Retrazione gengivale e dolore

Buonasera a tutti i dottori del Forum, e grazie per il vs servizio.

Sono un uomo di 43 anni, che, grazie a Dio, ha sempre goduto generalmente di una buona salute dentale, stando attento anche all'igiene... Non ho mai avuto un dente cariato, e gli unici interventi che ho fatto a livello dentale sono stati il portare l'apparecchio da ragazzino per riallineare gli incisivi "da coniglietto", e due anni, fa, l'estrazione di un dente del giudizio (in alto a sinistra).
Effettuo regolare pulizia col mio dentista di fiducia due volte l'anno.


Un problema però c'è.
Da tanti anni soffro di scollettamento gengivale, specialmente sugli ultimi molari dell'arcata superiore, quelli prima dei denti del giudizio (uno dei quali, come dicevo è stato tolto, l'altro no perche non dava fastidio, mentre nell'arcata inferiore i denti del giudizio nemmeno ce li ho alle radiografie).

Riconosco che nel lavarmi i denti (cosa che faccio con regolarita), fin da ragazzo, sono sempre stato abbastanza irruente e "zappatore", e, sicuramente anche questo ha contribuito a far ritirare le gengive.
Preciso che non mi hanno mai sanguinato, nè i denti si muovono.


Ma ahimè, uno dei due molari, e precisamente quello di sinistra, che non ha piu il dente del giudizio da dietro, da qualche settimana, ha cominciato a darmi un po' di dolore...nulla che mi faccia stare piegato in due e mi tolga il sonno.
ma, sia a contatto col freddo, che con una masticazione di cibi piu duri, il fastidio lo sento eccome, e solo parzialmente è mitigato dall'uso di dentifrici o colluttori specifici.


Il mio dentista dice che quanto prima, si rende necessaria una operazione di ricostruzione gengivale.
Mi ha spiegato che tolgono un pezzo di tessuto dal palato, e con quello, ricostruiscono la gengiva, per coprire quella parte del dente che resta sensibile perche sarebbe dovuta essere sotto gengiva e invece è scoperta.


Non sono mai stato un "fifone" della chirurgia in genere, ma su questo intervento nutro qualche dubbio.
Per carità del mio dentista mi fido, ma Sguazzando un po' su internet, ho letto in generale di percentuali di soddisfazioni non proprio rassicuranti per questo tipo di intervento, con molti pazienti che per mesi, hanno reiteratamente fastidi nel sito donante del tessuto ovvero il palato, e altri che comunque non risolvono il problema di dolore gengivale.


Un'altra cosa che mi spaventa è che io lavoro con la voce, sono operatore telefonico di assistenza clienti, e parlo dalle 6 alle 8 ore al giorno: il dentista mi ha detto che sicuramente dopo questo intervento dovrei fare qualche giorno di riposo dal lavoro e parlare il meno possibile...Vorrei da una parte risolvere il problema del dolore gengivale, ma ho una gran paura che possa andare a far danni peggiori, e diventare anche inabile al lavoro che svolgo.


Volevo chiedervi, cosa ne pensiate di questo intervento (tassi di successo, soddisfazione, ecc), e se la moderna chirurgia offra altri tipi di interventi per le gengive.


Grazie.
Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.9k 406
Gentilissimo utente, dipende dal caso, lei è stato trattato con apparecchio ortodontico e i denti potrebbero essere stati spostati fuori dall' osso in questo caso la retrazione gengivale non è omogenea su tutto il dente, ma solo sul lato dell' osso mancante.
La gengiva, svolge il massimo delle sue funzioni e si mantiene quando è supportata dall' osso.
Purtroppo non conosciamo la sua situazione e non possiamo sapere se l'intervento è indicato con successo nel suo caso.

https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.8k 232
Ne penso così bene di questo intervento che lo faccio solo se ci sono forti motivazioni estetiche.
Finora 3 volte nella carriera ultratrentennale.

E basta.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Vi ringrazio entrambi, cari Dottori, per le vostre risposte.
Vi chiederei qualche specifica in piu

Al Dott Ruffoni, chiederei come si faccia a vedere se il dente sia stato spostato fuori dall'osso, se si vede solo tramite radiografia, oppure se ci sono anche indizi/sintomi che possano portare a una diagnosi del genere.. Il mio dente non si muove, è stabilissimo, questa è l'unica cosa che posso dire. Qualora fosse stato spostato fuori dall'osso, che operazione si dovrebbe fare?

Al Dott Formentelli invece rispondo dicendo che la motivazione estetica è l'ultimo dei miei problemi. Non lo sarebbe nemmeno se si trattasse di incisivi o canini "in bella vista", figuriamoci un molare che non si vede nemmno se sfodero un sorrilo alla Joker :-)
A questo punto, pero dottore, la curiosità mi spinge a chiederle come mai si fida poco di questo intervento. Non risolve i problemi e/o ne crea altri?
C'è un modo alternativo per risolvere o almeno alleviare i problemi di dolore legati all'esposizione della "dentina" lasciata scoperta dalla gengiva ritiratasi?
Li ho sempre ben sopportati da anni, in quanto leggeri, ma ora è un periodo in cui anche due mirtilli di frigorifero, seppur morbidissmi, li devo masticare dall'altra parte.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.9k 406
Ci sono molti fattori, che possono portare alla conclusione che i denti sono stati spostati fuori dall' osso.
Ad esempio, già nello studio ortodontico iniziale lo sviluppo dell' arcata ossea è inferiore allo sviluppo dei denti, ma si esegue lo stesso la cura, sapendo della possibile futura retrazione dentale. Di solito la retrazione colpisce il lato vestibolare e non è presente sul lato linguale o palatale, riscontro clinico. In questo tipo di retrazione non è presente malattia parodontale.
Le RX mostrano perdita di osso solo sul lato dove è stato spostato il dente.
Un operazione potrebbe essere quella di portare il dente nella posizione originale prevista da madre natura; l' altra è quella che le hanno proposto, che potrebbe incontrare l'insuccesso per mancanza di struttura ossea di sostegno gengivale, motivo per cui il collega Dr. Formentelli giustamente non ama, questi tipi di interventi, che potrebbero recidivare facilmente nel tempo.

https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.8k 232
Quello che mi interessa è dove sta l'OSSO, non che la gengiva ricopra o meno la radice del dente (motivi estetici a parte).

La gengiva (possibilmente quella più bianca, chiamata "gengiva aderente" deve ricoprire l'osso di 2-3 mm.
Se la ricopre troppo si crea una tasca gengivale, ma l'osso non riscresce, e non è la condizione ideale.
Meglio che stia più bassa ma sana.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Buonasera, e nuovamente grazie di cuore sia al Dott. Ruffoni che al Dott. Formentelli per la pazienza e gentilezza nel rispondermi.

Ora che entrambi mi avete messo la pulce nell'orecchio con questo discorso del fattore osseo, a rivedere i denti davanti allo specchio, forse un problema osseo ci sta.

Gli ultimi due molari di entrambe le arcate superiori (uno dei quali a destra ha ancora il dente del giudizio dietro , come dicevamo, l'altro non piu)sono stabili, è vero, ma comunque sono in posizione alare, cioè rispetto a tutti gli altri denti posizionati davanti, deviano verso l'esterno, ovvero verso la parete interna della guancia, in modo ben visibile pure. Ero io a non averci mai dato peso.

Non so se questo possa gia essere un "indizio" sufficiente per presumere un problema osseo.

Poniamo che ci sia e il dente (quello che mi duole di piu è sempre quello che non ha piu il dente del giudizio dietro), vada anche "raddrizzato" a livello osseo. Un'operazione di questo genere (riposizionamento del dente e successiva ricostruzione gengivale) quanto comporterebbe in termini di dolore post operatorio e ripresa delle normali attivita quotidiane? ( mangiare tutti i cibi, anche solidi, e soprattutto, tornare a lavorare per uno come me che lavora con la voce).

Perche, se le cose son cosi complicate, a questo punto non so se tenermi la sensibilita cosi com'è, o alle brutte se si possano considerare interventi piu veloci (ad esempio, in extrema ratio, se si possa far devitalizzare il dente, almeno per non sentire piu sensibilita e dolore). Il problema è solo quellol, dell'estetica, non mi interessa nulla.
Grazie ancora
Segnala un abuso allo Staff

Altri consulti in odontoiatria