Molare devitalizzato
Salve e innanzitutto grazie per la consulenza che gentilmente saprete fornirmi.
Vi scrivo in quanto circa 7 mesi fa il dentista mi ha devitalizzato un molare superiore già dolorante da un pò. Il disturbo che avverto (dolore durante la masticazione e sensibilità allo stringimento delle mascelle)in seguito alla devitalizzazione non è affatto cambiato, anzi probabilmente è progredito. Sono ritornato dopo qualche mese dal dentista (dopo aver aspettato un pò, pensando che le radici dovessero aver il tempo di sanarsi a seguito delle cure canalari), e lo stesso ha insistito che avendo una carie sull'altro molare accanto, io non riuscissi a distinguere la provenienza del dolore, probabilmente dovuto all'altro molare anche da devitalizzare. Ovviamente essendo sicuro che il dolore provenisse dal molare già devitalizzato, mi sono guardato bene dal fare eseguire qualsiasi altro intervento sull'altro molare. Recentemente mi sono recato da un altro dentista, il quale dopo aver otturato la piccola carietta, che avevo sul molare accanto a quello devitalizzato, ha proceduto ad aprire il dente devitalizzato per veriicare le cause del dolore ancora persistente. Non ha trovato tutti e 3 i canali, si è fermato al secondo canale (nervo palatale così l'ha definito) che a sua detta sanguinava vistosamente. Secondo lo stesso, sarebbe inutile eseguire ulteriori cure canalari, in quanto il dente continuerà a duolermi per sempre. Unica soluzione è quella di procedere all'estrazione e innestare un impianto. Non essendo sicuro di questa scelta radicale, ho preferito far richiudere il dente. La domanda che vi pongo è: un dente in queste condizioni è possibile non sia più curabile e devo necessariamente perderlo? Continuando a tenermi questo sanguinamento interno (preciso che all'esterno la gengiva risulta sana)in cosa potrei incorrere, oltre che nel dolore? Grazie mille per la consulenza
Vi scrivo in quanto circa 7 mesi fa il dentista mi ha devitalizzato un molare superiore già dolorante da un pò. Il disturbo che avverto (dolore durante la masticazione e sensibilità allo stringimento delle mascelle)in seguito alla devitalizzazione non è affatto cambiato, anzi probabilmente è progredito. Sono ritornato dopo qualche mese dal dentista (dopo aver aspettato un pò, pensando che le radici dovessero aver il tempo di sanarsi a seguito delle cure canalari), e lo stesso ha insistito che avendo una carie sull'altro molare accanto, io non riuscissi a distinguere la provenienza del dolore, probabilmente dovuto all'altro molare anche da devitalizzare. Ovviamente essendo sicuro che il dolore provenisse dal molare già devitalizzato, mi sono guardato bene dal fare eseguire qualsiasi altro intervento sull'altro molare. Recentemente mi sono recato da un altro dentista, il quale dopo aver otturato la piccola carietta, che avevo sul molare accanto a quello devitalizzato, ha proceduto ad aprire il dente devitalizzato per veriicare le cause del dolore ancora persistente. Non ha trovato tutti e 3 i canali, si è fermato al secondo canale (nervo palatale così l'ha definito) che a sua detta sanguinava vistosamente. Secondo lo stesso, sarebbe inutile eseguire ulteriori cure canalari, in quanto il dente continuerà a duolermi per sempre. Unica soluzione è quella di procedere all'estrazione e innestare un impianto. Non essendo sicuro di questa scelta radicale, ho preferito far richiudere il dente. La domanda che vi pongo è: un dente in queste condizioni è possibile non sia più curabile e devo necessariamente perderlo? Continuando a tenermi questo sanguinamento interno (preciso che all'esterno la gengiva risulta sana)in cosa potrei incorrere, oltre che nel dolore? Grazie mille per la consulenza
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Dentista
C' è sicuramente un abuso del ricorso all' implantologia e spesso serve a "coprire" dei difetti nella terapia di un dente. Un endodonzista capace sa sicuramente salvare un dente con una buona terapia canalare. L' implantologia è una buona arma nelle mani del dentista ma bisogna considerare che un dente naturale è sempre meglio di qualunque impianto, anche perchè gli impianti non sono esenti da complicazioni, e queste eventuali complicazioni, a volte, sono più difficili da risolvere di quelle sui denti naturali (vedi peri-implantite).
Faccia curare il dente da un endodonzista e vedrà che non le farà più male e le durerà.
Saluti
Faccia curare il dente da un endodonzista e vedrà che non le farà più male e le durerà.
Saluti
[#3]
La possibilità della cura dipende dalle capacità del dentista ,è molto più facile inserire un impianto che eseguire una difficile terapia endodontica.Trovi un buon endodontista,magari lo cerchi fra questi.
http://www.endodonzia.it/odontoiatri/cartina.asp
Cordiali saluti
http://www.endodonzia.it/odontoiatri/cartina.asp
Cordiali saluti
Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,
[#5]
Il problema è trovarlo un collega ad Agosto,non saprei dirle,provi un pò con qualche telefonata.Altrimenti su
http://dentisti-italia.it/
c'è una pagina dedicata ai colleghi aperti in Agosto.
Cordiali saluti
http://dentisti-italia.it/
c'è una pagina dedicata ai colleghi aperti in Agosto.
Cordiali saluti
[#6]
E' possibile che il dente non sia curabile.
Sicuramente un collega endodonzista potrà avere delle chances in più, ma non è nemmeno sicuro che anche lui abbia successo.
Tante sono le cose che possono inficiare il successo di una terapia.
Più si va sul "difficile" (e quanto lei ha descritto non può certo definirsi una terapia semplice) più le porbabilità di successo diminuiscono.
A volte la scelta implantare è quella più logica, quella dal risultato più predicibile.
A volte ancora la scelta economicamente più favorevole per il paziente.
Io, per esempio, non mi sento di consigliare un difficile recupero dentale, che può facilmente costare più di 1.000 euro, quando stimo (potrei sempre sbagliare la stima, per carità...) che 2 su 3 andrà male nel giro di due/tre anni!
Meglio, in questo caso, un impianto.
Si spenderà di più, sicuramente, ma so che 9 su 10 fra 10 anni quell'impianto sarà ancora al suo posto funzionante.
Non può certamente essere nessuno di noi on-line a sentenziare se è meglio togliere il suo dente o curarlo...
Non l'abbiamo visitata!
Sicuramente un collega endodonzista potrà avere delle chances in più, ma non è nemmeno sicuro che anche lui abbia successo.
Tante sono le cose che possono inficiare il successo di una terapia.
Più si va sul "difficile" (e quanto lei ha descritto non può certo definirsi una terapia semplice) più le porbabilità di successo diminuiscono.
A volte la scelta implantare è quella più logica, quella dal risultato più predicibile.
A volte ancora la scelta economicamente più favorevole per il paziente.
Io, per esempio, non mi sento di consigliare un difficile recupero dentale, che può facilmente costare più di 1.000 euro, quando stimo (potrei sempre sbagliare la stima, per carità...) che 2 su 3 andrà male nel giro di due/tre anni!
Meglio, in questo caso, un impianto.
Si spenderà di più, sicuramente, ma so che 9 su 10 fra 10 anni quell'impianto sarà ancora al suo posto funzionante.
Non può certamente essere nessuno di noi on-line a sentenziare se è meglio togliere il suo dente o curarlo...
Non l'abbiamo visitata!
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.6k visite dal 03/08/2010.
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Approfondimento su Salute orale
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