I sintomi sarebbero riapparsi, non sarebbe stato improbabile pensare ad un intervento

Da qualche anno, periodicamente, mi si ingrossa sempre la guancia destra, a cominciare dalla base dell'orecchio. Mi sono fatto visitare in una struttura pubblica (otorinolaringoiatria) e mi è stato detto che si trattava di una specie di parodontite e che, se i sintomi sarebbero riapparsi, non sarebbe stato improbabile pensare ad un intervento. A dire il vero c'è stato un lungo periodo di tregua dalla manifestazione dell'ultimo ingrossamento, ma adesso, da alcuni giorni, per quanto l'ingrossamento in questione non sia eccessivo come le precedenti volte, esso non accenna a scemare. In attesa di consultare uno specialista ho fatto una ricerca in rete e mi sono convinto che trattasi proprio di adenoma pleomorfo. Vorrei sapere, pertanto, se ci sono dei centri d'eccellenza in Sicilia a cui rivolgersi e, nel caso di un intervento, quali tracce rimangono sulla guancia (cicatrici o altro). Grazie.
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92
Gentile Signore,
l'autodiagnosi è la malattia peggiore, lasci pertanto che siano degli specialisti ad arrivare ad una conclusione certa.
L'adenoma pleomorfo non tende a ridursi nel tempo, la massa neoformata tende invece ad aumentare di volume, anche se lentamente nel tempo: le manifestazioni di aumento di volume di cui parla, soprattutto se sono a carico di una sola ghiandola salivare, possono piuttosto indirizzare verso una calcolosi salivare.
Sarebbe opportuno pertanto eseguire degli esami diagnostici tipo un'ecografia del collo; se dovesse essere repertata una neoformazione, si procede all'ago-aspirato per conoscerne la natura, oltre ad altri esami tipo RMN.
Per i centri di riferimento posso indicarle le cliniche univesitarie di maxillo-facciale o otorinolaringoiatria della sua città.
Cordiali Saluti


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4.1k 84
La patologia di cui lei si è autoaffetto non è "altalenante" ma una volta presente tende semai ad ingrandirsi col tempo (come giustamente osservato dal collega Palomba). Con buona robabilità si tratta o di un problema parotideo o dentale con qualche elemento in necrosi che ogni tanto si "acutizza". Una buona visita, anche odontoiatrica, potrebbe derimere i suoi dubbi?!
Saluti

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

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Dr. Alessandro Cappello Dentista 82 1
Dai sintomi riferiti escluderei la patologia da Lei sospettata. L'adenoma pleomorfo è una neoplasia benigna delle ghiandole salivari che si presenta sottoforma di una massa di consistenza duro-elastica, con una crescita molto lenta nel tempo, ma continua, clinicamente indolore. Nel suo caso invece si alternano periodi di tumefazione della guancia a periodi in cui tale segno scompare, per cui propenderei maggiormente per una patologia litiasica riguardante magari il dotto della ghiandola parotide che è situato proprio nello spessore della guancia. O in alternativa si potrebbe trattare di una patologia di origine dentale. Per questi motivi una visita approfondita dal suo dentista è d'obbligo.

Saluti

Dr. Alessandro Cappello

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Utente
Utente
Egr. Dottori Palomba, Muraca e Cappello, vi ringrazio per la vostra celere e competente risposta. Ho già prenotato uan risonanza magnetica alla zona parotidea dx. La farò entro 24 ore, anche se ritengo che il costo sia esorbitante, a dir poco (addirittura in un centro convenzionato col Servizio sanitario nazionale mi avevano detto che avrei dovuto aspettare fino al mese di aprile 2011!!). Il rigonfiamento alla guancia, come già accaduto altre volte, è quasi del tutto scemato. Mi riservo di comunicare, eventualmente, gli esiti dell'indagine. Grazie ancora.
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92
Gentile Signore,
in questi casi, anche per evitare spese esorbitanti, conviene procedere per gradi: per esempio iniziando con un'ecografia e nel caso di dubbi e necessità di approfondimento, procedere con una RMN.
Cordiai saluti
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4.1k 84
Non so se ha già provveduto ad eseguire la RMN ma sarebbe meglio,come affermato dal collega palomba, eseguire prima degli esami strumentali molto più gestibili economicamente che vanno dalla semplice ecografia alla rx con contrasto del dotto stenoideo.
La saluto
[#7]
Utente
Utente
Gent.mi Dott.ri, sono qui, per completezza, a riferire le risultanze della RMN. Scrivo le parti fondamentali: "In corrispondenza della ghiandola parotide di destra, nel polo infero-mediale, si rileva la presenza di una discreta dilatazione del dotto di Stenone, che presenta calibro massimo 6 mm in assenza per quanto valutabile di lesioni endoluminali di significato patologico; si rileva inoltre un modesto aumento volumetrico della ghiandola in toto rispetto alla controlaterale (66x35 mm nei diametri massimi), in assenza di immagini riferibili a lesioni focali o diffuse di significato patologico. Utile rivalutazione anche ecografica a distanza. Presenza di piccole tumefazioni linfonodali in corrispondenza delle catene laterocervicali superficiali e profonde da ambo i lati, non superiori al cm, di significato infiammatorio.". Questo è tanto. Cosa ne pensate? Cordiali saluti.
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Dentista attivo dal 2010 al 2010
Dentista
Caro Paziente come vede non è un adenoma secondo almeno il referto della RM.

Partirei da zero e mi rivolgerei ad un Parodontologo per una visita che accerti la presenza o no di una Parodontite.
Diagnosi che è sicura: la Parodontite o c'è o non c'è!

POI vedrebbe il Parodontologo stesso come procedere in caso negativo con una visita odontostomatologica totale e cervico facciale totale.

E si scoprirà la causa che vedrà non sarà misteriosa ma sicuramente d'ordinaria amministrazione!

Cordiali saluti
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92
Gentile Signore,
come era evidente già dal suo racconto e dalla prima diagnosi del suo otorinolaringoiatra, non vi sono evidenze di lesioni riferibile ad un adenoma pleomorfo.

Rileggendo la sua storia, è probabile che il suo otorino parlasse di PAROTITE e non di Parodontite, come Lei, senza colpe, probabilmente ha confuso: la sua patologia ghiandolare non presenta nessi di alcun tipo con patologie dentarie.

La dilatazione del dotto potrebbe anche essere congenita, considerando l'assenza di alterazioni delle struttura riferibili a patologie pregresse, peraltro mai iagnosticate.
Questa particolare conformazione potrebbe provocare il ristagno della saliva o comunque un flusso rallentato o irregolare e quindi favorire la formazione di calcoli salivari, non repertati al momento dalla RMN, ma che provocherebbero fino all'espulsione i momentanei aumenti di volume.

Non si può che procedere per ipotesi: segua comunque il consiglio del medico radiologo di sottoporsi ad esami ecografici di controllo.

Cordiali Saluti
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Dentista attivo dal 2010 al 2010
Dentista
Caro Paziente, l'ipotesi diagnostica del Dr. Palomba mi piace molto.

E' una via indicata da seguire indubbiamente.

Dovrebbe quando si riformasse la tumefazione fare una scialografia per la ricerca di calcoli mentre sono in atto,
ne parli colsuo Otorino o col Chirurgo Maxillo Facciale


Cordiali saluti.
[#11]
Utente
Utente
Sono grato a tutti i medici, proprio tutti, che mi hanno rispostocon gentilezza e competenza. Cercherò di fare tesoro dei buoni suggerimenti e dei consigli ricevuti. Cordialissimi saluti.
[#12]
Dentista attivo dal 2010 al 2010
Dentista
Grazie gentile paziente, fa sempre piacere vedere riconosciuta la propria professionalità!

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