Molare mobile
Ho 61 anni e ho una bocca problematica con vari ponti e impianti, oltre ad essere diabetica.
In particolare in questo momento ho il secondo molare inferiore sinistro che mi dondola e mi duole se ci mastico sopra; ho quindi intenzione di estrarlo (è un dente ricostruito e che era qualche anno fa incapsulato e pilastro di un ponte di tre elementi).
Vorrei sapere se con il tempo sono destinata a perdere anche il molare superiore in mancanza dell’ antagonista inferiore.
Escluderei l’impianto in quanto ne ho già uno sul primo molare che si è ben inserito però dopo un primo tentativo abortito.
1) In particolare vorrei sapere se posso evitare di sostituirlo sia con un impianto, che con un ponte tradizionale e cioè se si può avere una discreta funzionalità masticatoria anche in mancanza dell’ultimo molare, per il momento solo nell’arcata inferiore e forse in futuro, anche in quella superiore mancando l’antagonista.
L’anno scorso ho avuto un rigetto di impianto anche su un incisivo laterale superiore e sono dovuta ricorrere a un ponte tradizionale.
2) Vorrei sapere perché alcuni impianti posti sull’arcata superiore si sono ben integrati e uno è invece abortito dopo che avevo impiantato vicino ad esso un altro impianto. Potrebbe dipendere dalla vicinanza del nuovo impianto che ha creato problemi di vascolarizzazione al precedente impianto che fino ad allora sembrava ben integrato (era durato cinque anni)? O può dipendere da eventuali germi che si sono infiltrati in occasione del secondo intervento? Oppure …?
Ringrazio per la risposta.
In particolare in questo momento ho il secondo molare inferiore sinistro che mi dondola e mi duole se ci mastico sopra; ho quindi intenzione di estrarlo (è un dente ricostruito e che era qualche anno fa incapsulato e pilastro di un ponte di tre elementi).
Vorrei sapere se con il tempo sono destinata a perdere anche il molare superiore in mancanza dell’ antagonista inferiore.
Escluderei l’impianto in quanto ne ho già uno sul primo molare che si è ben inserito però dopo un primo tentativo abortito.
1) In particolare vorrei sapere se posso evitare di sostituirlo sia con un impianto, che con un ponte tradizionale e cioè se si può avere una discreta funzionalità masticatoria anche in mancanza dell’ultimo molare, per il momento solo nell’arcata inferiore e forse in futuro, anche in quella superiore mancando l’antagonista.
L’anno scorso ho avuto un rigetto di impianto anche su un incisivo laterale superiore e sono dovuta ricorrere a un ponte tradizionale.
2) Vorrei sapere perché alcuni impianti posti sull’arcata superiore si sono ben integrati e uno è invece abortito dopo che avevo impiantato vicino ad esso un altro impianto. Potrebbe dipendere dalla vicinanza del nuovo impianto che ha creato problemi di vascolarizzazione al precedente impianto che fino ad allora sembrava ben integrato (era durato cinque anni)? O può dipendere da eventuali germi che si sono infiltrati in occasione del secondo intervento? Oppure …?
Ringrazio per la risposta.
[#1]
gentile signora per risponderle bisognerebbe valutare la situazione parodontale della sua bocca con una visita. Sicuramente i problemi che ha avuto sia con l'impianto perso che con il dente "mobile" sono da correlare ad un problema parodontale sicuramente al dibete.
Che tipo di terpia effettua per controllare il diabete, e che valori ha in media di glicemia?
saluti
Che tipo di terpia effettua per controllare il diabete, e che valori ha in media di glicemia?
saluti
Dr. Angelo Rossi
dott.angelo.rossi@gmail.com
[#2]
Utente
Gentile dr. Rossi,
Assumo metformina 500 (prima dei tre pasti principali)
Salvo qualche sbalzo, normalmente al mattino a digiuno ho una glicemia che oscilla tra 126 e 150.
Stamani ho cambiato le strisce e ho cambiato il codice all'apparecchio e pur avendo ieri fatto una dieta povera di carboidrati e con lo stesso strumento avevo una clicemia di 164 - 156 ('ho misurata due volte perchè alle volte ho la sensazione che questi misuratori non funzionino bene.
Comunque gradirei una risposta anche al primo quesito e cioè se si può fare a meno dell'ultimo molare.
Grazie
Assumo metformina 500 (prima dei tre pasti principali)
Salvo qualche sbalzo, normalmente al mattino a digiuno ho una glicemia che oscilla tra 126 e 150.
Stamani ho cambiato le strisce e ho cambiato il codice all'apparecchio e pur avendo ieri fatto una dieta povera di carboidrati e con lo stesso strumento avevo una clicemia di 164 - 156 ('ho misurata due volte perchè alle volte ho la sensazione che questi misuratori non funzionino bene.
Comunque gradirei una risposta anche al primo quesito e cioè se si può fare a meno dell'ultimo molare.
Grazie
[#3]
fare a meno dei denti è una scelta dei pazienti non nostra.
per quel che ci riguarda noi non consigliamo mai i pazienti di rimanere senza i denti per migrazione dei denti antagonisti o dei denti mesiali ( davanti ) e distali ( dietro ) quando presenti.
sembra che una masticazione fino ai sesti ( primi molari corrisponda ad un'efficacia masticatoria del 75% ma noi non sappiamo la sua situazione occlusale e il suo equilbrio artiolare ( articolazionetemporo mandibolare ) per cui non potremo mai comunque consigliarle di stare senza l'ultimo molare.
per tornare sull'implantologia intanto le dico che non esiste il rigetto in quanto il materiale utilizzato è biocompatibile ma è verosimile che in una bocca con sicuri problemi paradontali ( se i denti si muovono anche se uno solo vuol dire che parodontalmente i problemi sono gravi ) oltre all'evenienza della mancata integrazione di un impianto, rischio presente anche se remoto, anche in condizioni ideali, vi è l'elevato rischio di contaminazione batterica.
cordiali saluti
per quel che ci riguarda noi non consigliamo mai i pazienti di rimanere senza i denti per migrazione dei denti antagonisti o dei denti mesiali ( davanti ) e distali ( dietro ) quando presenti.
sembra che una masticazione fino ai sesti ( primi molari corrisponda ad un'efficacia masticatoria del 75% ma noi non sappiamo la sua situazione occlusale e il suo equilbrio artiolare ( articolazionetemporo mandibolare ) per cui non potremo mai comunque consigliarle di stare senza l'ultimo molare.
per tornare sull'implantologia intanto le dico che non esiste il rigetto in quanto il materiale utilizzato è biocompatibile ma è verosimile che in una bocca con sicuri problemi paradontali ( se i denti si muovono anche se uno solo vuol dire che parodontalmente i problemi sono gravi ) oltre all'evenienza della mancata integrazione di un impianto, rischio presente anche se remoto, anche in condizioni ideali, vi è l'elevato rischio di contaminazione batterica.
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#4]
Utente
Terrò presente il suo parere anche se, proprio perchè ho questi problemi paradontali, ho molti dubbi sulla scelta di mettere un impianto. Eventualmente potrei fare un ponte appoggiandomi al primo molare (che è un impianto) e al secondo premolare già incapsulato.
Un impianto (primo molare) può migrare?
Grazie
Un impianto (primo molare) può migrare?
Grazie
[#5]
Credo che il problema reale non sia la malattia parodontale in sè. La maggior parte degli impianti che inseriamo sono destinati proprio a pazienti che hanno perso dei denti per problemi parodontali. Il discorso è che la sua patologia (indubbiamente favorita dal diabete) va comunque curata, altrimenti come rischia di perdere gli impianti, rischia anche di perdere i pilastri naturali dei ponti (come già successo). Chieda al suo dentista come fare per decontaminare dapprima la sua bocca per potere poi eventualmente realizzare una protesi ,su impianti o denti naturali che sia, con maggior tranquillità.
Dr. Gianpiero Deluzio
Odontoiatra
[#6]
la presenza di malattia parodontale in forma attiva, cioè non curata è in grado di determinare la perdita per contaminazione batterica di impianti anche perfettamente osteointegrati per cui prima condizione assolutamente indispensabile è curare la malattia parodontale
per rispondere alle altre domande:
gli impianti non migrano
non è consigliabile fare ponti misti ( impianti-denti )
per rispondere alle altre domande:
gli impianti non migrano
non è consigliabile fare ponti misti ( impianti-denti )
[#7]
Utente
1) Preciso che il secondo molare che ora mi dondola ha delle radici molto corte, è quasi completamente ricostruito e ha sopportato per molti anni il peso di un ponte di tre elementi.
2) Per capire se la malattia parodontale è in forma attiva (e c'è contaminazione batterica) è sufficiente un esame obiettivo della bocca o è necessario fare qualche indagine strumentale?
3) Come è possibile non fare ponti misti quando ci si trova di fronte a un impianto, un dente mancante con poco osso, e un dente naturale.
4) Oltre alla pulizia accurata e quotidiana dei denti, come si cura la malattia parodontale?
5) Conviene che il dentista presso cui mi farò curare sia anche medico-chirurgo specializzato in odontoiatria?
Grazie
2) Per capire se la malattia parodontale è in forma attiva (e c'è contaminazione batterica) è sufficiente un esame obiettivo della bocca o è necessario fare qualche indagine strumentale?
3) Come è possibile non fare ponti misti quando ci si trova di fronte a un impianto, un dente mancante con poco osso, e un dente naturale.
4) Oltre alla pulizia accurata e quotidiana dei denti, come si cura la malattia parodontale?
5) Conviene che il dentista presso cui mi farò curare sia anche medico-chirurgo specializzato in odontoiatria?
Grazie
[#8]
1-sempre malattia parodontale
2-es obiettivo
3-si ricostruisce l'osso tecnica di routine per chi la fa
4-la cura il parodontologo con igiene skaling e interventi paordontali
5-conviene sia un collega che si occupi di paradontologia e implantologia
cordiali saluti
2-es obiettivo
3-si ricostruisce l'osso tecnica di routine per chi la fa
4-la cura il parodontologo con igiene skaling e interventi paordontali
5-conviene sia un collega che si occupi di paradontologia e implantologia
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 6.1k visite dal 24/11/2009.
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