Complicanze dente del giudizio
Gent.mi
un mese fa scarso, mi sono sottoposta all'estrazione del dente del giudizio inferiore pazialmente incluso. L'estrazione è andata benissimo, ma ahiè dopo 5 giorni sono dcominciati i problemi. Tutti i segnali di un'alveolite hanno portato il io dentista a riaprire e curettare la ferita, ma il dolore non passava neanche cambiando antibiotico e con forti antinfiammatori. Una consulenza di un chirurgo maxillo facciale dopo RX ha fatto pensare più che ad un'alveolite ad un'iperalgesia del nervo. Come se il nervo avesse risposto in modo eccessivo all'insulto. Premetto che l'unico sintomo era il forte dolore (peraltro localizzato al punto dell'estrazione) nessu formicolio, parestesia o pus. Ho fatto un'infilttrazione di cortisone e anestetico e il secondo giorno un'infiltrazione di solo anestetico più forte dle precedente. Adesso sono passate circa tre settimane. Sto molto meglio ho solo il 5% del dolore iniziale che si può ricondurre ad un leggero fastidio (soprattutto se c'è molto unido e freddo). Sono indecisa se fare un'altra infiltrazione o aspettare una naturale risoluzione della cosa, perchè il medico sostiene che se non lo si debella del tutto rischio di portarmi il fastidio a vita. Io farei anche un'altra infiltrazione, ma l'anestesia mi inquieta non poco...insomma non vorrei sfidare la sorte. Vi chiedo un consiglio a riguardo, è così necessario debellare il fastidio o posso aspettare che passi solo, magari pazientando un pò di più. Inoltre quando mastico ho un pò di fastidio su un dente dell'arcata superiore, non vedo carie, può trattarsi di un risentimenti di ossa, muscoli e nervi del tutto reversibile o c'è da allarmarsi?
Ringrazio tutti di in anticipo per il tempo dedicatomi.
un mese fa scarso, mi sono sottoposta all'estrazione del dente del giudizio inferiore pazialmente incluso. L'estrazione è andata benissimo, ma ahiè dopo 5 giorni sono dcominciati i problemi. Tutti i segnali di un'alveolite hanno portato il io dentista a riaprire e curettare la ferita, ma il dolore non passava neanche cambiando antibiotico e con forti antinfiammatori. Una consulenza di un chirurgo maxillo facciale dopo RX ha fatto pensare più che ad un'alveolite ad un'iperalgesia del nervo. Come se il nervo avesse risposto in modo eccessivo all'insulto. Premetto che l'unico sintomo era il forte dolore (peraltro localizzato al punto dell'estrazione) nessu formicolio, parestesia o pus. Ho fatto un'infilttrazione di cortisone e anestetico e il secondo giorno un'infiltrazione di solo anestetico più forte dle precedente. Adesso sono passate circa tre settimane. Sto molto meglio ho solo il 5% del dolore iniziale che si può ricondurre ad un leggero fastidio (soprattutto se c'è molto unido e freddo). Sono indecisa se fare un'altra infiltrazione o aspettare una naturale risoluzione della cosa, perchè il medico sostiene che se non lo si debella del tutto rischio di portarmi il fastidio a vita. Io farei anche un'altra infiltrazione, ma l'anestesia mi inquieta non poco...insomma non vorrei sfidare la sorte. Vi chiedo un consiglio a riguardo, è così necessario debellare il fastidio o posso aspettare che passi solo, magari pazientando un pò di più. Inoltre quando mastico ho un pò di fastidio su un dente dell'arcata superiore, non vedo carie, può trattarsi di un risentimenti di ossa, muscoli e nervi del tutto reversibile o c'è da allarmarsi?
Ringrazio tutti di in anticipo per il tempo dedicatomi.
[#1]
Gentile utente, nel suo racconto c'è qualcosa che non mi è chiaro.
L'anestetico non espleta azioni terapeutiche, serve a bloccare la conduzione dell'impulso a livello di un tronco nervoso. La sua azione si esaurisce con l'assorbimento e la metabolizzazione durando quindi solo poche ore, il farmaco finisce di agire nel momento in cui svanisce la sensazione di "intorpidimento" che induce per via del blocco della conduzione nervosa.
Non vedo come un'altra infiltrazione anestetica possa migliorare la situazione (che tende comunque ad una risoluzione spontanea).
Diversa invece è l'azione del cortisonico che espleta un'azione antiinfiammatoria.
Cordiali saluti
L'anestetico non espleta azioni terapeutiche, serve a bloccare la conduzione dell'impulso a livello di un tronco nervoso. La sua azione si esaurisce con l'assorbimento e la metabolizzazione durando quindi solo poche ore, il farmaco finisce di agire nel momento in cui svanisce la sensazione di "intorpidimento" che induce per via del blocco della conduzione nervosa.
Non vedo come un'altra infiltrazione anestetica possa migliorare la situazione (che tende comunque ad una risoluzione spontanea).
Diversa invece è l'azione del cortisonico che espleta un'azione antiinfiammatoria.
Cordiali saluti
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#2]
Utente
Gent.mo Dott Di Iorio.
le infiltrazioni fatte sono una combinazione di anestetico e cortisone. il primo per lenire il dolore dato che gli antinfiammatori poco potevano e il cortisone come terapia farmacologia antinfiammatoria.
Potrei chiedere di non usare l'anestetico (dato che non ho più un dolore così insopportabile e ho oltretutto molta paura dei rischi dell'anestesia) ma la mia domanda è: è proprio necessario o con un pò di tempo in più può passare da solo senza pericolo che mi resti il fastidio a vita che sia un'alveolite o un'ipersensibilità del nervo?
Grazie infinite.
le infiltrazioni fatte sono una combinazione di anestetico e cortisone. il primo per lenire il dolore dato che gli antinfiammatori poco potevano e il cortisone come terapia farmacologia antinfiammatoria.
Potrei chiedere di non usare l'anestetico (dato che non ho più un dolore così insopportabile e ho oltretutto molta paura dei rischi dell'anestesia) ma la mia domanda è: è proprio necessario o con un pò di tempo in più può passare da solo senza pericolo che mi resti il fastidio a vita che sia un'alveolite o un'ipersensibilità del nervo?
Grazie infinite.
[#3]
"...il secondo giorno un'infiltrazione di solo anestetico più forte dle precedente".
E' questa la parte del discorso che non mi è chiara.
Comunque sia a 3 settimane dall'intervento il processo di guarigione nel sito chirurgico è già ben avviato ragion per cui in assenza di sintomatologia e segni clinici che non possono esser valutati mediante un consulto su internet ritengo qualsiasi tipo di infiltrazione in loco (anche del solo cortisonico) inutile se non controprducente.
Spero di non averla confusa ulteriormente.
cordiali saluti
E' questa la parte del discorso che non mi è chiara.
Comunque sia a 3 settimane dall'intervento il processo di guarigione nel sito chirurgico è già ben avviato ragion per cui in assenza di sintomatologia e segni clinici che non possono esser valutati mediante un consulto su internet ritengo qualsiasi tipo di infiltrazione in loco (anche del solo cortisonico) inutile se non controprducente.
Spero di non averla confusa ulteriormente.
cordiali saluti
[#4]
Gentile Signora,
in questo articolo viene descritta l'alveolite post-estrattiva, la sintomatologia, le terapie previste.
https://www.medicitalia.it/minforma/odontoiatria-e-odontostomatologia/304-l-alveolite-post-estrattiva-o-alveolite-secca.html
La sua condizione è molto simile, e probabilmente in via di guarigione considerando l'attenuarsi del dolore.
Cordiali SAluti
in questo articolo viene descritta l'alveolite post-estrattiva, la sintomatologia, le terapie previste.
https://www.medicitalia.it/minforma/odontoiatria-e-odontostomatologia/304-l-alveolite-post-estrattiva-o-alveolite-secca.html
La sua condizione è molto simile, e probabilmente in via di guarigione considerando l'attenuarsi del dolore.
Cordiali SAluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 18/10/2010.
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