Parestesia dopo inserimento impianto

Buongiorno,
mia madre ha subito Sabato un intervento di inserimento di un impianto nella zona inferiore destra. Passato l'effetto dell'anestesia, ieri continuava a sentire insensibile la parte destra del mento e la metà destra del labbaro inferiore. Molto preoccupato ho contattato il dentista, il quale mi ha detto che la vite potrebbe avere compresso il nervo e che i tempi di recupero non saranno brevi. Sono molto preoccupato per questa situazione e vorrei chiedervi quali sono i passi da effettuare ora : esami, terapie e specialisti da contattare ( neurochirurgo?). Stamane l'impianto è stato prontamente rimosso e domani verrà effettuata un'ortopanoramica.
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
la rimozione dell'impianto è stata giustamente effettuata xchè se di compressione si trattava viene meno la noxa patogena e quindi potrebbe essere reversibile
soltamente si somministrano farmaci o neurotrofici o cortisonici che però non possiamo per regolamento prescrivere e il suo curante lo saprà e poi si monitora l'evoluzione
se non avesse adeguate informazioni il neurologo e uno specilista che potrebbe essere utile per le terapie
un 'indagine volumetrica è più precisa rispetto una panoramica
cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

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Utente
Utente
Facendo ovviamente tutti gli scongiuri del caso sul condizionale " potrebbe essere reversibile ".....le chiedo quali possono essere le tempistiche di recupero qualora si trattasse di una semplice compressione del nervo, escludendo l'ipotesi di una lesione, che assolutamente voglio escludere!Ci sono diversi livelli di trauma, che potrebbero risolversi anche in poche settimane?
La ringrazio
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Fatta adesso, la panoramica non serve a nulla.
Fatta prima di togliere l'impianto, si poteva vedere la posizione dell'impianto rispetto al nervo.
Ma bastava anche una endorale.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
il recupero potrebbe aversi anche dopo qualche mese
il limite solitamente è entro i 6 mesi
cordiali saluti
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Utente
Utente
Stamane mia madre si è sottoposta a panoramica computerizzata, che ha evidenziato l'integrità del nervo alveolare inferiore, il quale non presenta segni di lesione. Già in mattinata veniva percepita sensibilità su una piccola regione di labbro inferiore e al test della sensibilità effettuato dal medico curante, la risposta agli stimoli ha dato esito positivo su un punto, che ieri, con la medesima prova di stimolazione, risultava insensibile. I medici presenti hanno constatato che si sia trattato di una compressione del nervo, ipotizzando tempi di recupero non lunghi. Speriamo in bene!!!
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Il test di sensibilità è indicativo.
Verosimilmente si andrà verso un recupero totale.

Ma sarei curioso di leggere le esatte parole SCRITTE sul referto radiologico, perchè nessuna panoramica, computerizzata o meno, potrà mai EVIDENZIARE un nervo alveolare inferiore né la sua integrità né la sua lesione.
La panortamica evidenzia, infatti, solo il tunnel osseo dentro il quale scorre il nervo alveolare.
E null'altro.
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Utente
Utente
Sinceramente non mi è stato consegnato alcun referto, il dentista che ha in cura mia madre, ha fatto il controllo il giorno successivo alla rimozione dell'impianto in un altro studio a Milano, che era più attrezzato di quello che ha nel mio paese. Si è spaventato anche lui evidentemente per l'errore commesso. Non so che tipo di valutazione abbia fatto sinceramente dall'analisi della panoramica. So solo che la scansione era suddivisa a sezioni. Erano due medici, per cui c'era un secondo parere in quel momento e la diagnosi è stata di una compressione del nervo alveolare inferiore. Inoltre, hanno detto che la sensibilità alla guancia, l'assenza di posizioni innaturali del labbro e l'esito del test di sensibilità fossero dati incoraggianti, che confermano la prognosi. Inoltre, hanno sconsigliato di fare subito una tac per evitare un'eventuale inutile esposizione a radiazioni, nel caso in cui il decorso procedesse per il meglio. Pensavamo di attendere un paio di settimane prima di valutare una TAC. Cosa consiglia lei a questo punto? La ringrazio
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Utente
Utente
Aggiungo che mia madre nel momento dell'innesto della vite non ha sentito dolori acuti, che secondo i medici conferma ulteriormente la mancata lesione del nervo
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
la eventuale alterazione-danno dal punto di vista neurologico è esclusivamente sensitiva e non motoria per cui mai si ha modifiche dell'attività motoria
un esame volumetrico senza l'impianto potrebbe dire se c'è stata invasione del canale ma non certo compressioe del suo contenuto o interruzione del contenuto in quanto non è un esame in grado di dare queste risposte.
a parte tutto se vi è già un discreto recupero la prognosi probabilmente sarà favorevole
se deve fare la tac meglio farla presto, inutile aspettare
cordiali saluti
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Quando vi è il sospetto di una lesione del nervo, occorre fare, per prima cosa, una radiografia endorale (le comuni lastrine piccole che si tengono in bocca) oppure una panoramica, CON ANCORA L'INPIANTO.

Si possono vedere quindi i rapporti fra impianto e nervo, e vedere se c'è una contiguità o meno.
Panoramica o radiografia endorale è sostanzialmente ininfluente; l'impianto deve essere comunque rimosso al più presto.
Una volta tolto l'impianto non vi è più nessuna possibilità di diagnosi radiologica.
NESSUNA POSSIBILITA'.
Resta solo la diagnosi clinica, la valutazione della parestesia.

Provocatoriamente le ho chiesto di leggermi quello che le avevano scritto nel referto; ero certo che non vi era niente di scritto in quello che le hanno detto a voce, perchè la radiografia, NESSUNA RADIOGRAFIA o TAC potrà mai evidenziare un nervo, ma solo un canale osseo dove transita il nervo.
Il nervo è invisibile.

Mi spiace dirglielo, ma non si può sapere da una radiografia se il nervo è stato solo compresso o tranciato.
Lo si può dedurre indirettamente se nella radiografia c'è anche l'impianto: se si appoggia sopra, verosimilmente è solo una compressione, se invece lo trapassa da parte a parte potrebbe essere un danno più esteso.
Ma deve esserci l'impianto, nella lastra.
Senza impianto è superfluo e inutile ogni accertamento radiologico.

Clinicamente, invece, sembra andare tutto per il meglio, con un rapido ritorno della sensibilità.
E' QUESTO L'UNICO DATO che dice che tutto va bene, e che fa diagnosticare che, con tutta probabilità, si è trattato di una compressione del nervo.

I tempi di recupero totale potrebbero essere fra i tre e i sei mesi, ma potrebbe residuare una piccola area di assenza o di diminuita sensibilità.
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Utente
Utente
Vi ringrazio per le cortesi risposte, però mi avete creato un po' di confusione per le risposte contrastanti. Il Dott. Finotti mi dice che che l'indagine volumentrica, anche post estrazione dell'impianto, è in grado di evidenziare comunque l'entità dell'invasione del canale osseo; infatti, il dentista di mia madre, nel valutare la scansione, effettuava delle misurazioni. Inoltre, Finotti dice che la TAC è comunque un esame da considerare, medesimo consiglio dato da altri medici sentiti.
Invece, il Dott. Formentelli dice che tutti gli esami radiologici sono inutili ora, TAC compresa. Comunque, dato che mi ha scritto che anche l'endorale possa risultare utile nel valutare l'invasione della vite nel canale osseo, ritengo che sia disponibile, in quanto è stata effettuata nello studio del nostro dentista ( la classica pellicoletta posta tra i denti ).

Vi ringrazio e saluto cordialmente
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Gentile paziente, l'unica cosa realmente importante è che la parestesia è in rapida remissione.

Tutte le altre considerazioni deve prenderle come informative, comprese le differenti opinioni dei professionisti, ma sono assolutamente ininfluenti sul decorso del quadro clinico.