Trattamento della malattia paradontale con tecnica vector

Salve, ho sentito parlare dell’utilizzo della tecnica Vector per il trattamento della malattia parodontale, un procedimento terapeutico che si propone di limitare al massimo la necessità di un intervento chirurgico sul parodonto, un’apparecchiatura in grado di rimuovere il tartaro, levigare e debatterizzare contemporaneamente la superficie radicolare all’interno della tasca. Vorrei sapere se davvero è una tecnica meno invasiva e dolorosa di quella tradizionale.
Ringrazio anticipatamente per le Vostre risposte.
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
Gent.ma Paziente:
in caso di malattia paradontale, laddove sia necessario un trattamento chirurgico, rigenerativo o resettivo, la metodica con l'utilizzo del Vector non è assolutamente sufficiente, mentre è sicuramente utile nella fase di preparazione e nei trayttamenti paradontali non chirurgici
marco finotti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

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Utente
Utente
Innanzitutto La ringrazio per la Sua cordiale risposta.
Vorrei esporle un po' il mio caso... ho 25 anni e devo dire che non ho mai avuto grandi problemi ai denti se non di gengive un po' arrossate,premetto che vado regolarmente dal dentista per controlli periodici e per l'ablazione del tartaro almeno una volta all'anno.
Circa 4 o 5 anni fa mi è stato tolto un dente del giudizio inferiore, il dente era incluso orizzontalmente; dopo qualche tempo ho cominciato ad accusare dolore, gengiva gonfia e arrossata con fuoriuscita di pus al 6° molare dalla parte dove mi è stato tolto il dente del giudizio, curato con dei lavaggi, però a distanza di mesi questo dolore si ripresentava fino a formarsi una piccola tasca con conseguente distacco della gengiva e ultimamente con mobilità del dente stesso. Non sapendo di cosa si trattasse, ho chiesto il perchè di questo al mio dentista però l'unica cosa che mi ha detto è che il dente andava tolto. Il dolore si è ripresentato proprio in concomitanza alle ferie del dentista, nel frattempo ho cominciato a fare delle ricerche in internet e ho dedotto che potrebbe trattarsi di parodontite e da li ho scoperto la tecnica Vector.
Ora mi chiedo, come è possibile che il dentista non se ne sia accorto!? Se mi avesse informata prima di questa cosa ora non avrei il dente che si muove con la paura che non si possa fare più niente se non toglierlo. La cosa che più mi angoscia è che credo che la malattia si stia espandendo anche ad altri denti, il più presto possibile prenderò appuntamento per una visita parodontologa ma volevo appunto avere qualche informazione in più su questo metodo che non tutti utilizzano, molti usano le tecniche tradizionali, più invasive e dolorose.
Mi scusi se mi sono dilungata un po', Le porgo cordiali saluti e ringrazio ancora.
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
Gent. ma Paziente:
devo affermare che spero non abbia una malattia parodontale vista la giovane età.
Un dente che si muove è sicuramente marcatamente compromesso nel supporto paradontale e talvolta, ma non sempre viene estratto. Chi utilizza routinariamente la chirurgia parodontale sa come anche situazione di elevata compromissione del supporto paradontale con importante mobilità dentale anche estesa a molti elementi, possano essere recuperate e gestite a lungo con esito positivo in funione delle tecniche e della collaborazione del paziente; questo anche per tranquillizarLa.
Poichè spesso la malattia paradontale è senza sintomi a controlli superficiale può sfuggire nelle fasi iniziali, vero è che con il sondaggio e con controlli radiologici endoorali il quadro e la gravità viene accuratamente definita. Si faccia visitare da un paradontologo
Le confermo che sicuramente il Paradontologo sarà a conoscenza di tutte le tecniche chirurgiche e non chirurgiche e che il Vector non è e non può essere la panacea per i problemi paradontali
Cordiali Saluti
Marco Finotti
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Dr. Enio Dell'Artino Dentista 145
In associazione a quello che Le gia stato detto vorrei ricordarle che le cause della malattia parodontale sono attribuibili essenzialmente a : 1) predisposizione genetica 2) insulti esterni 3 ) fumo di sigaretta .
Non potendo intervenire in maniera radicale sul primo fattore etioogico, può concentrare l'attenzione sugli altri due.
Cordiali Saluti

Dr Enio Dell'Artino
Viale Lavagnini, 45 Firenze
Via Colombo 16/b Scandicci Fi
tel 055 481829 - 499646

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
La pulizia delle tasche parodontali con Vector non è una tecnica ma una utilizzazione di una apparecchiatura diversa dallo scaler ad ultrasuoni. La particolarità è che funziona a frequenze molto alte senza procurare il minimo fastidio al paziente e con l'irrigazione all'interno delle tasche riesce ad eliminare oltre il 90% della carica batterica. Indubbiamente, utilizzato da moni esperte è un buo apparecchio che dà garanzie al paziente.
Dr. Muraca

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

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Utente
Utente
Per rispondere al Dr. Dell'artino devo dire che non fumo ne ho mai fumato, con il termine "insulti esterni" intende dire un errato uso dello spazzolino o cosa? Io uso sia lo spazzolino elettrico che quello manuale, prima quello elettrico poi quello manuale, mi sono sempre chiesta se è meglio uno o l'altro.
Grazie al Dr. Finotti mi sono un po' tranquillizzata, infine ringrazio il Dr. Muraca per la sua esaustiva risposta.
Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
L'utilizzo di entrambi (spazzolino elettrico e manuale) non ha nessun senso dal punto di vista dell'ottenimento di una adeguata igiene orale. Non sono complementari l'uno dell'altro. L'utilizzo dello spazzolino elettrico dovrebbe essere effettuato da chi ha poca dimistichezza con quello manuale... Il suo odontoiatra di fiducia saprà indicarle sicuramente come Lei deve effettuare l'igiene domiciliare con le opportune tecniche.
Un saluto
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Medico Chirurgo attivo dal 2006 al 2007
Medico Chirurgo
I COLLEGHI DICONO BENISSIMO NON E' UNO STRUMENTO A CURARE UNA PATOLOGIA MA UN PROTOCOLLO TERAPEUTICO, SULLA PATOLOGIA PARODONTALE ESISTONO TRATTATI E STUDI CLINICI MOLTO VASTI E' BEN NOTO CHE LA TERAPIA CASUALE OSSIA LA SEMPLICE RIMOZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO QUALI TARTARO, NON CORRETTA IGIENE ORALE, ABITUDINI VIZIATE, FUMO, ECC POSSONO INTERVENIRE BENE NEI RIGUARDI DI ALCUNI TIPI DI GENGIVITE MA DI FRONTE AD UNA PARODONTITE OSSIA ALL'INTERESSAMENTO DI STRUTTURE DI SUPPORTO LIMITROFE AL DENTE QUALI OSSO ALVEOLARE, CEMENTO RADICOLARE, LEGAMENTO PARODONTALE ECC SI RENDE NECESSARIA IL PIU' DELLE VOLTE UNA TERAPIA CHIRURGICA CORRETTA AL FINE DI RIMUOVERE TUTTE LE NOXE PATOGENE E DI PERMETTERE LA FORMAZIONE DI UN ATTACCO EPITELIALE SUL DENTE.
IL VECTOR NON E' UNA PANACEA, INVITO L'UTENTE A FARE UNA VISITA CON UN PARADONTOLOGO.
CORDIALI SALUTI
ANTONINO GARGANO CORLEONE (PALERMO)
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
Sarebbe cosa gradita sapere l'evoluzione del suo problema. I nostri consigli le sono stati utili?
A risentirci presto
Dr. Muraca
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Utente
Utente
Sicuramente Vi farò sapere, ho già provato a contattare degli studi odontoiatrici ma alcuni non sono ancora rientrati dalle ferie, altri non utilizzano il Vector che io preferirei per sentire meno dolore.
Lunedì spero di avere un appuntamento.
Grazie
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Dr. Elio Chello Dentista, Medico legale 153 3
Considerando la Sua giovane età e la assenza di una pregerrsa patologia parodontale, credo che l'utilizzo della tecnica Vector non abbia alcuna preclusione per Lei.

Cordiali Saluti

Dott. Elio Chello

Dott. Elio Chello

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Utente
Utente
Salve, stamattina sono stata in uno studio dentistico di Torino... ho fatto la prima visita per valutare un po' la situazione generale, domani devo tornare per fare una nuova panoramica (l'ultima è del 2003), l'esame endorale e la pulizia con il vector.
La tasca più significativa è di 6mm al sesto molare inferiore, dove ho già una mobilità del dente.
Vi aggiornerò in seguito.
Cordiali saluti
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Dr. Pietro Convertino Dentista, Esperto in medicina del sonno, Ortodontista 150
Il protocollo terapeutico nella malattia parodontale può anche prevedere l'uso del vector, ma è indispensabile una compliance del paziente per un successo a lungo termine e massimo ogni 3 mesi del dentista.
Inoltre sono disponibili dei tests per valutare la sua natura batterica nei siti più compromessi, ma andavano fatti prima dell'inizio delle terapie e dell'uso di clorexidina.
saluti
Piero Convertino

Dr. Pietro Convertino
Odontoiatra