Comparsa di forte sensibilità dopo 3 mesi da un'otturazione
Gentili Dottori,
circa tre mesi fa mi è stata eseguita un'otturazione al secondo molare dell'arcata destra inferiore. Il dente era infatti cariato.
Nei giorni e nelle settimane successive il dente non mi ha mai dato alcun fastidio, né è comparso un aumento della sensibilità.
Alcuni giorni fa ho iniziato a sentire un lieve dolore all'atto della masticazione, localizzato "in alto", sulla superficie del dente. Il fastidio è andato avanti due o tre giorni e oggi, improvvisamente, si è aggiunta una tremenda sensibilità dentale, sempre chiaramente avvertibile in superficie e non a livello del colletto.
Il dente sembra essere diventato tutto ad un tratto sensibilissimo al caldo, al freddo, agli acidi e al dolce. Ho fatto la "prova del fuoco" con un succo di frutta freddo e ho visto le stelle. Il dolore ovviamente passa non appena cessa lo stimolo.
La cosa inquietante è che GIA' utilizzo regolarmente un dentificio contro la sensibilità dentale, visto che ho i colletti dell'arcata superiore sinistra leggermente scoperti, e nonostante questo il dente sembra totalmente indifferente all'azione di tale dentrificio.
Cosa può essere accaduto? Occorrerà ripetere l'otturazione o peggio devitalizzare il dente? Specifico che il materiale utilizzato è una pasta che si presenta bianca, molto simile al colore del dente naturale.
Purtroppo, essendo al momento all'estero, non posso rivolgermi al dentista di fiducia.
Grazie per l'attenzione!
circa tre mesi fa mi è stata eseguita un'otturazione al secondo molare dell'arcata destra inferiore. Il dente era infatti cariato.
Nei giorni e nelle settimane successive il dente non mi ha mai dato alcun fastidio, né è comparso un aumento della sensibilità.
Alcuni giorni fa ho iniziato a sentire un lieve dolore all'atto della masticazione, localizzato "in alto", sulla superficie del dente. Il fastidio è andato avanti due o tre giorni e oggi, improvvisamente, si è aggiunta una tremenda sensibilità dentale, sempre chiaramente avvertibile in superficie e non a livello del colletto.
Il dente sembra essere diventato tutto ad un tratto sensibilissimo al caldo, al freddo, agli acidi e al dolce. Ho fatto la "prova del fuoco" con un succo di frutta freddo e ho visto le stelle. Il dolore ovviamente passa non appena cessa lo stimolo.
La cosa inquietante è che GIA' utilizzo regolarmente un dentificio contro la sensibilità dentale, visto che ho i colletti dell'arcata superiore sinistra leggermente scoperti, e nonostante questo il dente sembra totalmente indifferente all'azione di tale dentrificio.
Cosa può essere accaduto? Occorrerà ripetere l'otturazione o peggio devitalizzare il dente? Specifico che il materiale utilizzato è una pasta che si presenta bianca, molto simile al colore del dente naturale.
Purtroppo, essendo al momento all'estero, non posso rivolgermi al dentista di fiducia.
Grazie per l'attenzione!
[#2]
Aggiungerei che la descrizione della sintomatologia depone per la perdita della vitalità pulpare,evento che richiede una terapia endodontica.Cordiali saluti
Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,
[#3]
Utente
Gentili Dottori,
vi ringrazio per le risposte.
Non pensavo che processi infiammatori della polpa dentaria potessero andare avanti anche dopo l'avvenuta otturazione: la carie non è forse stata rimossa del tutto? E' possibile che l'otturazione non sia stata eseguita correttamente?
Nel caso in cui il problema persista mi rivolgerò ad un dentista.
vi ringrazio per le risposte.
Non pensavo che processi infiammatori della polpa dentaria potessero andare avanti anche dopo l'avvenuta otturazione: la carie non è forse stata rimossa del tutto? E' possibile che l'otturazione non sia stata eseguita correttamente?
Nel caso in cui il problema persista mi rivolgerò ad un dentista.
[#4]
No,no è detto che la perdita di vitalità della polpa sia da mettere in relazione con una imprecisa o comunque non corretta esecuzione della otturazione,la pulpite è direttamente correlata con l'accumulo di processi infiammatori subiti dall'organo pulpare durante la vita.Quindi la carie con la sua distruzione e con la tossicità dei metaboliti batterici,la fresa del dentista con l'escavazione,i materiali odontoiatrici con la loro chimica.Il danno è stocastico ossia statistico e cumulativo,aggiunga poi tutti i danni derivanti dagli errori dei dentisti o peggio ancora degli abusivi.Alla fine si arriva alla pulpite irreversibile. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.6k visite dal 03/08/2010.
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