Granuloma allergia anestetici
Buonasera Sigg.i Medici,
qualche anno fa ho fatto dei patch test dai quali è risultata allergia alla parafenilendiamina, lattice, resina epossidica, balsamo del Perù, colofonia e altri. Ovviamente sono allergica all’acido benzoico e a tutti i parabeni con evidenti ripercussioni sulla vita quotidiana (medicinali, cosmetici, anestetici, alimentazione, ect). Proprio con gli anestetici ho le più grandi difficoltà. L’allergologa mi ha sottoposto anche a prick test dal quale si è evidenziato che posso tollerare solo carbocaina al 2% senza conservanti e senza adrenalina.
In questi anni alla meno peggio ho potuto fare cure dentistiche, ora però c'è una situazione più difficile. Due anni fa mi è uscito un piccolo rigonfiamento sulla gengiva del canino superiore destro che è incapsulato in un ponte di 5 elementi. Ho pensato ad un granuloma invece il mio dentista dopo rx ha diagnostico “esostosi”. La cosa non mi ha convinto. Anche perché avevo un fastidio a tutto il ponte. Attendo qualche tempo e mi rivolgo altrove.
Dalla nuova radiografia invece si evidenzia un granuloma. Mi sottopongo speranzosa alla devitalizzazione (perforando il ponte) per la quale non è necessaria alcuna anestesia (probabilmente il dente era già morto), in ogni caso il dentista era terroirizzato dalla mia allergia. Dopo la devitalizzazione mi dice che tempo 6 mesi tutto tornerà normale.
Passa un anno e il rigonfiamento è diventato una piccola ciste. Torno dal dentista che dopo ulteriore rx mi dice che è tutto ok ci vuole pazienza perchè il mio organismo è lento (?).
Ora sulla cistina apicale si è formata una fistola che scarica pus. Da una parte mi sembra un bene dall’altra aumenta la preoccupazione perché vuol dire che dentro alla gengiva c’è ancora molta infezione e ciò è un pericolo per l’organismo.
Un terzo dentista (è ovvio che i primi due mi hanno deluso) dice che non si può ritrattare il dente perché è stato messo un perno in fibra, allora viriamo verso l’apicectomia”. E qui nasce il grosso problema.
Il dentista mi propone Scandonest 2% con adrenalina perché dovendo fare tagli profondi ha paura di grossa perdita di sangue e quindi di lavorare male.
La mia allergologa subito interpellata ribatte che posso fare sì la mepivacaina (che è carbocaina) ma senza adrenalina e senza potassio metabisolfito (un conservante cui sono allergica oltre le altre cose citate).
Premetto che ho 62 anni, sono in cura per ipotiroidismo sub clinico, peso 44 kg. Ma in generale a parte le allergie sto bene.
Vi sarei grata di un parere perché non so proprio cosa fare. D’altronde il granuloma ormai va trattato come si deve (ma è vero che col perno non si può fare nulla?) e trascurandolo ancora non voglio rischiare di certo la salute.
Mi scuso per la lungaggine ma la situazione è abbastanza complessa e desideravo spiegarla per bene. Un cordiale saluto e un ringraziamento anticipato
qualche anno fa ho fatto dei patch test dai quali è risultata allergia alla parafenilendiamina, lattice, resina epossidica, balsamo del Perù, colofonia e altri. Ovviamente sono allergica all’acido benzoico e a tutti i parabeni con evidenti ripercussioni sulla vita quotidiana (medicinali, cosmetici, anestetici, alimentazione, ect). Proprio con gli anestetici ho le più grandi difficoltà. L’allergologa mi ha sottoposto anche a prick test dal quale si è evidenziato che posso tollerare solo carbocaina al 2% senza conservanti e senza adrenalina.
In questi anni alla meno peggio ho potuto fare cure dentistiche, ora però c'è una situazione più difficile. Due anni fa mi è uscito un piccolo rigonfiamento sulla gengiva del canino superiore destro che è incapsulato in un ponte di 5 elementi. Ho pensato ad un granuloma invece il mio dentista dopo rx ha diagnostico “esostosi”. La cosa non mi ha convinto. Anche perché avevo un fastidio a tutto il ponte. Attendo qualche tempo e mi rivolgo altrove.
Dalla nuova radiografia invece si evidenzia un granuloma. Mi sottopongo speranzosa alla devitalizzazione (perforando il ponte) per la quale non è necessaria alcuna anestesia (probabilmente il dente era già morto), in ogni caso il dentista era terroirizzato dalla mia allergia. Dopo la devitalizzazione mi dice che tempo 6 mesi tutto tornerà normale.
Passa un anno e il rigonfiamento è diventato una piccola ciste. Torno dal dentista che dopo ulteriore rx mi dice che è tutto ok ci vuole pazienza perchè il mio organismo è lento (?).
Ora sulla cistina apicale si è formata una fistola che scarica pus. Da una parte mi sembra un bene dall’altra aumenta la preoccupazione perché vuol dire che dentro alla gengiva c’è ancora molta infezione e ciò è un pericolo per l’organismo.
Un terzo dentista (è ovvio che i primi due mi hanno deluso) dice che non si può ritrattare il dente perché è stato messo un perno in fibra, allora viriamo verso l’apicectomia”. E qui nasce il grosso problema.
Il dentista mi propone Scandonest 2% con adrenalina perché dovendo fare tagli profondi ha paura di grossa perdita di sangue e quindi di lavorare male.
La mia allergologa subito interpellata ribatte che posso fare sì la mepivacaina (che è carbocaina) ma senza adrenalina e senza potassio metabisolfito (un conservante cui sono allergica oltre le altre cose citate).
Premetto che ho 62 anni, sono in cura per ipotiroidismo sub clinico, peso 44 kg. Ma in generale a parte le allergie sto bene.
Vi sarei grata di un parere perché non so proprio cosa fare. D’altronde il granuloma ormai va trattato come si deve (ma è vero che col perno non si può fare nulla?) e trascurandolo ancora non voglio rischiare di certo la salute.
Mi scuso per la lungaggine ma la situazione è abbastanza complessa e desideravo spiegarla per bene. Un cordiale saluto e un ringraziamento anticipato
[#1]
Il problema non è il perno in fibra, ma la elevata probabilità di insuccesso nel ritrattare endodonticamente la cisti, specie se già ritrattata una volta.
Concordo con la necessità dell'apicectomia, non concordo con la necessità di utilizzare per forza anestetico con adrenalina, se ne può fare a meno dell'adrenalina, salvo altre controindicazioni di carattere generale che io potrei non conoscere.
Francamente al momento non le saprei dire se esiste una variante commerciale di anestetico senza metabisolfiti. Aspettiamo se qualche collega può saperne di più.
Concordo con la necessità dell'apicectomia, non concordo con la necessità di utilizzare per forza anestetico con adrenalina, se ne può fare a meno dell'adrenalina, salvo altre controindicazioni di carattere generale che io potrei non conoscere.
Francamente al momento non le saprei dire se esiste una variante commerciale di anestetico senza metabisolfiti. Aspettiamo se qualche collega può saperne di più.
Dr. Marcello Fantini
Chirurgia orale - Implantologia
www.studiofantini.jimdo.com
[#2]
Gentile Signora,
subito sottolineo che Lei ha indicato di essere allergica al latice: questo va riferito, come penso abbia fatto, al suo dentista per evitare l'uso dei guanti in latice, che generalmente negli studi medici vengovo usati largamente.
In casi come il suo il dentista deve fare a meno degli anestetici con vasocostrittore, le perdite di sangue non sono comunque eccessive, il vasocostrittore serve soprattutto a prolungare l'azione dell'anestetico, che potrà nel suo caso essere comunque ripetuto, e consentire una maggiore visibilità al medico durante l'intervento.
Lo Scandonest 3% senza vasocostrittore contiene potassio metabisolfito, come riportato dal foglietto informativo, quindi nel suo caso è da evitare.
La Carboplyina contiene oltre alla mepivacaina cloridato al 3%, solo sodio cloruro ed acqua, così come l'Optocain:
quindi converrebbe preferire questi prodotti, ma le consiglio comunque di sottoporsi alle prove allergologiche anche per questi anestetici (patch test) prima dell'intervento, sempre sotto il controllo della sua allergologa, per escludere ogni possibilità di reazione avversa.
I perni in fibra possono essere rimossi in linea di massima, ma spesso determinate condizioni non lo consentono: nel suo caso se il ponte non può essere rimosso, difficilmente è possibile agire sul perno, almeno da quello che si può dedurre dal racconto.
Certo se fosse possibile rimuoverlo e se la cisti non è di grandi dimensioni, proverei prima a ripetere la terapia endodontica ed attendere almeno sei mesi per un'eventuale riduzione della lesione o addirittura già la guarigione; in caso contrario passerei all'apicectomia.
Cordiali Saluti
subito sottolineo che Lei ha indicato di essere allergica al latice: questo va riferito, come penso abbia fatto, al suo dentista per evitare l'uso dei guanti in latice, che generalmente negli studi medici vengovo usati largamente.
In casi come il suo il dentista deve fare a meno degli anestetici con vasocostrittore, le perdite di sangue non sono comunque eccessive, il vasocostrittore serve soprattutto a prolungare l'azione dell'anestetico, che potrà nel suo caso essere comunque ripetuto, e consentire una maggiore visibilità al medico durante l'intervento.
Lo Scandonest 3% senza vasocostrittore contiene potassio metabisolfito, come riportato dal foglietto informativo, quindi nel suo caso è da evitare.
La Carboplyina contiene oltre alla mepivacaina cloridato al 3%, solo sodio cloruro ed acqua, così come l'Optocain:
quindi converrebbe preferire questi prodotti, ma le consiglio comunque di sottoporsi alle prove allergologiche anche per questi anestetici (patch test) prima dell'intervento, sempre sotto il controllo della sua allergologa, per escludere ogni possibilità di reazione avversa.
I perni in fibra possono essere rimossi in linea di massima, ma spesso determinate condizioni non lo consentono: nel suo caso se il ponte non può essere rimosso, difficilmente è possibile agire sul perno, almeno da quello che si può dedurre dal racconto.
Certo se fosse possibile rimuoverlo e se la cisti non è di grandi dimensioni, proverei prima a ripetere la terapia endodontica ed attendere almeno sei mesi per un'eventuale riduzione della lesione o addirittura già la guarigione; in caso contrario passerei all'apicectomia.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#3]
Utente
Gentilissimi dr.i Fantini e Palomba,
prima di tutto grazie per aver risposto subito ed avermi chiarito buona parte dei dubbi.
Come quello del perno (il dente è stato trattato una sola volta quella in cui è stato applicato il perno forando il ponte che siccome nuovo sarebbe stato veramente peccato rimuovere) e quello del sanguinamento in anestesia priva di adrenalina.
Per quanto riguarda il lattice - purtroppo - so da tempo come devo comportarmi. Infatti anche dal ginecologo vado con i miei guanti in vinile. Ma non basta. Dal dentista per esempio devo essere la prima paziente del mattino perchè basta che qualcuno sia stato visitato prima di me (con guanti in lattice) per avere sintomi di asma e ponfi sul viso. Per non parlare poi di interventi chirurgici. Per la mia colecistectomia hanno attrezzato la sala operatoria latex free...
Per quanto riguarda fare ulteriori patch per testare altri anestetici locali, l'allergologa cui già lo chiesi tempo fa, mi disse di aver testato tutto il testabile e che la carbocaina al 2% senza conservanti e senza adrenalina era l'unica che non aveva dato problemi.
Come scrivevo ieri, ciò che mi preoccupa ora è la fistola che seppure ha funzione di spurgo è pur sempre prova di una infezione che cova. Il dentista che dovrebbe fare l'apicectomia non mi ha dato risposta e di mia iniziativa sto facendo sciacqui con acqua e bicarbonato.
La cisti non è di grandi dimensioni quindi tenterò di riproporgli la terapia endodontica così da evitare tutti i problemi dell'anestesia che però ahimé resta un problema per future problematiche.
Vi ringrazio ancora e auguro buona serata
prima di tutto grazie per aver risposto subito ed avermi chiarito buona parte dei dubbi.
Come quello del perno (il dente è stato trattato una sola volta quella in cui è stato applicato il perno forando il ponte che siccome nuovo sarebbe stato veramente peccato rimuovere) e quello del sanguinamento in anestesia priva di adrenalina.
Per quanto riguarda il lattice - purtroppo - so da tempo come devo comportarmi. Infatti anche dal ginecologo vado con i miei guanti in vinile. Ma non basta. Dal dentista per esempio devo essere la prima paziente del mattino perchè basta che qualcuno sia stato visitato prima di me (con guanti in lattice) per avere sintomi di asma e ponfi sul viso. Per non parlare poi di interventi chirurgici. Per la mia colecistectomia hanno attrezzato la sala operatoria latex free...
Per quanto riguarda fare ulteriori patch per testare altri anestetici locali, l'allergologa cui già lo chiesi tempo fa, mi disse di aver testato tutto il testabile e che la carbocaina al 2% senza conservanti e senza adrenalina era l'unica che non aveva dato problemi.
Come scrivevo ieri, ciò che mi preoccupa ora è la fistola che seppure ha funzione di spurgo è pur sempre prova di una infezione che cova. Il dentista che dovrebbe fare l'apicectomia non mi ha dato risposta e di mia iniziativa sto facendo sciacqui con acqua e bicarbonato.
La cisti non è di grandi dimensioni quindi tenterò di riproporgli la terapia endodontica così da evitare tutti i problemi dell'anestesia che però ahimé resta un problema per future problematiche.
Vi ringrazio ancora e auguro buona serata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 15/06/2011.
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Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.