Fortissima intolleranza a materiali odontoiatrici

Da circa due anni sto vivendo una condizione che mi ha radicalmente cambiato la vita. Ho subito due rimozioni di otturazioni in amalgama (in una di queste il dente è stato poi rimosso) e sostituzioni con materiale composito. Da allora ho sofferto e soffro tuttora di assoluta intolleranza ad ogni tipo di materiale compreso compositi, cementi, oro e ceramica. Nella disperazione e nella necessità di sopravvivere a sintomi tremendi (bruciore terribile a bocca lingua e stomaco e sapore amaro come il fiele come se inalassi continuamente gas, male agli arti dolore alle gambe, formicolii e molto altro) sono andato da vari dentisti i quali, denigrando il lavoro del collega precedente, sostituivano e consigliavano fino ad arrivare a ricoprire i monconi con capsule dapprima in resina poi in oro-ceramica (che ho tolto entrambe in quanto insopportabili). In questo modo le mie condizioni, comprese quelle economiche, sono divenute sempre più disastrose senza però risolvere le reazioni, anzi peggiorandole. Ho perso il lavoro e la casa e ho problemi familiari ed economici molto seri, già difficilmente affrontabili in condizioni normali, continuare in questo modo è impossibile.
questo è il "riassunto" delle mie principali vicissitudini fisiche:
- 3 anni: riferita da mia sorella ingestione da farmaci e relativo ricovero, coma e lavanda gastrica.
- 7-8 anni: operazione al condotto urinario in anestesia generale con etere, ricordo tutto perfettamente prima e dopo essermi svegliato. Nessun problema a riguardo.
- 17 anni: tonsillectomia – fortissima scarica elettrica alla testa durante l’iniezione dell’anestesia generale. Al risveglio incapacità di parlare per ore. Convulsioni durante l’operazione (comunicate successivamente dal professore). Tornato a casa crampi, dolori muscolari, frequenti “scariche elettriche” alla testa, formicolii diffusi, confusione mentale e movimenti involontari dei muscoli. Preso il plasil in compresse per un anno e mezzo, non sapevo di esserne allergico.
- 17-18 anni: 1-2 mesi dopo altra anestesia totale per appendicite in peritonite. Al momento dell’iniezione va meglio rispetto alla prima ma successivamente persistono (e aumentano) i sintomi. Ho passato 1 anno e mezzo terribile, non riuscivo più a dormire e continuavo ad avere queste reazioni inspiegabili fin quando mio fratello, vedendo cosa mi stavano somministrando (psicofarmaci e altre cose che non conoscevo), buttò ogni tipo di medicinale, plasil compreso. Ne sono venuto fuori in qualche modo con estrema fatica.
- Dai 18 ai 21 anni: ho lavorato come stagnatore per 10 ore al giorno in una coltre di fumi di stagno e bagni di clorotene in locale assolutamente privo di aspirazione.
- 22-23 anni : setto nasale e turbinati, colloquio con anestesista – tutto perfetto, risveglio privo di effetti particolari, perfettamente cosciente.
- 27 anni: il medico curante mi prescrive il plasil in punture per il mal di stomaco – già alla prima somministrazione serale sento i muscoli del corpo “muoversi da soli”, confusione mentale, depressione e stordimento. Il mattino successivo dopo l’iniezione insorgono crampi, reazioni muscolari e convulsioni. Il medico conferma la reazione allergica al plasil…
- dai 30 anni – forte allergia a polline e graminacee.
- 38 – 42 anni: cure dentali con amalgama.
- 38 anni: attacchi di panico e tachicardie.
- 42- 45 anni: l’automobile emana esalazioni di monossido di carbonio nell’abitacolo, cerco di risolvere il problema da vari meccanici ognuno dei quali sistema quello che ritiene essere la causa. Tutto questo è durato mesi con conseguente continua inalazione di sostanze tossiche. Sono stati sostituiti vari componenti che causavano perdite di olio o altro, sino ad arrivare al collettore di scarico crepato in più punti con conseguente immissione nell’abitacolo dei gas di scarico. Sono costretto a permutarla con un’altra nella quale riscontro l’odore delle plastiche per me intollerabile. Ancora spray antimuffa… Da lì l’acquisto di un’auto nuova ma ancora accuso i sintomi. Il capofficina decide dapprima di spruzzare all’interno dei condotti di aerazione un battericida antimuffa e successivamente di cambiare il condizionatore (perdeva gas) ed il radiatorino del riscaldamento (perdeva liquido). Il problema persiste e sono costretto ad acquistare un’altra vettura nuova. L’odore di nuovo già era per me molto difficile da sopportare ma speravo col tempo di abituarmi. Così non è stato, anzi col passare del tempo l’odore sgradevole era accentuato. I meccanici fanno la solita “igienizzazione” con battericidi antimuffa. Ricambio la vettura con un’altra nuova, identico discorso… Sono stato male per mesi e costretto al pronto soccorso, ora riesco finalmente a sopportarla ma ho una esagerata sensibilità agli odori.
- 45 anni: Sostituzione otturazioni in amalgama senza nessuna precauzione (diga, irrigazione o quant’altro) mercurio vaporizzato in bocca. Otturazioni sostituite con resine in composito. Assoluta intolleranza alle stesse e perenne ricerca di materiale sostitutivi senza alcun risultato se non quello di rovinarmi economicamente. Provato ogni tipo di cementazione: idrossidi di calcio, di zinco, vetroionomeri, diamond crown, amalgama, coperto i monconi con oro-platino, con oro-ceramica ma assoluta intolleranza, a tutt’oggi mi avvelenano rendendomi la qualità della vita davvero misera dato che questi sintomi sono divenuti ormai cronici e continui:
Sapore terribile in bocca e sensazione di stomaco “intossicato” come avessi inalato gas, male alle ginocchia e alle articolazioni, bruciore alle gengive e alla punta della lingua, fatica ad alzarmi da letto, debolezza, stordimento, rigidità muscolare, pesantezza alle gambe, formicolio mignolo e anulare mano sinistra, formicolio alle piante dei piedi specie il sinistro, fatica nei movimenti come andassi a rallentatore, sensazione di essere in “un’altra dimensione”, giramenti di testa, gambe “paralizzate” come fossero di piombo, fatica e dolore ad alzarmi dopo seduto.
Nei momenti di fase “acuta”: sensazione strana alla parte superiore delle mani, nelle vene, come un problema di circolazione, mal di stomaco (mi sento come intossicato) psicologicamente nervosissimo con pensieri non certo gradevoli…, movimenti involontari dei muscoli come avessi preso il plasil, incubi, sudore notturno, acufeni, vomito al mattino di saliva acidissima.
- Nel febbraio 2006 ho fatto alcuni esami al S.Orsola: in una visita il Dott. ...... sospetta una MCS, successivamente al Maggiore (tossicologia) mi invitano a fare esami allergologici-
Ospedale S.Orsola, Patch test serie odontoiatrica completa, risultati: Allergia a Nickel, Palladio, Thiomersal,
altri successivi: Allergia a Cobalto, Carbomix, Oro (risultato tre settimane dopo negativo...)
- febbraio 2007 - esami del sangue: Chetoni nelle urine (50), Ige totali 207, VES 32.
- Ieri - Anestesia locale per limatura moncone molare superiore in modo da provare a chiudere i due monconi (quello inferiore era già "preparato") con cappette in zirconio per verificare se finalmente riesco a "tamponare" ogni sapore, bruciore ecc. Non mi sento bene come ogni volta che vado dal dentista, presumo che l'anestesia non mi faccia molto bene e che tutto si "accumuli" in un fisico che sento già "pieno".

Qualunque cosa immetta nel mio fisico, si tratti di punture erbe o qualunque tipo di medicinale, mi arreca fenomeni di intolleranza enormi rendendo ancor più forte il mio stato di intossicazione già oltre il limite del sopportabile. In pratica non riesco a sopportare il (per me) veleno rilasciato dal composito delle otturazioni e i dentisti non se la sentono di togliermi la possibilità di masticare. Allo stesso tempo non posso continuare a soffrire in questo modo, da due anni ormai mi sento avvelenato e il mio fisico è al limite della sopportazione. Vari dentisti e dottori sospettano una intossicazione da metalli pesanti, altri sensibilità chimica multipla, altri problemi al fegato o allo stomaco (ernia iatale o altro)… di certo c’è che nessuna cura mi ha dato giovamento e che continuo a stare malissimo in un disagio fisico me psicologico che condiziona enormemente la qualità della mia vita.

Gli ultimi materiali usati (che ho tuttora in bocca nei 2 monconi in questione) sono nell’inferiore il filtek 3M e nel superiore un cemento usato per cure canalari (Calcimol LC Voco) all’idrossido di calcio, messo dal dentista come alternativa agli altri.
A tal proposito vorrei chiederle se il suddetto materiale usato esternamente può essere tossico e/o irritante o se invece ha gli stessi “effetti” di un normale composito e se può essere eventualmente lasciato sotto ad una eventuale cappetta in zirconio che sto facendo fare per vedere se cala la sensibilità.

grazie infinite.
[#1]
Dr. Emilio Nuzzolese Dentista, Gnatologo, Medico legale, Ortodontista 139
Piuttosto articolata la sua situazione. Ho necessità di leggere la sua richiesta con più calma e fare le mie valutazioni.
Le risponderò al più presto. Ad ogni buon conto non credo di aver letto di alcuna terapia per desensibilizzante o test allergici...
A presto.


Dott. Emilio Nuzzolese

Dott. Emilio Nuzzolese
Odontoiatra, Dottore di Ricerca
Chirurgia Orale, Odontologia Forense

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio Dottore per la rapida risposta. Ho fatto molto teswt allergici (prich e pach test, rast alimentari, eav)... riguardo ai prich alimentari non sono risultato allergico a particolari alimenti, il prich per polline e graminacee è positivo (ho una forte allergia) il patch test serie odonto ha dimostrato allergia a palladio nichel thiomersal. Altri patch hanno evidenziato allergia a cobalto carbomix e oro, quest'ultima poi risultata negativa al secondo test dopo un mese. L'eav (effettuato e pescara e san marino...) ha dimostrato parecchie intolleranze al punto di non riuscire a trovare nessun materiale compatibile. Ho provato varie gocce omeopatiche o rimedi ayurvedici, i primi sono risultati inefficaci, i secondi assolutamente hanno peggiorato la situazione e ho sospeso dopo 3 gg. Oggi stesso (tra poco) devo andare dal dentista e decidere se lasciare l'idrossido di zinco Calcimol Lc sotto alla cappetta o se sostituirlo con composito prima di mettere appunto la cappetta in zirconio. E' soprattutto quel materiale che mi rilascia questo sapore "acido", vorrei chiedere se, essendo un cemento canalare, l'uso esterno possa portare a forte irritazione delle mucose del palato e della lingua nonche bruciori di stomaco e se causa un ph alto all'interno del palato. Ho la lingua bianchissima anche se la pulisco spessissimo e un sapore insopportabile e "caustico". Il Calcimol Lc lasciato esternamente perde efficacia nel tempo o l'azione dell'idrosssido di calcio continua nel tempo? Nonostante siano passati 4 mesi continua a rilasciare questa acidità, aumentata moltissimo dopo una limatuira al moncone per "ospitare" meglio la futura cappetta di prova in zirconio. Pensavo di telefonare al dentista se cambiare o meno l'idrossido con composito sia per la tenuta che pee l'acidità del calcimol lc che, anche se lasciato sotto, non vorrei continuasse a crearmi problemi che ormai non riesco più a sopportare.
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Dr. Antonio Graziano Dentista 198 1
Gentile Paziente,
ha mai fatto dosaggi degli ormoni tiroidei o altra analisi strumentale per valutare lo stato della tiroide?
Dott.Antonio Graziano

Dr. Antonio Graziano, PhD
Odontoiatra
Dottore di Ricerca in Tecnologie Biomediche applicate alle Scienze Odontostomatologiche

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