Forte nevralgia
Gentili medici, il mio problema inizia circa tre settimane fa, quando mi sono recata dal mio dentista (che mi conosce e mi cura da ormai 20 anni) per devitalizzare, in seguito a radiografia da lui effettuata, l'ultimo molare superiore sx. In quella seduta, dopo l'anestesia locale, il dentista ha iniziato a "pulire" il dente (credo si definisca così quell'operazione eseguita con degli aghi di diversa grandezza), operazione che mi ha provocato da subito un dolore al nervo, dolore che dal dente arrivava fino all'occhio. In seguito è stato chiuso il dente e mi è stato dato appuntamento per completare il lavoro. Dal quel momento il dolore non mi è più passato, anzi sembra essere peggiorato. Per spiegarmi meglio è un dolore che parte dal dente e passando dallo zigomo ariva fino all'orecchio e all'occhio, impedendomi addirittura di portare le lenti a contatto. Non avendo risolto il problema con OKI e VELAMOX che lui mi aveva consigliato, mi reco dal mio dentista, il quale non sa dirmi altro che la cosa a lui sembrava molto strana e che se il dolore non mi fosse passato non avrebbe potuto fare nulla. Mi ha aperto il dente, togliendomi la medicazione, e mi ha applicato del cotone con un antinfiamatorio locale, ma il dolore non ha accennato a diminuire. Prendo antibiotici da almeno 15 giorni (sono passata dal velamox al clavomed) e antinfiammatori (ora prendo il synflex) che mi provocano mal di stomaco da altrettanti giorni.
Vi chiedo dunque se secondo voi è opportuno continuare la terapia o se debba fare altro tipo di accertamenti. Non è la prima volta che devitalizzo un dente e l'atteggiamento del mio dentista, quasi incredulo e a quanto pare incapace di risolvere il problema, mi sta facendo preoccupare. Un vostro consiglio potrebbe essere davvero importante.
Vi chiedo dunque se secondo voi è opportuno continuare la terapia o se debba fare altro tipo di accertamenti. Non è la prima volta che devitalizzo un dente e l'atteggiamento del mio dentista, quasi incredulo e a quanto pare incapace di risolvere il problema, mi sta facendo preoccupare. Un vostro consiglio potrebbe essere davvero importante.
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Gentile Signora,
certamente il quadro non è confortante, ma senza una visione diretta e l'ausilio di rx endorali, è arduo poterla aiutare.
Certamente la terapia farmacologica che sta seguendo non soltanto è inutile ma dannossissima.
In casi del genere, se la sintomatologia non regredisce, e sono già 15gg, l'unica soluzione potrebbe essere alla fine l'estrazione.
Il dolore è iniziato contestualmente alla strumentazione o dopo l'applicazione del medicamento?
Cordiali Saluti
certamente il quadro non è confortante, ma senza una visione diretta e l'ausilio di rx endorali, è arduo poterla aiutare.
Certamente la terapia farmacologica che sta seguendo non soltanto è inutile ma dannossissima.
In casi del genere, se la sintomatologia non regredisce, e sono già 15gg, l'unica soluzione potrebbe essere alla fine l'estrazione.
Il dolore è iniziato contestualmente alla strumentazione o dopo l'applicazione del medicamento?
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#2]
Utente
Gentilissimo dott. Palomba, grazie davvero per la repentina risposta. Pensi che, stanca del terribile dolore, ho suggerito io stessa la soluzione dell'estrazone al mio dentista, il quale ha detto che senza anestesia - che in presenza di una tale infezione non avrebbe efficacia - il dolore sarebbe troppo forte e non gli permetterebbe di eseguire adeguatamente alcuna operazione. Il dolore è iniziato, in maniera più leggera, contestualmente alla strumentazione, prima dell'applicazione del medicamento, poi è andato sempre peggiorando. La carie non mi dava molto dolore, mi provocava qualche fastidio e la gengiva era un pò gonfia. I veri dolori sono iniziati solo dopo quella seduta. Cosa potrebbe essere accaduto? Davvero non riesco a capire.
Grazie ancora per l'attenzione.
Grazie ancora per l'attenzione.
[#3]
Gentile Signora,
è difficile dare una risposta, spesso alcuni medicamenti possono provocare la formazione di gas che rimanendo intrappolati all'interno del dente provocano pressione e di conseguenza un forte dolore, insopportabile e resistente ai comuni antiinfiammatori ed analgesici: praticamente bisogna rimuovere l'otturazione provvisoria ed il dolore cessa in pochi minuti o comunque diventa più sopportabile.
Questa può essere un'ipotesi.
Nel caso si dovesse decidere all'estrazione, se non vi è ascesso,l'intervento può essere eseguito comunque, previa un'efficace anestesia dei tessuti.
Cordiali Saluti
è difficile dare una risposta, spesso alcuni medicamenti possono provocare la formazione di gas che rimanendo intrappolati all'interno del dente provocano pressione e di conseguenza un forte dolore, insopportabile e resistente ai comuni antiinfiammatori ed analgesici: praticamente bisogna rimuovere l'otturazione provvisoria ed il dolore cessa in pochi minuti o comunque diventa più sopportabile.
Questa può essere un'ipotesi.
Nel caso si dovesse decidere all'estrazione, se non vi è ascesso,l'intervento può essere eseguito comunque, previa un'efficace anestesia dei tessuti.
Cordiali Saluti
[#4]
Utente
Gentile dott. Palomba, non credo il dolore possa dipendere dal medicamento, poichè questo mi è stato rimosso dopo qualche giorno e poichè il dolore è iniziato durante la strumentazione. Il dente infatti ora è scoperto, il dentista sta applicando solo del cotone imbevuto di antinfiammatorio, con scarsi risultati. Mi preoccupa il dolore intorno all'occhio e alla tempia, ma è normale?
Esiste dunque un'anestesia efficace anche in questi casi(il mio dentista sembra escluderlo!)?
Grazie!
Esiste dunque un'anestesia efficace anche in questi casi(il mio dentista sembra escluderlo!)?
Grazie!
[#6]
Solo una opinione di un modesto neurologo.
E se, senza fare troppo i giocolieri del dente, pensassimo ad una flogosi chimico meccanica retrograda del nervo trigemino?
Il territorio dice di si, e le caratteristiche di patia e dolorabilità anche.
Sig.ra, perchè nn esegue i potenzali evocati del troncencefalo, con studio delle curve trigeminali?
E se, senza fare troppo i giocolieri del dente, pensassimo ad una flogosi chimico meccanica retrograda del nervo trigemino?
Il territorio dice di si, e le caratteristiche di patia e dolorabilità anche.
Sig.ra, perchè nn esegue i potenzali evocati del troncencefalo, con studio delle curve trigeminali?
Dr. antonio spadaro
[#7]
Utente
Gentilissimo dott. Palomba e gentilissimo dott. Spadaro, il dolore è andato avanti per un pò, ma qualche giorno dopo la fine della terapia antibiotica e dopo un'ulteriore pulizia del canale (possibile solo dopo una forte anestesia) il dolore si è significativamente attenuato, anche se non è del tutto scomparso. Il mio dentista ha escluso la flogosi del trigemino, ha parlato piuttosto di una sinusite irritativa, credo l'abbia chiamata così. Aspetterò comunque che sia completata la devitalizzazione e se il dolore non dovesse passare del tutto potrei seguire il suo consiglio, dott. Spadaro.
Grazie di cuore dei preziosi consigli.
Grazie di cuore dei preziosi consigli.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.5k visite dal 05/07/2010.
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