Dolore a un dente devitalizzato
Buongiorno.
Ho un leggero fastidio ad un molare (il secondo inferiore destro) che mi è stato devitalizzato due anni fa. Il dente era stato otturato anni prima per una carie piuttosto profonda e non aveva più dato problemi, ma due anni fa, non so come, d'improvviso è sorto un dolore fortissimo che ha richiesto che il dente venisse aperto e che venisse effettuata una cura canalare: nella località dove mi trovavo (in ferie) è stato aperto e pulito, poi richiuso in modo posticcio, e dieci giorni dopo al mio rientro a casa è stato ripulito e richiuso definitivamente. Da allora non ho più grossi fastidi, se non di tanto in tanto. Adesso ho un lieve dolore interno che si irradia sotto alla mandibola, il dente non fa male a toccarlo e non sente né il caldo né il freddo, la gengiva è normale, però il dolore è localizzato nello stesso punto in cui si era manifestato quando è stato necessario devitalizzare. Il dolore non è intenso, sento come se avessi preso una botta al mento; a volte sparisce, e perdura comunque da qualche giorno, anche se mi sembra che stia regredendo, ma non del tutto. Ieri ho provato a prendere dell'ibuprofene, stessa cosa stamattina, ma la sensazione di fastidio non scompare.
Che cosa mi consigliate? È opportuno riaprire il dente, fare degli esami ulteriori, o è un assestamento normale che passerà col tempo? (tra una settimana riparto per le ferie...)
Grazie in anticipo.
Ho un leggero fastidio ad un molare (il secondo inferiore destro) che mi è stato devitalizzato due anni fa. Il dente era stato otturato anni prima per una carie piuttosto profonda e non aveva più dato problemi, ma due anni fa, non so come, d'improvviso è sorto un dolore fortissimo che ha richiesto che il dente venisse aperto e che venisse effettuata una cura canalare: nella località dove mi trovavo (in ferie) è stato aperto e pulito, poi richiuso in modo posticcio, e dieci giorni dopo al mio rientro a casa è stato ripulito e richiuso definitivamente. Da allora non ho più grossi fastidi, se non di tanto in tanto. Adesso ho un lieve dolore interno che si irradia sotto alla mandibola, il dente non fa male a toccarlo e non sente né il caldo né il freddo, la gengiva è normale, però il dolore è localizzato nello stesso punto in cui si era manifestato quando è stato necessario devitalizzare. Il dolore non è intenso, sento come se avessi preso una botta al mento; a volte sparisce, e perdura comunque da qualche giorno, anche se mi sembra che stia regredendo, ma non del tutto. Ieri ho provato a prendere dell'ibuprofene, stessa cosa stamattina, ma la sensazione di fastidio non scompare.
Che cosa mi consigliate? È opportuno riaprire il dente, fare degli esami ulteriori, o è un assestamento normale che passerà col tempo? (tra una settimana riparto per le ferie...)
Grazie in anticipo.
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Gentile Signora,
in questi casi conviene eseguire una rx endorale per verificare la presenza di un granuloma o di una cisti: in tal caso sarànecessario ripetere la terapia endodontica.
Cordiali Saluti
in questi casi conviene eseguire una rx endorale per verificare la presenza di un granuloma o di una cisti: in tal caso sarànecessario ripetere la terapia endodontica.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#3]
Utente
L'esame esterno del dente ha evidenziato quanto segue: nessuna dolorabilità, gengiva sana. Una radiografia ha mostrato che la devitalizzazione è arrivata quasi fino in fondo ai canali, salvo per un millimetro che ne è rimasto escluso (il dentista, che non è quello che mi ha finora curato, ipotizza che sia accaduto che il canale si era ristretto troppo per poterci arrivare). In corrispondenza del canale posteriore si nota una leggera infiammazione alla base della radice. Fortunatamente, né granulomi né cisti.
Dal momento che il dolore è in realtà solo un fastidio il dentista ha deciso di non intervenire; casomai, se si dovesse gonfiare, mi ha prescritto una cura di antibiotico (amoxicillina) + antidolorifico. Come ultima spiaggia ha detto che si potrebbe riaprire il dente, svuotarlo, disinfettarlo e riempirlo nuovamente cercando di arrivare fino in fondo al canale, ma se non ci si è riusciti la prima volta non è detto che ci si riesca adesso e quindi per ora esclude l'operazione.
Al momento il fastidio è molto limitato e mi attengo alle indicazioni del dentista. Una borsa del ghiaccio può servire a qualcosa?
Dal momento che il dolore è in realtà solo un fastidio il dentista ha deciso di non intervenire; casomai, se si dovesse gonfiare, mi ha prescritto una cura di antibiotico (amoxicillina) + antidolorifico. Come ultima spiaggia ha detto che si potrebbe riaprire il dente, svuotarlo, disinfettarlo e riempirlo nuovamente cercando di arrivare fino in fondo al canale, ma se non ci si è riusciti la prima volta non è detto che ci si riesca adesso e quindi per ora esclude l'operazione.
Al momento il fastidio è molto limitato e mi attengo alle indicazioni del dentista. Una borsa del ghiaccio può servire a qualcosa?
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non faccia nulla e lo tenga sotto osservazione e se dovesse peggiorare la riapertura con il ritrattamento si fa regolarmente, l'importante che sia fatta da un endodonzista esperto: non la definirei come ultima spiaggia ma come trattamento di routine nei denti già devitalizzati, per cui stia tranquilla il problema se si porrà è risolvibile se adeguatamente trattato
cordiali saluti
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#5]
Leggo una incongruenza nel suo racconto:
"In corrispondenza del canale posteriore si nota una leggera infiammazione alla base della radice. Fortunatamente, né granulomi né cisti."
La "leggera infiammazione", ammesso che esista, si chiama "GRANULOMA".
Non capisco come fa, il suo dentista, a dire: "fortunatamente nessun granuloma".
Senta un altro parere; potrebbe esserci una mancanza di studi (o di laurea).
E si accerti che il dentista (il prossimo, naturalmente...) usi la diga di gomma per curare i denti.
"In corrispondenza del canale posteriore si nota una leggera infiammazione alla base della radice. Fortunatamente, né granulomi né cisti."
La "leggera infiammazione", ammesso che esista, si chiama "GRANULOMA".
Non capisco come fa, il suo dentista, a dire: "fortunatamente nessun granuloma".
Senta un altro parere; potrebbe esserci una mancanza di studi (o di laurea).
E si accerti che il dentista (il prossimo, naturalmente...) usi la diga di gomma per curare i denti.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#7]
Utente
appurato che di granuloma si tratta e sanata la mia ignoranza in materia (ringrazio il dottor Formentelli) adesso la situazione è questa: fastidio pressoché scomparso, o quantomeno molto diminuito, senza ricorrere ad antidolorifici, sono in attesa di sviluppi, o meglio, di non-sviluppi. Sarò all'estero per tre settimane a partire da lunedì prossimo: è il caso che faccia il ritrattamento subito o posso aspettare settembre senza dover temere troppo dei peggioramenti improvvisi?
come può evolvere una situazione del genere?
come può evolvere una situazione del genere?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.8k visite dal 30/07/2010.
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