Dente devitalizzato
Buonasera.
ho devitalizzato un premolare superiore sinistro la settimana scorsa a seguito di dolore fortissimo alle sollecitazioni con aria fredda e ghiacco con prove fatte dal mio dentista.
questo perché in origine la settimana ancora precedente il dentista mi ha devitalizzato il molare superiore a fianco a questo premolare (dente pluri trattato con carie ricostruzioni etc) perché pensava la fosse la causa del mio fastidio (quando ha devitalizzato ha detto che questo molare gia era in necrosi).
come inizialmente detto il dolore è continuato e si è proceduto a devitalizzare anche premolare.
il problema è che da una settimana che è trascorsa dalla devitalizzazione io sento un forte dolore alla pressione a questo premolare ultimo devitalizzato che si irradia a orecchio mascella e collo.
il dentista mi ha fatto fare una settimana di augmentin due volte al di e antidolorifici.
Con brufen 600 il dolore mi è scomparso per varie ore salvo ritornare.
il dentista prima ha detto che poteva essere un precontatto ma limando non è cambiato nulla, poi infiammazione dovuta a devitalizzazione e oggi visto che comunque il dolore c’è ancora mi ha detto che potrebbe essere fratturato ma dobbiamo esserne certi unica soluzione aspettare ancora un po per poi valutare piano di azione.
presadal panico ho consultato un altro dentista che mi ha ribadito dopo aver fatto rx endorale piu o meno le stesse cose salvo dirmi che ormai antibiotico è inutile poiché non vede infezioni e che l unica cosa che si vede da rx è che su un canale di questo premolare non è stata raggiunta la radice manca un 5% dice che una soluzione potrebbe essere ripetere la devitalizzazione.
il mio dentista originario sostiene inveceche l intervento è andato bene (ha effettuato svariate rx di verifica).
oggi dopo una settimana è il primo giorno che ho solo lieve fastidio sotto l’orecchio e il dente mi fa molto meno male alla pressione della lingua.
il medico originario mi ha detto di effettuare una tac dentalscan vediamo cosa esce se si vede un segno di frattura.
Sono confusa e un pó offuscata da questi giorni di sofferenza continua.
grazie a chi esporrà un consiglio
ho devitalizzato un premolare superiore sinistro la settimana scorsa a seguito di dolore fortissimo alle sollecitazioni con aria fredda e ghiacco con prove fatte dal mio dentista.
questo perché in origine la settimana ancora precedente il dentista mi ha devitalizzato il molare superiore a fianco a questo premolare (dente pluri trattato con carie ricostruzioni etc) perché pensava la fosse la causa del mio fastidio (quando ha devitalizzato ha detto che questo molare gia era in necrosi).
come inizialmente detto il dolore è continuato e si è proceduto a devitalizzare anche premolare.
il problema è che da una settimana che è trascorsa dalla devitalizzazione io sento un forte dolore alla pressione a questo premolare ultimo devitalizzato che si irradia a orecchio mascella e collo.
il dentista mi ha fatto fare una settimana di augmentin due volte al di e antidolorifici.
Con brufen 600 il dolore mi è scomparso per varie ore salvo ritornare.
il dentista prima ha detto che poteva essere un precontatto ma limando non è cambiato nulla, poi infiammazione dovuta a devitalizzazione e oggi visto che comunque il dolore c’è ancora mi ha detto che potrebbe essere fratturato ma dobbiamo esserne certi unica soluzione aspettare ancora un po per poi valutare piano di azione.
presadal panico ho consultato un altro dentista che mi ha ribadito dopo aver fatto rx endorale piu o meno le stesse cose salvo dirmi che ormai antibiotico è inutile poiché non vede infezioni e che l unica cosa che si vede da rx è che su un canale di questo premolare non è stata raggiunta la radice manca un 5% dice che una soluzione potrebbe essere ripetere la devitalizzazione.
il mio dentista originario sostiene inveceche l intervento è andato bene (ha effettuato svariate rx di verifica).
oggi dopo una settimana è il primo giorno che ho solo lieve fastidio sotto l’orecchio e il dente mi fa molto meno male alla pressione della lingua.
il medico originario mi ha detto di effettuare una tac dentalscan vediamo cosa esce se si vede un segno di frattura.
Sono confusa e un pó offuscata da questi giorni di sofferenza continua.
grazie a chi esporrà un consiglio
Gentilissima utente, dopo dei trattamenti endodontici è possibile avere fastidi, per lunghi periodi. Adesso il tutto sta migliorando, per cui riferisca tutto al suo odontoiatra, che forse è in tempo ancora a evitare dannose radiazioni.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

Utente
egregio Dottore grazie per la risposta.oggi è il secondo giorno in cui non ho avuto dolore al dente con ripercussioni su mascella e orecchio.sento solo un senso di pesantezza nella zona trattata come se la parte si stesse svegliando e un lieve fastidio alla pressione.secondo lei sé questa situazione di miglioramento dovesse permanere,posso escludere il pensiero di una frattura?o è possibile che il dolore da frattura se ne vada completamente per poi tornare dopo giorni? Sono terrorizzata dal provare i dolori che ho provato in questi giorni.grazie
Dalla sintomatologia riferita potremmo anche escludere una frattura oggi, ma non possiamo garantire che non possa avvenire domani. Stia tranquilla e attenda.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Gentile utente,
quando si pratica una terapia endodontica si effettua una detersione, disinfezione ed otturazione ermetica degli spazi endodontici appunto, cioè all'interno del dente dove prima era ubicata la polpa che rappresenta la componente organica e vitale del dente, senza poter in alcun modo agire direttamente sulla presenza di eventuali batteri a livello dell'osso che circonda la radice del dente, presenza tra l'altro sempre reale in caso di denti già necrotici. Per l'eliminazione dei batteri a livello osseo si può fare solo affidamento alla terapia antibiotica e alle proprie difese immunitarie. Finchè vi è presenza di batteri a livello osseo, vi sarà una reazione infiammatoria che sollecitando le fibre nervose presenti sul legamento del dente (tra osso e radice) causerà dolore soprattutto allo schiacciamento meccanico dello stesso, spesso con interessamento del tronco nervoso principale ed irradiamento della percezione dolorifica anche ad orecchio, guance ed altri distretti circostanti.
Pertanto se la terapia antibiotica dovesse rivelarsi poco efficace a causa di batteri resistenti a quel tipo di antibiotico, si può ricorrere alla somministrazione al paziente di un antibiotico di diverso tipo.
Nel suo caso probabilmente la causa del dolore è da attribuire alla presenza di una carica batterica sul legamento dei denti trattati particolarmente resistente alle penicilline che le sono state prescritte con effetti quindi poco soddisfacenti nel controllo della situazione infiammatoria. Naturalmente ora che le sue difese immunitarie stanno avendo la meglio sui batteri, l'infiammazione sta regredendo gradualmente e di conseguenza anche il dolore, per cui dovrà man mano migliorare fino alla scomparsa completa della sintomatologia, è solo questione di tempo.
La già attuale diminuzione della sintomatologia dolorosa da lei riferita depone più verosimilmente per una spiegazione come sopra descritto piuttosto che per la presenza di una frattura radicolare, la cui sintomatologia non tende a regredire e scomparire ma persiste invariata e vede come unica risoluzione l'estrazione dell'elemento dentario.
Detto questo, è sempre bene poi, successivamente alla terapia endodontica, procedere alla protesizzazione degli elementi dentari in questione proprio al fine di garantire un sigillo coronale efficace contro ulteriori penetrazioni batteriche negli spazi endodontici ed eliminare il rischio di fratture nel tempo alle quali i denti devitalizzati sono particolarmente esposti.
Cordiali saluti
quando si pratica una terapia endodontica si effettua una detersione, disinfezione ed otturazione ermetica degli spazi endodontici appunto, cioè all'interno del dente dove prima era ubicata la polpa che rappresenta la componente organica e vitale del dente, senza poter in alcun modo agire direttamente sulla presenza di eventuali batteri a livello dell'osso che circonda la radice del dente, presenza tra l'altro sempre reale in caso di denti già necrotici. Per l'eliminazione dei batteri a livello osseo si può fare solo affidamento alla terapia antibiotica e alle proprie difese immunitarie. Finchè vi è presenza di batteri a livello osseo, vi sarà una reazione infiammatoria che sollecitando le fibre nervose presenti sul legamento del dente (tra osso e radice) causerà dolore soprattutto allo schiacciamento meccanico dello stesso, spesso con interessamento del tronco nervoso principale ed irradiamento della percezione dolorifica anche ad orecchio, guance ed altri distretti circostanti.
Pertanto se la terapia antibiotica dovesse rivelarsi poco efficace a causa di batteri resistenti a quel tipo di antibiotico, si può ricorrere alla somministrazione al paziente di un antibiotico di diverso tipo.
Nel suo caso probabilmente la causa del dolore è da attribuire alla presenza di una carica batterica sul legamento dei denti trattati particolarmente resistente alle penicilline che le sono state prescritte con effetti quindi poco soddisfacenti nel controllo della situazione infiammatoria. Naturalmente ora che le sue difese immunitarie stanno avendo la meglio sui batteri, l'infiammazione sta regredendo gradualmente e di conseguenza anche il dolore, per cui dovrà man mano migliorare fino alla scomparsa completa della sintomatologia, è solo questione di tempo.
La già attuale diminuzione della sintomatologia dolorosa da lei riferita depone più verosimilmente per una spiegazione come sopra descritto piuttosto che per la presenza di una frattura radicolare, la cui sintomatologia non tende a regredire e scomparire ma persiste invariata e vede come unica risoluzione l'estrazione dell'elemento dentario.
Detto questo, è sempre bene poi, successivamente alla terapia endodontica, procedere alla protesizzazione degli elementi dentari in questione proprio al fine di garantire un sigillo coronale efficace contro ulteriori penetrazioni batteriche negli spazi endodontici ed eliminare il rischio di fratture nel tempo alle quali i denti devitalizzati sono particolarmente esposti.
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi De Giovanni
ODONTOIATRA

Utente
Buonasera dottori e grazie per le precedenti risposte.Dopo una settimana il dolore al dente devitalizzato è praticamente sparito.il dentista mi ha detto di aspettare comunque qualche giorno e vedere come va prima di cementare definitivamente. Il problema è che io non sento più dolore al dente alala pressione,non sento più nulla al dente ma ogni tanto ho delle fitte ancora a livello della mascella e del nervo sotto l’orecchio. Come posso fare a capire se sono riconducibili all’intervento di devitalizzazione? E se pure lo fossero,poiché non è un vero e proprio dolore ma una sensazione di fastidio /indolenzimento della mascella e sensazione di nervo sotto l’orecchio che tira che va e viene, è consigliabile completare l’intervento cementando definitivamente il dente?intendo ovviamente successivamente farmi fare anche la corona.ho paura che quando il dentista metterà il materiale definitivo per chiuderlo sentirò nuovamente il dolore terribile provato giorni fa. Peró sono gia 15 giorni che ho l’otturazione provvisoria. Vorrei aggiungere che soffro di bruxismo e anche in questa condizione utilizzando il byte provo una sensazione massima di sollievo della mascella rispetto ai sintomi che ho indicato sopra
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 474 visite dal 24/04/2025.
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