Rischi derivanti da estrazione denti del giudizio inferiori
Salve a tutti.
Mi sono già sottoposto all'estrazione dei denti del giudizio superiori e tra qualche mese dovrei iniziare ad estrarre quelli inferiori.
Mi hanno detto e ho letto che queste estrazioni saranno più pericolose perchè in quel tratto di gengiva passano i nervi linguali e del labbro inferiore e l'arteria linguale.
Vorrei sapere cosa perderei se dovessero essere tranciati i nervi linguali o del labbro inferiore? Rimarrei paralizzato a vita?
Inoltre, vorrei sapere quali probabilità di tagliare questi nervi sussiste nel mio caso, visto che i denti sono posizionati in orizzontale con le radici rivolte verso le guance e le corone verso l'interno.
Per vostra comodità, ho caricato le due lastre della TC Cone Beam dei denti 38 e 48, mentre quello che segue è il referto.
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IMG 1-25 (ZONA 48)
Nelle immagini parassiali si evidenzia la corona in sede centrale e gli apici radicolari in sede centro-vestibolare a stretto contatto con la corticale vestibolare; il canale mandibolare decorre distalmente in sede linguale a stretto contatto con la corticale linguale ed in rapporto di vicinanza con l'apice posizionato centralmente; il canale prosegue centralmente ed inferiormente ed è in rapporto di stretta vicinanza con la radice.
IMG 26-50 (ZONA 38)
Nelle immagini parassiali si evidenzia la corona in sede centrale e gli apici radicolari in sede centro-vestibolare a stretto contatto con la corticale vestibolare; il canale mandibolare decorre distalmente in sede linguale a stretto contatto con la corticale linguale ed in rapporto di vicinanza con l'apice posizionato centralmente; il canale prosegue centralmente ed inferiormente ed è in rapporto di stretta vicinanza con la radice posizionata vestibolarmente.
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Immagini:
http://uptiki.com/images/wifcpxfngwxdf4sldszb.jpg
http://uptiki.com/images/rjzl3f3yt0zooj1hxgj3.jpg
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Ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e vi pongo cordiali saluti.
Mi sono già sottoposto all'estrazione dei denti del giudizio superiori e tra qualche mese dovrei iniziare ad estrarre quelli inferiori.
Mi hanno detto e ho letto che queste estrazioni saranno più pericolose perchè in quel tratto di gengiva passano i nervi linguali e del labbro inferiore e l'arteria linguale.
Vorrei sapere cosa perderei se dovessero essere tranciati i nervi linguali o del labbro inferiore? Rimarrei paralizzato a vita?
Inoltre, vorrei sapere quali probabilità di tagliare questi nervi sussiste nel mio caso, visto che i denti sono posizionati in orizzontale con le radici rivolte verso le guance e le corone verso l'interno.
Per vostra comodità, ho caricato le due lastre della TC Cone Beam dei denti 38 e 48, mentre quello che segue è il referto.
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IMG 1-25 (ZONA 48)
Nelle immagini parassiali si evidenzia la corona in sede centrale e gli apici radicolari in sede centro-vestibolare a stretto contatto con la corticale vestibolare; il canale mandibolare decorre distalmente in sede linguale a stretto contatto con la corticale linguale ed in rapporto di vicinanza con l'apice posizionato centralmente; il canale prosegue centralmente ed inferiormente ed è in rapporto di stretta vicinanza con la radice.
IMG 26-50 (ZONA 38)
Nelle immagini parassiali si evidenzia la corona in sede centrale e gli apici radicolari in sede centro-vestibolare a stretto contatto con la corticale vestibolare; il canale mandibolare decorre distalmente in sede linguale a stretto contatto con la corticale linguale ed in rapporto di vicinanza con l'apice posizionato centralmente; il canale prosegue centralmente ed inferiormente ed è in rapporto di stretta vicinanza con la radice posizionata vestibolarmente.
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Immagini:
http://uptiki.com/images/wifcpxfngwxdf4sldszb.jpg
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Ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e vi pongo cordiali saluti.
[#1]
Ciao gentile paziente,la tua domanda trova su internet una moltitudine di informazioni,te ne riassumo qualcuna con un semplice copia incolla,così avrai tutte le statistiche che chiedi,ed a seguire ti dirò cosa penso del caso specifico.
Estrazione dei denti del giudizio inferiori
La posizione anatomica dei rami terminali della branca mandibolare del trigemino spiega la frequenza delle lesioni iatrogene:
• il nervo linguale nella regione del terzo molare si trova in stretto rapporto con il piatto corticale linguale, ad un’altezza con la cresta alveolare molto variabile
• il NAI presenta diverse varianti morfologiche; la contiguità delle radici del terzo molare con il canale mandibolare è riportata del 62-88% dei casi, con una distanza variabile tra 2,5-6 mm sul piano verticale.
L’estrazione dei terzi molari mandibolari può esitare in danni neurologici dei rami linguale e alveolare inferiore (NAI) del nervo trigemino, riportati in letteratura con percentuali differenti:
• nervo linguale 0.6-8% (Bruce 1980)
• nervo alveolare inferiore 0.4-5% (Osborn 1985, tabella 3).
L’incidenza delle complicanze è maggiore in relazione a diversi fattori che aumentano la durata e la difficoltà dell’intervento:
• maggiore età del paziente a causa della completa formazione delle radici, riduzione dello spazio parodontale, maggiore densità e mineralizzazione ossea, maggiore incidenza di anchilosi
• inclusioni ossee totali, orizzontali, mesio-angolari e distoangolari
• interventi che portano all’esposizione e visualizzazione del NAI
• indagini radiologiche preoperatorie che mostrano rapporti di contiguità delle radici con il canale mandibolare, perdita della lamina dura, banda radiotrasparente che si sovrappone alle radici.
Il NAI presenta radiologicamente all’ortopantomografia e ai radiogrammi endorali un rapporto di contiguità apparente col canale mandibolare nel 62% dei casi, ma solo nel 7.5% si constata una reale relazione anatomica. I segni radiologici affidabili sono:
• una banda radiotrasparente sovrapposta ala radice depone per contiguità vera per il 75-93% dei casi
• l’interruzione del contorno del canale mandibolare indica che la radice pesca nel canale con un’affidabilità del 58%
• la presenza di un restringimento segmentale del canale indica che il nervo attraversa o è compreso tra gli apici nel 33% dei casi
La sproiezione dei radiogrammi endorali, peraltro, permette solo di determinare la posizione buccale o linguale del NAI e raramente di chiarire i rapporti verticali con le radici.
Gli esami radiologici che permettono l’individuazione del decorso del NAI sono la tomografia tradizionale a movimento ipocicloidale o spirale, la tomografia computerizzata con programma di ricostruzione multiplanare (Dentascan).
Per la lesione del NAI i meccanismi patogenetici più significativi sono riconducibili:
• al danno diretto per sezione provocato dall’ago d’anestesia o da strumentario chirurgico (leve, frese e cucchiai utilizzati per l’ostectomia e il curettaggio)
• al danno indiretto per compressione correlato all’edema e all’ematoma post-chirurgico, all’emorragia nel canale mandibolare o alla dislocazione di frammenti radicolari e ossei
• al danno indiretto per riscaldamento dell’osso (danno termico) secondario all’uso in profondità delle frese.
Per la lesione del nervo linguale i meccanismi più significativi sono riconducibili:
• alla sezione causata dall’ago da anestesia
• allo stiramento del fascio nervoso determinato dallo scollamento della mucosa linguale ad opera del divaricatore o retrattore. Si ritiene che il 20% rappresenti il limite massimo di allungamento di un nervo, oltre cui compaiano sovvertimenti strutturali. Altri autori fissano nel 6% il limite elastico, ma la velocità con cui avviene l’allungamento è un fattore determinante nella resistenza del nervo.
Il verificarsi di una lesione neurologica da avulsione esclude la responsabilità qualora sia dimostrabile un corretto comportamento in fase di diagnosi e chirurgia:
• l’ottenimento di un esplicito consenso informato (anche solo verbale del quale però si devono considerare di dimostrazione) del paziente sull’entità del rischio e sui rapporti costo beneficio dell’intervento, data l’incidenza e la gravità degli esiti
• l’esecuzione di esami radiologici standard e l’approfondimento con esami suppletivi nei casi a rischio; questi ultimi possono essere omessi solo in caso di rifiuto di paziente adeguatamente informato dell’aumento del rischio. Gli esami di primo livello (ortopantomografie e/o radiografie endorali) devono essere considerati sufficienti nella maggior parte dei casi e l’approfondimento con esami di secondo livello (TAC) eccezionale in quanto: in contrasto peraltro al principio della minor esposizione possibile della popolazione alle radiazioni; spesso ininfluenti sulla tecnica chirurgica che rimane invariata.
• applicazione di una corretta tecnica chirurgica; in pratica difficilmente dimostrabile a posteriori e quindi da considerarsi acquisita a priori in assenza di evidenza di grossolani errori
• il verificarsi di complicanze chirurgiche intraoperatorie (emorragie, fratture di radici che richiedano osteotomie o uso di leve in profondità) che condizionano l’estensione di un intervento, preliminarmente ipotizzabile privo di rischi. Importante a tale riguardo l’annotazione sulla cartella clinica appena dopo l’intervento, cioè in tempi non sospetti.
Lesione
Anni <25
Anni 25-35
Anni >35
n. totale lesioni
n. alveolare inf
1,2%
2,4%
2,7%
4,4%
n. linguale
0,6%
0,9%
1,8%
1,1%
Tabella 3 lesioni neurologiche da avulsione del dente del giudizio mandibolare (16.000 estrazioni eseguite su 9574 pazienti - Osborn 1985)
Ed eccomi a te adesso ,ho visionato le scansioni tc,avrai certo capito che le difficoltà chirurgiche sono medioalte,ma non proibitive,difficilmente potrai avere un danno neurologico serio,è però il caso che il tuo dentista sia sicuramente esperto in chirurgia orale,questo non vuol dire che debba rivolgerti ad un chirurgo maxillo facciale,ma semplicemente che il tuo dentista ti dia la sicurezza di esser capace,e non credo tu abbia motivo di dubitarne,così starei abbastanza tranquillo.Buon natale Orazio Ischia
Estrazione dei denti del giudizio inferiori
La posizione anatomica dei rami terminali della branca mandibolare del trigemino spiega la frequenza delle lesioni iatrogene:
• il nervo linguale nella regione del terzo molare si trova in stretto rapporto con il piatto corticale linguale, ad un’altezza con la cresta alveolare molto variabile
• il NAI presenta diverse varianti morfologiche; la contiguità delle radici del terzo molare con il canale mandibolare è riportata del 62-88% dei casi, con una distanza variabile tra 2,5-6 mm sul piano verticale.
L’estrazione dei terzi molari mandibolari può esitare in danni neurologici dei rami linguale e alveolare inferiore (NAI) del nervo trigemino, riportati in letteratura con percentuali differenti:
• nervo linguale 0.6-8% (Bruce 1980)
• nervo alveolare inferiore 0.4-5% (Osborn 1985, tabella 3).
L’incidenza delle complicanze è maggiore in relazione a diversi fattori che aumentano la durata e la difficoltà dell’intervento:
• maggiore età del paziente a causa della completa formazione delle radici, riduzione dello spazio parodontale, maggiore densità e mineralizzazione ossea, maggiore incidenza di anchilosi
• inclusioni ossee totali, orizzontali, mesio-angolari e distoangolari
• interventi che portano all’esposizione e visualizzazione del NAI
• indagini radiologiche preoperatorie che mostrano rapporti di contiguità delle radici con il canale mandibolare, perdita della lamina dura, banda radiotrasparente che si sovrappone alle radici.
Il NAI presenta radiologicamente all’ortopantomografia e ai radiogrammi endorali un rapporto di contiguità apparente col canale mandibolare nel 62% dei casi, ma solo nel 7.5% si constata una reale relazione anatomica. I segni radiologici affidabili sono:
• una banda radiotrasparente sovrapposta ala radice depone per contiguità vera per il 75-93% dei casi
• l’interruzione del contorno del canale mandibolare indica che la radice pesca nel canale con un’affidabilità del 58%
• la presenza di un restringimento segmentale del canale indica che il nervo attraversa o è compreso tra gli apici nel 33% dei casi
La sproiezione dei radiogrammi endorali, peraltro, permette solo di determinare la posizione buccale o linguale del NAI e raramente di chiarire i rapporti verticali con le radici.
Gli esami radiologici che permettono l’individuazione del decorso del NAI sono la tomografia tradizionale a movimento ipocicloidale o spirale, la tomografia computerizzata con programma di ricostruzione multiplanare (Dentascan).
Per la lesione del NAI i meccanismi patogenetici più significativi sono riconducibili:
• al danno diretto per sezione provocato dall’ago d’anestesia o da strumentario chirurgico (leve, frese e cucchiai utilizzati per l’ostectomia e il curettaggio)
• al danno indiretto per compressione correlato all’edema e all’ematoma post-chirurgico, all’emorragia nel canale mandibolare o alla dislocazione di frammenti radicolari e ossei
• al danno indiretto per riscaldamento dell’osso (danno termico) secondario all’uso in profondità delle frese.
Per la lesione del nervo linguale i meccanismi più significativi sono riconducibili:
• alla sezione causata dall’ago da anestesia
• allo stiramento del fascio nervoso determinato dallo scollamento della mucosa linguale ad opera del divaricatore o retrattore. Si ritiene che il 20% rappresenti il limite massimo di allungamento di un nervo, oltre cui compaiano sovvertimenti strutturali. Altri autori fissano nel 6% il limite elastico, ma la velocità con cui avviene l’allungamento è un fattore determinante nella resistenza del nervo.
Il verificarsi di una lesione neurologica da avulsione esclude la responsabilità qualora sia dimostrabile un corretto comportamento in fase di diagnosi e chirurgia:
• l’ottenimento di un esplicito consenso informato (anche solo verbale del quale però si devono considerare di dimostrazione) del paziente sull’entità del rischio e sui rapporti costo beneficio dell’intervento, data l’incidenza e la gravità degli esiti
• l’esecuzione di esami radiologici standard e l’approfondimento con esami suppletivi nei casi a rischio; questi ultimi possono essere omessi solo in caso di rifiuto di paziente adeguatamente informato dell’aumento del rischio. Gli esami di primo livello (ortopantomografie e/o radiografie endorali) devono essere considerati sufficienti nella maggior parte dei casi e l’approfondimento con esami di secondo livello (TAC) eccezionale in quanto: in contrasto peraltro al principio della minor esposizione possibile della popolazione alle radiazioni; spesso ininfluenti sulla tecnica chirurgica che rimane invariata.
• applicazione di una corretta tecnica chirurgica; in pratica difficilmente dimostrabile a posteriori e quindi da considerarsi acquisita a priori in assenza di evidenza di grossolani errori
• il verificarsi di complicanze chirurgiche intraoperatorie (emorragie, fratture di radici che richiedano osteotomie o uso di leve in profondità) che condizionano l’estensione di un intervento, preliminarmente ipotizzabile privo di rischi. Importante a tale riguardo l’annotazione sulla cartella clinica appena dopo l’intervento, cioè in tempi non sospetti.
Lesione
Anni <25
Anni 25-35
Anni >35
n. totale lesioni
n. alveolare inf
1,2%
2,4%
2,7%
4,4%
n. linguale
0,6%
0,9%
1,8%
1,1%
Tabella 3 lesioni neurologiche da avulsione del dente del giudizio mandibolare (16.000 estrazioni eseguite su 9574 pazienti - Osborn 1985)
Ed eccomi a te adesso ,ho visionato le scansioni tc,avrai certo capito che le difficoltà chirurgiche sono medioalte,ma non proibitive,difficilmente potrai avere un danno neurologico serio,è però il caso che il tuo dentista sia sicuramente esperto in chirurgia orale,questo non vuol dire che debba rivolgerti ad un chirurgo maxillo facciale,ma semplicemente che il tuo dentista ti dia la sicurezza di esser capace,e non credo tu abbia motivo di dubitarne,così starei abbastanza tranquillo.Buon natale Orazio Ischia
Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,
[#2]
Se dovessero essere completamente tranciati rischierebbe una parestesia permanente nel territorio di innervazione dell'alveolare inferiore o del linguale e cioè la perdita di sensibilità di tutta l'emimandibola fino all'emilabbro o dell'emilingua. Una complicanza del genere è comunque non frequente e spesso frutto di manovre incongrue specie oggi che abbiamo a disposizione strumenti di chirugia piezoelettrica che non tagliano i tessuti molli come i nervi.
Più comune invece la parestesia reversibile dovuta a compressione, surriscaldamento o a lesione parziale del nervo specie nelle manovre di lussazione del dente.
Nel suo caso specifico esiste un rapporto di vicinanza del nervo con la radice, ma, pur esistendo sempre il rischio di complicanze, si tratta di una situazione anatomica abbastanza comune ed affrontabile con tranquillità prendendo ovviamente le opportune precauzioni.
Più comune invece la parestesia reversibile dovuta a compressione, surriscaldamento o a lesione parziale del nervo specie nelle manovre di lussazione del dente.
Nel suo caso specifico esiste un rapporto di vicinanza del nervo con la radice, ma, pur esistendo sempre il rischio di complicanze, si tratta di una situazione anatomica abbastanza comune ed affrontabile con tranquillità prendendo ovviamente le opportune precauzioni.
Dr. Gianpiero Deluzio
Odontoiatra
[#3]
Utente
OK, grazie per le risposte di entrambi.
Quindi, nel peggiore dei casi, non sentirei più il labbro e la mandibola? E non sentirei più i sapori? Giusto?
Anche il mio dentista ha detto che non saranno interventi facili e per questo mi ha "sparato" la somma di 600 € a dente. A parere vostro, è un prezzo giusto o troppo alto?
Non è che non voglia spendere quei soldi, ma si sa che con la crisi che c'è uno ci pensa più volte prima di spendere 1200 €.
Grazie ancora e arrivederci.
Quindi, nel peggiore dei casi, non sentirei più il labbro e la mandibola? E non sentirei più i sapori? Giusto?
Anche il mio dentista ha detto che non saranno interventi facili e per questo mi ha "sparato" la somma di 600 € a dente. A parere vostro, è un prezzo giusto o troppo alto?
Non è che non voglia spendere quei soldi, ma si sa che con la crisi che c'è uno ci pensa più volte prima di spendere 1200 €.
Grazie ancora e arrivederci.
[#5]
Innanzi tutto vorrei sapere il motivo delle estrazioni. I denti Le danno fastidio? Sono sintomatici? Se la sua risposta è positiva allora possiamo parlare dell'eventuale estrazione. In chirurgia, purtroppo, bisogna sempre fare i conti con le possibili conseguenze post-chirurgiche, che possono essere si predicibili ma MAI evitabili del tutto. Per questo prima di intraprendere un percorso chirurgico bisognerebbe valutare i pro ed i contro di tali eventi e soprattutto se vale la pena "veramente" eseguirli; il costo biologico è minore o maggiore dell'effettivo stato di benessere che il paziente avrà dopo?
Perchè non ci parla anche dei sintomi e dei fastidi che questi due denti Le procurano? Avremo così modo anche di consigliarLa sulla effettiva necessità di affrontare l'estrazione.
Cordiali saluti e Buona Fine d'anno.
Perchè non ci parla anche dei sintomi e dei fastidi che questi due denti Le procurano? Avremo così modo anche di consigliarLa sulla effettiva necessità di affrontare l'estrazione.
Cordiali saluti e Buona Fine d'anno.
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#6]
Utente
Il dentista me l'ha consigliato per due motivi:
- ci sono due cisti follicolari
- ho poco spazio sulle arcate e, proveniendo già da un trattamento ordodontico per il raddrizzamento dei denti durato 8 anni e fallito, mi ha detto che fallirebbe di nuovo perchè gli ottavi provocherebbero lo spostamento degli altri denti, come è già successo
- inoltre, non so se ha visto la TC, ma mi chiedo (e anche il dentista se lo è chiesto) di chi utilità possono essere due denti in quella posizione?
Spero di aver soddisfatto la sua curiosità.
Grazie e arrivederci.
- ci sono due cisti follicolari
- ho poco spazio sulle arcate e, proveniendo già da un trattamento ordodontico per il raddrizzamento dei denti durato 8 anni e fallito, mi ha detto che fallirebbe di nuovo perchè gli ottavi provocherebbero lo spostamento degli altri denti, come è già successo
- inoltre, non so se ha visto la TC, ma mi chiedo (e anche il dentista se lo è chiesto) di chi utilità possono essere due denti in quella posizione?
Spero di aver soddisfatto la sua curiosità.
Grazie e arrivederci.
[#7]
se ci sono cisti follicolari è un motivo valido e saranno sicuramente evidenti alle radiografie quindi
una terapia durata 8 aa e fallita forse non era proprio corretta
una valutazione da un collega specialista o comunque esperto in ortodonzia è indispensabile per valutare la situazione sapendo anche che lo spazio degli ottavi non serve assolutamente per l'ortodonzia ad esclusione di quando si voglia distalizzare ( portare indietro) i denti dell'arcata superiore
una terapia durata 8 aa e fallita forse non era proprio corretta
una valutazione da un collega specialista o comunque esperto in ortodonzia è indispensabile per valutare la situazione sapendo anche che lo spazio degli ottavi non serve assolutamente per l'ortodonzia ad esclusione di quando si voglia distalizzare ( portare indietro) i denti dell'arcata superiore
[#8]
Utente
I denti si erano addrizzati, ma si sono storti di nuovo una volta che gli ottavi hanno iniziato a uscire.
Il mio dentista ha detto che vorrà sfruttare lo spazio degli ottavi inferiori portando indietro gli altri denti, visto che spazio non ce nè. Di conseguenza, i settimi prenderanno il posto degli ottavi. E lo stesso ha detto che farà per l'arcata superiore, dove la situazione e quasi del tutto identica (cisti incluse!).
Il mio dentista ha detto che vorrà sfruttare lo spazio degli ottavi inferiori portando indietro gli altri denti, visto che spazio non ce nè. Di conseguenza, i settimi prenderanno il posto degli ottavi. E lo stesso ha detto che farà per l'arcata superiore, dove la situazione e quasi del tutto identica (cisti incluse!).
[#9]
Se l'estrazione viene fatta a causa delle cisti (follicolari o meno) allora ha un senso; meno l'estrazione per creare spazio posteriore.
P.S. Che senso ha tenersi un'appendice in fondo all'intestino cieco? Si toglie solo se è sintomatica!
Appendicite = Disodontiasi
Saluti
P.S. Che senso ha tenersi un'appendice in fondo all'intestino cieco? Si toglie solo se è sintomatica!
Appendicite = Disodontiasi
Saluti
[#10]
Salve,
sono daccordo solo sul primo punto, se ci sono cisti allora valuterei l'estrazione.
Non per lo spazio, gli inferiori non si spostano, possono solo inclinarsi posteriormente e recuperare 1-2 mm.
L'utilità, a mio avviso non è un buon motivo, per intervenire.
E per la recidiva ortodontica dopo otto anni di terapia, mi sembra un pò troppo incolpare i denti del giudizio.
Saluti
sono daccordo solo sul primo punto, se ci sono cisti allora valuterei l'estrazione.
Non per lo spazio, gli inferiori non si spostano, possono solo inclinarsi posteriormente e recuperare 1-2 mm.
L'utilità, a mio avviso non è un buon motivo, per intervenire.
E per la recidiva ortodontica dopo otto anni di terapia, mi sembra un pò troppo incolpare i denti del giudizio.
Saluti
Dr. Sandro Compagni
Parodontologo, Gnatologo, Odontoiatra Sportivo, Odontologo Frorense
studiodentisticocompagni@gmail.com
www.studiodentistic
[#12]
i motivi di una recidiva possono essere molteplici e difficili per noi senza alcuna documentazione definirli per lei
sicuramente una cura così lunga nel suo caso ha affrontato problemi inaspettati da chi l'ha effettuata e probabilmente alcuni anche se all'apparenza i denti erano dritti non erano stati risolti ( stabilità dell'occlusione che deve essere adeguatamente ingranata con un rapporto di prima classe molare e canino e queste cose non vengono percepite dai pazienti , equilibrio muscolare, ...etc ).
per ultimo ma non meno importante anche in occlusioni corrette vi è la tendenza dei denti a "spostarsi in avanti" a mesializzare anche se nel suo caso questo vista la giovane età probabilmente non ha influito ma è sufficiente quanto le ho detto precedentemente
cordiali saluti
sicuramente una cura così lunga nel suo caso ha affrontato problemi inaspettati da chi l'ha effettuata e probabilmente alcuni anche se all'apparenza i denti erano dritti non erano stati risolti ( stabilità dell'occlusione che deve essere adeguatamente ingranata con un rapporto di prima classe molare e canino e queste cose non vengono percepite dai pazienti , equilibrio muscolare, ...etc ).
per ultimo ma non meno importante anche in occlusioni corrette vi è la tendenza dei denti a "spostarsi in avanti" a mesializzare anche se nel suo caso questo vista la giovane età probabilmente non ha influito ma è sufficiente quanto le ho detto precedentemente
cordiali saluti
[#13]
Era convinzione comune che i denti del gidizio potevano essere causa di recidiva o affollamento dentale inferiore. Ma da vari studi si è visto che così non è (la scienza che dà una grossa mano alla medicina è la Statistica). Il movimento dentale è "normale" dopo i 20-25 anni per il solo fatto che il rapporto apposizione-riasssorbimento tende a favorire il secondo; essendo tra le due forme immutabile solo quella dentale, si capisce come col tempo, diminuendo lo spazio i denti tendano a spostarsi. La recidiva ortodontica invece è cosa un pò più complicata da spiegare. Certo, se Lei asserisce che subito dopo la dismissione dell'apparecchio i denti si sono spostati, c'è da pensare che i movimenti dentali non erano stati fatti in modo adeguato (tipping invece di corporeo?).
Un felice 2010
Un felice 2010
[#15]
Utente
Al dott. Compagni:
Certo, l'ho portata per un anno, ma già dopo aver tolto l'apparecchio fisso ogni giorno che passava i denti mi accorgevo che i denti ritornavano nella posizione iniziale al trattamento ortodontico.
Adesso sono ritornati com'erano prima: posso garantirlo perchè ho ancora la vecchia impronta che mi fece il dentista.
Il problema è che non si tratta solo di denti storti, ma anche una grave malocclusione che, oltre ad essere un problema estetico, m'impedisce di tagliare il cibo.
Tra gli incisivi superiori e quelli inferiori ci sono quasi 1,5 cm di spazio...
Grazie e arrivederci.
Certo, l'ho portata per un anno, ma già dopo aver tolto l'apparecchio fisso ogni giorno che passava i denti mi accorgevo che i denti ritornavano nella posizione iniziale al trattamento ortodontico.
Adesso sono ritornati com'erano prima: posso garantirlo perchè ho ancora la vecchia impronta che mi fece il dentista.
Il problema è che non si tratta solo di denti storti, ma anche una grave malocclusione che, oltre ad essere un problema estetico, m'impedisce di tagliare il cibo.
Tra gli incisivi superiori e quelli inferiori ci sono quasi 1,5 cm di spazio...
Grazie e arrivederci.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 32.7k visite dal 25/12/2009.
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