Leucoplachia
Gentili Dottori vi racconto in breve la mia storia:
tutto è iniziato il 22 febbraio accusando un fastidio alla bocca,
precisamente lingua asciutta, sensazione di tanti spilli infilzati e un leggero bruciore, ho pensato che fosse causato da una stomatite così ho deciso di parlare al mio medico generico. Da una visita si è accorto che nella guancia desta c'erano delle macchie bianche dicendo che si trattava di Lichen e quindi mi dovevo rivolgere ad uno specialista.
Andai da un DERMATOLOGO anche lui disse che al 80% si trattava di linchen e quindi mi diede una cura a base, se ricordo bene ,di cortisone, con la speranza di miglioramenti. Ma non è stato così, infatti a controllo erano presenti altre macchie, a questo punto mi ha consigliato di fare la BIOPSIA per avere un quadro più chiaro.
In attesa del risulto della diagnosi mi sono spuntate anche delle macchie bianche sul pavimento delle lingua e prima di ciò una cosa molto strana, cioè una mattina mi sono svegliata con delle triature nere sulla lingua ma dopo una settimana sono scomparse mentre le macchie bianche erano ancora presenti.
Quando ho ritirato l'esito della biopsia (DIAGNOSI: SI OSSERVA IPERPLASIA EPIDERMICA, IPERCHERATOSI, ACANTOSI E DISPLASIA E FLOGOSI LICHENOIDE DEL COEION) il dermatologo mi ha diagnosticato non lichen ma inizio di leucoplachia. Non soddisfatta e per capire meglio andai da un patologo orale, anche lui ha fatto la sua diagnosi clinica : LICHEN, prescrivendomi una cura, ma niente da fare, nessun risultato positivo, quindi anche lui mi suggerisce di sottopormi ad una biopsia. OK! Adesso ho l’esito, DIAGNOSI ISTOLOGICA: MINUTO FRAMENTO DI MUCOSA E SOTTOMUCASA, CARATTERIZZATO DA IPERPARACHERATOSI, ACANTOSI E PAPILLOMATOSI DEL RIVESTIMENTO EPITELIALE E DA UN INFILTRATO FLOGISTICO DEL CHORION.
Carissimi Dottori sono nella confusione più totale?
Cosa significa tutto questo?
Cordiali saluti.
tutto è iniziato il 22 febbraio accusando un fastidio alla bocca,
precisamente lingua asciutta, sensazione di tanti spilli infilzati e un leggero bruciore, ho pensato che fosse causato da una stomatite così ho deciso di parlare al mio medico generico. Da una visita si è accorto che nella guancia desta c'erano delle macchie bianche dicendo che si trattava di Lichen e quindi mi dovevo rivolgere ad uno specialista.
Andai da un DERMATOLOGO anche lui disse che al 80% si trattava di linchen e quindi mi diede una cura a base, se ricordo bene ,di cortisone, con la speranza di miglioramenti. Ma non è stato così, infatti a controllo erano presenti altre macchie, a questo punto mi ha consigliato di fare la BIOPSIA per avere un quadro più chiaro.
In attesa del risulto della diagnosi mi sono spuntate anche delle macchie bianche sul pavimento delle lingua e prima di ciò una cosa molto strana, cioè una mattina mi sono svegliata con delle triature nere sulla lingua ma dopo una settimana sono scomparse mentre le macchie bianche erano ancora presenti.
Quando ho ritirato l'esito della biopsia (DIAGNOSI: SI OSSERVA IPERPLASIA EPIDERMICA, IPERCHERATOSI, ACANTOSI E DISPLASIA E FLOGOSI LICHENOIDE DEL COEION) il dermatologo mi ha diagnosticato non lichen ma inizio di leucoplachia. Non soddisfatta e per capire meglio andai da un patologo orale, anche lui ha fatto la sua diagnosi clinica : LICHEN, prescrivendomi una cura, ma niente da fare, nessun risultato positivo, quindi anche lui mi suggerisce di sottopormi ad una biopsia. OK! Adesso ho l’esito, DIAGNOSI ISTOLOGICA: MINUTO FRAMENTO DI MUCOSA E SOTTOMUCASA, CARATTERIZZATO DA IPERPARACHERATOSI, ACANTOSI E PAPILLOMATOSI DEL RIVESTIMENTO EPITELIALE E DA UN INFILTRATO FLOGISTICO DEL CHORION.
Carissimi Dottori sono nella confusione più totale?
Cosa significa tutto questo?
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Signora,
oltre alla diagnosi istologica bisogna tenere conto dell'aspetto clinico della lesione e delle modalità di presentazione.
Una leucoplachia tende a presentarsi in maniera meno repentina, di solito è silente, e quindi viene repertata occasionalmente e talvolta proprio in corso di visita odontoiatrica richiesta per altri motivi.
Le lesioni sono comunque isolate e non disseminate per tutta la mucosa orale.
La lesione licheniena ha modalità di presentazione che possono prevedere un'insorgenza anche improvvisa, con sintomatologia di accompagnamento, cioè bruciore, soprattutto se sono presenti lesioni erosive (rosse).
In caso di lesioni bianche, per ipercheratosi degli stati esterni della mucosa, spesso la sintomatologia è assente e la repertazione è talvolta occasionale.
Il referto dell'ultimo esame istologico non sembra contraddire la diagnosi di Lichen che ilcollega ha potuto redigere avvalendosi anche di un attento esame clinico.
In realtà oltre all'esame con le colorazioni standard, di solito ematossilina-eosina, del reperto bioptico, si esegue anche l'immunofluorescenza diretta per individuare determinate caratteristiche istologiche delle lesioni licheniene come il deposito di fibrinogeno nello strato basale ed i corpi fluorescenti per avere una maggiore conferma dell'ipotesi diagnostica.
Per quanto riguarda la terapia, si può dire che è indicata in presenza di sintomatologia di accompagnamento, bruciore, pizzicore, ecc,soprattutto se insopportabile: i tempi per almeno un controllo della sintomatologia e delle lesioni sono variabili da pz a pz a seconda dell'entità delle lesioni e comunque non sono brevi: praticamente se le lesioni sono silenti, la terapia potrebbe essere non necessaria, è importante però tenere sottocontrollo le lesioni periodicamente.
Le posso consigliare inoltre di evitare cibi speziati e piccanti per scongiurare un aumento della sensazione di bruciore.
Cordiali Saluti
oltre alla diagnosi istologica bisogna tenere conto dell'aspetto clinico della lesione e delle modalità di presentazione.
Una leucoplachia tende a presentarsi in maniera meno repentina, di solito è silente, e quindi viene repertata occasionalmente e talvolta proprio in corso di visita odontoiatrica richiesta per altri motivi.
Le lesioni sono comunque isolate e non disseminate per tutta la mucosa orale.
La lesione licheniena ha modalità di presentazione che possono prevedere un'insorgenza anche improvvisa, con sintomatologia di accompagnamento, cioè bruciore, soprattutto se sono presenti lesioni erosive (rosse).
In caso di lesioni bianche, per ipercheratosi degli stati esterni della mucosa, spesso la sintomatologia è assente e la repertazione è talvolta occasionale.
Il referto dell'ultimo esame istologico non sembra contraddire la diagnosi di Lichen che ilcollega ha potuto redigere avvalendosi anche di un attento esame clinico.
In realtà oltre all'esame con le colorazioni standard, di solito ematossilina-eosina, del reperto bioptico, si esegue anche l'immunofluorescenza diretta per individuare determinate caratteristiche istologiche delle lesioni licheniene come il deposito di fibrinogeno nello strato basale ed i corpi fluorescenti per avere una maggiore conferma dell'ipotesi diagnostica.
Per quanto riguarda la terapia, si può dire che è indicata in presenza di sintomatologia di accompagnamento, bruciore, pizzicore, ecc,soprattutto se insopportabile: i tempi per almeno un controllo della sintomatologia e delle lesioni sono variabili da pz a pz a seconda dell'entità delle lesioni e comunque non sono brevi: praticamente se le lesioni sono silenti, la terapia potrebbe essere non necessaria, è importante però tenere sottocontrollo le lesioni periodicamente.
Le posso consigliare inoltre di evitare cibi speziati e piccanti per scongiurare un aumento della sensazione di bruciore.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
[#2]
Utente
Prima di ogni cosa, grazie per il suo consulto.
Ma devo aggiungere qualcosa:
Lei mi dice che la leucoplachia è silente, ma il fastidio che avevo in bocca cioè bruciore e lingua secca da tempo non c'è, inoltre riesco a mangiare qualsiasi cosa, senza accusare fastidio. Riesco a vivere tramquillamente, desidero solo che mi venga detto con certezza il nome del mio problema. Inoltre leggendo su internet un referto istologico di LICHEN non sono presenti tutte queste parole mediche complicatissime, anzi li ho trovate come caratteristica della LEUCOPLACHIA.
Grazie sempre.
Ma devo aggiungere qualcosa:
Lei mi dice che la leucoplachia è silente, ma il fastidio che avevo in bocca cioè bruciore e lingua secca da tempo non c'è, inoltre riesco a mangiare qualsiasi cosa, senza accusare fastidio. Riesco a vivere tramquillamente, desidero solo che mi venga detto con certezza il nome del mio problema. Inoltre leggendo su internet un referto istologico di LICHEN non sono presenti tutte queste parole mediche complicatissime, anzi li ho trovate come caratteristica della LEUCOPLACHIA.
Grazie sempre.
[#3]
Gentile Signora,
non siamo Noi in questo sito a poter e dover formulare una diagnosi partendo da un semplice racconto e dalla lettura di un referto, nè Lei può farlo confrontando referti di diagnosi istologiche diverse: consegni il referto ottenuto recentemente al collega patologo per una conferma della diagnosi clinica, questo è l'iter più corretto.
Comprendo il suo smarrimento, ma diversamente non possiamo esserle d'aiuto.
Cordiali SAluti
non siamo Noi in questo sito a poter e dover formulare una diagnosi partendo da un semplice racconto e dalla lettura di un referto, nè Lei può farlo confrontando referti di diagnosi istologiche diverse: consegni il referto ottenuto recentemente al collega patologo per una conferma della diagnosi clinica, questo è l'iter più corretto.
Comprendo il suo smarrimento, ma diversamente non possiamo esserle d'aiuto.
Cordiali SAluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 20.5k visite dal 09/06/2010.
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