Ascesso dentale dopo 5 mesi ancora non è passato
Salve, mi sono registrato e scrivo per conto di mia madre per avere un giudizio su cosa fare.
Nel mese di luglio le si è manifestato un ascesso dentale molto forte ad un premolare dell'arcata superiore.
Con viso molto gonfio fino agli occhi e dolore lancinante.
Si è rivolta al medico odontoiatra di fiducia, che ha dapprima prescrito terapia a base di:
- Amoxicillina come antibiotico
- Toradol come calmante per un paio di giorni e poi Synflex Forte
e le ha fatto fare l'ortopantomografia che ha evidenziato: "Diffusa paradontopatia a carico di tutti gli elementi dentari".
E' trascorso circa 1 mese e mezzo con l'amoxicilillina, con un periodo di pausa anche a causa delle ferie estive del dentista.
Il gonfiore diffuso si era ridotto, ma a giorni riprendeva vigore.
Arriviamo ai primi di settembre quando non vedendo grossi miglioramenti sulla "pallina" creata dall'ascesso l'odontoiatra (che per sua ammissione l'ha definito come uno dei più gravi ascessi che avesse mai visto) ha prescritto delle iniezioni di Rocefin.
Gli effetti non si sono visti subito, perciò le iniezioni si sono protratte a cicli di 5-6 giorni per circa 20 giorni, con pause di qualche giorno tra uno e l'altro ciclo.
Trascorso questo periodo (siamo ai primi di ottobre) l'ascesso si era ridotto notevolmente, ma non del tutto. Restava ancora il gonfiore locale.
Dopo una pausa di un paio di settimane per vedere se migliorava senza farmaci, il dentista ha detto di attendere ancora, ritenendo non opportuno proseguire con antibiotici.
Tra una visita di controllo e l'altra, siamo arrivati ai primi di dicembre.
Con ancora il dente infiammato sul quale quindi non si può intervenire.
In quei giorni per puro caso ho letto di alcuni farmaci per l'osteoporosi, i bifosfonati, che creano problemi odontoiatrici.
Ho subito collegato a mia madre, visto assume Genalen (Aledronato) da diversi anni.
Ho riferito il tutto al medico che, forse non conoscendo l'argomento, o forse per paura di aver sbagliato qualcosa ha liquidato la cosa, ma dietro la nostra insistenza rifatto fare l'ortopantomografia.
L'esito è stato lo stesso della precedente e ha dunque detto a che a suo giudizio il farmaco non c'entra.
Ora noi non sappiamo se sia o no a causa di quel farmaco, o di cos'altro.
Però essendo trascorsi 5 mesi senza risolvere il problema, mi chiedo cosa dovremmo fare per cercare di risolvere il problema il prima possibile?
Nel mese di luglio le si è manifestato un ascesso dentale molto forte ad un premolare dell'arcata superiore.
Con viso molto gonfio fino agli occhi e dolore lancinante.
Si è rivolta al medico odontoiatra di fiducia, che ha dapprima prescrito terapia a base di:
- Amoxicillina come antibiotico
- Toradol come calmante per un paio di giorni e poi Synflex Forte
e le ha fatto fare l'ortopantomografia che ha evidenziato: "Diffusa paradontopatia a carico di tutti gli elementi dentari".
E' trascorso circa 1 mese e mezzo con l'amoxicilillina, con un periodo di pausa anche a causa delle ferie estive del dentista.
Il gonfiore diffuso si era ridotto, ma a giorni riprendeva vigore.
Arriviamo ai primi di settembre quando non vedendo grossi miglioramenti sulla "pallina" creata dall'ascesso l'odontoiatra (che per sua ammissione l'ha definito come uno dei più gravi ascessi che avesse mai visto) ha prescritto delle iniezioni di Rocefin.
Gli effetti non si sono visti subito, perciò le iniezioni si sono protratte a cicli di 5-6 giorni per circa 20 giorni, con pause di qualche giorno tra uno e l'altro ciclo.
Trascorso questo periodo (siamo ai primi di ottobre) l'ascesso si era ridotto notevolmente, ma non del tutto. Restava ancora il gonfiore locale.
Dopo una pausa di un paio di settimane per vedere se migliorava senza farmaci, il dentista ha detto di attendere ancora, ritenendo non opportuno proseguire con antibiotici.
Tra una visita di controllo e l'altra, siamo arrivati ai primi di dicembre.
Con ancora il dente infiammato sul quale quindi non si può intervenire.
In quei giorni per puro caso ho letto di alcuni farmaci per l'osteoporosi, i bifosfonati, che creano problemi odontoiatrici.
Ho subito collegato a mia madre, visto assume Genalen (Aledronato) da diversi anni.
Ho riferito il tutto al medico che, forse non conoscendo l'argomento, o forse per paura di aver sbagliato qualcosa ha liquidato la cosa, ma dietro la nostra insistenza rifatto fare l'ortopantomografia.
L'esito è stato lo stesso della precedente e ha dunque detto a che a suo giudizio il farmaco non c'entra.
Ora noi non sappiamo se sia o no a causa di quel farmaco, o di cos'altro.
Però essendo trascorsi 5 mesi senza risolvere il problema, mi chiedo cosa dovremmo fare per cercare di risolvere il problema il prima possibile?
[#3]
Caro utente,anche a distanza di una settimana, le rispondo che, per quanto riguarda i bifosfonati, la loro problematica sorge dopo un intervento di piccola o grande chirurgia. Mi sembra molto strano che dopo tanto tempo non si sia deciso di aprire almeno il dente interessato, mobile o meno che sia.
Ci faccia sapere e Buon Anno.
Ci faccia sapere e Buon Anno.
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#4]
E' in effetti strano che il dente non sia stato aperto per favorire il drenaggio, utile nella fase acuta, se il dente è necrotico o già devitalizzato. In caso conrario, dente vitale ma mobile, potrebbe essere inutile in quanto il Collega potrebbe aver giudicato il dente non trattabile e da estrarre, dopo aver messo sotto controllo l'ascesso.
Il referto indica che il problema parodontale è diffuso anche agli altri denti e necessita di un intervento.
Per il caso specifico è sempre necessaria una visita.
auguri
Il referto indica che il problema parodontale è diffuso anche agli altri denti e necessita di un intervento.
Per il caso specifico è sempre necessaria una visita.
auguri
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
[#5]
Caro paziente, è possibile che il problema non sia risolvibile, e il dente o i denti vadano estratti.
I bifosfonati non centrano probabilmente nulla con l'ascesso in atto.
Vanno valutati meglio (dosi, anni e via di somministrazione) soprattutto in vista delle eventuali estrazioni.
Affronti comunque il problema senza procastinarlo, magari consultando altri specialisti.
I bifosfonati non centrano probabilmente nulla con l'ascesso in atto.
Vanno valutati meglio (dosi, anni e via di somministrazione) soprattutto in vista delle eventuali estrazioni.
Affronti comunque il problema senza procastinarlo, magari consultando altri specialisti.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#6]
Utente
Gentili dottori vi ringrazio per le risposte.
L'estrazione è l'obbiettivo che ci siamo posti sin dall'inizio.
Il fatto è proprio che fin quando è presente l'ascesso il dentista ha escluso categoricamente che si possa procedere all'estrazione.
Nel periodo festivo non abbiamo risolto granché...
Dovrebbe forse fare altri esami per capire il da farsi? Se necessario anche in regime ospedaliero?
Grazie
L'estrazione è l'obbiettivo che ci siamo posti sin dall'inizio.
Il fatto è proprio che fin quando è presente l'ascesso il dentista ha escluso categoricamente che si possa procedere all'estrazione.
Nel periodo festivo non abbiamo risolto granché...
Dovrebbe forse fare altri esami per capire il da farsi? Se necessario anche in regime ospedaliero?
Grazie
[#7]
Caro utente, in tutto questo tempo il collega ha verificato la vitalità dei denti oggetto di patologia? Se ancora non l'ha fatto, La invito a far eseguire questo semplicissimo esame,per poter stabilire se drenare o meno l'ascesso per via dentale o mucosa. Per quel che riguarda l'estrazione in soggetto sotto terapia con bifosfonati, effettivamente si può incorrere nel rischio di osteonecrosi!
[#9]
Utente
Rispolvero questa discussione a distanza di diversi me solo per dire l'esito del tutto.
Mia madre è stata ricoverata presso l'ospedale Miulli di Acquaviva (BA).
Lì ha finalmente risolto il problema con un intervento chirurgico per l'escissione del dente e per il raschiamento dell'osso mascellare che presentava un osteite.
Probabilmente un ruolo determinante lo ha avuto il trattamento dal 2002 con Aledronato contro l'osteoporosi.
La speranza è che non vi siano ulteriori problemi in futuro.
Grazie per i pareri che mi avete dato.
Mia madre è stata ricoverata presso l'ospedale Miulli di Acquaviva (BA).
Lì ha finalmente risolto il problema con un intervento chirurgico per l'escissione del dente e per il raschiamento dell'osso mascellare che presentava un osteite.
Probabilmente un ruolo determinante lo ha avuto il trattamento dal 2002 con Aledronato contro l'osteoporosi.
La speranza è che non vi siano ulteriori problemi in futuro.
Grazie per i pareri che mi avete dato.
[#11]
Utente
Alla luce del problema avuto e di tutti i possibili effetti collaterali emersi nel tempo, mia madre ha deciso di sospendere il trattamento con i bifosfonati, seppur non sapendo che alternative intraprendere.
Da quel che ho capito, ci vorrà comunque un bel po' di tempo per smaltire le sostanze accumulate in anni ed anni di trattamento.
Da quel che ho capito, ci vorrà comunque un bel po' di tempo per smaltire le sostanze accumulate in anni ed anni di trattamento.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 67.1k visite dal 20/12/2007.
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