Perimplantite e innesto d'osso
Salve,
A seguito di TC CONE BEAM arcata superiore, mi è stata diagnosticata una perimplantite a carico di un impianto endo-osseo in zona 11 con conseguente riassorbimento osseo peri implantare circonferenziale, maggiore sul versante vestibolare.
Non sono stati rilevati segni di riassorbimento osseo peri implantitico a carico del terzo distale dell'elemento.
L'impianto, risalente al 2004, risulta attualmente integrato per il terzo medio.
Dalla verifica diretta della stabilità implantare da parte di diversi dentisti, l'impianto risulta stabile senza alcun segno clinico di alterazione evidente ad eccezione di suppurazione che si manifesta solo dietro pressione digitale della zona gengivale.
La gengiva di pertinenza ha già una recessione evidente che risulta attualmente gestita con corona adattata in termini dimensionali.
Mi è stata prospettata una pulizia chirurgica ma con conseguente esposizione della vite per ulteriore retroazione gengivale o in alternativa la sostituzione dell'impianto.
Esistono delle tecniche chirurgiche per evitare l'eccessiva recessione gengivale dopo la pulizia chirurgica della perimplantite?
L'innesto d'osso potrebbe essere una soluzione alla retroazione gengivale?
Si potrebbe fare sul mio impianto?
Grazie
A seguito di TC CONE BEAM arcata superiore, mi è stata diagnosticata una perimplantite a carico di un impianto endo-osseo in zona 11 con conseguente riassorbimento osseo peri implantare circonferenziale, maggiore sul versante vestibolare.
Non sono stati rilevati segni di riassorbimento osseo peri implantitico a carico del terzo distale dell'elemento.
L'impianto, risalente al 2004, risulta attualmente integrato per il terzo medio.
Dalla verifica diretta della stabilità implantare da parte di diversi dentisti, l'impianto risulta stabile senza alcun segno clinico di alterazione evidente ad eccezione di suppurazione che si manifesta solo dietro pressione digitale della zona gengivale.
La gengiva di pertinenza ha già una recessione evidente che risulta attualmente gestita con corona adattata in termini dimensionali.
Mi è stata prospettata una pulizia chirurgica ma con conseguente esposizione della vite per ulteriore retroazione gengivale o in alternativa la sostituzione dell'impianto.
Esistono delle tecniche chirurgiche per evitare l'eccessiva recessione gengivale dopo la pulizia chirurgica della perimplantite?
L'innesto d'osso potrebbe essere una soluzione alla retroazione gengivale?
Si potrebbe fare sul mio impianto?
Grazie
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Gentilissima utente, dopo 20 anni è possibile trovare un impianto in queste condizioni.
La suppurazione alla palpazione è un indice flogistico non favorevole per un innesto osseo.
Purtroppo qui non abbiamo una visione clinico radiologica, ma potrebbe valutare un eventuale cura del processo flogistico e poi innesto osseo autologo.
La suppurazione alla palpazione è un indice flogistico non favorevole per un innesto osseo.
Purtroppo qui non abbiamo una visione clinico radiologica, ma potrebbe valutare un eventuale cura del processo flogistico e poi innesto osseo autologo.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
[#2]
Utente
La ringrazio del cortese riscontro Dottore. Da un dentista mi è stata prospettata una cura antibiotica locale, mentre un altro dentista mi ha detto che non ha alcuna efficacia e che l'unica soluzione è l'eliminazione del tessuto di granulazione e la pulizia delle spire chirurgicamente oppure la rimozione dell'impianto che, in tutta onestà mi sembra una soluzione estrema visto che non si muove e ha solo questa lieve suppurazione. Lei a che tipo di cura si riferisce?
[#3]
La cura dipende dal quadro clinico radiologico anamnestico, perché abbiamo molteplici tipi di cura degli stati flogistici.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 495 visite dal 03/05/2024.
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