Osteonecrosi dei mascellari
Ho assunto una compressa di Fosamax 70 una volta a settimana per circa 8 anni,
dal 2003 a settembre 2010.
Dovendo sostituire una protesi dentaria e sottopormi ad un piccolo intervento di
gengivectomia,vorrei sapere quanto tempo deve trascorrere dall'ultima assunzione
per non correre il rischio di osteonecrosi dei mascellari.
Ho saputo che esiste un test,uno sul sangue ed uno sull'urina che da indicazioni
circa il richio a cui si va incontro in caso di intervento cruento per cure
odontoiatriche.
E' utile fare questo test? E quale e' piu indicato o affidabile,quello sul
sangue o quello sull'urina?
Grazie e cordiali saluti.
dal 2003 a settembre 2010.
Dovendo sostituire una protesi dentaria e sottopormi ad un piccolo intervento di
gengivectomia,vorrei sapere quanto tempo deve trascorrere dall'ultima assunzione
per non correre il rischio di osteonecrosi dei mascellari.
Ho saputo che esiste un test,uno sul sangue ed uno sull'urina che da indicazioni
circa il richio a cui si va incontro in caso di intervento cruento per cure
odontoiatriche.
E' utile fare questo test? E quale e' piu indicato o affidabile,quello sul
sangue o quello sull'urina?
Grazie e cordiali saluti.
[#1]
Dentista
L'osteonecrosi dei mascellari causata da difosfonati è una complicanza, recentemente scoperta, di qualsiasi intervento di chirurgia orale che vada ad interessare l'osso della mandibola o del mascellare superiore.
Si presenta molto più frequentemente per la mandibola, molto meno per il mascellare superiore e puo manifestarsi nel caso in cui l'osso venga intoccato.
Nel suo caso specifico, la gengivectomia, è un intervento localizzato alla gengiva e l'osso non viene ne intoccato e ne messo in contatto con l'ambiente esterno tramite sollevamento del periostio (il sottile rivestimento che ricopre e protegge qualsiasi osso del nostro corpo).
Quindi per una gengivectomia il rischio di osteonecrosi è praticamente nullo...
Ovviamente il suo dentista curante valuterà il caso...
Distinti saluti
Si presenta molto più frequentemente per la mandibola, molto meno per il mascellare superiore e puo manifestarsi nel caso in cui l'osso venga intoccato.
Nel suo caso specifico, la gengivectomia, è un intervento localizzato alla gengiva e l'osso non viene ne intoccato e ne messo in contatto con l'ambiente esterno tramite sollevamento del periostio (il sottile rivestimento che ricopre e protegge qualsiasi osso del nostro corpo).
Quindi per una gengivectomia il rischio di osteonecrosi è praticamente nullo...
Ovviamente il suo dentista curante valuterà il caso...
Distinti saluti
[#2]
Secondo il protocollo di Marx in caso di chirurgia in pazienti in trattamento con bifosfonati per os da più di tre anni è indicato operare per dosaggio CTx telopeptide serico > o uguali a 150 pg/ml. Il protocollo prevede di sospendere il farmaco per almeno 3 mesi prima e dopo l'intervento (meglio 1 anno) anche se non so quanto possa effettivamente servire se è vero, come è vero, che l'emivita dei bifosfonati è 12 anni (!). Esiste poi un preciso protocollo farmacologico da seguire. Queste sono le linee guida a cui al momento ci rifacciamo.
Il consiglio ,pertanto, se proprio è necessaria la chirurgia è di eseguire il dosaggio CTx sia al momento della prima valutazione che nell'immediato preoperatorio.
Il consiglio ,pertanto, se proprio è necessaria la chirurgia è di eseguire il dosaggio CTx sia al momento della prima valutazione che nell'immediato preoperatorio.
Dr. Gianpiero Deluzio
Odontoiatra
[#3]
Gentile Signore,
l'assunzione di bifosfonati può avvenire per os o endovena: questa distinzione è importante poichè si è visto che gli assuntori per os sono meno soggetti all'osteonecrosi dei mascellari.
Questa patologia è stata individuata nel 2003, pertanto le conoscenze sono limitate ed i protocolli d'intervento sono in continuo aggiornamento.
Si è visto comunque che qualsiasi intervento di chirurgia orale, anche poco cruento può scatenare la formazione di una lesione a carico della mucosa e delle ossa mascellari.
E' consigliabile quindi evitare per precauzione qualsiasi intervento se non assolutamente necessario: anche il traumatismo, seppur minimo, di una protesi mobile può essere all'origine dell'osteonecrosi, per questo le protesi mobili di soggetti affetti e di quelli maggiormente a rischio, vengono ribasate con materiali siliconici per attutire l'impatto della resina dura sulla mucosa.
Le lesioni possono comparire anche da sole, e rimanere misconosciute allo stesso paziente, per rendersi manifeste solo quando la lesione è già abbastanza estesa: per questo le consiglio in aggiunta di sottoporsi periodicamente a visite odontoiatriche di controllo.
Cordiali Saluti
l'assunzione di bifosfonati può avvenire per os o endovena: questa distinzione è importante poichè si è visto che gli assuntori per os sono meno soggetti all'osteonecrosi dei mascellari.
Questa patologia è stata individuata nel 2003, pertanto le conoscenze sono limitate ed i protocolli d'intervento sono in continuo aggiornamento.
Si è visto comunque che qualsiasi intervento di chirurgia orale, anche poco cruento può scatenare la formazione di una lesione a carico della mucosa e delle ossa mascellari.
E' consigliabile quindi evitare per precauzione qualsiasi intervento se non assolutamente necessario: anche il traumatismo, seppur minimo, di una protesi mobile può essere all'origine dell'osteonecrosi, per questo le protesi mobili di soggetti affetti e di quelli maggiormente a rischio, vengono ribasate con materiali siliconici per attutire l'impatto della resina dura sulla mucosa.
Le lesioni possono comparire anche da sole, e rimanere misconosciute allo stesso paziente, per rendersi manifeste solo quando la lesione è già abbastanza estesa: per questo le consiglio in aggiunta di sottoporsi periodicamente a visite odontoiatriche di controllo.
Cordiali Saluti
[#4]
Il rischio nel suo caso non è elevato come nel caso di pazienti che assumono alandronato per via parenterale,esso esiste ma è decisamente più basso.Normalmente la sospensione del trattamento non produce miglioramento di tale rischio generico,questo a causa della permanenza del farmaco nell'organismo ed a fenomeni di accumulo.La mia personale opinione è che se la cura cui deve sottoporsi è utile od addirittura indispensabile allora la effettui, con un minimo di ansia capisco,ma con una certa tranquillità.Cordiali saluti
Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,
[#5]
Rischio bassissimo, nel suo caso.
Se serve per fare correttamente una protesi, la faccia.
Se serve per fare correttamente una protesi, la faccia.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 06/01/2011.
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