Perno impianto spaccato

Buongiorno, da 6 anni porto un impianto osteointegrato in sostituzione del 2° molare superiore sx. Un mese fa si è rotto il perno in due parti di cui una è rimasta invitata saldamente nell'innesto e l'altra è rimasta dentro la capsula. il mio medico ha detto che asporterà l'impianto fresandolo e frantumandolo dal di dentro un pò alla volta, poi ne metterà uno nuovo.
Vi chiedo gentilmente un parere circa le seguenti possibilità:
- non asportare l'impianto e rimanere senza capsula
- asportare l'impianto fresandolo e frantumandolo da dentro e quindi rettificare successivamente il foro, come pensa il mio medico
- asportare l'impianto usando una fresa carotatrice che lo estragga integro lasciando un foro rettificato
- praticare un foro nell'impianto e filettare in modo da inserire un nuovo perno.
Vi chiedo inoltre se è un caso che rientra normalmente nella casistica e quindi risolvibile senza complicazioni, quanto potrà durare, e se le spese debbano essere per intero a carico del mio dentista, il quale ha già detto che si rivarrà sul fornitore di materiale difettoso.
Grazie, cordiali saluti.
Chiedo inoltre se si può estrarre un proprio dente da un'arcata e impiantarlo nell'altra, preparando prima l'alloggiamento opportuno. Grazie ancora.
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
gentile utente, il fatto che un abutment si fratturi verticalmente e rimanga un pezzo nella corona ed uno nell'impianto mi lascia molto perplesso. E' sicuro si tratti di un moncone in titanio avvitato o invece sia un impianto monocomponente che si è fratturato in testa?
Se così è l'impianto va tolto, preferibilmente ove possibile con carotaggio.
Cordialmente

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128
Dal suo racconto sembrerebbe si sia fratturato il moncone implantare all'interno della parte cava dell'impianto.Qualora non si dovesse riuscire a rimuovere la porzione fratturata si potrebbe procedere o a consumarla per ottenere all'interno dell'impianto una porzione vuota nella quale cementare un nuovo perno (con capsula) e questa per lei sarebbe la soluzione meno traumatica, oppure si dovrà procedere alla rimozione dell'impianto sapendo che l'osso nel settore nel quale è inserito (secondo molare superiore) in genere non è estremamente compatto e difficile da approcciare come quello inferiore. Più difficile se non impossibile eliminare l'impianto fresandolo e frantumandolo totalmente con una fresa. Se l'implantologo è esperto riuscirà in un modo o nell'altro a risolverle il problema.
Cordiali saluti

Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it

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Utente
Utente
Cari dottori siete stati gentilissimi, vi ringrazio per le risposte rapide e precise, e per le indicazioni.
Vive cordialità a tutti voi.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
- asportare l'impianto fresandolo e frantumandolo da dentro e quindi rettificare successivamente il foro, come pensa il mio medico
- asportare l'impianto usando una fresa carotatrice che lo estragga integro lasciando un foro rettificato

Sono due soluzioni molto simili.
Possono funzionare entrambe.



- praticare un foro nell'impianto e filettare in modo da inserire un nuovo perno.

In genere non riesce.
E' già un punto di minor resistenza (si è rotto), e lo sarà ancora di più.
DA NON FARE.



Vi chiedo inoltre se è un caso che rientra normalmente nella casistica

Può succedere.
Sono problemi legati al carico che il dente deve sopportare.
Le cause possono essere le più svariate, dall'errore protesico, all'errore nella scelta dell'impianto, all'errore progettuale, alla non effettuazione di altri impianto in altre zone della bocca, ad altri lavori fatti nel frattempo in altre zone della bocca che hanno comportato un aumento del carico sul dente impiantato, fino (per ultimo) al difetto strutturale dell'impianto stesso, o mal progettato dalla ditta produttrice o ad un pezzo difettoso.



le spese debbano essere per intero a carico del mio dentista, il quale ha già detto che si rivarrà sul fornitore di materiale difettoso.

Impossibile risponderle: prima le ho scritto perchè si può rompere un impianto, ma non so dirle perchè si è rotto IL SUO impianto.



Chiedo inoltre se si può estrarre un proprio dente da un'arcata e impiantarlo nell'altra, preparando prima l'alloggiamento opportuno.

Si tratta di reimpianto intenzionale.
E' stato tentato anche questo, nelle ere pre-implantari, con qualche successo di breve-media durata e tantissimi fallimenti.


www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Utente
Utente
Grazie infinite carissimo dottor Formentelli, ho letto solo adesso le sue preziose risposte, che mi saranno di sicuro aiuto per la miglior risoluzione del problema. Ringraziandola di cuore, la saluto cordialmente.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottor Formentelli, aggiungo un dettaglio:
il mio medico in un primo tempo asporterà l'impianto fresandolo e frantumandolo (polverizzandolo) da dentro.
Però subito dopo non rettificherà il foro per innestare un nuovo impianto, bensì richiuderà la ferita e solo dopo sei mesi farà un nuovo impianto.
A mio avviso sarebbe stato meglio inestare subito il nuovo impianto per evitare un secondo intervento e il riassorbimento di osso, ma evidentemente sbaglio.
Le sarei grato potesse darmi un suo prezioso parere anche a questo riguardo, Grazie ancora.
Cordialità.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
E' un atteggiamento prudente ma non assolutamente un atteggiamento sbagliato.
Non sarebbe neppure sbagliato procedere all'inserimento dell'impianto contestualmente, se la cosa è fattibile, o dopo un mese.
Terminata l'asportazione dell'impianto, è verosimile che il traumatismo che l'osso ha subito sia notevole, tale da suggerire di "non disturbarlo" ulteriormente e lasciar iniziare i processi biologici della riparazione della ferita.

Il suo implantologo ha la situazione clinica in mano, io no.
[#8]
Utente
Utente
Caro dottor Formentelli trovo giustissimo quello che lei mi scrive, non so come ringraziarla per tutte le indicazioni che mi ha fornito e che mi hanno permesso di capire cosa è giusto fare e cosa non lo è. Grazie ancora. le più vive Cordialità.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Grazie per gli apprezzamenti e per la gentilezza e cordialità, cara signora.
Sono tranquillo perchè mi sembra che lei sia in buone mani.
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Utente
Utente
sono uomo e chiedo scusa per il malinteso, grazie ancora di vero cuore.
[#11]
Utente
Utente
Carissimo dottor formentelli le sottopongo un ulteriore caso:
da anni soffro dei seguenti disturbi:
- dolore continuo ai muscoli facciali soprattutto a sx,
- dolore all'orecchio sx non causato da affezioni
- dolore all'apertura della bocca
- 3 episodi di blocco mandibola in fase di chiusura nelgli ultimi 2 anni
- scricchiolio dei condili all'apertura e chiusura della bocca
- irrigidimento dei muscoli mandibolari
- fuoruscita esagerata del condilo sx ad ogni apertura di bocca
- quando apro e chiudo la bocca, la mandibola non esegue un percorso rettilineo ma compie delle curve
- porto una protesi nell'arcata inf sx che è bassa per cui a bocca aperta si vede uno spazio fra le arcate molto maggiore a sx piuttosto che a dx

ho fatto rx e rm alle articolazioni temporomandibolari

quindi mi sono fatto visitare dal maxillo il quale ha diagnosticato sindrome algico disfunzionale a carico delle articolazioni temporomandibolari, esclude correzione chirurgica e consiglia trattamento gnatologico con bite ortotico

mi ha poi visitato un gnatologo il quale mi deve preparare il bite, ma rimane il dubbio se costruirlo con uno spessore maggiore a sx piuttosto che a dx. (la rm sembra che evidenzi un inserimento maggiore del condilo dx piuttosto che del sx)
il gnatologo mi ha chiesto di provare a stringere i denti tenendo uno spessore a sx e poi a dx, quoindi vedere se in seguito mi sento più a mio agio in un modo o nell'altro, e quindi il bite dovrebbe venir costruito di conseguenza.
il mio problema è che dopo aver fatto le prove non ho riscontrato differenza
Verrà un bel lavoro?
mi devo fidare del gnatologo?
Se dopo il primo tentativo non ci saranno risultati o addirittura peggiorerà la situazione, si potrà poi modificare il bite spessorandolo in maniera rovesciata?
Grazie di cuore.




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Utente
Utente
dimenticavo:
ho il morso coperto e incrociato.

Lo gnatologo, fra l'altro, ha anche detto che dovrà fare il bite in modo che la mandibola stia un pò più in avanti.

Grazie ancora gentilissimo dottore.
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73
Se fosse affetto da bruxismo http://www.danieletonlorenzi.it/?p=108 questa potrebbe essere una spiegazione. Spesso è associata a "schiocco" o "blocco" mandibolare http://www.danieletonlorenzi.it/?p=79. Questi aspetti andrebbero trattati PRIMA di fare ceramiche.
Saluti

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
"Col senno di poi..." forse si può spiegare anche la rottura del moncone implantare (carico anomalo). Credo a questo punto, prima di sostituire l'impianto, che debba cercare di risolvere il suo problema gnatologico che da quello che scrive sembra essere alquanto serio.
Cordialmente
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Utente
Utente
ringraziando ancora tutti voi gentilissimi dottori, invio le più sentite cordialità e auguri di buona Pasqua.