Bruxismo - grindcare
Salve
vorrei sapere cosa ne pensate del Grindcare... prodotto per la cura
(Biofeedback) del bruxismo. E' un prodotto serio???
Grazie
http://www.tecnogaz.com/website/product.aspx?id=740
http://www.innovadent.ro/media/Innovadent_Medotech_brosura_Grindcare%203.0.pdf
vorrei sapere cosa ne pensate del Grindcare... prodotto per la cura
(Biofeedback) del bruxismo. E' un prodotto serio???
Grazie
http://www.tecnogaz.com/website/product.aspx?id=740
http://www.innovadent.ro/media/Innovadent_Medotech_brosura_Grindcare%203.0.pdf
[#1]
Legga https://www.medicitalia.it/blog/odontoiatria-e-odontostomatologia/891-bruxismo-una-innovativa-proposta-diagnostica-e-terapeutica.html consideri che non ci sono studi a lungo termine. Non è descritto cioè quanto tempo deve essere usato lo strumento e che effetti si hanno a distanza. Personalmente credo funzioni, comunque il bite ad oggi è la metodica più studiata https://www.medicitalia.it/minforma/odontoiatria-e-odontostomatologia/699-bruxismo-come-riconoscerlo-e-come-affrontarlo.html. Associarlo al bite non sarebbe male.
[#2]
Il Grindcare è innanzitutto uno strumento di misurazione.
E' l'unico strumento di misurazione domiciliare disponibile ad oggi.
Può misurare, ad esempio, l'efficacia di un bite, monitorando la "quantità" di bruxismo prima del suo allestimento e mesi dopo la sua applicazione.
Il dr. Tonlorenzi ha descritto bene le incognite: non c'è letteratura scientifica disponibile (prodotto troppo "giovane"), e non sappiamo bene per quanto tempo dovrà essere usato.
Ma, clinicamente, qualcosa ne sappiamo comunque.
Sappiamo che diversi sportivi professionisti migliorano le loro prestazioni.
Personalmente ho potuto constatare (proprio grazie all'uso del Grindcare) come il bruxismo sia a volte incostante nel tempo.
Una notte si, due no, tre si, una no...
Facendo una valutazione nel laboratorio del sonno non si può estendere l'arco di misurazione più di una o due notti.
Ci possono essere dei pazienti bruxisti che non vengono diagnosticati proprio perchè, nella notte della misurazione ... non bruxano!
In modalità terapeutica il Grindcare è in grado di ridurre il bruxismo dell'80% in un mese e mezzo di applicazione quotidiana.
Cosa succederà dopo?
Quanto tempo una persona potrà "vivere di rendita"?
Non sappiamo dare delle risposte precise, al momento.
Sappiamo che circa 1/3 delle persone non risponde alla terapia.
Sappiamo che diverse persone "vivono di rendita" per diversi mesi, e che dopo basta un nuovo ciclo di biofeedback di una o due settimane.
Sappiamo che altre persone diventano "Grindcare dipendenti", e che hanno necessità di una o due applicazioni a settimana per mantenere il risultato.
Ma anche il bite ha le stesse problematiche!
Il Grindcare non deve essere quasi mai acquistato dal paziente!
Innanzitutto ne esistono di tre tipi:
C'è il misuratore di bruxismo, ed è la tappa fondamentale.
Poi c'è il Grindcare clinico, che viene fornito
temporaneamente dallo studio nell'ambito della terapia di biofeedback, ma non è in grado di fornire tutti i dati del misuratore; non può essere utilizzato in fase diagnostica.
Per ultimo c'è il Grindcare patient, riservato esclusivamente ai pazienti che hanno ridotto il bruxismo ma sono "dipendenti" dal suo uso (e ne hanno potuto constatare l'efficacia).
Non è in grado però di fornire dati di misurazione, ma solo un semplice dato di monitoraggio (oltre, naturalmente, alla funzione biofeedback).
Non è quindi utilizzabile in fase diagnostica.
E' mio personale parere che, data l'economicità, la mancanza di fastidiosi dispositivi in bocca e anche in base ai primi dati disponibili, il Grindcare rappresenti il dispositivo di prima scelta nella terapia del bruxismo in assenza di concomitante malocclusione dentale.
Altri articoli potrà trovarli sul mio sito dedicato alla malocclusione.
E' l'unico strumento di misurazione domiciliare disponibile ad oggi.
Può misurare, ad esempio, l'efficacia di un bite, monitorando la "quantità" di bruxismo prima del suo allestimento e mesi dopo la sua applicazione.
Il dr. Tonlorenzi ha descritto bene le incognite: non c'è letteratura scientifica disponibile (prodotto troppo "giovane"), e non sappiamo bene per quanto tempo dovrà essere usato.
Ma, clinicamente, qualcosa ne sappiamo comunque.
Sappiamo che diversi sportivi professionisti migliorano le loro prestazioni.
Personalmente ho potuto constatare (proprio grazie all'uso del Grindcare) come il bruxismo sia a volte incostante nel tempo.
Una notte si, due no, tre si, una no...
Facendo una valutazione nel laboratorio del sonno non si può estendere l'arco di misurazione più di una o due notti.
Ci possono essere dei pazienti bruxisti che non vengono diagnosticati proprio perchè, nella notte della misurazione ... non bruxano!
In modalità terapeutica il Grindcare è in grado di ridurre il bruxismo dell'80% in un mese e mezzo di applicazione quotidiana.
Cosa succederà dopo?
Quanto tempo una persona potrà "vivere di rendita"?
Non sappiamo dare delle risposte precise, al momento.
Sappiamo che circa 1/3 delle persone non risponde alla terapia.
Sappiamo che diverse persone "vivono di rendita" per diversi mesi, e che dopo basta un nuovo ciclo di biofeedback di una o due settimane.
Sappiamo che altre persone diventano "Grindcare dipendenti", e che hanno necessità di una o due applicazioni a settimana per mantenere il risultato.
Ma anche il bite ha le stesse problematiche!
Il Grindcare non deve essere quasi mai acquistato dal paziente!
Innanzitutto ne esistono di tre tipi:
C'è il misuratore di bruxismo, ed è la tappa fondamentale.
Poi c'è il Grindcare clinico, che viene fornito
temporaneamente dallo studio nell'ambito della terapia di biofeedback, ma non è in grado di fornire tutti i dati del misuratore; non può essere utilizzato in fase diagnostica.
Per ultimo c'è il Grindcare patient, riservato esclusivamente ai pazienti che hanno ridotto il bruxismo ma sono "dipendenti" dal suo uso (e ne hanno potuto constatare l'efficacia).
Non è in grado però di fornire dati di misurazione, ma solo un semplice dato di monitoraggio (oltre, naturalmente, alla funzione biofeedback).
Non è quindi utilizzabile in fase diagnostica.
E' mio personale parere che, data l'economicità, la mancanza di fastidiosi dispositivi in bocca e anche in base ai primi dati disponibili, il Grindcare rappresenti il dispositivo di prima scelta nella terapia del bruxismo in assenza di concomitante malocclusione dentale.
Altri articoli potrà trovarli sul mio sito dedicato alla malocclusione.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#3]
Utente
Vi ringrazio molto per le risposte.
A tutt'oggi, quindi, il bite è il mezzo più efficace
per "combattere" il bruxismo, altre terapie
come il biofeedback o quella proveniente dagli Usa,
(iniezione del botox A nei muscoli masseteri)
necessitano di tempo per essere valutate.
Sapete se ci sono degli studi da parte dei neurologi?
Grazie ancora.
A tutt'oggi, quindi, il bite è il mezzo più efficace
per "combattere" il bruxismo, altre terapie
come il biofeedback o quella proveniente dagli Usa,
(iniezione del botox A nei muscoli masseteri)
necessitano di tempo per essere valutate.
Sapete se ci sono degli studi da parte dei neurologi?
Grazie ancora.
[#4]
Lasci stare il Botox...
Parliamo di cose innoque, per favore!
I neurologi stanno studiando il problema, in team nel laboratorio del sonno.
Ma la terapia è compito dello gnatologo, non del neurologo.
Non concordo, (parere personale), che il bite sia più efficace.
Ma si potrà sapere presto, perchè OGGI disponiamo di uno strumento per misurare il suo effetto.
Parliamo di cose innoque, per favore!
I neurologi stanno studiando il problema, in team nel laboratorio del sonno.
Ma la terapia è compito dello gnatologo, non del neurologo.
Non concordo, (parere personale), che il bite sia più efficace.
Ma si potrà sapere presto, perchè OGGI disponiamo di uno strumento per misurare il suo effetto.
[#5]
Concordo con il collega. Lasci stare il botox. L'uso del biofeedback è consigliato anche dal Ministero della salute nelle linee guida scritte quest'anno. In tale quaderno (N° 7 del n. 7, gennaio-febbraio 2011) dal titolo Odontoiatria di comunità: criteri di appropriatezza clinica,tecnologica e strutturale
n. 7, gennaio-febbraio 2011 si descrive la tecnica di biofeedback come efficace terapia di supporto. Il collega descrive anche in maniera corretta come sia difficile dimostare l'efficacia di terapie nuove per una situazione così complessa come il bruxismo. Mi fido molto di quello che dice e sono sicuro che tra non molto tempo quello che dice sarà dimostrato con gran sicurezza nella bibliografia scientifica internazionale. Per la parte della misurazione del fenomeno (elettromiografia) del grindcare invece si tratta di metodica in uso da molto tempo (che funziona) che trovo davvero interessante. Su quello non esiste nessun dubbio.
n. 7, gennaio-febbraio 2011 si descrive la tecnica di biofeedback come efficace terapia di supporto. Il collega descrive anche in maniera corretta come sia difficile dimostare l'efficacia di terapie nuove per una situazione così complessa come il bruxismo. Mi fido molto di quello che dice e sono sicuro che tra non molto tempo quello che dice sarà dimostrato con gran sicurezza nella bibliografia scientifica internazionale. Per la parte della misurazione del fenomeno (elettromiografia) del grindcare invece si tratta di metodica in uso da molto tempo (che funziona) che trovo davvero interessante. Su quello non esiste nessun dubbio.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.3k visite dal 14/06/2011.
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