Estrazione, intarsio, bruxismo, bite eccetera
gentili dottori,
vi sottopongo il resoconto riassunto ma dettagliato della mia situazione.
a luglio 2010 inizio a percepire un fastidio diffuso alle gengive e a sentire i linfonodi retroauricolari gonfi. una situazione che riconosco perché si è presentata altre tre volte nella mia vita, e aveva sempre avuto un esito risolutivo con l'estrazione dei denti del giudizio. mi reco così dalla mia dentista che estrae il mio ultimo ottavo (l'inferiore destro) senza problemi. vado a casa serena, ma, a differenza delle scorse volte, passata l'anestesia, continuo a sentire dolore e tensione alle gengive.
paziento, ma dopo alcuni giorni comincio a sentire male e fastidio al molare adiacente che presenta una grande otturazione in amalgama e un pezzo di un vecchio intarsio.
la dottoressa esegue piccola rx endorale e dice che il dente è cariato. toglie otturazione e intarsio, pulisce e mi prende le impronte per un intarsio in ceramica. mi riempie la cavità con guttaperca e mi manda a casa. sto benissimo. il dolore è passato e sono serena.
la volta successiva monta l'intarsio. lo sento subito molto alto. fresa un po' il manufatto, fresa sopra il molare corrispondente, ma continuo a provare una sensazione di altezza sgradevole. mi suggerisce di abituarmi.
dopo una settimana torno perché non mi abituo affatto. lima ancora un po' e mi manda a casa.
trascorrono tre mesi e io sento sempre questa altezza sgradevole ma sopporto finché, a metà ottobre, quel dente inizia ad essere sensibile al caldo e al freddo, al dolce anche.
torno dalla dentista. mi fa una endorale e dice che la radice è sanissima e non infiammata quindi rinuncia a devitalizzare (prima voleva farlo) allora dà alcune "martellatine" all'intarsio tentando di rimuoverlo (per vedere sotto, dice) ma non ci riesce. allora mi inserisce un antiinfiammatorio nella tasca gengivale e sigilla con "one step".
il dolore passa per un mese sto bene (anche se sempre provo fastidio da "altezza").
trascorre ancora un mese e si forma una tasca gengivale purulenta e sanguinante su quel dente intarsiato. e il dente comincia a dondolare un po' se spostato con la lingua o con lo spazzolino.
torno dalla dottoressa che mi dice che bruxo allora il dente dondola per quello, così prende impronte e mi costruisce un bite che prende il palato superiore (i sei denti mediani, incisivi) intanto controlla con le cartine blu e mi fresa a sinistra e a destra, sopra e sotto i molari, dicendo che ho il "morso aperto".
andiamo avanti così con bite portato 24/24 per un mese, e una visita a settimana con limature e fresature sui denti per eliminare i precontatti.
a distanza di tre mesi dalla posa del bite mi sento meno "alta", ma il fastidio di "corpo estraneo" in bocca persiste, come la sensazione di non chiudere bene come un tempo. porto il bite solo la notte.
il molare in questione presenta un dolore "da livido" quando mastico (ma non è sensibile a caldo freddo etc).
cosa mi consigliate di fare?
grazie per il vostro tempo prezioso e l'aiuto.
vi sottopongo il resoconto riassunto ma dettagliato della mia situazione.
a luglio 2010 inizio a percepire un fastidio diffuso alle gengive e a sentire i linfonodi retroauricolari gonfi. una situazione che riconosco perché si è presentata altre tre volte nella mia vita, e aveva sempre avuto un esito risolutivo con l'estrazione dei denti del giudizio. mi reco così dalla mia dentista che estrae il mio ultimo ottavo (l'inferiore destro) senza problemi. vado a casa serena, ma, a differenza delle scorse volte, passata l'anestesia, continuo a sentire dolore e tensione alle gengive.
paziento, ma dopo alcuni giorni comincio a sentire male e fastidio al molare adiacente che presenta una grande otturazione in amalgama e un pezzo di un vecchio intarsio.
la dottoressa esegue piccola rx endorale e dice che il dente è cariato. toglie otturazione e intarsio, pulisce e mi prende le impronte per un intarsio in ceramica. mi riempie la cavità con guttaperca e mi manda a casa. sto benissimo. il dolore è passato e sono serena.
la volta successiva monta l'intarsio. lo sento subito molto alto. fresa un po' il manufatto, fresa sopra il molare corrispondente, ma continuo a provare una sensazione di altezza sgradevole. mi suggerisce di abituarmi.
dopo una settimana torno perché non mi abituo affatto. lima ancora un po' e mi manda a casa.
trascorrono tre mesi e io sento sempre questa altezza sgradevole ma sopporto finché, a metà ottobre, quel dente inizia ad essere sensibile al caldo e al freddo, al dolce anche.
torno dalla dentista. mi fa una endorale e dice che la radice è sanissima e non infiammata quindi rinuncia a devitalizzare (prima voleva farlo) allora dà alcune "martellatine" all'intarsio tentando di rimuoverlo (per vedere sotto, dice) ma non ci riesce. allora mi inserisce un antiinfiammatorio nella tasca gengivale e sigilla con "one step".
il dolore passa per un mese sto bene (anche se sempre provo fastidio da "altezza").
trascorre ancora un mese e si forma una tasca gengivale purulenta e sanguinante su quel dente intarsiato. e il dente comincia a dondolare un po' se spostato con la lingua o con lo spazzolino.
torno dalla dottoressa che mi dice che bruxo allora il dente dondola per quello, così prende impronte e mi costruisce un bite che prende il palato superiore (i sei denti mediani, incisivi) intanto controlla con le cartine blu e mi fresa a sinistra e a destra, sopra e sotto i molari, dicendo che ho il "morso aperto".
andiamo avanti così con bite portato 24/24 per un mese, e una visita a settimana con limature e fresature sui denti per eliminare i precontatti.
a distanza di tre mesi dalla posa del bite mi sento meno "alta", ma il fastidio di "corpo estraneo" in bocca persiste, come la sensazione di non chiudere bene come un tempo. porto il bite solo la notte.
il molare in questione presenta un dolore "da livido" quando mastico (ma non è sensibile a caldo freddo etc).
cosa mi consigliate di fare?
grazie per il vostro tempo prezioso e l'aiuto.
[#1]
La sua situazione è a dir poco molto complessa, l'unica quasi certezza è che il dente potrebbe aver sviluppato una patologia parodontale favorita dal trauma occlusale con l'antagonista. Per il resto non possiamo sapere se la polpa è necrotica, se c'è un ascesso, se il bite è ben confezionato, ammesso che fosse necessario etc. etc. Provi a sentire altri pareri, è il consiglio migliore che mi sento di darle.
Saluti.
Saluti.
Dr. Marcello Fantini
Chirurgia orale - Implantologia
www.studiofantini.jimdo.com
[#2]
Non possiamo sapere se lei bruxa o meno on-line.
E comunque l'assetto dei denti, la malocclusione, in pratica, non determina il bruxismo.bruxismo.
Spesso i dentisti lo sospettano da segni indiretti.
Oppure da rilevazioni dirette dell'attività contrattile dei muscoli.
Penso che le occorra un consulto gnatologico.
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/439-lo-gnatologo-ma-chi-e-costui.html
E comunque l'assetto dei denti, la malocclusione, in pratica, non determina il bruxismo.bruxismo.
Spesso i dentisti lo sospettano da segni indiretti.
Oppure da rilevazioni dirette dell'attività contrattile dei muscoli.
Penso che le occorra un consulto gnatologico.
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/439-lo-gnatologo-ma-chi-e-costui.html
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.7k visite dal 26/04/2011.
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