Impiantologia
Buon giorno
devo impiantare i due incisivi e il mio dentista mi ha proposto diverse soluzioni tra cui:
impianto osseo, ponte a 4 denti, ponte a 6 denti o, se non ho capito male, estrazione delle radici ormai deteriorate sostituzione con altre artificiali e inserimento di incisivi di porcellana con perni moncone.
Io già possiedo gli incisivi di porcellana inseriti con perno moncone solo che ogni pochi mesi mi si muovono e mi si staccano con tutto il perno.
Il dentista mi ha detto che questo è dovuto alle radici deteriorate e io aggiungo al fatto che i denti inferiori, con la bocca chiusa, toccano i due incisivi, e credo che questo con il passare del tempo abbia la sua influenza.
Vorrei appunto chiedere quale delle soluzioni indicatemi dal dentista è quella più appropriata e soprattutto duratura e definitiva?
Ringrazio anticipatamente
devo impiantare i due incisivi e il mio dentista mi ha proposto diverse soluzioni tra cui:
impianto osseo, ponte a 4 denti, ponte a 6 denti o, se non ho capito male, estrazione delle radici ormai deteriorate sostituzione con altre artificiali e inserimento di incisivi di porcellana con perni moncone.
Io già possiedo gli incisivi di porcellana inseriti con perno moncone solo che ogni pochi mesi mi si muovono e mi si staccano con tutto il perno.
Il dentista mi ha detto che questo è dovuto alle radici deteriorate e io aggiungo al fatto che i denti inferiori, con la bocca chiusa, toccano i due incisivi, e credo che questo con il passare del tempo abbia la sua influenza.
Vorrei appunto chiedere quale delle soluzioni indicatemi dal dentista è quella più appropriata e soprattutto duratura e definitiva?
Ringrazio anticipatamente
[#1]
Per esprimere un parere sul caso specifico è sempre necessaria una visita e gli esami Rx più opportuni.
In generale gli impianti offrono buone garanzie di successo, soprattutto in condizioni ottimali di osso. Talvolta è necessaria la rigenerazione dell'osso che può aumentare i tempi necessari per l'applicazione della protesi definitiva.
Se le radici dei denti sono molto deteriorate o infette il dentista può consigliare l'estrazione e la sostituzione con impianti.
I ponti sono alternative tradizionali e rapide ma necessitano di radici in buone condizioni.
Da non confondere impianti e perni moncone, questi ultimi si cementano nelle radici di denti naturali, mentre i primi si inseriscono nell'osso e sostituiscono per intero le radici naturali ormai assenti.
Cordiali saluti
In generale gli impianti offrono buone garanzie di successo, soprattutto in condizioni ottimali di osso. Talvolta è necessaria la rigenerazione dell'osso che può aumentare i tempi necessari per l'applicazione della protesi definitiva.
Se le radici dei denti sono molto deteriorate o infette il dentista può consigliare l'estrazione e la sostituzione con impianti.
I ponti sono alternative tradizionali e rapide ma necessitano di radici in buone condizioni.
Da non confondere impianti e perni moncone, questi ultimi si cementano nelle radici di denti naturali, mentre i primi si inseriscono nell'osso e sostituiscono per intero le radici naturali ormai assenti.
Cordiali saluti
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
[#2]
Il collega che mi ha preceduto è stato già del tutto eseustivo. Aggiungerei solo una considerazione in più.
L'unico vero motivo per inserire degli impianti osteointegrati (le nuove "radici" avvitate nell'osso dopo aver rimosso i suoi denti naturali) è quello di non dover sacrificare i denti vicini per applicare un ponte tradizionale.
In zona anteriore spesso gli impianti presentano problematiche di tipo estetico (possono ad esempio portare alla realizzazione di denti eccessivamente "lunghi").
Se i denti vicini a quelli da estrarre sono anch'essi già compromessi in qualche modo (già otturati, cariati, ecc) la soluzione con ponte tradizionale permette una riabilitazione in tempi più ridotti e si occuperebbe anche di incapsulare gli elementi pilastro.
E' chiaro che il tutto va verificato clinicamente e radiograficamente.
Cordiali saluti.
L'unico vero motivo per inserire degli impianti osteointegrati (le nuove "radici" avvitate nell'osso dopo aver rimosso i suoi denti naturali) è quello di non dover sacrificare i denti vicini per applicare un ponte tradizionale.
In zona anteriore spesso gli impianti presentano problematiche di tipo estetico (possono ad esempio portare alla realizzazione di denti eccessivamente "lunghi").
Se i denti vicini a quelli da estrarre sono anch'essi già compromessi in qualche modo (già otturati, cariati, ecc) la soluzione con ponte tradizionale permette una riabilitazione in tempi più ridotti e si occuperebbe anche di incapsulare gli elementi pilastro.
E' chiaro che il tutto va verificato clinicamente e radiograficamente.
Cordiali saluti.
La saluto cordialmente,
Dott. D. Laquintana
www.domenicolaquintana.it
dottor@domenicolaquintana.it
[#3]
Gentile paziente,
non riesco a consigliarla, soprattutto perchè la descrizione delle alternative terapeutiche da lei descritte lascia spazio a interpretazioni diverse e contrastanti.
Chieda senza problemi al suo dentista un supplemento di spiegazioni, e il perchè di ogni possibile scelta facendosi esporre in modo per lei chiaro e comprensibile rischi e benefici.
E' suo diritto ottenerle.
Poi decida.
A livello puramente teorico e personale, preferisco nell'ordine:
1)
la conservazione delle radici naturali se queste danno una almeno discreta speranza di durata.
2)
soluzione su impianti (radici artificiali al posto delle radici naturali) nel caso in cui le radici dei denti non siano recuperabili.
3)
il ponte tradizionale come ultima opzione se le prime due fossero impraticabili.
Ripeto: il criterio di scelta è assolutamente personale, e risponde alla domanda: "se fosse la sua bocca, dottore, cosa farebbe?".
Provi a rivolgere la stessa domanda al suo dentista, e ad ascoltarne le motivazioni.
non riesco a consigliarla, soprattutto perchè la descrizione delle alternative terapeutiche da lei descritte lascia spazio a interpretazioni diverse e contrastanti.
Chieda senza problemi al suo dentista un supplemento di spiegazioni, e il perchè di ogni possibile scelta facendosi esporre in modo per lei chiaro e comprensibile rischi e benefici.
E' suo diritto ottenerle.
Poi decida.
A livello puramente teorico e personale, preferisco nell'ordine:
1)
la conservazione delle radici naturali se queste danno una almeno discreta speranza di durata.
2)
soluzione su impianti (radici artificiali al posto delle radici naturali) nel caso in cui le radici dei denti non siano recuperabili.
3)
il ponte tradizionale come ultima opzione se le prime due fossero impraticabili.
Ripeto: il criterio di scelta è assolutamente personale, e risponde alla domanda: "se fosse la sua bocca, dottore, cosa farebbe?".
Provi a rivolgere la stessa domanda al suo dentista, e ad ascoltarne le motivazioni.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#4]
Se le due radici residue sono effettivamente non recuperabili o non garantiscono un lavoro "sicuro" e i denti vicini (laterali e canini) non sono in perfetto stato si salute, la soluzione migliore è un restauro protesico da canino a canino. Se non ho capito male, Lei soffre anche di morso coperto. Prenda questa mia considerazione col beneficio del dubbio, in quanto sarebbe necessario effettuare una visita completa sia soggettiva che obiettiva con le opportune analisi del caso.
Confido nella professionalità del collega.
Confido nella professionalità del collega.
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#5]
Se, come da Lei riferito, le radici sono ormai già deteriorate la soluzione più ovvia è quella di impanti osteo-integrati su due centrali con una buona risoluzione sia dal piano funzionale che da quello estetico.
Cordiali Saluti
Dott. Elio Chello
Cordiali Saluti
Dott. Elio Chello
Dott. Elio Chello
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 24/10/2007.
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