Ascesso e parestesia nervo alveolare sinistro
Salve,
vorrei sottoporre alla Vs. gentile attenzione il mio caso. Il giorno 28.09.2009 mi è scoppiato un fortissimo mal di denti seguito da ascesso al 35°. Devo specificare che il dente in questione era già dolente, a fasi intermittenti, da mesi, ma avevo trascurato la cosa. Una volta manifestatosi il gonfiore il mio dentista mi consigliava di assumere Augmentin due cps pro die per sette giorni. Il secondo giorno dalla comparsa dell'ascesso, a seguito di una mia manovra di compressione dall'esterno (o almeno così mi è parso) compariva parestesia all'emilabbro sinistro ed alla parte di mento sottostante. Il 2.10, dopo aver eseguito una ortopantomografia. mi recavo dal dentista il quale mi comunicava che il dente in questione andava devitalizzato e che la parestesia era dovuta alla compressione sul nervo da parte dell'ascesso. Aggiungeva di non preoccuparmi anche se la prognosi non poteva dirsi sciolta (ma che significa???) e mi dava appuntamento lunedì 26.10!!!!
L'ascesso dopo un paio di giorni si è sgonfiato, il dolore è sparito, ma la parestesia perdura tuttora. Avendo avuto in passato anche altri ascessi ad altri denti e non avendo mai riscontrato alcuna parestesia, ho iniziato a documentarmi un po' sulla rete scoprendo che questo è un sintomo che raramente si riscontra negli ascessi ma è frequente nelle estrazioni dei molari. come complicazione nell'implantologia e purtroppo in alcune neoplasie che invadono il nervo stesso. Il tutto non è per nulla tranquillizzante anche in considerazione del fatto che, a seguito di varie estrazioni dentarie, sono portatore di protesi mobile all'arcata inferiore da circa 10 anni il che pare essere fattore di rischio per la comparsa di alcune forme pre cancerose e cancerose. Quindi mi sono recato presso un altro dentista che mi ha consigliato l'immediata estrazione del dente in questione. Vi chiedo quindi un Vs. gentile parere sul da farsi, aggiungendo che allo stato attuale comprimendo la zona in corrispondenza del dente lo stesso duole e contemporamente ho una reazione come di scossa al labbro, che normalmente avverto come ingrandito e a volte bruciante. RingraziandoVi per l'attenzione Vi saluto cordialmente.
vorrei sottoporre alla Vs. gentile attenzione il mio caso. Il giorno 28.09.2009 mi è scoppiato un fortissimo mal di denti seguito da ascesso al 35°. Devo specificare che il dente in questione era già dolente, a fasi intermittenti, da mesi, ma avevo trascurato la cosa. Una volta manifestatosi il gonfiore il mio dentista mi consigliava di assumere Augmentin due cps pro die per sette giorni. Il secondo giorno dalla comparsa dell'ascesso, a seguito di una mia manovra di compressione dall'esterno (o almeno così mi è parso) compariva parestesia all'emilabbro sinistro ed alla parte di mento sottostante. Il 2.10, dopo aver eseguito una ortopantomografia. mi recavo dal dentista il quale mi comunicava che il dente in questione andava devitalizzato e che la parestesia era dovuta alla compressione sul nervo da parte dell'ascesso. Aggiungeva di non preoccuparmi anche se la prognosi non poteva dirsi sciolta (ma che significa???) e mi dava appuntamento lunedì 26.10!!!!
L'ascesso dopo un paio di giorni si è sgonfiato, il dolore è sparito, ma la parestesia perdura tuttora. Avendo avuto in passato anche altri ascessi ad altri denti e non avendo mai riscontrato alcuna parestesia, ho iniziato a documentarmi un po' sulla rete scoprendo che questo è un sintomo che raramente si riscontra negli ascessi ma è frequente nelle estrazioni dei molari. come complicazione nell'implantologia e purtroppo in alcune neoplasie che invadono il nervo stesso. Il tutto non è per nulla tranquillizzante anche in considerazione del fatto che, a seguito di varie estrazioni dentarie, sono portatore di protesi mobile all'arcata inferiore da circa 10 anni il che pare essere fattore di rischio per la comparsa di alcune forme pre cancerose e cancerose. Quindi mi sono recato presso un altro dentista che mi ha consigliato l'immediata estrazione del dente in questione. Vi chiedo quindi un Vs. gentile parere sul da farsi, aggiungendo che allo stato attuale comprimendo la zona in corrispondenza del dente lo stesso duole e contemporamente ho una reazione come di scossa al labbro, che normalmente avverto come ingrandito e a volte bruciante. RingraziandoVi per l'attenzione Vi saluto cordialmente.
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Mi pare di capire che lei non ha ancora cominciato la devitalizzazione del 35, il cui apice si trova in vicinanza dello sbocco all'esterno dell'osso del nervo alveolare inferiore , al cosidetto forame mentoniero.
Non potendo giudicare il grado di compromissione del dente e quindi ,'opportuinita' o meno della sua estrazione o conservazione n penso che l'ascesso, anche se in forma non piu' acuta sia ancora presente e possa quindi determinare una azione di compressione sul nervo in questione.
Per cui o devitalizzando o togliendo il dente togliera la causa della infezione e il suo problema conseguentemente dovrebbe sparire.
Non potendo giudicare il grado di compromissione del dente e quindi ,'opportuinita' o meno della sua estrazione o conservazione n penso che l'ascesso, anche se in forma non piu' acuta sia ancora presente e possa quindi determinare una azione di compressione sul nervo in questione.
Per cui o devitalizzando o togliendo il dente togliera la causa della infezione e il suo problema conseguentemente dovrebbe sparire.
Dr. Alessandro Cappelli
Medico Odontoiatra- Master in Chirurgia Orale e implantologia avanzata
www.studiodontoiatricocappelli.it
www.drcappelli.it
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Utente
Gent.mo dott. Cappelli,
innanzitutto La ringrazio per l'interessamento alla mia vicenda... Le faccio presente la "consecutio temporum" degli avvenimenti: la visita presso il mio dentista è avvenuta il 2 ottobre (in pieno ascesso), l'appuntamento per la visita successiva (con inizio di terapia canalare) mi è stato dato per lunedì 26 ottobre. Considerati i tempi e la bomba batterica che probabilmente ho sotto il 35 nonchè la paura di alre manifestazioni, nel frattempo mi sono recato presso un altro dentista che mi ha suggerito l'avulsione. A questo punto ho pensato di approfittare della Vs. cortesia date le due soluzioni contrastanti.
innanzitutto La ringrazio per l'interessamento alla mia vicenda... Le faccio presente la "consecutio temporum" degli avvenimenti: la visita presso il mio dentista è avvenuta il 2 ottobre (in pieno ascesso), l'appuntamento per la visita successiva (con inizio di terapia canalare) mi è stato dato per lunedì 26 ottobre. Considerati i tempi e la bomba batterica che probabilmente ho sotto il 35 nonchè la paura di alre manifestazioni, nel frattempo mi sono recato presso un altro dentista che mi ha suggerito l'avulsione. A questo punto ho pensato di approfittare della Vs. cortesia date le due soluzioni contrastanti.
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Ormai siamo arrivati al 24 ottobre e il 26 e' lunedi'. Vada dal primo dentista e si faccia spiegare bene se la devitalizzazione presenta buone possibilita' di successo in relazione al grado di conservazione del dente oppure no.
Se il dente e' troppo distrutto e non ha adeguate garanzie e' meglio toglierlo dubito(PS : se e' psicologicamente pronto alla estrazione vada dopo avere iniziato una copertura antibiotica iniziando prima possibile )
Se il dente e' troppo distrutto e non ha adeguate garanzie e' meglio toglierlo dubito(PS : se e' psicologicamente pronto alla estrazione vada dopo avere iniziato una copertura antibiotica iniziando prima possibile )
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 7.4k visite dal 23/10/2009.
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