Il risultato è stato che parecchi impianti sono stati inseriti nel seno mascellare
un impianto che " fa male" o si manifesta con " dolori" va rimosso
strano che nessuno le abbia risolto i suoi problemi
un impianto nel seno in assenza di processi infiammatori non dà nessun problemi e può essere tranquillamente lasciato in sede
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
Saluti
Dr. Sandro Compagni
Parodontologo, Gnatologo, Odontoiatra Sportivo, Odontologo Frorense
studiodentisticocompagni@gmail.com
www.studiodentistic
http://www.sicoi.it/index.php?option=com_contact&view=category&catid=12&Itemid=7&lang=it
Ma di abilissimi ne troverebbe certamente un gran numero,anche fra i non iscritti.
Cordiali saluti
Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,
Non rappresenta, di per sè, nessun problema.
Molte volte lo "sconfinamento" nel seno mascellare è ricercato intenzionalmente per ancorare l'impianto alla corticale e conserire quindi una stabilità migliore.
Purtroppo su questo sentirà pareri discordanti (come quello di chi le ha fatto rilevare questo aspetto come un problema); molti implantologi di scarsa esperienza ritengono questo un errore.
Personalmente, ad esempio, eseguo questa manovra di ancoraggio SEMPRE.
Gli impianti non devono dare fastidio, invece.
Se lo danno c'è un problema da risolvere.
Oltre ai soci delle varie società scientifiche, c'è anche un validissimo competente implantologo a Milano che parecchi di noi conoscono.
E anche io non le sto dando nessun nominativo.
Però è intervenuto in questa discussione...
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

A proposito del mio problema implantologico, vorrei sapere se l'eventuale estrazione di un impianto risulterebbe un'operazione particolarmente difficile come alcuni mi hanno prospettato. E soprattutto se risulta essere na via senza ritorno, ovvero un'operazione che non permetterebbe piùl'inserimento di un altro impianto.
Saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.

Saluti
altro è se la dolenzia è legata ad altri fattori, coem ad esempio assenza di gengiva aderente e gengivite marginale
cordiali saluti
Per quanto riguarda il dolore ritorno a ripetere che la sua descrizione è molto generica "I miei dolori si riferiscono all'arcata superiore sinistra" e poi "sono riconducibili agli impianti" su che base? E' la sua sensazione o è stata effettuata una visita clinica?
Il dolore di che tipo è? Continuo, pulsante, ad intervalli regolari, spontaneo o indotto? Ha dolori riferibili anche a problemi sinusali?
Mi sono spiegato adesso quando mi son permesso di dirle che la sua descrizione di dolore era generica?
In attesa La saluto cordialmente

Per dire la verità da quanto sono riuscita a capire su tre impianti messi "non molto bene" uno pare veramente compromesso, infatti oltre ad avere il problema come gli altri 2 di essere inserito nel seno (la qual cosa a questo punto credo non sia più il problema)è inserito nell'osso di 9 mm (a me sembra un pò poco...).L'impianto però non si muove anche perchè è unito all'altro impianto a fianco da una corona a due denti unica.
A me comunque fa male tutta l'arcata sinistra dove gli impianti sono in tutto 4, ma in realtà non riesco ad individuare esattamente da dove viene il dolore.
Anche la gengiva non è messa bene, nessuno fino ad ora le ha dato importanza, ma a me sembra parecchio rossa.
Inoltre se predo l'antibiotico dopo 4 o 5 giorni il dolore non scompare, ma risulta essere almeno tollerabile.
Un'ultima domanda, cosa ne pensa della chirurgia con il laser per questo tipo di rimozioni? La reputa necessaria nei casi di parziale osteointegrazione? Le chiedo questo poichè qualcuno mi ha prospettato una tecnica (credo tradizionale)che ha chiamato "carotaggio" con conseguente problema di insufficienza ossea per un successivo reimpianto.
Ed inoltre mi interesserebbe capire se presso il suo studio di Milano la chirurgia con il laser viene praticata.
Grazie già in anticipo ed un cordiale saluto
9mm possono essere del tutto sufficienti per la protesi su un impianto in assenza di alcun problema, ma se ho un impianto da 16 e solo 9 sono di integrazione è chiaro che ho 7mm di impianto che potrebbe avere processi infiammatori e allora devo rimuoverlo e non serve certo un carotaggio per farlo
penso che stiamo scendendo troppo nel tecnico senza alcuna documentazione per farlo e così facendo rischiamo di dare informazioni errate.
poi è lo specialista che deve capire perchè una paziente ha disturbi-dolori su una riabilitazione su impianti e le assicuro che come molti miei colleghi che le hanno risposto, non è certo difficile per cui non capisco come mai il suo problema non sia ancora stato risolto
cordiali saluti
Mettiamo dei punti fermi.
IMPIANTI NEL SENO MASCELLARE:
Chi se ne frega.
Fra l'altro ce ne si accorge da una panoramica, a meno di non essere orbi.
Se risultano tali solo alla TAC, si tratta di unm piccolo ancoraggio nella corticale del seno, operato senza forare la menbrana dello stesso, non di un impianto nel seno.
E comunque anche s eavesse forato, pace.
Non è per quello che, in genere, un impianto ha problemi.
9 MM DI OSSO DISPONIBILE:
Non sono tanti, ma neppure pochissimi.
Ma quelli sono, e non sono di più.
SOPRATUTTO in quelle condizioni, è importante andare a cercare un ancoraggio nella corticale del seno, anche se poi sicuramente ci sarà qualche collega idiota o in malafede pronto a criticare dicendo: "Guardi, le ha messo l'impianto nel seno mascellare".
RIMOZIONE DI UN IMPIANTO:
Un impianto da togliere muove.
Un impianto da conservare è fermo.
TUTTI gli impianti sono "parzialmente osteointegrati".
Anche quelli "che vanno bene" lo sono parzialmente (70%, 80%, 90%...).
Ma o sono fermi, o muovono.
Se muovono si tolgono così: piccola anestesia (spesso basta 1/3 di dose) e svitamento. Il tutto assolutamente indolore.
Tempo necessario: 10 secondi. A volte anche meno.
Ci possono essere delle retrazioni ossee che creano delle gengiviti marginali, come le ha descritto il dr. Finotti, e allora si decide volta per volta in base ad altri fattori che non è semplice spiegare on-line.
Si scrivono dei trattati su questo argomento.
Un impianto con alcuni millimetri di osteointegrazione (parziale, ripeto) si toglie comunque con una facilità paragonabile a quella di una estrazione dentaria.
Non so chi è il dentista che le ha parlato di chirurgia laser per togliere un impianto.
Sono gli effetti delle lauree prese per corrispondenza...
RIMETTERE UN IMPIANTO DOPO CHE NE E' STATO TOLTO UNO.
Circa 2/3 delle volte quando ne tolgo uno ne metto un'altro un pò più largo, in pochissimi minuti.
Altre volte le consizioni oggettive mi suggeriscono di aspettare un tempo variabile fra 20 giorni e 3-4 mesi prima di rimetterlo.
Ma altri implantologi preferiscono aspettare sempre.
Non c'è un modo giusto e uno sbagliato.
C'è soltanto un "pilota" che per andare da Piazza della Repubblica alla Darsena preferisce passare per Porta Romana mentre l'altro preferisce passare per il Castello Sforzesco.
Tutti e due arrivano a destinazione.
Poche sono le volte che, una volta rimosso un impianto, non ci sono più le condizioni per rimetterne un'altro.
PERCHE' VA MALE UN IMPIANTO:
Tutto è ricondicibile a 3 possibilità.
1) E' successo qualcosa nella fase chirurgica, magari non ce ne si accorge subito, ma pochi giorni dopo aver messo la protesi.
2) E' sbagliata la protesi, e fa saltare gli impianto sotto. In genere occorrono almeno alcuni mesi di funzionamento.
3) E' sbagliato il progetto implantologico o protesico: protesi apparentemente fatte bene ma inadeguate alla situazione, oppure numero, posizione e forma degli impianti inadeguati al carico che dovrebbero avere gli impianti.
Come vede, finora ci sono stati molti incompetenti che le hanno parlato di impianti.
Il vero problema è che in genere un paziente medio non ha le conoscenze culturali per difendersi dagli incapaci.

Spero proprio di trovare il professionsta giusto che si prenda a cuore il mio caso (e soprattutto che lo capisca...) e cerchi soprattutto di sollevarmi da questa situazione di continuo dolore che è veramente debilitante.
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