Trapano odontoiatrico

Ringrazio fin d'ora chi mi risponderà. Ho letto questo articolo http://italiasalute.leonardo.it/news2pag.asp?ID=5829 e la parte relativa ai macchinari vecchi e ai trapani non di ultima generazione mi ha alquanto preoccupata. La mia domanda è questa: nella scelta di un odontoiatra come fare ad accertarsi che la strumentazione ( e in particolare il trapano, visti i pericoli legati al suo utilizzo) sia di ultima generazione? Se telefono per prenotare una visita cosa posso chiedere, come si chiamano in termine tecnico i trapani di nuova generazione e, soprattutto, un paziente può riconoscerlo quando se lo trova davanti nello studio medico?

Grazie ancora.
Rosa
[#1]
Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
i riuniti nuovi o per lo meno recenti degli ultimi anni che troverà nello studio del dentista che la curerà la potranno tranquillizzare. chiaro che se frequenta un ambulatorio con poltrone di 10aa o più sarà più difficilmente all'avanguardia dal punto di vista tecnologico. vero è che certe informazioni hanno anche una valenza commerciale
la professionalità di chi la cura è legata anche all'attenzione nelle modalità con cui curare i pazienti
ne parli tranquillamente con il suo dentista che le darà le risposte adeguate

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

[#2]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
La ringrazio, Dott. Finotti. Mi piacerebbe comunque, se possibile, sapere qualcosa di più tecnico in merito, visto che sto cercando un nuovo dentista. Così, nel prenotare, possa andare dritta alla domanda.
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Alessandro Cappelli Dentista, Odontostomatologo 716 21
Guardi che per evitare il rischio paventato ( Guarda caso e' il costruttore di una nota marca di riuniti a farlo) basta una piccola valvolina del costo di pochi euro che deve essere montata anche nei roiunuiti vecchi prima del trapano e che ipedisce che ci sia un reflusso di acqua nei circuiti.
Questa valvolina era un obbligo previsto in alcune regioni( come la mia ad es) per richiedere l'autorizzazione all'apertura ed alla prosecuzione dello studio.
Comunque i nuovi riuniti hanno tutti questo sistema e molti hanno anche un sistema di disinfezione dei circuiti con il Calbenium e non costano certo 20-40 000 euro.
Se vuole avere certezze, quando prenota o quando va' , chieda direttamente in segreteria spiegazioni sulle procedure di sterilizzazione usate e butti la' anche la domanda sulla presenza di sistemi di dinfezione dell'acqua dei circuiti dei riuniti, spiegando chiaramente quello che ha letto come ha fatto con noi.

Dr. Alessandro Cappelli
Medico Odontoiatra- Master in Chirurgia Orale e implantologia avanzata
www.studiodontoiatricocappelli.it
www.drcappelli.it

[#4]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie infinite per questi chiarimenti, Dott. Cappelli.

[#5]
Dr. Ivan Gazzola Dentista, Ortodontista, Gnatologo 57
Le suggerisco di farsi mostrare la sala sterilizzazione (ultrasuoni e autoclave in particolare), se lo studio è serio non avrà problemi a farle vedere come vengono trattati gli strumenti che vengono utilizzati.
Ulteriore tranquillità la può avere vedendo se gli strumenti che il collega utilizza sono imbustati oppure no, se gli strumenti sono imbustati sicuramente il collega è più attento alle procedure di sterilizzazione.

Cordiali Saluti.

Cordiali saluti.

Ivan dr. Gazzola
dr@ivangazzola.it

www.studiogazzolaortodonzia.it
www.ivangazzola.it

[#6]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Certo, Dott. Gazzola, da diversi anni mi sono rivolta a studi che fanno uso di strumenti imbustati e di autoclave. Non ero a conoscenza invece del problema legato all'uso del trapano, fino alla lettura di quell'articolo. La ringrazio e approfitto della sua gentilezza e di quella dei suoi colleghi per sapere se nel Lazio è d'obbligo l'uso della valvolina cui fa riferimento il Dott. Cappelli.
grazie ancora
[#7]
Dr. Ivan Gazzola Dentista, Ortodontista, Gnatologo 57
Mi dispiace ma, esercitando in Veneto, non conosco la normativa del Lazio.

Buona serata
[#8]
Dr. Paolo Passaretti Dentista 43 1
Cara Rosa. Io non sceglierei il dentista in base alla qualità delle attrezzature che possiede (in particolare il trapano, che non ha problemi di qualità perchè una poltrona molto antica può montare manipoli, trapani etc molto nuovi). Io invece mi preoccuperei di altri fattori quali:
- di COME questo dr. usa il suo strumentario (cioè delle sue qualifiche e specialità, esperienza etc)
- che l'igiene sia davvero ottimale nel senso della prevenzione delle infezioni crociate (vedi articolo nel mio sito) nello studio, e questo richiede alcuni requisiti: che il dentista sia tale e non una cornacchia. Ovvero che sia un dentista laureato e non un abusivo. - e che di igienico ci sia tutto il comportamento e l'impostazione, non solo il trapano..
- che si occupi di un aspetto fondamentale nella cura dentale, l'ANSIOLISI. Ovvero che utilizzi metodiche atte a ridurre lo stress delle cure. CHE POI è quello che in realtà attanaglia lei ed è il vero motivo di questa domanda.. Lei vuole un dentista che abbia il trapano ultimo modello perchè ha paura del trapano e forse pensa che se questo è ultimo tipo, fa meno male.. Mi scusi se sbaglio questa osservazione, ma credo che lei si debba orientare verso un dottore che usi la sedazione cosciente con protossido d'azoto e ossigeno (vedi bene articoli nel mio sito). Se le interessa posso dirle come trovarlo a Roma.

Dr. PAOLO PASSARETTI medico chir. odontoiatra -Civitanova Marche.

[#9]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Ho un'età matura e posso assicurarle, Dott. Passaretti, di conoscermi abbastanza bene. Ho paura di tante cose ma non del trapano odontoiatrico. Mai avvertito dolore, casomai lievissimo fastidio.
Ho solo bisogno dell'informazione che ho chiesto nella mia precedente mail, se qualcuno può fornirmela!
Ringrazio anticipatamente.
[#10]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Posso tornare a chiedere a qualche odontoiatra del Lazio se mi dice se le parole del dott. Castelli:

ossia "basta una piccola valvolina del costo di pochi euro che deve essere montata anche nei roiunuiti vecchi prima del trapano e che ipedisce che ci sia un reflusso di acqua nei circuiti.Questa valvolina era un obbligo previsto in alcune regioni( come la mia ad es) per richiedere l'autorizzazione all'apertura ed alla prosecuzione dello studio.
Comunque i nuovi riuniti hanno tutti questo sistema e molti hanno anche un sistema di disinfezione dei circuiti con il Calbenium..."

hanno validità anche nella nostra regione?

Credo sia importante, magari anche per altri pazienti!

grazie fin d'ora
[#11]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Per favore un odontoiatra del Lazio potrebbe rispondermi?
Credo che possa essere una informazione utile anche ad altri pazienti!
[#12]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Gentile paziente, faccia attenzione alla psicosi.

L'articolo a cui lei fa riferimento non è altro che una trovata pubblicitaria di una nota marca di riuniti odontoiatrici che ha tirato fuori delle ricerche da lei sponsorizzate (pagate insomma), per dimostrare l'indispensabilità del LORO sistema di disinfezione.
La parte successiva della ricerca, non riportata, dimostrava l'indiscussa (secondo loro) superiorità del LORO sistema di disinfezione.

Dire che ci sia un "conflitto di interessi" è quanto meno il minimo.

Anche il riferimento all'età dei riuniti è scorretto, in quanto numerosi riuniti più vecchi di 10 anni è dotato di sistemi antiriflusso (come due dei miei tre riuniti, che hanno oltre 10 anni, e già montavano sistemi antiriflusso quando la casa produttrice di cui sopra non si poneva neppure il problema).

Le metodiche per risolvere il rischio della contaminazione crociata sono notevoli.
Se la torbina viene cambiata fra paziente e paziente e sterilizzata (come buona prassi richiederebbe), la valvolina di cui hanno parlato i colleghi diventa un accorgimento inutile; vi dovrebbe essere la possibilità (oserei dire DEVE esservi la possibilità) di far circolare liquidi disinfettanti nel curcuito idrico del riunito (nel mio studio preferiamo usare l'acqua, ossigenata).

Ogni studio ha le sue metodiche per risolvere il problema, sempre che se lo sia posto.

Anche le procedure di sterilizzazione sono varie e diverse: punto fermo è l'autoclave, possibilmente di classe B, meglio se c'è una autoclave di riserva (non si sa mai).
La vasca ad ultrasuoni non è indispensabile, e infatti l'abbiamo non la usiamo se non raramente; non la prenda come riferimento per valutare la serietà delle procedure di sterilizzazione di uno studio.
Preferisco infatti, per rimuovere il materiale contaminato dagli strumenti prima della loro sterilizzazione (questo è la loro funzione) usare una termodisinfettatrice (una lavastrumenti ad alta energia, una sorta di potentissima lavastoviglie specifica per l'uso odontoiatrico).
ritengo che sia più sicura per il mio personale addetto alla disinfezione di uan vasca ad ultrasuoni.

Come vede le metodiche sono moltissime.

Non stia dietro al problema minore, quello dei cordoni del trapano, che è il più semplice da risolvere.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#13]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie, Dott. Formentelli, immaginavo, come Lei scrive, che i problemi legati all'igiene della strumentazione odontoiatrica e le possibili risoluzioni fossero molteplici.
In questo momento mi sto ponendo il problema del trapano perché ho letto quell'articolo... ma sono d'accordo con Lei che un articolo può anche dare informazioni strumentali o pubblicitarie.

Fatto sta che le indicazioni del Dott. Cappelli mi sono sembrate preziose.

Lei stesso scrive: "Se la torbina viene cambiata fra paziente e paziente e sterilizzata (come buona prassi richiederebbe), la valvolina di cui hanno parlato i colleghi diventa un accorgimento inutile..."

Ecco, appunto...SE la torbina viene cambiata... e se non viene cambiata? allora la famosa valvolina diventa un accorgimento non inutile ma utile? Fila il mio discorso?

Allora sorge spontanea la domanda: nelle Marche, dice il Dott, Cappelli, l'hanno imposta per legge... e nel Lazio???

[#14]
Dr. Paolo Passaretti Dentista 43 1
Si, signora, ci sono delle differenze fra regione e regione.. Ormai l'Italia è tutta federale, al sistema leghista. Riprendendo la sua prima domanda e leggendola meglio, e cercando di rispondere più a tono possibile, io non credo che lei abbia delle chances sostanziali per accertarsi di questo specifico problema. Bisognerebbe sapere cosa prevede la regione per la concessione della autorizzazione e se quello studio ha la autorizzazione veramente o no. Una possibilità è che le vengano presentate delle turbine imbustate perchè sterilizzate. Ma anche lì è impossibile sapere la vera verità. Come lei stessa dice. Si può imbustare anche un oggetto non passato in autoclave.. Quindi la rimando alla mia precedente risposta:

che l'igiene sia davvero ottimale nel senso della prevenzione delle infezioni crociate (vedi articolo nel mio sito) nello studio, e questo richiede alcuni requisiti: che il dentista sia tale e non una cornacchia. Ovvero che sia un dentista laureato e non un abusivo. - e che di igienico ci sia tutto il comportamento e l'impostazione, non solo il trapano..

Confermo questa riposta. E' osservando TUTTO L'INSIEME che lei avrà la percezione di essere in un ambiente igienicamente sicuro o no. Le posso garantire che la sterilizzazione del trapano è solo uno dei molteplici aspetti della prevenzione delle infezioni crociate. Le tappe per far si che non si possano trasmettere malattie nello studio sono molteplici e complesse e la questione delle turbine è solo una delle tante. Ci sono cose molto più delicate e rischiose e concentrare tutta la attenzione su questa questione sui trapani, è del tutto riduttivo. Lei sa ad esempio che in USA, negli ospedali, ci sono 80.000 persone l'anno che lasciano la vita solo perchè i medici non hanno l'abitudine di lavarsi le mani frequentemente?? Oppure, un altro aspetto della questione può essere concentrato sulla efficienza delle autoclavi, le macchine per sterilizzare. Vanno fatte revisionare e convalidare una volta l'anno, nella nostra regione (anche io sto alle Marche e sono amico del dr. Cappelli), ma come si fa a dire che ogni volta che si fa un ciclo, davvero hanno funzionato correttamente?? Ci sono delle stampantine che ci dicono tutti i passaggi, ma la certezza matematica si ha davvero?? I dettagli sono mille, non solo il trapano. E potrei continuare per molto. E' come una catena che se un solo anello è debole, tutto si spezza (ha letto l'articolo sul mio sito?). E in ospedale?? Lei si rende conto di quello che può esserci in un ospedale? In confronto, uno studio dentistico è un posto vergine. Bisogna stare attenti a non preoccuparsi troppo, e giudicare le cose nel loro complesso.
[#15]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
La ringrazio davvero, Dott. passaretti, per tutto il tempo che mi sta dedicando e per le cose che mi scrive. Ho letto anche l'articolo sul suo sito, nel frattempo.

Il problema è che io ho la consapevolezza (purtroppo!!!) che il problema dell'igiene del trapano non è l'unico e che la questione è veramente complessa. Ovvio che per questo motivo non ho mai pensato di rivolgermi a studi low cost!!!

Solo che cosa può fare un paziente se non cercare di affrontare i problemi uno per volta, quando e se ne viene a conoscenza?

Spesso tocca fidarsi del medico, sperando abbia 2 cose: coscienza e capacità. Però si dice anche "aiutati che dio ti aiuta"... ed è quello che cerco di fare: ho letto dei pericoli del trapano, il suo amico Dott. Cappelli mi ha dato una buona "dritta" e io cerco di seguirla. Ma a quanto pare la domanda che ho posto (relativa alla potenziale esistenza di una legge regionale) non trova risposta.

Di nuovo grazie per la sua gentilezza e disponibilità!


[#16]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Si, carto paziente, ha toccato il tasto "giusto": occorre "fidarsi" di una persona.
Instaurare con lui un rapporto umano sincero, capire quali sono le motivazioni, distinguere quello che è il fumo dall'arrosto, e decidere di conseguenza.

Faccio un solo esempio, sapendo benissimo che rischio di scatenare delle critiche.

Apertura davanti al paziente degli strumenti imbustati.
Per me questo è il classico "fumo negli occhi".
Ci sono degli strumenti CHIRURGICI, che devono essere sterili al momento dell'uso, e questi devono essere giustamente conservati in una busta che ne mantenga la sterilità.
Ma ci sono tanti altri strumenti NON CHIRURGICI, di cui è richiesto che siano stati sterilizzati fra un paziente e l'altro, non che siano sterili al momento del loro uso.
E' il caso, per esempio, delle turbine, degli specchietti, delle spatoline, delle pinzette, delle matrici...
Perchè imbustare lo specchetto, ad esempio, e non le matrici, che spesso si piantano profondamente nella gengiva, anche facendola sanguinare, o dei cunei di legno che le mantengono aderenti al dente, e che spesso rimuoviamo coperti di sangue?
Non c'è un solo dentista al mondo che si preoccupi (e giustamente, dico io) di imbustare e sterilizzare le matrici, che, fra l'altro, sono monouso, ma non certo sterili nel momento dell'uso!
Fumo, non arrosto, quindi!

Richiedere uno specchietto imbustato e aprirlo davanti al paziente, equivale a richiedere ad un ristorante che la forchetta sia aperta da una busta autoclavata!

TUTTI gli strumenti devono essere sterilizzati fra un paziente e l'altro, turbina compresa.
Senza eccezzione.

Questo è l'arrosto, non la busta dello specchietto aperta davanti al paziente!
[#17]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
noto con rammarico che molti di voi mi confermano che ci sono notevoli motivi di preoccupazione.

la risposta alla mia domanda, molto diretta, invece, non arriva!


[#18]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Non di preoccupazione!
Perchè il problema della contaminazione e della trasmissione delle malattie è in realtà un problema risolto.
Basta adottare le opportune manovre che ogni dentista dovrebbe conoscere.
E l'acqua dalla turbina è l'ultimo dei problemi.
[#19]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
"noto con rammarico che molti di voi mi confermano che ci sono notevoli motivi di preoccupazione."
Potrebbe spiegarsi meglio? Qual'è il motivo della preoccupazione?
Mi perdoni, ma leggo solo ora il suo post, e la cosa mi incuriosisce.

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#20]
Dr. Paolo Passaretti Dentista 43 1
Se nessuno dal Lazio risponde sulle normative (ma non concentri tutta l'attenzione sulla turbina, che è inutile) si vede che in questo sito non ce ne sono di dentisti Laziali.
[#21]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Per il Dott. Passaretti: colgo l'occasione per ringraziarla di nuovo di tutto il tempo che ha dedicato alla mia richiesta e anche per dirle (l'altro giorno me ne ero dimenticata) che l'intervento che ho letto sul sito internet del suo studio è davvero utile, interessante e costruttivo.



Per il Dott. Muraca: mi dispiace, non riesco ora a sintetizzare tutto. magari, se vuole, può dare un'occhiata al consulto per intero e comprenderà meglio.