impianti,in aggiunta hanno constatato come ci fosse stata perfetta osteointegrazione degli stessi.Uno di loro ci ha detto che il massimo che poteva fare era"tappare le 2 viti"e tentare una gengivectomia,in seguito avrebbe posto una protesi unica (un"unico dente"per intenderci)per i 2 incisivi(gli impianti pertanto sarebbero rimasti in sede ma inutilizzati)perchè ha ritenuto,da par suo,troppo rischioso carotare uno o entrambi gli impianti in quanto,oltre al fatto che erano caricati su una zona già "povera di osso"(considerate che gli impianti praticamente sembra che "partano dal naso", tanto per usare un'allegoria figurata),erano stati posti l'uno troppo vicino all'altro(rendendo inattuabile,secondo lui, anche cercare di carotarne uno soltanto...a tutto ciò aggiungo che oltre a lui,anche gli altri specialisti consultati hanno bocciato l'idea del carotaggio, sostanzialmente adducendo come motivazione il rischio di peggiorare soltanto la situazione già grave considerando che non è mai certo sapere SE e QUANTA porzione ossea eventualmente si recupererebbe).Vorrei pertanto sapere se davvero carotare gli impianti sia una cosa non fattibile,se l'unica cosa che si può fare è una gengivectomia o se c'è qualche speranza legata alla rimozione degli impianti(inutili) attualmente presenti e ad una rigenerazione ossea o comunque qualunque altro modo e/o tecnica,perchè questa situazione davvero da oltre un anno è letteralmente,da oltre un anno, un vero e proprio incubo.
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Gnatologo, Dentista 5.7k 113
purtroppo non avendo la possibilità di valutare la paziente clinicamente e radiologicamente non possiamo dire molto se non che:
-la rigenerazione-ricostruzione ossea va fatta prima o contestualmente agli impianti
-se gli impianti sono osteointegrati poco si può fare per migliorare la situazione dei tessuti molli ( o addirittura niente )
-l'unica soluzione potrebbe essere quella di "ripartire da capo" con inetrvento demolitivo ( rimozione impianti, magari con tecniche più conservative come strumenti adultrasuoni invece del carotaggio ), rigenrazione-ricostruzione, nuovi impianti, nuova protesi
-qualsiasi ricerca di migliorare attualmente la situazione sembra posrtare comunque ad un compromesso
-probabilmente è mancata una progettazione chirurgico-protesica funzionale ed estetica
cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

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Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56
Gentile paziente,
mi associo a quanto detto dal Dr. Finotti circa la non possibilità di visita e quindi relativa valutazione.
Peraltro le invio alcune considerazioni:
.La gengiva che lei dice deformata e che va sottoposta a gengivectomia ecco sarebbe utile comprendere questo aspetto e come si integri col fatto che gli impianti sono molto in alto: avrei pensato che ne avesse bisogno più che toglierne.
.Se la rimozione degli impianti è difficile bisogna capire se vi sono soluzioni protesiche sia cosmetiche che estetiche che possono migliorare la situazione.
.se il problema oltre che estetico è funzionale allora su quello si deve lavorare per migliorare la situazione.
In sostanza capire se togliere gli impianti si può è corretto ma altrettanto importante è avere un quadro delle possibili alternative.
Cordiali saluti.
.

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
Da come descrive la situazione, c'è poco da stare allegri! Innanzitutto, l'asportazione di osso in zona incisiva perchè è stata effettuata? La perdita degli incisivi è stata traumatica? In pratica le corone sono molto lunghe con spazi vuoti tra di loro?
In attesa di una sua risposta la saluto

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.