Purtroppo era di sabato e ho dovuto attendere fino al lunedì per tornare dal dentista
gentili dottori, vorrei chiedere un consulto, circa una settimana fa sono stata sottoposta ad un intervento di implantologia dentale agli ultimi due molari inferiori a dx.Sebbene avessi preventivamente eseguito una tac, per verificare la situazione ossea, il secondo impianto è stato inserito bucando la corteccia ossea, per motivi di spazio, dopo due giorni dall'intervento e aver finito di prendere gli antibiotici (il primo la sera prima dell'intervento, gli altri due nei giorni successivi) mi sono gonfiata e ho iniziato ad accusare dolori fortissimi nella sede dell'impianto e all'orecchio, purtroppo era di sabato e ho dovuto attendere fino al lunedì per tornare dal dentista.Dopo avermi effettuato la radiografia e avendo constatato la mancanza di infezione, mi ha detto che avevo una infiammazione del muscolo sublinguale, per precauzione mi ha ordinato augmentin per 7 giorni e antinfiammatori. Nonostante l'assunzione di una dose massiccia di antinfiammatori (aulin, toradol, orudis) i dolori erano lancinanti, al punto che una notte sono finita anche in pronto soccorso, e l'effetto dei farmaci durava qualche ora, lasciandomi poi nello sconforto. Ora a 8 giorni dall'intervento i dolori sono diminuiti, ma di notte devo comunque prendere un antidolorifico per dormire e di giorno sopporto, anche per non caricare l'organismo di farmaci. Chiedevo, è frequente questo tipo di decorso? e sono effettivamente in fase di guarigione? Il dentista ha sbagliato a bucare la corteccia ossea, o è una operazione di rutine?Premetto che anche se ho insistito molto, l'impianto non è stato tolto, perchè il dentista mi diceva che comunque il decorso sarebbe stato il medesimo, e quindi conveniva lasciare il perno. Vi ringrazio per la Vs cortese risposta.
[#1]
è frequente questo tipo di decorso? NO
sono effettivamente in fase di guarigione SE STA MIGLIORANDO CLINICAMENTE SI MA NON POSSIAMO SAPERLO NOI PER CUI IL QUADRO CLINICO SINTOMATOLOGICO POTREBBE NON CORRISPONDERE ALLA REALTA'
Il dentista ha sbagliato a bucare la corteccia ossea, o è una operazione di rutine NON PENSO CHE VOLUTAMENTE ABBIA COMPLETAMENTE PERFORATO LA CORTICALE LINGUALE SE QUESTO E' SUCCESSO
Premetto che anche se ho insistito molto, l'impianto non è stato tolto, perchè il dentista mi diceva che comunque il decorso sarebbe stato il medesimo, e quindi conveniva lasciare il perno GIUSTO
cordiali saluti
sono effettivamente in fase di guarigione SE STA MIGLIORANDO CLINICAMENTE SI MA NON POSSIAMO SAPERLO NOI PER CUI IL QUADRO CLINICO SINTOMATOLOGICO POTREBBE NON CORRISPONDERE ALLA REALTA'
Il dentista ha sbagliato a bucare la corteccia ossea, o è una operazione di rutine NON PENSO CHE VOLUTAMENTE ABBIA COMPLETAMENTE PERFORATO LA CORTICALE LINGUALE SE QUESTO E' SUCCESSO
Premetto che anche se ho insistito molto, l'impianto non è stato tolto, perchè il dentista mi diceva che comunque il decorso sarebbe stato il medesimo, e quindi conveniva lasciare il perno GIUSTO
cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#2]
Chiedevo, è frequente questo tipo di decorso?
NO e' assolutamente anomalo
e sono effettivamente in fase di guarigione?
Certamente dopo 8 gg , i processi di guarigione sono gia' iniziati
Il dentista ha sbagliato a bucare la corteccia ossea, o è una operazione di rutine?
Se lo ha fatto ha sbagliato , ma sicuramente in buona fede.
Dipende comunque quale corticale ha bucato, se quella linguale ( rischiosa) o quella palatale .
Premetto che anche se ho insistito molto, l'impianto non è stato tolto, perchè il dentista mi diceva che comunque il decorso sarebbe stato il medesimo, e quindi conveniva lasciare il perno.
Certo a questo punto non ha molto senso togliere l'impianto.
Vi ringrazio per la Vs cortese risposta.
NO e' assolutamente anomalo
e sono effettivamente in fase di guarigione?
Certamente dopo 8 gg , i processi di guarigione sono gia' iniziati
Il dentista ha sbagliato a bucare la corteccia ossea, o è una operazione di rutine?
Se lo ha fatto ha sbagliato , ma sicuramente in buona fede.
Dipende comunque quale corticale ha bucato, se quella linguale ( rischiosa) o quella palatale .
Premetto che anche se ho insistito molto, l'impianto non è stato tolto, perchè il dentista mi diceva che comunque il decorso sarebbe stato il medesimo, e quindi conveniva lasciare il perno.
Certo a questo punto non ha molto senso togliere l'impianto.
Vi ringrazio per la Vs cortese risposta.
Dr. Alessandro Cappelli
Medico Odontoiatra- Master in Chirurgia Orale e implantologia avanzata
www.studiodontoiatricocappelli.it
www.drcappelli.it
[#5]
La giustificazione dell'infiammazione del muscolo sublinguale è ridicola: una panzana tanto per dire qualcosa.
Cosa è verosimilmente successo:
Qualcosa deve essere andato storto nel momento dell'inserimento dell'impianto.
Probabilmente si è veriricata o una compressione ossea eccessiva o un surriscaldamento dello stesso; entrambi portano ad una necrosi ossea, evento più probabile nella zona degli ultimi due molari inferiori.
Il sito osseo infatti è svantaggiato dal punto di vista delle capacità di reazione dell'organismo, perchè scarsamente vascolarizzato, e meno disposto a tollerare gli insulti meccanici che l'implantologia comporta.
E' una zona che richiede grande delicatezza di approccio, prechè tradisce sovente l'implantologo poco accorto o inesperto, nonostante la disponibilità di osso sovente abbondante.
Cosa andrebbe fatto:
Due possibilità:
1)
Lasciare l'impianto (come è stato fatto), sperando che la guarigione spontanea risolva da sola il problema: è in genere una ragionevole soluzione.
2)
Rimuovere l'impianto e ripetere l'intervento dopo uno, due, tre mesi.
Tendenzialmente sto adottando la seconda soluzione (perchè succede anche a me, nonostante tutti gli accorgimenti e la consapevolezza delle difficoltà), perchè troppo spesso ho visto, adottando la prima soluzione, delle insufficienti o mancate osteointegrazioni che sono andate avanti in modo sub-clinico senza nessun segno, dopo l'episodio iniziale doloroso, ma anche reazioni voiolente che non si sono placate e hanno portato all'espulsione dell'impianto dopo 2-3 settimane con notevole perdita di osso.
Adottando la seconda soluzione si rimuove la noxa patogena e si avviano immediatamente i processi rigenerativi; dopo un certo periodo di tempo la condizione biologica dell'osso sarà radicalmente diversa, e sarà nella concizione vascolare ideale per l'implantologia.
Naturalmente è un discorso generale, che deve poi essere applicato nello specifico caso, ovvero il suo.
Ne parli con il suo implantologo: solo lui in realtà sa che cosa ha fatto e cosa può essere successo.
Cosa è verosimilmente successo:
Qualcosa deve essere andato storto nel momento dell'inserimento dell'impianto.
Probabilmente si è veriricata o una compressione ossea eccessiva o un surriscaldamento dello stesso; entrambi portano ad una necrosi ossea, evento più probabile nella zona degli ultimi due molari inferiori.
Il sito osseo infatti è svantaggiato dal punto di vista delle capacità di reazione dell'organismo, perchè scarsamente vascolarizzato, e meno disposto a tollerare gli insulti meccanici che l'implantologia comporta.
E' una zona che richiede grande delicatezza di approccio, prechè tradisce sovente l'implantologo poco accorto o inesperto, nonostante la disponibilità di osso sovente abbondante.
Cosa andrebbe fatto:
Due possibilità:
1)
Lasciare l'impianto (come è stato fatto), sperando che la guarigione spontanea risolva da sola il problema: è in genere una ragionevole soluzione.
2)
Rimuovere l'impianto e ripetere l'intervento dopo uno, due, tre mesi.
Tendenzialmente sto adottando la seconda soluzione (perchè succede anche a me, nonostante tutti gli accorgimenti e la consapevolezza delle difficoltà), perchè troppo spesso ho visto, adottando la prima soluzione, delle insufficienti o mancate osteointegrazioni che sono andate avanti in modo sub-clinico senza nessun segno, dopo l'episodio iniziale doloroso, ma anche reazioni voiolente che non si sono placate e hanno portato all'espulsione dell'impianto dopo 2-3 settimane con notevole perdita di osso.
Adottando la seconda soluzione si rimuove la noxa patogena e si avviano immediatamente i processi rigenerativi; dopo un certo periodo di tempo la condizione biologica dell'osso sarà radicalmente diversa, e sarà nella concizione vascolare ideale per l'implantologia.
Naturalmente è un discorso generale, che deve poi essere applicato nello specifico caso, ovvero il suo.
Ne parli con il suo implantologo: solo lui in realtà sa che cosa ha fatto e cosa può essere successo.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#6]
Utente
gentile dott.Formentelli,
la ringrazio per la sua risposta, anche se, devo dire, non mi ha molto rassicurato, che qualcosa fosse andato storto l'avevo percepito anch'io, ma il dentista (che ha eseguito 5000 impianti e quindi credo abbia una certa esperienza) mi ha dato la giustificazione che ho già scritto. Ormai penso sia tardi per togliere l'impianto, sono già passate due settimane, io spero tenga, anche perchè difficilmente mi sottoporrei ad un altro intervento. Di notte ho ancora dolore e molto fastidio.
Ringrazio tutti i dottori, per la disponibilità.
la ringrazio per la sua risposta, anche se, devo dire, non mi ha molto rassicurato, che qualcosa fosse andato storto l'avevo percepito anch'io, ma il dentista (che ha eseguito 5000 impianti e quindi credo abbia una certa esperienza) mi ha dato la giustificazione che ho già scritto. Ormai penso sia tardi per togliere l'impianto, sono già passate due settimane, io spero tenga, anche perchè difficilmente mi sottoporrei ad un altro intervento. Di notte ho ancora dolore e molto fastidio.
Ringrazio tutti i dottori, per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.1k visite dal 29/10/2009.
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