Impianto arcata inferiore

Salve vorrei chiedervi delucidazioni riguardo un problema verificatosi a mia madre per il quale non riusciamo ancora a trovare un’idonea soluzione. Esattamente un mese fa mia madre si è sottoposta dal suo dentista a 3 interventi per la realizzazione di 3 impianti, due riguardanti l’arcata inferiore e superiore sinistra e l’ultimo che ha causato il problema, realizzato per la mancanza di un solo molare nell’arcata inferiore destra. E’ proprio questo ultimo impianto che ha causato una serie di problemi a mia madre la quale non riesce a darsi pace per il dolore mentre la sua dentista dice che è tutto normale passerà. Ormai è un mese che va avnti questa storia e mi riferisce mia madre che dal momento in cui stavano effettuando l’operazione ha da subito avvertito come una scossa nella zona in cui stavano operando. Nel momento, anche se dolorosa, ha da subito pensato che fosse normale ma da allora il dolore non si è mai placato anzi tende a rimanere tale. Nello specifico e per cercare di farvi capire meglio, mia madre mi riferisce di avvertire un formicolio e un addormentamento seguito da dolore di tutta l’area circostante l’intervento. In particolar modo le labbra, che mi dice un dolore come se avesse delle piaghe dovute ad ustioni, anche se esternamente non è visibile nulla che sia riconducibile al dolore. Esasperata, torna dal dentista che decide di fare una lastra per vedere se l’impianto è apposto, anche da questa verifica il dentista dice che non ci sono problemi e che secondo lui presume che si possa essere formata una sacca di sangue che solo al momento del suo riassorbimento cesserà di conseguenza il dolore. Non sapendo più come tranquillizzare mi madre esasperata dal problema ho chiesto anche ad una radiologa amica di famiglia che mi ha invece consigliato per vedere meglio il problema un dentoscan. Alla luce di quanto avete potuto intuire cosa devo fare per risolvere il problema che sembra non avere fine?

Cordiali saluti
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
temo ci sia stato un problema per contatto con gli strumenti utilizzati nella preparazione dell'osso o con l'impianto del nervo mandibolare.
difficile possa regredire spontaneamente e completamente
la valuatzione radiologica può dire se è necessaria la rimozione dell'imnpianto che in tal caso va fatta al più presto se fosse in contatto con il nervo mentre se non in contatto potrebbe essere inutile rimuoverlo.
in tutti i casi associare una terapia adeguata potrebbe essere utile
meglio di tutto comunque un consulto da un esperto implantologo che dia risposte attendibili
cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
Utile in questo caso effettuare una indagine radiografica mirata (TAC)e se l'impianto è in stretta contiguità col canale mandibolare rimuoverlo o sollevarlo un pò se lo spazio interarcata lo permette (o il livello osseo).
Se invece l'impianto si trova in posizione "innocente", potrebbe trattarsi di un trauma chirurgico o da stiramento dl lembo linguale o da ago. in questo caso bisogna attendere ed avere pazienza.
saluti

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la rapidità della risposta e per le informazioni preziose. Domani mattina mi adopererò per effetuare al più presto un dentoscan a mia madre
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Utente
Utente
Salve questa mattina chiamndo la Dr.ssa al telefono mi ha riferito nuovamente di non preoccuparsi che è solamente un'edema a distanza per un accumulo di sangue che comprime il nervo e quindi bisogna aspettare che si riassorba questo grumo attraverso idonea terapia farmacologica che avrebbe prescritto questo mattina. Secondo lei un caso raro 1 su 1000 ma può succedere per lei è il primo caso. Personalmente dopo un mese di sofferenze di mia madre vado ad effettuare un dental scan questa mattina che poi farò vedere ad un implantologo.

Scusate e grazie ancora
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Utente
Utente
Ecco cosa dice il referto medico della tac(dentalscan)

TC DENTASCAN ARCATA SUPERIORE:
Esiti di pregressi trattamenti ortodontici.
Minima flogosiperi-apicale della vite posizionata in corrispondenza di 14.
Nella norma le corticalivestibolare e palatale.Regolare il tenore calcico della spongiosa.

TC DENTASCAN ARCATA INFERIORE:
Si segnala vite in corrispondenza di 46 la cui posizione caudale entra in contatto con la parete supero-mediale del canale mandibolare.
Disodontiasi di 38 che appare incluso con deviazione distoangolare. Il canale mandibolare decorre normalmente e mostra bordi tenuemente calcifici. Regolari le corticali vestibolare e linguale. Nella norma il tenore calcico della spongiosa.

Mi sembra di aver capito dal medico radiologo che l'impianto ha invaso il canale mandibolare causando lo schiacciamento del nervo, è giusto?
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
TC DENTASCAN ARCATA INFERIORE:
Si segnala vite in corrispondenza di 46 la cui posizione caudale entra in contatto con la parete supero-mediale del canale mandibolare.
l'impianto è in contatto marginale ma probabilmente la fresa ha determinato il trauma
la rimozione dell'impianto potrebbe essere utile ma anche del tutto inutile se il danno è stato provocato dalla fresa
se ci sarà un recupero bisognerà comunque attendere qualche mese
cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie per la tempestiva e tecnica risposta questo portale medico è superlativo. Ho provato in passato con un altro paio di soluzioni web ma mai alcuna risposta.

Sono appena tornato ora dal medico dentista che ha eseguito l'impianto su mia madre. Mostrandogli il referto del medico radiologo ha subito esclamato perfetto ero sicura che era tutto apposto. Ho subito voluto precisare che il radiologo mi ha invece riferito che il problema risiede nel posizionamento dell'impianto che invade il canale mandibolare e quindi conprime il nervo provocando dolore e che era auspicabile la rimozione o lo spostamento dell'impianto. Secondo la professionista esecutrice invece, l'impianto nel suo posizionamento è perfetto e non va rimosso, è semplicemnte un accumulo di sangue che provoca una compressione a distanza del nervo. Io le ho detto che nel dubbio sentirò sicuramente una terza persona, in questo caso un esperto in implantologia.
Secondo voi, da quanto avete potuto capire dov'è la verità? Conoscete eventualmente un bravo implantologo nella provincia di Pescara da cui potrei fare una visita chiarificatrice.

Cordiali saluti
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Togliere l'impianto immediatamente: è l'unico modo per sperare in un recupero della situazione e nella guarigione.

Se è la prima volta che è successo alla dottoressa un inconveniente del genere, probabilmente non ha fatto molti impianti.

E' inaccettabile comunque la sottovalutazione dell'evento, o delle parole rassicuranti quando non c'è nulla da rassicurare.

Dr. Paolo Squillantini,
VIA CESARE BATTISTI 52100 Arezzo
Telefono: 0575 911468

E' il più vicino a lei che conosco.
Esperto e molto umano.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Utente
Utente
Dottori vi ringrazio molto per le preziose informazioni. Spero di trovare un professionistà serio in grado di recuperare la situazione di mia madre. Dr.Formentelli la rigrazio personalmente per il nominativo ma Arezzo è troppo lontana.

Un saluto a tutti