Dolore al dente n. 46 ed ev. devitalizzazione
Gentili Dottori,
vi spiego la mia situazione.
Da alcuni anni, di tanto in tanto, provavo dolore al dente n.
46, in particolare agli stimoli caldo/freddo, oltre ad avvertire una sorta di sensibilità (non dolore) alla masticazione.
Annualmente il controllo dal dentista di fiducia, con igiene dentale, andava bene e, anche effettuando radiografia, mi veniva sempre detto "è un dente un po' più sensibile, magari anche perché digrigni i denti e la gengiva si è un po' ritirata".
Ed è vero, perché di notte digrigno o "serro" la bocca in modo forte.
Quest'anno a luglio ho eseguito il controllo e l'igiene ma, in seguito, il dolore è divenuto più forte.
Ho dunque deciso di chiedere un parere da un altro specialista.
Dopo aver visionato la radiografia del collega e controllato i denti, ha provato ad appoggiare al dente un tampone d'ovatta immerso nel ghiaccio secco, e mi ha provocato dolore.
In seguito, il secondo dentista, ha deciso per una pulizia ed una radiografia in un secondo appuntamento.
Dopo questo primo appuntamento ho avvertito forte dolore, tanto che ho assunto un antiinfiammatorio perché l'antidolorifico non era sufficiente, ma dopo due giorni il dolore era minore in confronto a prima della visita...e così è rimasto.
Passato un mese questa mattina mi sono recato per il secondo appuntamento: pulizia e radiografia completa del dente.
Ha riscontrato una sacca vicino al dente in questione, dove c'era tartaro che ha rimosso e mi ha consigliato un gel da applicare per due settimane.
Allo stesso tempo la radiografia ha riscontrato che un'otturazione effettuata circa 12 anni fa, ancora intatta, è comunque profonda e vicino al nervo.
Non so esattamente spiegarne la motivazione, ma secondo lui tale otturazione per il dente è stato un trauma che ha fatto si che il nervo cominciasse a deperire, fino allo shock forse del tampone col ghiaccio secco di un mese fa, che ha dato il "colpo di grazia" e per questo il dolore, seppur il giorno seguente era maggiore, in seguito è diminuito.
Risultato?
Applicare appunto tale gel per due settimane per questa sacca gengivale e, se non dovesse sparire la sensibilità ed il dolore, procedere con una devitalizzazione.
È plausibile quanto riscontrato?
Come si fa a certificare che il dente effettivamente stia deperendo e che non sia dovuto ad altro?
Magari è solo mia ignoranza in questione, ma una devitalizzazione a 30 anni non me l'aspettavo e probabilmente la cosa mi ha stupito, non è che non mi fidi del consulto...
Grazie mille
Saluti
vi spiego la mia situazione.
Da alcuni anni, di tanto in tanto, provavo dolore al dente n.
46, in particolare agli stimoli caldo/freddo, oltre ad avvertire una sorta di sensibilità (non dolore) alla masticazione.
Annualmente il controllo dal dentista di fiducia, con igiene dentale, andava bene e, anche effettuando radiografia, mi veniva sempre detto "è un dente un po' più sensibile, magari anche perché digrigni i denti e la gengiva si è un po' ritirata".
Ed è vero, perché di notte digrigno o "serro" la bocca in modo forte.
Quest'anno a luglio ho eseguito il controllo e l'igiene ma, in seguito, il dolore è divenuto più forte.
Ho dunque deciso di chiedere un parere da un altro specialista.
Dopo aver visionato la radiografia del collega e controllato i denti, ha provato ad appoggiare al dente un tampone d'ovatta immerso nel ghiaccio secco, e mi ha provocato dolore.
In seguito, il secondo dentista, ha deciso per una pulizia ed una radiografia in un secondo appuntamento.
Dopo questo primo appuntamento ho avvertito forte dolore, tanto che ho assunto un antiinfiammatorio perché l'antidolorifico non era sufficiente, ma dopo due giorni il dolore era minore in confronto a prima della visita...e così è rimasto.
Passato un mese questa mattina mi sono recato per il secondo appuntamento: pulizia e radiografia completa del dente.
Ha riscontrato una sacca vicino al dente in questione, dove c'era tartaro che ha rimosso e mi ha consigliato un gel da applicare per due settimane.
Allo stesso tempo la radiografia ha riscontrato che un'otturazione effettuata circa 12 anni fa, ancora intatta, è comunque profonda e vicino al nervo.
Non so esattamente spiegarne la motivazione, ma secondo lui tale otturazione per il dente è stato un trauma che ha fatto si che il nervo cominciasse a deperire, fino allo shock forse del tampone col ghiaccio secco di un mese fa, che ha dato il "colpo di grazia" e per questo il dolore, seppur il giorno seguente era maggiore, in seguito è diminuito.
Risultato?
Applicare appunto tale gel per due settimane per questa sacca gengivale e, se non dovesse sparire la sensibilità ed il dolore, procedere con una devitalizzazione.
È plausibile quanto riscontrato?
Come si fa a certificare che il dente effettivamente stia deperendo e che non sia dovuto ad altro?
Magari è solo mia ignoranza in questione, ma una devitalizzazione a 30 anni non me l'aspettavo e probabilmente la cosa mi ha stupito, non è che non mi fidi del consulto...
Grazie mille
Saluti
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Gentilissimo utente, lei è stato curato da più medici, questo purtroppo questo porta a fare confusione e non centrare la diagnosi. Questo ultimo medico, sta procedendo correttamente con i piedi di piombo ed ha previsto che con estremi mali applicherà estremi rimedi.,
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2 visite dal 25/11/2024.
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