Scioglimento o rammollimento moncone di supporto capsula
Buongiorno, circa 3 anni e mezzo fa mi veniva devitalizzato il penultimo molare inferiore, ridotto a moncone ed applicata una capsula in ceramica. Il mese scorso ho cominciato a sentire che la capsula non era più ben salda, dondolava leggeremente e dava fastidio mangiandoci sopra.
Oggi sono stata dal medico che aveva eseguito il lavoro. Mi ha tolto la capsula e mi ha detto che il moncone sotto si è "sciolto". In effetti il moncone è diventato marrone, l'interno era cavo ed i bordi superiori erano biancastri e rammolliti.
Ora sono rimasta senza capsula e mi è stata prospettata, a breve, l'estrazione della radice e, come unica soluzione, l'applicazione di un impianto fra non meno di 3 mesi.
Faccio presente che un anno fa esatto avevo fatto una visita di controllo, con rx, alla quale non era stato rilevato alcun problema alla capsula e che mi era stata eseguita un'otturazione mesiale al premolare adiacente. Dopo questo lavoro tra i due denti mi era rimasto dello spazio (che prima non c'era), e che causava il continuo insinuarsi di materiale.
La degenerazione del moncone mi è stata giustificata in modo vago, come una possibile intolleranza al cemento oppure ad una infiltrazione di saliva che avrebbe fatto cariare il moncone o addirittura per via di una mia predisposizione allo scioglimento dei denti, che di solito comincia da quelli devitalizzati. Il tutto quindi, secondo il dentista, x cause non direttamente imputabili a lui.
Tra l'altro ho anche un altro molare che ha subìto lo stesso trattamento (devitalizzazione + capsula) contemporaneamente a questo che ha avuto esito negativo e temo possa capitare la stessa cosa.
Sono un po' preoccupata.
Vorrei un vostro parere.
Grazie
Oggi sono stata dal medico che aveva eseguito il lavoro. Mi ha tolto la capsula e mi ha detto che il moncone sotto si è "sciolto". In effetti il moncone è diventato marrone, l'interno era cavo ed i bordi superiori erano biancastri e rammolliti.
Ora sono rimasta senza capsula e mi è stata prospettata, a breve, l'estrazione della radice e, come unica soluzione, l'applicazione di un impianto fra non meno di 3 mesi.
Faccio presente che un anno fa esatto avevo fatto una visita di controllo, con rx, alla quale non era stato rilevato alcun problema alla capsula e che mi era stata eseguita un'otturazione mesiale al premolare adiacente. Dopo questo lavoro tra i due denti mi era rimasto dello spazio (che prima non c'era), e che causava il continuo insinuarsi di materiale.
La degenerazione del moncone mi è stata giustificata in modo vago, come una possibile intolleranza al cemento oppure ad una infiltrazione di saliva che avrebbe fatto cariare il moncone o addirittura per via di una mia predisposizione allo scioglimento dei denti, che di solito comincia da quelli devitalizzati. Il tutto quindi, secondo il dentista, x cause non direttamente imputabili a lui.
Tra l'altro ho anche un altro molare che ha subìto lo stesso trattamento (devitalizzazione + capsula) contemporaneamente a questo che ha avuto esito negativo e temo possa capitare la stessa cosa.
Sono un po' preoccupata.
Vorrei un vostro parere.
Grazie
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Gentile Signora,
di solito in questi casi la distruzione cariosa del moncone è dovuta ad un imperfetto sigillo tra moncone e corona protesica presumibilmente per la dissoluzione del cemento definitivo: attraverso la fessura saliva si infiltra e quindi i batteri cariogeni possono svolgere la loro azione distruttiva.
Spesso è possibile recuperare l'elemento dentario ed a volte la corona protesica usata come porta-impronta con la costruzione di un perno-moncone in lega metallica da realizzare con la collaborazione del laboratorio odontotecnico.
Ovviamente bisogna valutare caso per caso.
Cordiali Saluti
di solito in questi casi la distruzione cariosa del moncone è dovuta ad un imperfetto sigillo tra moncone e corona protesica presumibilmente per la dissoluzione del cemento definitivo: attraverso la fessura saliva si infiltra e quindi i batteri cariogeni possono svolgere la loro azione distruttiva.
Spesso è possibile recuperare l'elemento dentario ed a volte la corona protesica usata come porta-impronta con la costruzione di un perno-moncone in lega metallica da realizzare con la collaborazione del laboratorio odontotecnico.
Ovviamente bisogna valutare caso per caso.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
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Una durata di soli tre anni è davvero un pò allarmante per un lavoro protesico.Un simile evento è da considerarsi un insuccesso,qualunque sia la causa.in genere un professionista che sia tale di fronte a simili casi qualche genere di valutazione dovrebbe farla,se non altro in ordine ad un fattore economico.Cordiali saluti
Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,
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La degenerazione del moncone mi è stata giustificata in modo vago, come una possibile intolleranza al cemento oppure ad una infiltrazione di saliva che avrebbe fatto cariare il moncone o addirittura per via di una mia predisposizione allo scioglimento dei denti, che di solito comincia da quelli devitalizzati. Il tutto quindi, secondo il dentista, x cause non direttamente imputabili a lui.
Tutte balle.
TUTTE le cause, a meno che lei non si lavi i denti, SONO IMPUTABILI a lui.
Se non si lava i denti, la causa è imputabile a lei.
Tutte balle.
TUTTE le cause, a meno che lei non si lavi i denti, SONO IMPUTABILI a lui.
Se non si lava i denti, la causa è imputabile a lei.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
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Ex utente
Ringrazio tutti i sigg. medici per le risposte finora fornitemi.
Ormai so che non posso più recuperare il dente, ma sarò obbligata a fare un impianto.
In realtà il dentista (che comunque, per onor del vero, gode di buona reputazione) mi ha subito detto che "nonostante tutto" lo studio, per "venire incontro al paziente", riconoscerebbe sul nuovo lavoro (impianto) uno sconto pari al 30% della spesa sostenuta precedentemente per la protesi (quella non andata a buon fine).
A me sembra poco considerando che, come avete confermato anche Voi, il danno è imputabile a lui, il poco tempo che è durato il lavoro precedente - ca. 4 anni -, il danno sia estetico che materiale a cui andrò incontro (ca. 6 mesi senza un dente che oltre tutto mi è fondamentale x la masticazione), e tutto il resto - non ultimo il lavoro dell'impianto che dovrò subire, di cui avrei volentieri fatto a meno.
So che questo non è vostro compito, ma posso chiederVi quanto, secondo Voi, sarebbe onesto riconoscermi economicamente parlando?
Come dovrei agire?
Grazie di nuovo
Ormai so che non posso più recuperare il dente, ma sarò obbligata a fare un impianto.
In realtà il dentista (che comunque, per onor del vero, gode di buona reputazione) mi ha subito detto che "nonostante tutto" lo studio, per "venire incontro al paziente", riconoscerebbe sul nuovo lavoro (impianto) uno sconto pari al 30% della spesa sostenuta precedentemente per la protesi (quella non andata a buon fine).
A me sembra poco considerando che, come avete confermato anche Voi, il danno è imputabile a lui, il poco tempo che è durato il lavoro precedente - ca. 4 anni -, il danno sia estetico che materiale a cui andrò incontro (ca. 6 mesi senza un dente che oltre tutto mi è fondamentale x la masticazione), e tutto il resto - non ultimo il lavoro dell'impianto che dovrò subire, di cui avrei volentieri fatto a meno.
So che questo non è vostro compito, ma posso chiederVi quanto, secondo Voi, sarebbe onesto riconoscermi economicamente parlando?
Come dovrei agire?
Grazie di nuovo
[#6]
Ex utente
Un'ulteriore informazione:
il medico dentista mi ha detto che dopo l'estrazione del moncone e relativa radice(che avverrà a fine mese), dovrò aspettare circa 3 mesi prima di poter procedere con l'impianto, per attendere che l'osso si rimetta a posto (credo di aver capito così). E' corretta questa prassi?
Non vorrei andare incontro ad altri disagi.
Grazie
il medico dentista mi ha detto che dopo l'estrazione del moncone e relativa radice(che avverrà a fine mese), dovrò aspettare circa 3 mesi prima di poter procedere con l'impianto, per attendere che l'osso si rimetta a posto (credo di aver capito così). E' corretta questa prassi?
Non vorrei andare incontro ad altri disagi.
Grazie
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Non c'è una regola ferrea ma una regola di "buon senso" in caso come questi.
Non tutte le ciambelle riescono con il buco.
Siamo umani anche noi dentisti, e possiamo sbagliare.
E casi del genere succedono anche a me, non sono certo infallibile.
Personalmente, quando succede un problema come il suo, riconosco che probabilmente è stato un mio errore, una mia valutazione errata.
Anche se il paziente magari mi ha forzato la mano chiedendomi il tentativo di salvataggio di un dente su cui non credevo.
Normalmente io mi comporto così in un caso del genere: l'impianto lo paga il paziente, la corona la rifaccio a mie spese.
E' quello che io ritengo giusto (valutazione soggettiva), considerato anche il rapporto di fiducia che desidero instaurare con i miei pazienti.
In genere questa decisione che, come si suol dire, "taglia la testa al toro" senza troppe discussioni viene apprezzata.
Altri dentisti si comportano legittimamente in altro modo.
Legittimamente, perchè l'obbligo del dentista non è quella del risultato, ma quella di mettercela tutta e di lavorare al meglio.
Come leggittimamente il paziente può decidere di approdare ad altri professionisti e pubblicizzare ad altre persone altrettanto legittimamente il trattamento che a loro è stato riservato.
Si può anche procedere all'impianto contestualmente all'estrazione, ma anche la prassi di attendere 3 mesi è corretta.
Non tutte le ciambelle riescono con il buco.
Siamo umani anche noi dentisti, e possiamo sbagliare.
E casi del genere succedono anche a me, non sono certo infallibile.
Personalmente, quando succede un problema come il suo, riconosco che probabilmente è stato un mio errore, una mia valutazione errata.
Anche se il paziente magari mi ha forzato la mano chiedendomi il tentativo di salvataggio di un dente su cui non credevo.
Normalmente io mi comporto così in un caso del genere: l'impianto lo paga il paziente, la corona la rifaccio a mie spese.
E' quello che io ritengo giusto (valutazione soggettiva), considerato anche il rapporto di fiducia che desidero instaurare con i miei pazienti.
In genere questa decisione che, come si suol dire, "taglia la testa al toro" senza troppe discussioni viene apprezzata.
Altri dentisti si comportano legittimamente in altro modo.
Legittimamente, perchè l'obbligo del dentista non è quella del risultato, ma quella di mettercela tutta e di lavorare al meglio.
Come leggittimamente il paziente può decidere di approdare ad altri professionisti e pubblicizzare ad altre persone altrettanto legittimamente il trattamento che a loro è stato riservato.
Si può anche procedere all'impianto contestualmente all'estrazione, ma anche la prassi di attendere 3 mesi è corretta.
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Ex utente
Gent.mo dr. Formentelli, La ringrazio per avermi voluto fornire questa Sua ulteriore opinione, che sicuramente mi aiuterà a gestire la questione in oggetto, anche economicamente parlando.
Anch'io, nonostante l'iniziale scoramento, ho accettato l'idea che anche un professionista possa incorrere in un errore. Spero il professionista in questione sia altrettanto pronto ad ammetterlo a e comportarsi correttamente nei miei confronti.
Anch'io, nonostante l'iniziale scoramento, ho accettato l'idea che anche un professionista possa incorrere in un errore. Spero il professionista in questione sia altrettanto pronto ad ammetterlo a e comportarsi correttamente nei miei confronti.
[#9]
Ex utente
Spero di non approfittare troppo della Vs. disponibilità, ma oggi ho fatto una nuova scoperta in merito al lavoro del mio dentista e vorrei chiederVi un'ulteriore opinione.
Nel mio primo intervento, scrivevo che l'anno scorso avevo fatto un'otturazione del premolare adiacente al molare ricoperto. Ebbene, oggi guardandomi con lo specchietto mi sono accorta che il premolare, che un anno esatto fa mi è stato otturato, ha ancora una grossa carie sulla parete che prima era nascosta dalla corona adiacente. La cosa che mi sembra strana è che questa carie è alla base del dente, proprio appena sotto la recente otturazione in amalgama.
Possibile che proprio lì si sia sviluppata ex-novo un'altra carie? O piuttosto il dentista, ancora una volta, ha eseguito un lavoro mal fatto lasciando residui cariosi?
Sono molto delusa. Venerdì devo recarmi allo studio per l'estrazione del moncone+radice degenerato e per la pianificazione dei lavori successivi.
Ma a questo punto ho dei dubbi...
Nel mio primo intervento, scrivevo che l'anno scorso avevo fatto un'otturazione del premolare adiacente al molare ricoperto. Ebbene, oggi guardandomi con lo specchietto mi sono accorta che il premolare, che un anno esatto fa mi è stato otturato, ha ancora una grossa carie sulla parete che prima era nascosta dalla corona adiacente. La cosa che mi sembra strana è che questa carie è alla base del dente, proprio appena sotto la recente otturazione in amalgama.
Possibile che proprio lì si sia sviluppata ex-novo un'altra carie? O piuttosto il dentista, ancora una volta, ha eseguito un lavoro mal fatto lasciando residui cariosi?
Sono molto delusa. Venerdì devo recarmi allo studio per l'estrazione del moncone+radice degenerato e per la pianificazione dei lavori successivi.
Ma a questo punto ho dei dubbi...
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Non posso dirle se è una nuova carie ex-novo o se questo nuovo "rammollimento" è ancora il risultato di residui cariosi lasciati durante la vecchia otturazione.
Che aspetta ad affidarsi a capaci e preparate mani?
Che aspetta ad affidarsi a capaci e preparate mani?
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 7.5k visite dal 15/10/2010.
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