Plastica gengivale
Salve a tutti,espongo alla vostra attenzione un problema che sta causando parecchi disagi alla mia fidanzata:
in seguito all'estrazione di una capsula di un incisivo centrale il dottore è stato talmente maldestro da tagliare parte della gengiva di suddetto incisivo più una parte di quella dell'incisivo laterale contiguo a quello estratto.
Abbiamo cambiato medico recandoci presso altri dentisti che hanno in pratica peggiorato la sua situazione,dato che ha subito la perdita di ulteriori 3 denti il tutto per cercare di"sistemare"l'unico dente estratto e attualmente ha l'arco superiore dell'incisivo centrale(l'incisivo"originario da curare")unito a quello del laterale per cui mancano circa 4-5 millimetri di gengiva.
Capirete il nostro disagio,soprattutto il suo nel vedersi questo incisivo sprovvisto di gengiva superiormente.
I dentisti da noi consultati han detto che la gengiva,essendo stata "asportata",non potrà riformarsi nella zona interessata.
Facendo ricerche su internet abbiam però notato casi di tecniche di gengivoplastica atte a far"riformare"la gengiva,volevamo sapere se i dentisti consultati(che come potete immaginare ci han lasciato insoddisfatti e sfiduciati)hanno ragione o meno nell'affermare che la gengiva"amputata"non può sostenere alcun tipo di intervento di plastica gengivale(come,ad esempio,l'asportare parte di tessuto da altra sede e,scusate il termine esemplificativo,"rattoppare"con tale lembo di tessuto la zona sprovvista di gengiva)e che le tecniche di gengivoplastica possono essere effettuate solo in caso di gengiva con in atto un processo di recessione ma non in caso di gengiva "amputata di una porzione".
In sostanza,il parere dei dentisti consultati non corrisponde alle ricerche fatte su siti internet di altri dentisti,per cui vorremmo sapere la"verità"dove sia,se una gengivoplastica nel caso della mia fidanzata sia possibile o se davvero"non c'è nulla da fare".
Inoltre,tra i fattori che danno forti problemi emotivi alla mia fidanzata,c'è che lei ha una gengiva sana,giovane,di un bel colore rosso,ben irrorata di sangue per cui troviamo strano che non si possa intervenire in alcun modo(addirittura uno dei dentisti che l'han curata le aveva fatto una protesi per il dente asportato con superiormente una gengiva in ceramica rosa,potete immaginare pertanto l'assoluta antiesteticità di una gengiva"finta"rosa rispetto al resto delle gengive"reali"di un rosso bello vivo).
Siamo profondamente stanchi e sfiduciati per questa vicenda,soprattutto,verso la categoria odontoiatri della nostra zona perchè nessuno ha risolto un problema che poteva essere sicuramente evitato a monte,ma ognuno"ci ha messo del suo"per peggiorare la situazione e la mia fidanzata soffre molto psicologicamente ed emotivamente.
Spero di ricevere qui la competenza e l'aiuto(che ci è mancata fin'ora)per risolvere questo problema.
Distinti saluti
PS:Abbiam anche scoperto una tecnica di gengivoplastica effettuata con il laser,vorrei,se possibile,delucidazioni in merito.
in seguito all'estrazione di una capsula di un incisivo centrale il dottore è stato talmente maldestro da tagliare parte della gengiva di suddetto incisivo più una parte di quella dell'incisivo laterale contiguo a quello estratto.
Abbiamo cambiato medico recandoci presso altri dentisti che hanno in pratica peggiorato la sua situazione,dato che ha subito la perdita di ulteriori 3 denti il tutto per cercare di"sistemare"l'unico dente estratto e attualmente ha l'arco superiore dell'incisivo centrale(l'incisivo"originario da curare")unito a quello del laterale per cui mancano circa 4-5 millimetri di gengiva.
Capirete il nostro disagio,soprattutto il suo nel vedersi questo incisivo sprovvisto di gengiva superiormente.
I dentisti da noi consultati han detto che la gengiva,essendo stata "asportata",non potrà riformarsi nella zona interessata.
Facendo ricerche su internet abbiam però notato casi di tecniche di gengivoplastica atte a far"riformare"la gengiva,volevamo sapere se i dentisti consultati(che come potete immaginare ci han lasciato insoddisfatti e sfiduciati)hanno ragione o meno nell'affermare che la gengiva"amputata"non può sostenere alcun tipo di intervento di plastica gengivale(come,ad esempio,l'asportare parte di tessuto da altra sede e,scusate il termine esemplificativo,"rattoppare"con tale lembo di tessuto la zona sprovvista di gengiva)e che le tecniche di gengivoplastica possono essere effettuate solo in caso di gengiva con in atto un processo di recessione ma non in caso di gengiva "amputata di una porzione".
In sostanza,il parere dei dentisti consultati non corrisponde alle ricerche fatte su siti internet di altri dentisti,per cui vorremmo sapere la"verità"dove sia,se una gengivoplastica nel caso della mia fidanzata sia possibile o se davvero"non c'è nulla da fare".
Inoltre,tra i fattori che danno forti problemi emotivi alla mia fidanzata,c'è che lei ha una gengiva sana,giovane,di un bel colore rosso,ben irrorata di sangue per cui troviamo strano che non si possa intervenire in alcun modo(addirittura uno dei dentisti che l'han curata le aveva fatto una protesi per il dente asportato con superiormente una gengiva in ceramica rosa,potete immaginare pertanto l'assoluta antiesteticità di una gengiva"finta"rosa rispetto al resto delle gengive"reali"di un rosso bello vivo).
Siamo profondamente stanchi e sfiduciati per questa vicenda,soprattutto,verso la categoria odontoiatri della nostra zona perchè nessuno ha risolto un problema che poteva essere sicuramente evitato a monte,ma ognuno"ci ha messo del suo"per peggiorare la situazione e la mia fidanzata soffre molto psicologicamente ed emotivamente.
Spero di ricevere qui la competenza e l'aiuto(che ci è mancata fin'ora)per risolvere questo problema.
Distinti saluti
PS:Abbiam anche scoperto una tecnica di gengivoplastica effettuata con il laser,vorrei,se possibile,delucidazioni in merito.
[#1]
Gentile utente dal suo racconto non si capisce bene, o per lo meno non l'ho capito io pur rileggendo più volte la sua richiesta di consulto, se alla sua ragazza manca solo tessuto gengivale su qualche dente (si parla in questo caso di recessione) o mancano dei denti e il tessuto nel quale erano inseriti (gengiva e sottostante osso) si è riassorbito. Mi sfugge poi totalmente il senso di questo passggio <<attualmente ha l'arco superiore dell'incisivo centrale(l'incisivo"originario da curare")unito a quello del laterale >>. Di quale arco sta parlando?
Se si spiega meglio magari qualcuno di noi riesce a consigliarle qualcosa.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti
Se si spiega meglio magari qualcuno di noi riesce a consigliarle qualcosa.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie della rapida risposta.
Scusi la confusione nell'esposizione, proverò ad essere più preciso:
E' stata asportata una capsula dall'incisivo ma mentre effettuava l'estrazione della capsula, il dentista ha "martoriato" la gengiva amputandone parte quindi, quando è stato messo il provvisorio, il dente risultava disarmonico (ossia molto più lungo)rispetto al contiguo.
Lui ha minimizzato il tutto dicendo che lei non aveva un sorriso gengivale per cui la cosa sarebbe stata mascherata, ma la sproporzione era parecchio notevole per cui la mia fidanzata è andata da un altro medico dal momento che il dentista autore del "misfatto" avrebbe voluto incapsulare il dente dopo una settimana.
Il "nuovo" dentista ha fratturato 2 denti, l'incisivo centrale "originario" più quello laterale(credo si dica così)decidendo in seguito di estirparli per una serie di motivi che non sto a spiegare (perchè in sostanza secondo lui non c'era altra soluzione) ed ha poi deciso di limare altri denti laterali per creare un ponte in quanto si è rifiutato di effettuare un intervento di implantologia.
L'estirpazione,senza terapia antibiotica,ha provocato un'infezione e la mia fidanzata avvertiva dolori forti in zona ma il dentista minimizzava la natura di tali dolori dicendo che era normale.
Questi dolori han fatto sì che la mia fidanzata ricorresse ad un altro medico che ha scoperto un'infezione (cisti) che in parte aveva corroso l'osso e ha eseguito un innesto osseo per accogliere l'impianto in titanio su ambedue gli incisivi decidendo di incapsulare gli altri ma il problema della gengiva rimane in quanto ne manca una bella porzione e quindi quando verranno posizionati i denti la gengiva in sede sarà sempre manchevole della parte amputata in origine risultando fastidiosa a livello funzionale ed estetico.
L'attuale dentista inoltre vuole eseguire anch'egli un ponte (e non capiamo il perchè forse perchè gli è funzionale per mascherare la zona sprovvista di gengiva mentre in origine era stato stabilito il contrario, ossia, denti singoli proprio per non ricorrere al ponte che riterremmo oltretutto inutile in quanto ormai l'impianto in titanio è stato effettuato) che la mia ragazza non vuole assolutamente perchè le causa problemi di fonazione e le crea inoltre problemi psicologici al momento in cui deve parlare con gli altri.
Consideri che questo "calvario" dura da 8 mesi, da un problema minimo (estrazione di una singola capsula) si è arrivati ad una situazione insostenibile per la mia fidanzata che aggiunge, oltre a problemi fisici dovuti al dolore fisico anche problemi psico-emotivi perchè ormai è realmente sconfortata e provata.
La richiesta sostanzialmente pertanto è quella esposta nel mio primo intervento, ovverosia, sapere se la gengiva può essere "salvata" (con appunto interventi di gengivoplastica dato che la porzione mancante non è tanto estesa) oppure hanno ragione i medici fin qui consultati secondo cui "non c'è proprio nulla da fare".
Scusi per lo sfogo, spero di essere stato più chiaro e grazie ancora.
Scusi la confusione nell'esposizione, proverò ad essere più preciso:
E' stata asportata una capsula dall'incisivo ma mentre effettuava l'estrazione della capsula, il dentista ha "martoriato" la gengiva amputandone parte quindi, quando è stato messo il provvisorio, il dente risultava disarmonico (ossia molto più lungo)rispetto al contiguo.
Lui ha minimizzato il tutto dicendo che lei non aveva un sorriso gengivale per cui la cosa sarebbe stata mascherata, ma la sproporzione era parecchio notevole per cui la mia fidanzata è andata da un altro medico dal momento che il dentista autore del "misfatto" avrebbe voluto incapsulare il dente dopo una settimana.
Il "nuovo" dentista ha fratturato 2 denti, l'incisivo centrale "originario" più quello laterale(credo si dica così)decidendo in seguito di estirparli per una serie di motivi che non sto a spiegare (perchè in sostanza secondo lui non c'era altra soluzione) ed ha poi deciso di limare altri denti laterali per creare un ponte in quanto si è rifiutato di effettuare un intervento di implantologia.
L'estirpazione,senza terapia antibiotica,ha provocato un'infezione e la mia fidanzata avvertiva dolori forti in zona ma il dentista minimizzava la natura di tali dolori dicendo che era normale.
Questi dolori han fatto sì che la mia fidanzata ricorresse ad un altro medico che ha scoperto un'infezione (cisti) che in parte aveva corroso l'osso e ha eseguito un innesto osseo per accogliere l'impianto in titanio su ambedue gli incisivi decidendo di incapsulare gli altri ma il problema della gengiva rimane in quanto ne manca una bella porzione e quindi quando verranno posizionati i denti la gengiva in sede sarà sempre manchevole della parte amputata in origine risultando fastidiosa a livello funzionale ed estetico.
L'attuale dentista inoltre vuole eseguire anch'egli un ponte (e non capiamo il perchè forse perchè gli è funzionale per mascherare la zona sprovvista di gengiva mentre in origine era stato stabilito il contrario, ossia, denti singoli proprio per non ricorrere al ponte che riterremmo oltretutto inutile in quanto ormai l'impianto in titanio è stato effettuato) che la mia ragazza non vuole assolutamente perchè le causa problemi di fonazione e le crea inoltre problemi psicologici al momento in cui deve parlare con gli altri.
Consideri che questo "calvario" dura da 8 mesi, da un problema minimo (estrazione di una singola capsula) si è arrivati ad una situazione insostenibile per la mia fidanzata che aggiunge, oltre a problemi fisici dovuti al dolore fisico anche problemi psico-emotivi perchè ormai è realmente sconfortata e provata.
La richiesta sostanzialmente pertanto è quella esposta nel mio primo intervento, ovverosia, sapere se la gengiva può essere "salvata" (con appunto interventi di gengivoplastica dato che la porzione mancante non è tanto estesa) oppure hanno ragione i medici fin qui consultati secondo cui "non c'è proprio nulla da fare".
Scusi per lo sfogo, spero di essere stato più chiaro e grazie ancora.
[#3]
Mi sono venuti i brividi leggendo il suo racconto.
Mi sembra però che il problema minore della sua fidanzata sia, al momento, quello della gengiva.
Vi suggerisco di fermarvi un attimo a riflettere, consultare un dentista di indubbia capacità e competenza, DISPONIBILE ad effettuare implantologia ed eventuale rigenerativa ossea.
Non le nascondo che le cure per sostituire i denti persi saranno necessariamente lunghe e costose.
Una curiosità: erano laureati i dentisti, o erano degli abusivi?
Perchè il sospetto mi viene...
Mi sembra però che il problema minore della sua fidanzata sia, al momento, quello della gengiva.
Vi suggerisco di fermarvi un attimo a riflettere, consultare un dentista di indubbia capacità e competenza, DISPONIBILE ad effettuare implantologia ed eventuale rigenerativa ossea.
Non le nascondo che le cure per sostituire i denti persi saranno necessariamente lunghe e costose.
Una curiosità: erano laureati i dentisti, o erano degli abusivi?
Perchè il sospetto mi viene...
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#4]
Utente
Grazie anche a lei dottor Formentelli.
Guardi, purtroppo sono laureati, e il "purtroppo" mi sorge spontaneo.
Siamo ben consapevoli che il "calvario" è ancora lungi dal terminare e comporterà dei costi non irrisori, ma al momento, ripeto, la cosa che ci preme di più è sapere se realmente esistono o meno possibilità di "salvare" la gengiva, ovvero, di avere tessuto che sostituisca quello in origine asportato con la capsula oppure realmente la mia fidanzata debba rassegnarsi a non avere più tessuto "suo" in quella zona.
Siamo confusi e sfiduciati,ripeto e onestamente tutti i pareri fin qui ascoltati sembrano andare in un'0unica direzione: la gengiva in quella zona non ci potrà essere mai più.
Ma capisce bene che, vedendo situazioni ben più gravi della mia fidanzata che hanno avuto un esito ottimale, sia dura "rassegnarsi" ad accettare come permanente questa "mutilazione".
Grazie ancora del parere espresso.
Guardi, purtroppo sono laureati, e il "purtroppo" mi sorge spontaneo.
Siamo ben consapevoli che il "calvario" è ancora lungi dal terminare e comporterà dei costi non irrisori, ma al momento, ripeto, la cosa che ci preme di più è sapere se realmente esistono o meno possibilità di "salvare" la gengiva, ovvero, di avere tessuto che sostituisca quello in origine asportato con la capsula oppure realmente la mia fidanzata debba rassegnarsi a non avere più tessuto "suo" in quella zona.
Siamo confusi e sfiduciati,ripeto e onestamente tutti i pareri fin qui ascoltati sembrano andare in un'0unica direzione: la gengiva in quella zona non ci potrà essere mai più.
Ma capisce bene che, vedendo situazioni ben più gravi della mia fidanzata che hanno avuto un esito ottimale, sia dura "rassegnarsi" ad accettare come permanente questa "mutilazione".
Grazie ancora del parere espresso.
[#5]
Ok ora è tutto chiaro.
Mi dispiace tanto per quello che è accaduto alla sua ragazza, dal suo racconto emerge che purtroppo probabilmente non si tratta solo di un problema gengivale, la gengiva è un tessuto che riveste l'osso sottostante. La sua ragazza temo presenti una severa atrofia ossea come esito di chirurgia estrattiva in un settore di massima estetica. Lasci perdere laser e plastica gengivale che servono a tutt'altro tipo di problemi. Le consiglio di consultare un bravo (e sottolineo il bravo) chirurgo orale che si occupi di implantologia e tecniche rigenerative tenendo ben presente che anche il più bravo chirurgo sulla faccia della Terra non ha purtroppo nel suo armamentario la bacchetta magica.
Cordiali saluti
Mi dispiace tanto per quello che è accaduto alla sua ragazza, dal suo racconto emerge che purtroppo probabilmente non si tratta solo di un problema gengivale, la gengiva è un tessuto che riveste l'osso sottostante. La sua ragazza temo presenti una severa atrofia ossea come esito di chirurgia estrattiva in un settore di massima estetica. Lasci perdere laser e plastica gengivale che servono a tutt'altro tipo di problemi. Le consiglio di consultare un bravo (e sottolineo il bravo) chirurgo orale che si occupi di implantologia e tecniche rigenerative tenendo ben presente che anche il più bravo chirurgo sulla faccia della Terra non ha purtroppo nel suo armamentario la bacchetta magica.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Dottor Di Iorio la ringrazio cordialmente per il parere espresso.
Pertanto, se ho ben capito, ci consiglia di rivolgerci in primis a sanare la "situzione ossea" e dentaria prima di vedere se è possibile o meno "salvare" la gengiva.
La domanda però ora è un'altra: dal momento che l'impiantologia (limitatamente alle viti ossee) è stata già eseguita, come dovremmo regolarci?
La ringrazio nuovamente.
Pertanto, se ho ben capito, ci consiglia di rivolgerci in primis a sanare la "situzione ossea" e dentaria prima di vedere se è possibile o meno "salvare" la gengiva.
La domanda però ora è un'altra: dal momento che l'impiantologia (limitatamente alle viti ossee) è stata già eseguita, come dovremmo regolarci?
La ringrazio nuovamente.
[#7]
Situazione ossea e gengivale vanno trattate di pari passo, se l'atrofia è molto severa potrebbe anche esser necessario intervenire più volte per ottimizzare (nei limiti del possibile) il risultato.
Gli impianti già posizionati temo non siano protesizzabili altrimenti li avrebbe sfruttati il dentista che li ha messi.Se è così andranno rimossi per poi esser sostituiti con altri impianti posizionati nell'osso rigenerato in una posizione più accettabile esteticamente.
Gli impianti già posizionati temo non siano protesizzabili altrimenti li avrebbe sfruttati il dentista che li ha messi.Se è così andranno rimossi per poi esser sostituiti con altri impianti posizionati nell'osso rigenerato in una posizione più accettabile esteticamente.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.9k visite dal 03/02/2011.
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