Ritiro delle gengive

Buongiorno, sono un ragazza di 34 anni che da più di 10 anni soffre di problemi alle gengive.
Tutto è cominciato con uno squilibro ormonale alla prolattina di cui ho sofferto superati i 20 anni,o almeno io l’ho associato a questo evento.
Nonostante la prevenzione igienica e le cure odontoiatriche del mio dentista di fiducia che mi ha sempre seguito ,la situazione sta peggiorando sempre più (sono una fumatrice, e ho scoperto una predisposizione familiare perchè sia mia madre che altri parenti prossimi soffrono sempre con le gengive).
Negli ultimi anni, sono stata sottoposta ad un curettaggio gengivale(credo si dica così), varie pulizie dei denti ma le mie gengive continuano a farmi male,ritirarsi, sanguinare, creare spazi tra i denti, e cosa ancora più brutta i miei denti cominciano a muoversi.Ho fatto una lastra particolare di cui non ricordo il nome ma che consiste in lastrine di ciascun dente,che mostrano un quadro generale approfondito su ogni dente, osso e radice; il mio dentista non mi conforta e dice che dovrò convivere con questa situazione cercando di mantenere la mia bocca sotto controllo ed avere un’ottima igiene orale.
La cosa mi preoccupa e mi demoralizza abbastanza,ma vista anche la mia età penso al giorno che deciderò di avere un figlio: visto i cambiamenti fisici che una donna ha in maternità,che succederà? dovrò mettere la dentiera?

Sto cercando di informarmi sempre più su questo tipo di problema, e vorrei contattare uno specialista ,anche per capire e sapere se ci sono soluzioni definitive, oppure se veramente dovrò convivere con questa patologia.

Grazie anticipatamente per le eventuali risposte.
Cordiali saluti
Stefania
[#1]
Dr. Roberto Enrico Perroni Dentista, Gnatologo 6
La malattia parodontale è una malattia cronica che necessita una cura costante sia domiciliare che presso uno studio medico dentistico. Le cure sono in grado di fermarne o rallentarne il processo, ma comunque si deve essere sempre tenuti sotto controllo.
Il trattamento della malattia parodontale si avvale di due momenti: il primo, diagnostico, serve ad inquadrare localmente (serie rx endorali, rx panoramica, sondaggio gengivale, indice di placca, indice di sanguinamento, esame della funzionale occlusale) e in generale la patologia (fattori di rischio: FUMO, malattie generali). Successivamente si passa al trattamento e a ogni grado di livello di malattia corrisponde un trattamento.
Se ritiene che il suo dentista non abbia le conoscenza specialistiche del caso, può consultare un parodontologo, chiedendo al suo curante di inviarla da persona di fiducia vicino a dove abita.
Sul sito http://www.sidp.it/app/prvt/ della società italiana di parodontologia, può verificare che il nominativo faccia parte di una organizzazione scientifica che si occupa di questi problemi.
Cordiali saluti

Dr Roberto Perroni

[#2]
Dr. Pietro Convertino Dentista, Esperto in medicina del sonno, Ortodontista 150
La malattia parodontale purtroppo prevede periodi di fase attiva alternata a periodi quiescenti, esistono comunque dei marcatori di fase attiva che sono proteine della famiglia dei glicosamminoglicani, inoltre le consiglierei di fare dei prelievi dalle tasche gengivali più profonde per eseguire dei tests batteriologici per conoscere i ceppi batterici responsabili della sua malattia parodontale ed eventualmente associare alla terapia meccanica una terapia sistemica su antibiogramma mirato (esistono almeno 2 tipi di test in commercio), inoltre deve eliminare assolutamente il fumo perchè è uno dei fattori più predisponenti per questa malattia aumentandone di circa il 60-70 % la gravità.
Il suo scompenso di prolattina è stato risolto?, è stato esclusa la presenza di un prolattinoma?
Comunque in Italia vi sono degli ottimi parodontologi ma l'elemento indispensabile è la sua motivazione all'igiene orale e l'eliminazione del fumo e poi doèpo tutte le terapie di stabilizzazione della malattia valutare se è possibile fare rigenerazione ossea guidata.
Se vuole ulteriori informazioni mi contatti pure sono sempre a disposizione degli utenti della lista.
Saluti.

Dr. Pietro Convertino
Odontoiatra
Alberobello(BA)
studio.convertino@tiscali.it

Dr. Pietro Convertino
Odontoiatra

[#3]
Dr. Vincenzo Bellinvia Dentista, Chirurgo maxillo facciale, Ortodontista, Gnatologo, Microchirurgo 88
Per prima cosa escluderei fattori generali(esami del sangue e visita internistica) e smetterei SUBITO di fumare.Poi mi affiderei a un parodontologo che tratti i problemi locali(tartaro?tasche parodontali?denti storti?mancanza di tessuto di sostegno dei denti?chiusura scorretta?),dopo averli oggettivati con esami specifici.
Ricordi che
-la parodontopatia è una patologia cronica,quindi da seguire tutta la vita
-il fumo fa male ANCHE alla bocca(e al bimbo che ha intenzione di avere.)

DOTT. VINCENZO BELLINVIA
Medico chirurgo
Spec. in ortognatodonzia
Spec. in odontostomatologia
Spec. in chirurgia maxillo-facciale

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